Vacanze al lago? Sì, in Slovenia. Quest’anno il Parco Nazionale del Triglav, nelle Alpi Giulie, compie 100 anni.
Al suo interno si trova il lago Bohinj, il più grande della Slovenia. Siamo abituati a pensare all’estate nel segno del mare, o della montagna, meta prediletta di chi ama il fresco dell’alta quota, ma i laghi, così come i fiumi, rappresentano la destinazione per una vacanza originale, capace di coniugare la voglia di un tuffo e i paesaggi verdi, perfetta anche per il periodo di agosto, quando desideriamo fuggire dalle code in autostrada e dall’afa.
In primavera e durante l’estate, fino all’autunno inoltrato, i laghi e i fiumi della Slovenia offrono paesaggi incontaminati, passeggiate trekking a misura di tutta la famiglia e piccoli borghi ricchi di storia, dove assaggiare l’ottima cucina locale e vagabondare senza meta alla scoperta di questi luoghi che fanno della Slovenia il terzo Stato più boscoso d’Europa con il 13% del territorio costituito da aree protette.
Il lago più grande della Slovenia
Il Lago Bohinj è il bacino naturale più esteso del territorio sloveno ed è situato fra le alture del Triglav, anche noto come Parco del Tricorno.
Si tratta di uno dei parchi nazionali più antichi d’Europa. All’inizio del Novecento fu di Albin Belar, naturalista e sismologo, la proposta di proteggere le Alpi Giulie: nel 1924 sul territorio sloveno venne istituita una prima area protetta intorno al monte Tricorno.
La zona del Triglav è ricca di sorgenti e corsi d’acqua. Il suo paesaggio è disegnato dal corso del fiume Sava, che nasce vicino a Bled, bagna la capitale della Croazia, Zagabria, e diventa navigabile dalla città croata di Sisak, per poi viaggiare attraverso la Bosnia ed Erzegovina e gettarsi nel Danubio nella capitale della Serbia, Belgrado.
La valle dei laghi del Tricorno è parte delle Alpi Giulie, che si innalzano fra Italia e Slovenia, ed è chiamata anche “valle dei sette laghi”: in realtà i laghi sono ben dieci.
Bohinj è il lago più grande: ti sorprenderà con le sue sfumature verde azzurro e la trasparenza dell’acqua, i ruscelli e le passeggiate tutto intorno nel paesaggio immerso nel verde.
Il lago si trova in una valle di origine glaciale ed è ciò che rende così intensi e cristallini i suoi colori. L’acqua, dove sono presenti sorgente sotterranee, durante l’estate raggiunge i 22°.
Che cosa fare? Attività sul lago Bohinj
Sul lago Bohinj è possibile la balneazione: via libera ai tuffi e nuotate. L’acqua è decisamente freddina e all’inizio ci vuole un pizzico di coraggio, ma una volta immersi nuotare fra le sue limpide acque circondati dallo spettacolo delle rocce sarà piacevolissimo.
Una delle attività più popolari da praticare sul lago Bohinj è il SUP. Questo termine nasce dall’unione della parola Stand Up, “in piedi”, e Paddle, “pagaia”: SUP è una tavola con cui stare in equilibrio sull’acqua utilizzando una pagaia per spostarsi, un modo divertente e dinamico, adatto a tutti, per esplorare il lago, in solitudine, nel silenzio di questa natura incontaminata e senza fretta.
Qui potrai affittare una canoa o un kayak, oppure viaggiare in bicicletta alla scoperta della zona. Una delle cose di cui ti renderai conto è il silenzio: sul lago non sono permesse barche a motore.
Questo rende magica l’atmosfera di questa zona perché è nella quiete assoluta che possono trovare posto e vivere indisturbati gli animali, ma anche noi, che abbiamo bisogno del silenzio della mente per staccare veramente.
