
Un’incantevole città sul mare dove l’impronta visionaria di Gaudí si fonde con le rovine romane e il fascino dell’architettura gotica. Cosa fare a Barcellona? Ecco le cose che non puoi perderti.

Barcellona è la città dove immergersi nel mondo onirico del maestro del Modernismo, scoprire i luoghi che hanno ispirato artisti catalani come Salvador Dalí, Pablo Picasso e Joan Miró, godersi il sole iberico sulle spiagge della Barceloneta e iniziare la serata con una copa de vino tinto, davanti a uno spettacolo di flamenco.
Il capoluogo della Catalogna è una città che non dorme mai. Vi portiamo a scoprirla. Ecco cosa fare e vedere in città in un weekend.
La Rambla

È il viale pedonale più famoso di Barcellona e, nonostante sia il più turistico, non potete perdere la passeggiata lungo la Rambla che si estende per 1,2 km fino al mare.
All’ombra dei platani, barcellonesi e stranieri si affollano, a qualsiasi ora del giorno e della notte, tra caffè, ristoranti, chioschi, edicole, artisti di strada, musicisti, mimi e statue viventi su quest’ampia strada pedonale. Non ci si annoia a passeggiare sulla Rambla.
Oltre al fiume umano, se poi alzate lo sguardo, sui lati del viale vedrete alcuni dei luoghi iconici della città, come il Gran Teatre del Liceu, il Mercat de la Boqueria, un grande mosaico di Miró e diverse gallerie d’arte. La Rambla è suddivisa in cinque tratti, ecco perché avrete sentito parlare di Las Ramblas al plurale.
La Sagrada Família

È l’ultimo capolavoro modernista di Antoni Gaudí, ancora incompiuto dopo oltre un secolo dall’inizio della costruzione.
Spettacolare, solenne, il tempio di Barcellona in stile gotico si slancia verso l’alto come le cattedrali medievali a cui s’ispira, suscitando un effetto straniante nel visitatore, come di fronte alle altre opere di Gaudí.
Il progetto dell’architetto catalano prevedeva un tempio lungo 95 m e largo 60 m in cui potessero sedere 13.000 persone, con 12 torri lungo le facciate.
Nonostante le interruzioni e le diatribe che si sono alternate nel tempo, si prevede la conclusione dei lavori tra il 2026 e il 2028.
Una volta superato lo stupore iniziale, dunque, varcate i portali scolpiti, e immergetevi in una foresta di colonne che si ramificano verso il soffitto e tra i riflessi di luce delle vetrate. Notate gli infiniti dettagli in ferro battuto e gli innumerevoli simboli dispersi nella basilica.
La Sagrada Família ha tre facciate: quella della Natività, realizzata in gran parte sotto la supervisione di Gaudí, la Facciata della Passione, che ripercorre gli ultimi giorni di Cristo e la sua morte, e la Facciata della Gloria, pensata da Gaudí come la facciata più bella che rappresenterà il microcosmo della Chiesa cristiana quando sarà finita.
Se non soffrite di vertigini e non avete problemi respiratori, potreste salire in una delle torri della facciata della Natività attraverso gli ascensori o le strette scale a chiocciola.
In un piano interrato, infine, troverete il Museo Gaudí che racconta il talento del genio catalano, qui sepolto in una cripta che si può visitare entrando dal lato della chiesa che dà su Carrer de Mallorca.
Parc Guëll

L’imprenditore Eusebi Güell affidò a Gaudí l’incarico di progettare una città in miniatura con case di prestigio circondate da giardini paesaggistici. Il risultato fu un mondo visionario dichiarato poi patrimonio dell’Unesco.
Il Parc Guëll vide la luce nel 1900. Riconoscerete l’ingresso per la porta di ferro ma soprattutto per i due edifici fiabeschi, la scalinata d’accesso poi è sorvegliata da una salamandra ricoperta di mosaici e così arriverete alla Sala Hipóstila, detta anche Tempio Dorico, una foresta di 88 colonne di pietra.
Nel parco troverete anche la Casa-Museu di Gaudí, ma soprattutto non perdete il Banc de Trencadís, una lunghissima panchina rivestita di mosaici di piastrelle dalle linee curve che corre lungo il perimetro del belvedere da cui ammirare tutta Barcellona.
La Pedrera

