
FULMINI DEL CATATUMBO | In Venezuela, dove il fiume Catatumbo sfocia nel Lago Maracaibo, si crea uno strano fenomeno conosciuto come Relampago del Catatumbo (Fulmini del Catatumbo).
Per circa 150 notti all’anno e per 10 ore a notte il cielo sopra il fiume si illumina di fulmini che sembrano squarciare la volta celeste. Si conta una media di 280 fulmini all’ora.
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Sin dai tempi di cui si ha memoria, l’uomo ha sempre assistito a questo incredibile fenomeno.
La prima penna a parlare dei fulmini del Catatumbo è stata quella di Lope de Vega nel poema The Dragoneta del 1597. Il poeta spagnolo raccontò del tentativo di Sir Francis Drake di prendere la città di Maracaibo sventato proprio dal Ralempago del Catatumbo.
Le minacciose luci comunicarono tempestivamente infatti la posizione dei suoi uomini agli abitanti della città.
Le tempeste di fulmini sono così puntuali (di solito un’ora dopo il tramonto), costanti e visibili da 400 km di distanza, che per secoli sono state usate per segnalare la navigazione, come una sorta di faro naturale, ma più spaventoso.
Generalmente i fulmini squarciano il cielo in silenzio e si muovono da una nuvola all’altra come in un passa parola muto.
La causa di questo strano fenomeno non è del tutto spiegata. Secondo una teoria il gas metano ionizzato che sale dal Catatumbo creerebbe, incontrando le nuvole in discesa dalle Ande, le condizioni ideali per una tempesta di fulmini.
Il Catatumbo è il più grande produttore di ozono del mondo: i fulmini producono infatti ozono e d’estate diventano i responsabili del 90% degli ossidi di azoto e ozono prodotti sulla Terra.