Un percorso ciclo-pedonale sterrato porta fino al villaggio vicino correndo accanto alla via principale e permette di camminare o andare in bicicletta procedendo fra gli alberi del bosco. Esiste un battello elettrico che collega Ribcev Laz e Ukanc, i due centri presenti sul lago.
Nei pressi del lago, all’ingresso di Ribcev, ti capiterà di vedere una statua decisamente particolare: è lo Zlatorog, un leggendario camoscio dalle corna d’oro. Ukanc è il punto di partenza della funivia che porta al monte Vogel, durante l’inverno meta sciistica e in estate luogo dove fare passeggiate panoramiche mozzafiato.
Da Ukanc è possibile partire alla scoperta delle cascate della Savica, Slap Savica, raggiungibili con un percorso che si snoda su (!) 500 gradini.
Vicino al piccolo e pittoresco di Stara Fužina, un tempo legato alla storia dell’industria siderurgica, troverai il ponte del Diavolo e la suggestiva gola Mostnica, dove camminare fra le caratteristiche rocce carsiche immerse nella foresta.
Alla scoperta del Triglav, il parco del Tricorno
A Stara Fužina si trova The Alpine Dairy Museum, il museo dedicato al caseificio alpino, nato dove un tempo si trovava il primo caseificio del villaggio.
Ancora oggi, la fine della brutta stagione segna l’ascesa del gregge verso l’alpeggio, i pascoli in alta quota da cui le pecore faranno ritorno alla fine dell’estate.
Tipiche di queste aree sono le pecore autoctone di Bovec. Il “Sentiero del Formaggio”, segnalato da una mappa che è possibile richiedere gratuitamente presso l’ufficio del turismo locale, permette di andare alla scoperta di queste verdi vallate delle Alpi slovene.
Una delle specialità da provare qui è il "mohant", il formaggio piccante di Bohinj inventato dai pastori tanto tempo fa.
Trekking alla sorgente dell’Isonzo
Insieme al Sava, l’altro grande fiume è l’Isonzo. Il trekking alla scoperta della sorgente dell’Isonzo, Soča, è una delle escursione dedicate agli esperti che è possibile effettuare partendo dal lago Bohinj.
Si tratta di una delle sorgenti carsiche delle Alpi Giulie, che potrà essere raggiunta attraverso il sentiero che da Bovec porta al passo del Vršič. L’ultimo tratto del percorso è assicurato con chiodi e funi di acciaio, una salita decisamente impegnativa, da non improvvisare.
L’acqua sgorga dal piccolo lago sotterraneo di una grotta ai piedi dei monti Jalovec, Šit, Travnik e Mojstrovka per poi riversarsi in una stretta gola e correre attraverso la Val di Trenta.
La leggenda racconta che a Trenta vivessero il Dio Triglav, il Dio Jalovec e il Dio Mangart: un giorno nella valle arrivò una creatura selvaggia che allagava i villaggi eruttando acqua, così gli dei la imprigionarono in una caverna aprendo la bocca solo la bocca ciò che bastava per irrigare la valle.
Un giorno, conclude la leggenda, la misteriosa creatura verrà liberata perché avrà scontato la sua pena e allora il fiume Isonzo si prosciugherà.
Qui si trova anche l’Orto botanico alpino Alpinum Juliana, creato nel 1926, dove oggi vivono oltre seicento tipologie diverse di piante.
Vel mese di maggio e all’inizio di giugno il giardino si accende di colori per la fioritura delle primule e delle genziane, mentre per tutto il periodo estivo, fino all’autunno, nascono orchidee, sassifraghe, dafne e molte piante caratteristiche di questi luoghi. Giugno è il momento dei papaveri dai fiori bianchi endemici e delle campanule, Campanula zoysii, simbolo dell’orto botanico e di queste vallate.
Valle dell’Isonzo: trekking e storia fra Italia e Slovenia
Il fiume Isonzo ha svolto un ruolo cruciale durante la prima guerra mondiale. Nel 2024 si celebrano i 110 anni dalla morte dell'arciduca Francesco Ferdinando che diede inizio alla Grande Guerra.