È un altro capolavoro di Gaudí, realizzato tra il 1905 e il 1910 con l’intento di superare per bellezza e stravaganza qualsiasi altro palazzo dell’Eixample.
Affacciato sull’elegante Passeig de Gràcia, questa creatura curvilinea chiamata ufficialmente Casa Milà, dal nome del committente, è più nota come La Pedrera (cava di pietra) per la sua facciata irregolare in pietra grigia.
Già dall’esterno La Pedrera mostra i segni distintivi di Gaudí: la facciata ondulata come una scogliera, i motivi surreali dei balconi in ferro battuto e gli archi catenari simili a ingressi di caverne. Le curve morbide e i dettagli sorprendenti si rincorrono anche negli interni.
Visitate, dunque, El Pis de la Pedrera, l’appartamento padronale, che vi darà un’idea di come viveva una famiglia dell’alta borghesia catalana a inizio Novecento. Non perdete il tetto dove svettano bizzarri comignoli che assomigliano a cavalieri medievali. Il tetto è anche un incantevole scenario per concerti d’estate.
Casa Batlló

Opera del genio visionario di Gaudí, Casa Batlló è sicuramente uno degli edifici residenziali più eccentrici d’Europa.
A Gaudí fu commissionato il rinnovamento di questo edificio su Passeig de Gràcia che riconoscerete per la facciata costellata di mattonelle azzurre, malva e verdi, balconcini e cornici ondulate, sormontati da un tetto irregolare rivestito di piastrelle azzurre e una torretta solitaria.
Gaudí non amava la linea retta, quindi anche Casa Batlló è un turbinio di morbide curve, spirali e forme oniriche tra vetri colorati e le infinite sfumature di blu mare.
Casa Batlló, inoltre, è anche chiamata “casa delle ossa” o “casa del drago”, perché i balconi assomigliano a teschi e il tetto rappresenta San Giorgio che vince il drago.
Infine, Casa Batlló insieme alle vicine Casa Amatller e Casa Lleó Morera, forma la cosiddetta Manzana de la Discordia, il pomo della discordia, perché si contendono il titolo di casa più bella. Ad ogni modo è qui che si concentra il meglio dell’eclettismo modernista.
Fundació Joan Miró

Joan Miró, artista rivoluzionario e fieramente catalano, ha donato questa fondazione a Barcellona, la sua città natale, nel 1971.
Progettato dall’amico e architetto Josep Lluís Sert, il luminoso complesso di edifici che ospita la Fundació Joan Miró è immerso nel verde della collina del Montjuïc. La fondazione vanta la più grande collezione monografica di opere di Miró.
Circa 220 dipinti, 180 sculture e oltre 8000 disegni forniscono un ritratto illuminante di Miró e della sua arte, anche se solo una piccola parte di queste opere è esposta al pubblico.
Uscendo sul lato orientale della fondazione troverete il Jardí de les escultures, un giardino dove rilassarvi all’ombra delle numerose sculture moderne.
Museu Picasso

Il Museo Picasso è situato in cinque palazzi medievali in pietra nel quartiere della Ribera che già valgono la visita.
Se poi pensate che tra cortili, gallerie e scalinate si susseguono le opere di Picasso, capirete perché è unico questo museo.
La collezione è dedicata prevalentemente agli anni formativi di Picasso, nato a Malaga e che visse a Barcellona dall’età di 15 anni ai 23.
Tra i capolavori da non perdere c’è sicuramente Las Meninas. Per orientarvi meglio, ricordate che la collezione permanente è esposta nella cornice trecentesca dei Palau Aguilar, Palau del Baró de Castellet e Palau Meca, mentre la Casa Mauri e il Palau Finestres ospitano le mostre permanenti.
Museu Nacional d’Art de Catalunya

