"Guiri" è il nome con cui a Barcellona vengono chiamati i turisti più sprovveduti, improbabili e maleducati che si aggirano storditi e chiassosi in città. Per non correre il rischio di diventare uno di loro abbiamo stilato una breve lista di suggerimenti sulle 10 cose da non fare quando si visita Barcellona.
La città catalana attira un numero enorme di turisti richiamati dalle sue infinite attrazioni e dal suo stile di vita, questo ha determinato una serie di conseguenze ad effetto domino che stanno profondamente cambiando il modo di vivere la città.
Non solo si sono moltiplicate le trappole per turisti tra alloggi illegali, ristoranti finto tipici e truffe di vario tipo per chi arriva, ma al tempo stesso è fortemente cresciuto un forte sentimento anti-turista in tutta la città, al punto da spingere le amministrazioni locali a dare un deciso giro di vite a norme comportamentali e disponibilità di alloggi.
Quando molti turisti visitano lo stesso luogo, di solito ci sono cose da evitare di cui essere a conoscenza per non urtare la sensibilità dei cittadini locali e per entrare più a fondo negli usi e costumi del luogo che si sta visitando. Ecco allora le 10 cose da non fare a Barcellona.
10 cose da non fare a Barcellona
- Non sbagliare aeroporto
- Non sportarti in taxi
- Non limitarti ai posti da cartolina
- Non fare la fila senza biglietto
- Non affittare appartamenti turistici illegali
- Non confondere Spagna e Catalogna
- Non mangiare sulle Ramblas
- Non bere per strada e non comprare birra da venditori ambulanti
- Non girare in costume da bagno
- Non farti borseggiare
Non sbagliare aeroporto
Il primo consiglio sulle cose da non fare a Barcellona potrebbe apparentemente sembrare il più ovvio ma in realtà capita molto spesso che il suo aeroporto internazionale di Josep Tarradellas Barcelona–El Prat venga confuso con altri aeroporti dal nome simile ma molto distanti dalla città. La confusione è generata anche a causa di alcune compagnie aree low cost che considerano gli scali di Girona (GRO) e di Reus (REU) come aeroporti di Barcellona nonostante si trovino a oltre 100 km dalla città.
Non sportarti in taxi
Una volta arrivati nel posto giusto è meglio evitare di affidarsi troppo ai taxi. Come ogni città anche Barcellona ha problemi di traffico, molto meglio quindi risparmiare tempo e denaro ed optare per soluzioni alternative.
La rete di trasporti pubblici della città è ben ramificata, facile da usare, pulita e affidabile, otto linee di metro e più di 150 stazioni coprono tutto il territorio cittadino e per il resto ci sono gli autobus. In più va considerato che Barcellona ha dimensioni ridotte che permettono di esplorarla a piedi in lunghe passeggiate alla scoperta dei suoi quartieri più belli.
Non limitarti ai posti da cartolina
Barcellona è ricca di luoghi da visitare, La Rambla, il Quartiere Gotico, gli edifici stravaganti di Gaudi, la Sagrada Familia, il mercato della Boqueria e siti che traboccano di fascino e fama ma limitare la visita della città ai suoi grandi classici rischia di fornire una prospettiva limitata e distorta della sua vera essenza.
Con un minimo di curiosità in più si possono scovare posti e quartieri meno affollati dai turisti che sono altrettanto affascinanti ma più autentici come le zona di di Gracia, Poblenou, Sarrià, Poble Sec ed El Clot o il mercato di Santa Caterina. Stesso discorso vale per la spiaggia, la più famosa in città è quella di Barceloneta, sempre molto affollata, poco pulita e turistica, molto meglio spostarsi lungo la costa sul litorale più affascinante verso il confine francese o il Delta dell'Ebro nel sud o sulle spiagge dorate della Costa Dorada.
Non fare la fila senza biglietto
Quando si sceglie di visitare i luoghi più iconici di Barcellona è bene ricordare che molti di questi possono essere visti solo previa prenotazione on line. Molto spesso acquistare i biglietti direttamente in loco non è consentito e si rischia di sostare in file interminabili senza nessun motivo.
