Spagna

Santiago de Compostela, cosa vedere nella tappa finale del Cammino

Santiago de Compostela, cosa fare e vedere in un weekend

Santiago de Compostela concentra su di sé molte caratteristiche diverse allo stesso tempo: è il capoluogo della Galizia, è la città più visitata nella Spagna nord-occidentale, è inserita nel patrimonio mondiale dell'Umanità Unesco dal 1985, è la tappa finale del Cammino de Santiago e uno dei luoghi più sacri del cattolicesimo perché si crede sia l'ultima dimora di San Giacomo, uno dei dodici apostoli di Cristo.
Da sempre meta prediletta da turisti e pellegrini di tutto il mondo Santiago de Compostela è una città cosmopolita, pittoresca e viva sotto un profilo artistico e sociale anche grazie alla presenza di circa 40000 studenti che animano la città.

Cosa vedere a Santiago de Compostela

  • Cattedrale di Santiago
  • Città vecchia
  • Plaza Obradoiro
  • Palazzo Rajoy
  • Obradoiro
  • Monastero di San Pio de Antealtares
  • Torre dell'Orologio
  • Parque de la Alameda
  • Cidade da Cultura
  • Convento di San Francesco

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Sia chi arriva alla fine del suo percorso spirituale sia chi la visita come un classico turista scopre una città affascinante con vicoli acciottolati, stradine di granito, decine di chiese, conventi e palazzi in stile Romanico, Gotico e Barocco, grandi musei, splendidi parchi, numerosi locali e ristoranti dove gustare i piatti tipici galiziani e un vivace mercato alimentare traboccante di prodotti freschi e genuini.
Di conseguenza considerare Santiago de Compostela solo come il punto finale del Camino de Santiago sarebbe riduttivo e sebbene il fascino del Camino sia di grande richiamo la città galiziana, ha molte cose da vedere e da fare, per questo abbiamo messo insieme una piccola guida con suggerimenti, spunti e idee per non perdere le tante attrazioni che Santiago de Compostela ha da offrire a chi la visita.

Qual è il periodo migliore per visitare Santiago de Compostela?

La gran parte dei pellegrinaggi si svolge tra aprile e ottobre, quando il clima è ideale per camminare. Già dalla primavera, Santiago comincia ad accogliere un buon numero di pellegrini e turisti, che toccano il picco di presenze nei mesi estivi, per questo se non si visita la città come tappa del percorso spirituale è consigliabile programmare la visita verso aprile o tra settembre e ottobre.

Mentre i mesi invernali sono da evitare per il rischio di incontrare vento e pioggia, gli inizi di primavera e autunno sono forse i periodi migliori per visitare Santiago godendo di un clima benevolo e di folla ridotta.

Il centro storico

La città vecchia di Santiago de Compostela è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO anche grazie alla sua particolare composizione di vicoli acciottolati, piazze ed edifici in granito di stampo medioevale.
Plaza Obradoiro è il cuore di Santiago e meta dei suoi pellegrini, sul suo perimetro si trovano: il Duomo con la sua facciata settecentesca, il Palazzo Rajoy, in stile neoclassico oggi sede del Municipio, la Scuola di San Jerónimo sede del Rettorato dell'Università di Santiago e anche la struttura alberghiera dei Re Cattolici che originariamente fungeva da ospedale per pellegrini.
A dominare la piazza è senza dubbio la fantastica Cattedrale, un gioiello architettonico in pietra di granito che custodisce la tomba dell'apostolo Giacomo. Per legge è vietato costruire qualsiasi cosa ostruisca la sua visibilità e questo rende la Cattedrale ammirabile da ogni angolo della città.
Sull’esterno spicca la facciata dell'Obradoiro in stile romanico e barocco che sormonta l’antica Porta della Gloria esempio di architettura barocca spagnola. Le altre facciate affacciano sulle piazze di Platerías in stile romanico, Quintana con la Porta Reale e la Porta del Perdono aperta solo durante gli anni del Giubileo e dove si trovano la Casa Parra, la  Casa Canónica e il Monastero di San Pio de Antealtares, che ospita il Museo di Arte Sacra e Azabachería i cui resti andati distrutti furono collocati nella facciata di Platerías.
La Torre dell'Orologio svetta sopra Quintana e Platerías con i suoi 70 metri di altezza.
Tutta la città vecchia si estende nei dintorni della Cattedrale, tra numerosi edifici religiosi conventi e monasteri come la  Cappella Ánimas,  Santa Clara, il Convento di San Francisco e il  Monastero di San Martín Pinario, un importante monastero benedettino.

