Come in molti paesi di fede cattolica, in Spagna la Semana Santa è una delle festività religiose più significative.
Anche qui, le celebrazioni, della durata di una settimana, ruotano attorno ai tre giorni canonici: Domingo de Ramos (Domenica delle Palme), Viernes Santo (Venerdì Santo) e la Pascua (Domenica di Pasqua).
Durante Domingo de Ramos, le palmas - che, come da noi, sono spesso sostituite da rametti di alberi nativi, come ulivi, o salici -, vengono intrecciate in forme intricate, benedette in chiesa e usate per adornare le processioni per le strade.
Viernes Santo commemora la morte e crocifissione di Gesù attraverso processioni silenziose e solenni.
Infine, la Pasqua chiude la Semana Santa celebrando l’evento più importante della Pasqua cristiana, ossia la resurrezione di Cristo.
La Semana Santa in Spagna è un'esperienza affascinante sia per i locali che per i turisti. Pur essendo un evento tradizionalmente cattolico, questa settimana di celebrazioni è fortemente influenzata da pratiche antiche, risalenti al paganesimo, e attira sia devoti partecipanti che osservatori curiosi.
Naturalmente ogni località spagnola ha le sue tradizioni pasquali, e nessuna celebrazione è identica a un’altra. Di più: in ogni città esistono diverse confraternite, ciascuna con le sue tradizioni centenarie!
Processioni e pasos della Semana Santa
Un elemento comune a tutte le celebrazioni in terra di Spagna è la processione, e i simboli di ogni processione sono i pasos, i carri appartenenti alle singole chiese, che vengono mostrati ai fedeli solo durante la sfilata della Semana Santa.
Questi pasos sono vere e proprie opere d’arte in legno, finemente intagliate e talvolta rivestite di fogli d’oro e d’argento. Alcuni contengono reliquie di inestimabile valore.
I pasos vengono portati in spalla dai costaleros (portatori incappucciati) e accompagnati dai nazarenos, confratelli della confraternita legata a quella chiesa, membri laici devoti a una figura religiosa.
Indossano tuniche e cappucci che identificano la confraternita, e talvolta compiono gesti di penitenza, come camminare a piedi scalzi, o trasportare oggetti particolari.
Dove si celebra la Semana Santa
Naturalmente ogni località spagnola ha le sue tradizioni, e nessuna celebrazione è identica a un’altra.
Famosissima la Semana Santa di Siviglia, molto sentita, probabilmente l'avvenimento religioso più importante dell’anno.
Ugualmente a Malaga, dove si svolge con piccole differenze anche di nomenclatura rispetto a quello che abbiamo appena riportato: ad esempio, i pasos vengono chiamati tronos e sono trasportati non in spalla come altrove, ma retti da pali di legno.
Toledo è un’altra delle città spagnole dove le celebrazioni per la Semana Santa sono molto suggestive, soprattutto perchè molte processioni, svolgendosi di notte, assumono un fascino misterioso.
A Murcia, noterete che i Nazarenos hanno delle pance enormi: sono in realtà dei sacchi, nascosti sotto le tuniche e pieni di dolci, distribuiti durante le processioni a fedeli e turisti.
Ma l’elenco delle città spagnole in cui è possibile assistere alle processioni per la Semana santa è interminabile: per lo scenario imperdibile in cui si svolgono, immerse nella magnificenza dei monumenti cittadini, ricordiamo almeno quelle di Salamanca e Granada.
L’abbigliamento di Costaleros e Nazarenos per la Semana Santa
Questo particolare abbigliamento costituisce anch’esso un aspetto comune a tutte le celebrazioni della Semana Santa in Spagna.
Nonostante le differenze da città a città, possiamo affermare che ogni confraternita ha le sue tradizioni che influiscono sul colore delle tuniche e dei cappucci, e sulla presenza o meno di cintura, corda, insegna.
I cappucci (capirotes) servono a nascondere le identità di costaleros e nazarenos, simboleggiando che tutti sono ugualmente colpevoli e tutti dolorosamente in penitenza. La forma conica del cappuccio mostra la tensione umana verso il cielo.
Dal solenne momento della salida del paso dal portone della Chiesa, che è l’unico momento dell’anno in cui il carro lascia la sua dimora, all’entrada, cioè il rientro, la processione si svolge in modi diversi a seconda delle città e delle tradizioni locali.
A volte la processione è accompagnata da bande musicali e cantanti di flamenco. In ogni caso, si tratta di un cammino lento, lungo e faticoso per le vie della città, che talvolta può durare fino a 14 ore.
Il cibo
Nonostante sia un periodo quaresimale e di penitenza, un terzo aspetto comune a tutte le celebrazioni della Semana Santa è il cibo.
Numerosi sono i dolci della tradizione legati a questa festività, tra cui la torrija, una specie di budino di pane con latte e uova, e i pestiños, dolci fritti fatti con farina, miele, anice e cannella.
Da assaggiare la mona de Pascua, una torta decorata con uova intere, tradizionalmente consumata la Domenica o il Lunedì di Pasqua.
Per quanto riguarda i piatti salati, le croquetas de bacalao (frittelle di merluzzo) o la sopa de ajo (zuppa di aglio), sono tra i più diffusi durante la Semana Santa.