La monumentale architettura neobarocca del Palau Nacional, costruito sulle pendici del Montjuïc per l’Esposizione Internazionale del 1929, ospita il Museu Nacional d’Art de Catalunya.
Qui è raccolta un’impressionante collezione che spazia dall’Alto Medioevo agli inizi del XX secolo, ripercorrendo mille anni di produzione artistica della Catalogna che è un mondo a sé stante rispetto al resto della Spagna.
Da non perdere la sezione dedicata all’arte romanica con affreschi, grandi pale d’altare e sculture in legno salvati dalle chiese in rovina sui Pirenei.
Tuttavia, le collezioni esposte al museo rappresentano circa il 20% dell’intero patrimonio del museo. Dunque, se siete curiosi di scoprire il resto delle collezioni unitevi a un tour guidato nei magazzini al costo di 5 euro.
Església de Santa Maria del Mar

Costruita nel XIV secolo sul Passeig del Born, la Església de Santa Maria del Mar è la chiesa gotica più bella di Barcellona, caratterizzata da una decorazione più leggera rispetto alle chiese gotiche del Nord Europa.
Eretta in soli 54 anni, tempi record per l’epoca, la chiesa è interessante per l’armonia architettonica e per essere riuscita a sopravvivere alla guerra civile.
Se dall’esterno la chiesa vi sembrerà severa, l’interno vi sorprenderà per la sua ampiezza e luminosità. Se siete fortunati potreste assistere a un concerto di musica classica, spesso barocca.
La Catedral

Capolavoro gotico catalano, la cattedrale di Barcellona colpisce per la facciata riccamente decorata da fregi e doccioni in pietra.
Passeggiando tra le cappelle laterali al suo interno illuminato dalla luce filtrata dalle vetrate istoriate, raggiungete poi la scalinata davanti all’altare maggiore che conduce alla cripta in cui è custodita la tomba di Santa Eulàlia, patrona di Barcellona.
Uscite poi nel chiostro dove ancora oggi vivono 13 oche, quanti erano gli anni di Santa Eulàlia al momento del martirio.
Fin dal Medioevo le oche starnazzano nel silenzio del chiostro. La cattedrale è infine una sosta da non perdere nel vostro giro della Ciutat Vella, anche perché come da tradizione medievale, sulla piazza della cattedrale succede sempre qualcosa.
Dalla danza della sardana alle processioni legate a qualche ricorrenza, la piazza ospita sempre mercatini all’aperto e musicisti di strada.
Palau de la Música Catalana

È il tempio della musica progettato in perfetto stile modernista da Domènech i Montaner a inizio Novecento.
Il Palau de la Música Catalana è un tripudio di piastrelle, pietra scolpita e vetrate istoriate che già si annuncia dallo splendore della facciata.
Dopo aver visto il foyer e il ristorante, salite all’auditorium che, sormontato da un lucernario in vetro, risplende tra bagliori azzurri e dorati. Per visitarlo potete assistere a un concerto oppure partecipare a una visita guidata.
Mercat de la Boqueria

È uno dei mercati alimentari più grandi d’Europa. È il mercato dove fin dal 1217 gli abitanti della zona vanno a fare la spesa, anche se oggi è diventato quasi un’attrazione turistica.
Il Mercat de la Boqueria è un’esplosione di profumi, suoni e colori dove incontrare casalinghe ma anche chef di ristoranti.
Se vi è venuta fame, al fondo del mercato troverete dei tapas bar, purtroppo spesso affollati, dove assaggiare le specialità catalane come il bacallà salat (stoccafisso), i calçots (cipollotti alla griglia), i cargols (lumache), i peus de porc (zampe di maiale) e le percebes (crostacei serviti con una salsa d’aglio e prezzemolo).
Tibidado