Alcune delle principali attrazioni di Barcellona come la Sagrada Familia, il Parc Guell e il Palau de la Música Catalana richiamano quantità smisurate di visitatori che si accalcano in code lunghissime, meglio organizzarsi per tempo magari prenotando un tour privato con guida.
Non affittare appartamenti turistici illegali
Negli ultimi anni Barcellona ha avuto difficoltà a gestire l’enorme flusso di turismo di massa che l’ha assediata, questo ha significato anche il proliferare di alloggi non autorizzati né ufficiali, come appartamenti senza licenza concessa dalle autorità locali e senza nessun controllo sulle tariffe.
Questo ha avuto forti ripercussioni sulla questione abitativa e immobiliare in città rendendo di fatto invivibili per la gente del posto alcuni quartieri storici come Barri Gotic, Barceloneta ed El Born. Per non contribuire a rendere ancora più insostenibile la situazione e per avvalersi di un alloggio senza rischi meglio assicurarsi di affittare appartamenti con regolare licenza di locazione turistica o uno dei numerosi ostelli e hotel di tutte le fasce di prezzo e dimensioni.
Non confondere Spagna e Catalogna
Con questo punto tocchiamo un tasto molto delicato per Barcellona a livello politico, sociale, culturale e linguistico. Barcellona è la capitale della regione autonoma della Catalogna che da sempre spinge per la secessione dal resto della Spagna.
Qui la popolazione locale è orgogliosa della propria identità distintiva, conoscere e rispettare i costumi del posto che si visita è di grande importanza, per questo è bene non confondere la lingua spagnola a quella catalana, che non è un semplice dialetto e in generale non limitarsi a ricercare attività o tradizioni stereotipate sulla Spagna come Corride, piatti tipici e Flamenco che non sempre appartengono anche alla cultura catalana.
Non mangiare sulle Ramblas
La famosissima zona delle Ramblas è il principale luogo turistico nel centro di Barcellona che è quasi vittima del suo successo, qui si concentrano un gran numero di ristoranti, caffè e locali invitanti e sovraffollati. Proprio per queste ragioni molto spesso fermarsi a mangiare in uno di questi posti rischia di trasformarsi in una brutta esperienza con pasti scadenti e troppo cari in una vera e propria trappola per turisti.
Per godere di un’esperienza gastronomica più autentica e meno stereotipata molto meglio evitare la zona delle Ramblas e spostarsi nelle strade appena fuori quelle principali per trovare una bodega tradizionale frequentata dalla gente del posto e non limitarsi ad ordinare piatti tipici di altre zone spagnole come Sangria o Paella.
Non bere per strada e non comprare birra da venditori ambulanti
Per arginare la movida molesta a Barcellona è severamente vietato bere per la strada. Quando si è in giro quindi bisogna fare attenzione a non comprare lattine o bottiglie di birra dai tanti venditori ambulanti non autorizzati che si trovano ad ogni angolo e che vendono alcolici a prezzi irrisori. Oltre ad essere poco igienico chi viene sorpreso dalle forze dell’ordine a bere alcool in luoghi pubblici rischia multe salate.
Non girare in costume da bagno
Grazie al suo mite clima mediterraneo tutto l'anno e ai chilometri di litorale nei pressi del centro città Barcellona attira anche molti turisti interessati dalla vita da spiaggia. Tuttavia i codici di abbigliamento e di comportamento validi in spiaggia non sono ritenuti accettabili in città e di conseguenza a Barcellona meglio evitare di passeggiare in centro o sedersi al tavolo di un ristorante in costume da bagno e infradito. Questo atteggiamento non è solo considerato inappropriato e insostenibile dai cittadini del posto ma è anche vietato dalla legge che punisce i trasgressori con mute a tre cifre.
Non farti borseggiare
Pur essendo in generale una città sicura, Barcellona come molte altre grandi città è spesso preda di numerosi borseggiatori che mietono vittime tra i turisti più sprovveduti. Non a caso teatro del crimine sono quasi sempre i luoghi di maggior richiamo e frequentazione come le Ramblas, la Sagrada Familia, la spiaggia de La Barceloneta e la stazione Sants Metro. Basta quindi tenere gli occhi aperti e adoperare le più basiche norme di buon senso e cautela per non diventare facili prede dei taccheggiatori e rovinarsi la vacanza.