Il Sentiero della Pace, Walk of Peace, che grossolanamente segue la linea di confine tra Italia e Slovenia dalle Alpi all'Adriatico, attraversa alcuni di questi luoghi simbolo.
Fra i punti di interesse lungo questo percorso è possibile visitare il Museo della Grande Guerra, il cimitero militare e il Sacrario: per chi ama i viaggi a piedi si dipanerà un percorso immerso nella natura, fra i boschi e i vigneti del Brda, attraverso il Carso, fino a Trieste.
Il fiume Isonzo, la cui bellezza soprannaturale appare in alcune scene del celebre film Le Cronache di Narnia, in Italia bagna la città di Gorizia viaggiando nel territorio carsico per poi concludere il suo corso nel Mare Adriatico, mentre in Slovenia passa per Nuova Gorica, Plezzo, Tolmino e Caporetto, luogo della celebre battaglia.
Ecco che attraverso un fiume si disegna la geografia e la storia di due Paesi, Italia e Slovenia. Proprio nel 2025 Nova Gorica, insieme a Gorizia, sarà Capitale Europea della Cultura Transfrontaliera, a vent'anni dall'ingresso della Slovenia nell'Unione Europea.
Lago Bohinj: dove dormire
Nei dintorni del lago Bohinj, in sloveno Bohinjsko jezero, troverai diverse strutture ricettive, hotel, case vacanze e guesthouse.
Viaggi in camper? Sappi che nella zona del lago Bohinj è vietata la sosta libera perché ti trovi all’interno del Parco Nazionale del Triglav. Per sostare ci sono tre possibilità.
L’area di sosta “Camper stop Bohinj” offre piazzole dove parcheggiare con utilizzo della corrente elettrica al prezzo di 20 euro per 24 ore e mette a disposizione navette che consentono l’accesso al lago, a una distanza di 8 km circa.
L’altro campeggio disponibile è “Camp Danica Bohinj” (prezzi variabili da 30 euro in bassa stagione a 40-50 in agosto per due persone con tenda), nelle vicinanze del precedente.
L’unico campeggio affacciato sul lago è “Camp Bohinj”: ottimi prezzi (20 euro a persona per tutta la stagione), ben organizzato ma ricorda di prenotare prima! Soprattutto durante i mesi estivi questo piccolo campeggio eco-friendly dall’atmosfera molto intima è molto ricercato.
Al suo interno troverai un’area gioco proprio accanto al ristorante, con un percorso sospeso costruito con le corde dedicato ai bambini costruito fra gli alberi.
Lago di Bled
Si trova a una ventina di chilometri dal lago Bohinj: Bled, località celebre, ha una storia antichissima, tanto da essere menzionata in un documento ufficiale già nel 1004.
Puoi raggiungere Bled in auto oppure con la linea ferroviaria panoramica Nova Gorica - Jesenice. La particolarità che colpisce l’attenzione è che al centro del lago di Bled si trova un isolotto. La piccola isola di Bled è l’unica isola naturale della Slovenia.
Qui si trova la Chiesa della Madonna e il suo campanile, alto 54 metri, raggiungibili con una scalinata di 99 gradini. Edificata sopra a un tempio ancora più antico dedicato a Živa, dea della fertilità e della vita, la chiesetta al suo interno presenta 124 tombe, protette da una speciale vetrata.
Sopra alla navata della chiesa si trova quella che è conosciuta come la campana dei desideri, secondo la tradizione capace di esaudire ogni desiderio se suonata per tre volte. L’isola di Bled si raggiunge con un’imbarcazione tipica del luogo, chiamata pletna.
Questo luogo romantico viene scelto da molte coppie per il matrimonio, sarà che, oltre alla magia del paesaggio, la campana dei desideri è legata a una storia d’amore.