Non perdete la salita al Tibidabo, un monte a ridosso del centro di Barcellona, ci sono la Chiesa di San Giovanni Bosco e il luna park più antico di Spagna (e il secondo in Europa) che si chiama Tibidabo, come la montagna. Da quassù la vista sulla città è spettacolare.
Torre Bellesguard
Torre Bellesguard è una delle opere meno famose e conosciute di Gaudì eppure incredibilmente bella, sia all'interno che all'esterno.
Su bellesguardgaudì trovate tutte le info per visitare l'edificio più esclusivo dell'artista catalano. È chiusa tutte le domeniche.
Recinte Modernista de San Pau

L'Hospital de Sant Pau è il vecchio ospedale di Barcellona ed è anche il complesso modernista più grande d'Europa.
L'architetto è Domènich i Montener che ha costruito una vera e propria città nella città. Oggi ospita un museo e possono essere visitati i padiglioni principali dove sono state ricostruite le camere dei malati e alcune sale così come erano negli anni 20 del secolo scorso.
Casa Vicens

Nel cuore del quartiere Gracia a Barcellona, Casa Vicens è la prima opera realizzata da Antoni Gaudì, opera conosciuta infatti come La casa dove tutto è cominciato.
Il risultato fu la realizzazione di una casa fiabesca che è un mix di stili e generi che già lasciano intravedere il genio dell'artista.
Parco del Labirinto d'Horta
Il parco del labirinto d'Horta è il parco più antico di Barcellona ed è famoso per il suo intricato labirinto di cipressi e siepi di tuglie.
Oltre al labirinto però ci sono colori, un ninfeo, una grotta e il giardino dei bossi, popolato da sculture a forma di animali che piace tanto ai bambini.
Cosa vedere a Barcellona in due o tre giorni
- La Rambla
- La Sagrada Família
- Casa Batlló
- La Pedrera
- Parc Guëll
- Fundació Joan Miró
- Museu Picasso
- Museu Nacional d’Art de Catalunya
- Església de Santa Maria del Mar
- La Catedral
- Palau de la Música Catalana
- Mercat de la Boqueria
- Ciutat Vella
- Barri Gòtic
- Gràcia
- Barceloneta
- Montjuïc
- Eixample
Cosa vedere a Barcellona con i bambini

Se siete a Barcellona con i vostri figli piccoli potreste sicuramente portarli sulla Rambla dove rimarranno estasiati davanti a mimi, statue viventi e artisti di strada.
Ma potreste anche vistare il curioso e onirico mondo di Gaudí, tra Parc Guëll, La Pedrera e Casa Batlló.
Tra i musei potrebbero divertirsi di più al Museo Marittimo o al Museo della Cioccolata che alla Fundació Joan Miró. Rilassatevi tra lo zoo, il laghetto e il parco giochi del Parc de la Ciutadella. Infine, nessun bambino avrà mai detto no a un giro in funicolare.
Quindi prendete il Transbordador Aeri che dalla spiaggia della Barceloneta porta alla montagna di Montjuïc. E soprattutto cercate di arrivare in tempo per la Fontana Magica di plaça Espanya, uno spettacolo d’acqua, luci e suoni che si ripete al calar del sole secondo orari diversi in base alla stagione.
10 cose da non fare a Barcellona
- Non sbagliare aeroporto
- Non sportarti in taxi
- Non limitarti ai posti da cartolina
- Non fare la fila senza biglietto
- Non affittare appartamenti turistici illegali
- Non confondere Spagna e Catalogna
- Non mangiare sulle Ramblas
- Non bere per strada e non comprare birra da venditori ambulanti
- Non girare in costume da bagno
- Non farti borseggiare
Dove mangiare a Barcellona
Per un pranzo veloce o un aperitivo fate come i barcellonesi, fermatevi in uno dei tanti tapas bar dove scegliere un assortimento di piattini delle migliori specialità catalane, da accompagnare a una birra o a un bicchiere di vino.
Chiaramente non fermatevi per nessun motivo a mangiare nei posti turistici sulla Rambla. Se cercate un ristorante autentico dove trovare la gente locale andate a El Born, La Barceloneta, El Raval e Gràcia. E ricordatevi che, come in tutta la Spagna, ci si siede a tavola tardi. Il pranzo è tra le 14 e le 16, la cena è intorno alle 22.
Dove dormire a Barcellona
Se volete spendere poco ma non amate gli ostelli, prenotate uno dei tanti hostales o pensiones di Barcellona, piccole strutture a conduzione familiare sulla Rambla, nelle strade secondarie del Barrio Gotico, di El Raval e nella zona di Plaça Reial.
In centro comunque si trova ogni tipo di alloggio, dagli appartamenti di Airbnb agli hotel più lussuosi. Ricordiamo di prenotare in anticipo se visitate Barcellona in alta stagione, da marzo a settembre. Tra ottobre e marzo, invece, gli alberghi offrono tariffe speciali e promozioni. Se siete alla ricerca del quartiere più cool, qui troverete una bella selezione.
Dintorni di Barcellona

