La Cappadocia è una regione della Turchia e si trova tra l’Asia minore e la Mesopotamia. È situata lungo la via della Seta e i suoi confini non sono ben definiti.
Data la sua posizione geografica, quest’area è sempre stata un’importantissima rotta commerciale e teatro di sanguinose lotte per averne il predominio. Qui fiorirono antiche civiltà che ne hanno influenzato non poco la cultura e l’arte.
Abitata fin dall’età della pietra, sul territorio della Cappadocia si sono insediati gli Assiri, i Persiani e gli Ittiti, fino a diventare provincia indipendente del regno ellenistico, poi annessa all’Impero Romano e bizantino.
Ricca di storia ed arte, anche la natura è stata benigna con questo territorio e lo ha dotato di bellezze uniche al mondo che ne fanno uno dei posti più visitati e ricercati.
Il paesaggio che si presenta agli occhi del visitatore è fiabesco e quasi irreale, con piccoli canyon, grotte, crepacci, villaggi rupestri e pennacoli dai colori che vanno dal rosso, all’arancio, all’oro.
È qui, tra tanta arte e bellezza che sono nati i “Camini delle Fate”, su un altipiano di un’altezza di oltre mille metri, fra le città di Avanos, Nevsehir e Urgup.
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Camini delle Fate, cosa sono
L’origine dei Camini delle Fate, come si può ben immaginare, risale a milioni di anni fa, quando erano ancora attivi i vulcani di Erciyes, Gulludag e Hasan, oggi spenti.
Queste torri rocciose hanno assunto e ancora assumono nel corso degli anni forme diverse più o meno slanciate, ce ne sono alcune molto alte (fino a 45 metri) e prendono il nome da un’antica leggenda popolare secondo cui erano abitate da creature fantastiche, piccole fate, che vivevano nella profondità della terra e di notte accendevano fuochi che il cui fumo usciva dai fori delle rocce.
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In realtà i Camini delle Fate sono nati dalle colate di lava dei vulcani durante le eruzioni, e sono il risultato del lento ed inesorabile trascorrere del tempo.
Le piogge e i venti, oltre l’ingegnosa mano dell’uomo che ne hanno modellato la struttura creandovi cavità, abitazioni e templi dove la popolazione del tempo si rifugiava e viveva.
La loro stessa esistenza crea una sequenza infinita di pinnacoli alti oltre 40 metri e una sorta di universo rupestre di un altro mondo.
Questo luogo assolutamente unico nel suo genere e dal fascino indiscutibile fu utilizzato anche da Pier Paolo Pasolini per il set del suo film Medea.
Come arrivare ai Camini delle Fate
Come arrivare ai camini delle fate? Il modo più semplice per raggiungere questa area è dall’aeroporto di Kayseri o da Goreme. Potrete scegliere di viaggiare in auto o in bus con tour guidati.
Dove vedere i Camini delle Fate e cosa visitare
Nella valle di Goreme, oltre ai famosi Camini delle Fate, si trovano moltissime chiese ed un imponente complesso monastico scavati nella roccia di tufo, abitate un tempo da monaci e rifugio della popolazione cristiana durante le repressioni del VIII secolo.
L’interno delle chiese conserva ancora meravigliosi affreschi bizantini che riproducono scene del Vecchi e Nuovo testamento.
Di particolare interesse è la Chiesa di Santa Barbara che conserva al suo interno, sulle pareti, dipinti di animali fantastici, la Chiesa Buia che conserva quasi intatti i suoi dipinti ben conservati dalla scarsa luce e la Tokali Kilise (Chiesa della fibbia) considerata una delle più belle chiese della Turchia.
Nella Valle ci sono poi intere città sotterranee come con abitazioni e strade fino a sei/otto piani sottoterra.
Per chi visita questa valle, da non perdere anche l’emozionante giro in mongolfiera sulla Valle dei Camini delle fate.
Quasi ogni giorno, condizioni meteorologiche permettendo, all’alba si alzano nel cielo le mongolfiere e arrivano ad oltre seicento metri di altezza mostrando un panorama lunare mozzafiato.
Il centro abitato più vicino alla Valle è l’incantevole città di Goreme. Lungo le sue strade antiche, si passeggia tra negozi, ristoranti e costruzioni di pietra che si alternano alle alte rocce modellate dal tempo che calano il visitatore in un’atmosfera da sogno.