Di notevole rilievo sono anche gli edifici che ospitano la Facoltà di Medicina e quella di Geografia e Storia, il  Museo del Popolo della Galizia, il  Centro d'Arte Contemporanea della Galizia che ospita opere di grande valore artistico, l'Auditorium, la Casa Deán, Piazza Abastos e la Città della Cultura uno degli esempi più sorprendenti di architettura contemporanea galiziana.
Tra i musei una tappa da non mancare è l'importante Museo della Cattedrale con diversi punti di accesso: dietro la facciata dell'Obradoiro si accede alla Cripta romanica le cui colonne sostengono la Porta della Gloria. Da piazza dell'Obradoiro si accede al chiostro gotico rinascimentale che espone lo straordinario Coro in Pietra e la Biblioteca che custodisce il Botafumeiro, un enorme incensiere medioevale utilizzato come strumento di purificazione per le folle di pellegrini in arrivo e in uso ancora oggi per alcune feste liturgiche di grande impatto. Dallo stesso ingresso si arriva anche a una bella terrazza che regala un colpo d’occhio unico sulla città. La Cappella delle Reliquie, Il Mausoleo Reale e il Tesoro della Cattedrale nella Cappella di San Fernando sono gli altri punti da cui si accede alle meraviglie della Cattedrale.
A caratterizzare Santiago de Compostela ci sono anche gli ampi parchi e giardini che costellano il suo territorio urbano, numerosi e curati spazi di verde pubblico dove rilassarsi o assistere a spettacoli di artisti e musicisti.
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(Foto: milosk50/Shutterstock)

Gastronomia e vita notturna

Oltre a suoi incredibili aspetti storico-religiosi Santiago mantiene anche un piede nell’eccezionale tradizione gastronomica galiziana. In città è possibile compiere un viaggio ricco di sorprese tra i sapori del territorio. Uno dei luoghi, fuori dal circuito religioso, che richiama più visitatori è, non a caso, il Mercado de Abastos dove è possibile degustare frutti di mare freschi, formaggi o il classico pimiento del Padrón.
Per provare le migliori ricette locali invece ci spostiamo nel cuore del centro storico dove si nascondono locande tipiche che preparano ricette sfiziose come tapas, il polpo alla galiziana, le capesante, la torta de Santiago.

Tra i vicoletti, le case e i palazzi in pietra si nasconde anche il lato più moderno e mondano di Santiago grazie al suo ambiente universitario, alle gallerie d'arte, agli eventi culturali o musicali organizzati in edifici storici, scuderie e garage di antichi palazzi tra le  vie Nova, Xelmírez, Conga, Acibechería, Entremuros  e aree circostanti, fino a Virxe da Cerca .

Arrivare a Santiago de Compostela a piedi

Da secoli però Santiago de Compostela deve la sua fama al flusso ininterrotto di pellegrini in cammino spirituale verso il Santuario, dove fu ritrovata la tomba di Santiago il Maggiore, uno degli apostoli di Gesù che rende Santiago una delle città sante più importanti al mondo.
Milioni di persone, anche non credenti, hanno camminato lungo i 900 km o parte di essi, dal confine francese a Santiago, tenendo viva una tradizione devota che non conosce fine.
Per raggiungere Santiago de Compostela a piedi esistono circa 60 percorsi diversi tra loro per durata e lunghezza, i più battuti sono:

  • Il Cammino Primitivo di 343 km che parte dalla città di Oviedo.
  • Il Cammino Francese di 800 km suddiviso in tappe di 25 km, parte da Saint-Jean Pied de Port sui Pirenei ed è considerato il più popolare.
  • La Via del Nord di 850 km che parte da Irùn sul confine franco/spagnolo.
  • La Via della Plata di 1000 km e parte dalla città di Siviglia
  • Cammino Portoghese lungo 760 km con partenza da Ponte de Lima in Portogallo.

Mappa e cartina

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