Se avete tempo di esplorare i dintorni di Barcellona ecco a voi diverse mete facilmente raggiungibili in auto o con i trasporti pubblici.
A mezz'ora a nord di Barcellona, nascosta tra il paesino di Santa Coloma de Cervelló e Sant Boi de Llobregat, c'è Colonia Güell, un villaggio operaio costruito per ospitare avanguardistiche fabbriche tessili e le famiglie degli operai in una sorta di città utopica. Colonia Guell fu realizzata da Gaudì per volere dall'industriale Eusebi Güell, lo stesso imprenditore che dà il nome a Parc Guell.
Mare blu, calette rocciose immerse nel verde, incantevoli borghi. Le mete più facili da raggiungere, ma anche più turistiche, sono Lloret de Mar e Tossa de Mar, ma vi consigliamo di noleggiare un’auto e visitare paesini meravigliosi e molto più autentici come Cadaques, Palamos, Calella de Palafrugell, Pals e Begur.
- Sitges
Graziosa città gay-friendly lungo la costa dove visitare il Museo Romantico e il Museo Cap Ferrat oltre a godersi le spiagge.
- Parco Naturale del Montseny
Tra i più bei parchi naturali nei dintorni di Barcellona dove fare splendide camminate nel verde tra chiesette di montagna in stile romanico come Montseny, El Brull, Sant Marçal, Sant Martí del Montseny e Aiguafreda de Dalt.
- Monastero del Montserrat
Monastero benedettino a 700 metri di altitudine da raggiungere con il treno a cremagliera che si inerpica tra le montagne.
La chiamano Petita Florència per le sue case dai toni pastello che si riflettono nel fiume Onyar. Fate un giro nella Força Vella, la parte antica della città entro le mura.
- Tarragona
Visitate l’anfiteatro romano e la cattedrale di Santa Maria prima di godervi il sole sulle spiagge della Costa Dorada.
- Vall de Núria
Famosa località sciistica sui Pirenei che in estate si trasforma in una meravigliosa oasi di pace per amanti della natura.
10 cose da fare a Barcellona
Il video con le cose da fare assolutamente a Barcellona
Mare a Barcellona: dove andare
Quali sono le spiagge da raggiungere a Barcellona e dintorni?
- Barceloneta
- Nova Icaria
- Ocata
- Badalona
- Garraf
- Sitges
- Spiagge di Calella
- Lloret de Mar
- Calella de Pantafrugell
- Cala Estreta
- Tossa de Mar
- Torredembarra
Meteo Barcellona
Barcellona gode di un clima mite quasi tutto l’anno, quindi è la città da visitare in qualsiasi stagione. Sicuramente però il periodo ideale è la primavera.
Settembre potrebbe essere un po’ piovoso, l’estate è decisamente afosa, ma chiaramente il periodo migliore per chi vuole fare il bagno. L’inverno è mite ma potrebbe piovere.