Lanzarote

Una settimana low cost a Lanzarote – parte II

Papagayo Beach

Una settimana low cost a Lanzarote-par. I


07/10/2010: 6th Day
Oggi la sveglia è più pacata: "PO PO PO POPOPOPOPO!" E neanche siamo più campioni del mondo...!

Nuova abbondante colazione e subito in macchina, vogliamo tornare al Papagayo, stavolta facendo la strada che passa per Femes. E' bellissimo passare su questa strada, attraversi villaggini di 2 case abitate e 2 disabitate (Las Casitas Femes), si vedono campi arati sulla lava, uno affianco all'altro. Sono un qualcosa di strano, diverso dai nostri campi verdi, poi il sole si riflette sempre sull'oceano laggiù all'orizzonte...

Peccato che mi tocca guidare sennò me ne starei al finestrino ad ammirare questa meraviglia. Mentre scendiamo da Femes a Playa Blanca laggiù vediamo Fuerteventura con la luuuuunghisssimissima spiaggia di Corralejo, sembra oro che luccica...

Alla morosa salta il ticchio che dobbiamo contaminare anche Fuerteventura, sono poco propenso ma le parole "dai amore, così facciamo un piccolo confronto con Lanzarote per decidere per il prossimo anno..." mi convincono e allora andiamo dritti verso il porto di Playa Blanca. Mi metto in fila per l'imbarco e andiamo alla cassa, facciamo appena in tempo a poter prendere i biglietti del Fred Olsen...91€ A/R, mortacciloro!

Mi imbarco sul Fred un pò titubante, memore della sciagura successa pochi giorni prima in Italia quando 2 stranieri erano caduti in mare con la macchina perché il traghetto si era mosso, ma noto che all'imbarco sei letteralmente circondato da marinai, meno male...

Il Fred Olsen ha i sedili tipo aereo, tutto il ponte è pulitissimo e pieno di piante curatissime. Prendiamo il largo e subito mi accorgo che stiamo letteralmente volando sull'acqua ed in 15 minuti cronometrati siamo a Corralejo.
Baraonda di vecchietti a piedi che si precipitano al portellone dello sbarco impedendomi di arrivare al garage (ho pure la Smart in pole position...) apostrofandomi come maleducato perché tentavo di scavalcare la fila...
Lo sbarco dei gitanti è caotico e cercano di velocizzarlo il più possibile, ma pure questi hanno il turn-around da 25 minuti stile Ryan?

Mi ritrovo in un viale dritto e lungo, non sò dove cacchio andare ma riesco a scorgere un cartello "grandes playas" e lo seguo, fiducioso mi porterà alla spiaggia dorata e così fu...
Parcheggio sul ciglio della strada, attraverso la suddetta e dopo aver scalato le dune ecco la grande spiaggia di Corralejo.

Qua il sole picchia veramente tanto e decidiamo quindi di prendere 2 sdraio e ombrellone alla modica cifra di 9€, per pagare passa un ragazzo che evidentemente si ricorda a memoria i posteggi occupati e quelli liberi, gli faccio un cenno della mano per chiamarlo e quando arriva mi fa "Ah! Italiano!" come diavolo ha fatto a capì?

Dopo pagato ci buttiamo in acqua, è freddina e tira corrente...l'oceano proprio cerca di trascinarci via, ma resistiamo...dopo un'oretta a bagnomaria usciamo, ci asciughiamo, mi metto l'olio abbronzante, sposto lo sdraio verso il sole e mi sdraio...la morosa si asciuga, si spalma litri di crema protettiva, sta spostando lo sdraio e...zacchete! Chi ha spento la luce???

Alzo lo sguardo e una nuvola chilometrica s'è appena mangiata il sole, porca pupazza! Sta nuvolaccia copre tutta la parte est di Fuerteventura, il sole è praticamente sul confine nuvoloso, ma non fa uscire i suoi raggi...porca paletta! Aspettiamo un pò, anche gli altri spiaggianti iniziano ad indispettirsi...uffa...

Fortunatamente a Playa Blanca avevo preso una scarna cartina di Fuerteventura e decido di trasferirmi a El Cotillo, non sò nenache cosa ci sia, non mi ero proprio letto niente di Fuerteventura...la cartina recita che per raggungere El Cotillo debbo passare per La Oliva così m'inforco nelle strade facendo attenzione ai cartelli stradali.

Sto tranquillamente guidando nel bel mezzo del deserto poco prima di La Oliva che...SWOOOOOSH! Un'incredibile folata di vento mi prende alla sprovvista, sbando paurosamente (fortunatamente c'ero solo io su quella strada) ma riesco a controllare la macchina e rimettermi in corsia, il vento continua malefico ad imperversare lateralmente, tanto che guido più nell'altra corsia che nella mia...

A fatica arrivo a El Cotillo e qui si presenta il dilemma amletico: destra o sinistra?

La morosa insiste: sinistra!
Giro ed in 3 minuti ci troviamo sul ciglio di un'enorme baratro sotto cui sbattono onde alte e fortissime, è uno spettacolo splendido e il sole picchia a più non posso...

Poco più a sinistra stanno surfando! Ci sono bellissime onde alte, sono limpidissime e fanno pure tanta schiuma...c'è anche una spiaggetta, scendiamo la scarpata con molta cautela, è scivolosa...la spiaggia non è granchè, sporca e con molti sassi, ma il mare...mammia mia che bello!

Fa paura il frastuono che fa l'acqua sia quando il mare si ritira per caricarsi, sia quando si riversa violentemente sulla spiaggia. Restiamo molto tempo a gustarci i surfisti, anzi una scuola di surfisti, che fanno certi tuffi perché non riescono a reggersi in piedi...

C'è anche qualcuno che fotografa e riprende da dentro l'acqua, come faccia a rimanere in equilibrio con le onde che gli sbattono contro proprio non lo sò. Vorrei tentare di farmi il bagno, mi accingo ad entrare, almeno per farmi una foto da coatto facebookiano ma vedo un'altro ragazzo che ci prova, entra e in 10 secondi viene sbattuto, mezzo esamine, sulla spiaggia da una forza sovrumana!! Rinuncio!!! Ci tengo alla mia vita!!!

Quando i surfisti se ne vanno, rimaniamo a crogiolarci al sole e ci addormentiamo pure...mi sveglio che davanti a me c'è una ragazza tra le più belle che io abbia mai visto in vita mia! Anche la morosa rimane a bocca aperta! Quella sicuramente era una modella, aveva un fisico perfetto.

Si fa l'ora di tornare a Corralejo, riprendo la strada verso La Oliva e poi verso il porto ma a Corralejo continuo a sbagliare strada e non riesco a trovare il molo, sto iniziando ad imbufalirmi quando, come per magia, mi ritrovo davanti l'imbarco del Fred Olsen, vado a ritirare i biglietti e ci imbarchiamo.

Stavolta il mare è un pò mosso e il Fred Olsen beccheggia parecchio, l'andatura è molto più lenta di stamattina, ci mettiamo poco più di 30 minuti e attracchiamo a Playa Blanca.

Non sò perché ma è come se fossi tornato a casa. Corralejo città non mi è piaciuta, preferisco la tranquilla e rilassante Lanzarote con i suoi paesini bassi&bianchi e con un traffico pressoché inesistente. Splende ancora il sole, pertanto spendiamo gli ultimi minuti alla Playa de Los Pocillos, rincasiamo tardi, cena e a letto...
 

08/10/2010: 7th Day
Oggi è il nostro 7° anniversario di "civile sopportazione reciproca", quindi la sveglia è molto più pacata...per non dire dolce. Oggi vogliamo passarla nel più completo relax nel luogo che più ci ha emozionato: il Papagayo!

Ripercorriamo la ormai nota strada per Femes/Playa Blanca ammirando nuovamente i paesaggi che si stagliano ai nostri occhi sull'orizzonte...mi sono proprio innamorato di Lanzarote, dei suoi paesaggi e delle sue spiagge...non pigio l'acceleratore per gustarmi ancora di più questi paesaggi...oggi sarà l'ultima volta che ripercorro la strada verso Playa Blanca...

La mattina ce ne stiamo alla Playa Papagayo completamente baciata dal sole, ma man mano che passano le ore arriva sempre più gente e l'acqua continua a salire stringendoci sempre di più contro la scarpata, quando ormai lo spazio vitale ci sembra piccolo, ci spostiamo a Playa Mujeres e qui notiamo che l'oceano è mosso...al Papagayo proprio non ce ne eravamo accorti!

Corriamo in acqua come stupidi bambini e ci facciamo il bagno coi cavalloni...e che cavalloni! Saranno state onde di 1.5mt massimo 2mt, ondine direbbero i surfisti di El Cotillo, ma con una tale forza da sbatterti a riva quasi privo di sensi...mazza che forza!

Cerco di farmi quella benedetta foto da coatto facebookiano: mi metto in ginocchio, spalle all'oceano, braccia larghe e sguardo all'insù...mi arriva una tale botta sulla schiena che vengo catapultato sulla spiaggia a furia di capriole...mamma mia...ho la schiena spezzata in due...un dolore...

Chiedo alla morosa se ha fatto la foto...lei ne è talmente sicura che mi sfida a controllare il display della fotocamera...si si...la foto c'è...con me sott'acqua e si vede solo una mia mano!!!

Quell'infame ha anche il coraggio di dirmi "rifacciamola!"...si due volte!!!

Per punizione la prendo e la scaravento in acqua in balia delle onde...mi ammazzo dalle risate mentre lei cerca di reggersi in piedi....non fa in tempo a riprendersi da un'ondata che gliene arriva un'altra...sta facendo ridere tutta la spiaggia...

Esce dall'acqua quasi allo stremo...facciamo di nuovo il turn-over fotografico e ritorno io in acqua ma, complice la schiena a pezzi e lo sforzo sovrumano fatto nel primo bagno, la corrente cerca di trascinarmi al largo...la morosa se ne accorge e si sta iniziando seriamente a preoccupare...con un'ultimo scatto di forza riesco a guadagnare la riva, non è stato per niente facile...

Si fa sera e quindi rientriamo a Puerto del Carmen canticchiando la nostra stupida canzone, ma non ce ne importa niente...siamo stra-felici di aver passato una vacanza così bella...

Consumiamo l'ultimo pacco di pasta e sugo rimasti e poi usciamo sul lungomare di Puerto del Carmen a comprare qualche sciocchezzuola e poi torniamo a casa a preparare le borse...


09/10/2010: 8th Day
La sveglia il giorno dopo è malinconica, è l'ultima mezza giornata in questo paradiso...sistemiamo le ultime cose in borsa, carichiamo la Smart e ci adoperiamo per il check-out, il receptionista neanche si ricordava che avevamo finito il soggiorno...si assicura che siamo stati bene e lo salutiamo con un "arriverdi ad ottobre prossimo!"

Per l'ultima mattinata volevamo andare a prendere il sole a Famara, ma tutta l'isola è sotto nuvola...vabbè pazienza, vedremo i surfisti...

Il paesaggio desertico sotto le nuvole acquista un'altro aspetto, al buio dà senso di solitudine ma è ugualmente affascinante. Arriviamo a Famara e un'enorme spiaggia si spalanca davanti a noi: il mare è mosso, surfisti adulti, bambini e neonati cercano di cavalcare le onde, poche le persone esperte ma anche miriadi di turisti iscritti ai corsi che si stanno facendo un mazzo così sulla spiaggia...chi corre, chi lustra la tavola, chi impara le posizioni...una sola cosa li accomuna: i loro occhi brillano di felicità...

Il Mirador del Rio è quasi nascosto dall'acqua dell'oceano nebulizzata, tanto da regalarmi uno scatto da cartolina indimenticabile.

Restiamo a guardare i surfisti molto tempo, poi decidiamo di costeggiare tutta la parte ovest della costa passando per Soo, La Santa, El Chucillo, Tinajo, Tiagua e La Vegueta, praticamente andiamo dove il nome ci ispira anche solo per vedere...e così scopriamo la Lanzarote povera, così sembra...poche case, molte disabitate e/o incomplete, pochi esseri viventi...

A La Vegueta c'è un funerale e la Guardia Civil ha chiuso la strada, veniamo dirottati su una strada secondaria sterrata senza cartelli, non sò più dove andare, non vedo altro che campi...quando finalmente riusciamo a rimetterci in carreggiata scopro di essere alle porte di San Bartolomè...cavolo, son tornato sulla costa est!
Abbiamo perso molto tempo tra La Vegueta e San Bartolomè quindi rinunciamo ad andare a El Golfo, pranziamo a Puerto del Carmen, ci cambiamo i vestiti in strada ed andiamo all'aeroporto, riconsegna della Smart: km percorsi poco più di 700, tacche della benzina: 2/8. Vabbè...

In aeroporto scopriamo che il nostro volo ha 1 ora di ritardo...uffa...ma c'è chi sta peggio: Air Berlin ha un ritardo di 3 ore, altri intorno alle 2...pazientiamo parecchio e alla fine ci imbarchiamo in una baraonda generale...sull'aereo il bambino dietro di me non mi darà mai pace...te pozzino...e i genitori, neanche si degnano di dirgli di stare fermo: lui è intento a fare sudoku e lei a leggere (divorare...) riviste di gossip...

Anzichè arrivare a Madrid alle 19.30, arrivamo alle 21.30 circa...non sappiamo dove attendere la navetta del Suites Kris, decido di uscire dal terminal e mi si para davanti il cartello della piazzola degli shuttles e lì capisco...telefoniamo e diciamo che stiamo al T1 e in 15 minuti ci passano a prendere col minibus da 19 posti pieno pieno...al Suites facciamo check-in alle 22.20.

Siamo stanchi e abbiamo fame, notiamo il ristorante e il suo menù a buon prezzo, decidiamo di mangiare lì, anche perché fuori piove...la cena è buona, nulla di eccezionale ma buona...torniamo in camera e navighiamo un pò coi cellulari grazie al wi-fi gratuito per controllare alcune cose, dato che il giorno dopo, al nostro rientro a Roma abbiamo molte cose da fare.

Andiamo a letto puntando le sveglie alle 5.00 poiché alle 5.30 abbiamo la navetta

10/10/2010: The Return
Stà che alle 5.00 suona la sveglia, la morosa mi tocca per svegliarmi ed io mi sveglio di soprassalto girandomi sull'altro lato e....stirandomi i muscoli della schiena! Che dolore! Non sò come abbia fatto a non urlare!
La morosa mi mette al corrente che non ha dormito a causa di una persona che russava in maniera abnorme, come se avesse due polmoni da 30lt ciascuno...

Ci alziamo, io piuttosto dolorante, e quando usciamo dalla stanza, poco più avanti esce anche un signore di colore con gli occhi gonfi e rossissimi....fa paura...inoltre ha la giacca marrone macchiata di rosso!
Porca pupazza, ma questo sta assatanato e ha ammazzato qualcuno? La receptionista, al check-out, gli chiede se ha dormito bene e lui inizia una sfilza di cose negative fra cui il russare morboso di un'ospite...

Prendiamo la navetta che ci scarica al T1, passiamo agevolmente i controlli e facciamo colazione poi andiamo al gate e inizia a formarsi la solita coda, inoltre le hostess iniziano il balletto di gates: ora è il 15, poi il 16, anzi no: torniamo al 15! Con la coda che fa avanti e indietro e si fa a botte per conquistare la miglior posizione...
Il volo è tranquillo e atterriamo a FCO con mezz'ora di ritardo...

Bè che dire: ci siamo innamorati di Lanzarote, abbiamo già deciso che il prossimo anno saremo di nuovo suoi ospiti...

*********************************************************************************
Se siete passati da Lanzarote ed avete visto una Smart bianca guidata dal Cappellaio Matto con accanto una pazza che ballava waka-waka facendo dondolare la bianchina, bè quelli eravamo noi....

...ma d'altronde...es la nuestra vida loca loca waka waka...!!!
*********************************************************************************

Riproduzione riservata