Racconta la storia che un tempo nel castello di Bled vivesse una donna: i banditi avevano ucciso il marito e gettato il corpo nel lago. La moglie, inconsolabile, fece fondere tutto l’oro e l’argento dei tesori del castello per una campana da portare al centro dell’isola, dove costruire una piccola chiesa, tuttavia una tempesta fece affondare l’imbarcazione che la trasportava.
La donna, affranta, si rinchiuse in un convento ma il papa dell’epoca, commosso dalla storia, nel 1543 ordinò al fabbro Franziskus Patavinus di forgiare un’altra campana, che fu benedetta e finalmente arrivò nell’isola di Bled. Si dice che in certe sere ancora si sentano i rintocchi dell’antica campana sommersa provenire dal fondo del lago.
Su uno sperone di roccia che sfiora i 130 m di altezza vedrai il castello di Bled circondato dalle sue antiche mura. La sua origine risale al 1004 con l’edificazione della torre romanica che serviva da protezione.
Un tempo questa era una zona di vigne e dal 2011 qui cresce la discendente diretta della vite più antica al mondo, che ha 400 anni e si trova nella città slovena di Maribor.
Una delle cose da fare nel castello, e che affascinerà anche i più piccoli, è andare alla scoperta delle tecniche di stampa di un tempo e portare a casa un documento realizzato nella stamperia del castello, oppure riempire una bottiglietta di vino da sigillare con la ceralacca nelle sue cantine.
Quali attività scegliere nei dintorni? Golf (a Bled c’è il campo da golf più grande della Slovenia), canotaggio e hydrospeed sul lago, canyoning sul fiume, equitazione e alpinismo nella valle della Radovna, fra gli altipiani Mežakla e Pokljuka, dove esplorare la gola di Vintgar, scolpita dal fiume dal fiume Radovna, lunga 1,6 km.
Lago Nero, il più grande lago alpino della Slovenia
Noto come Črno jezero in lingua slovena, il Lago Nero si trova a 1319 metri di altitudine, nella valle dei Laghi del Tricorno.
Si tratta di una gelida e splendida conca nel cuore della foresta, la cui temperatura si aggira fra i 9° del periodo estivo e i 3° durante l’inverno: il lago alpino più grande della Slovenia. Può essere raggiunto dalla valle del Lepena, in sloveno Dolina Lepene.
Sarà una vecchia mulattiera a portarti fino alle sue sponde, una strada tra i faggi costruita dai soldati durante la guerra, oggi amata dagli alpinisti e dagli appassionati di trekking.
Sullo sfondo il Krn, il Monte Nero, che si trova nel comune di Caporetto a pochi chilometri dal confine con il Friuli-Venezia Giulia: triste memoria di guerra, nominato nei canti degli Alpini quanto nelle canzoni di protesta del primo conflitto mondiale. Oggi, ritornati alla pace, questi luoghi ci ricordano come le avventure umane siano solo un’ombra nella vita immensa delle montagne, sagge e impassibili testimoni della storia.
Lago Zelenci
Di un intenso color smeraldo (in sloveno zelen è “verde”) il lago Zelenci è situato fra i boschi delle Caravanche e il Parco nazionale del Triglav, poco lontano dal villaggio di Podkoren, nella valle del Sava.
Un tempo ci si fermava a Podkoren per il pagamento del dazio: qui passava l’antica strada medievale, via principale per l’Europa centrale e settentrionale.
Attraverso una passerella in legno è possibile esplorare l’area paludosa del lago, le cui fredde sorgenti di acqua purissima sgorgano attraverso le rocce gessose conferendo al lago le sue magiche tonalità.
Lago di Cerknica
Se stai organizzando una vacanza al lago in Slovenia un’altra meta da segnare è il lago di Cerknica e la zona intorno, già menzionata nel XV secolo e oggi riserva naturale.
In questo lago la balneazione è vietata, tuttavia si tratta del posto adatto per chi ama il birdwatching perché qui nidificano oltre 276 specie di uccelli e possono essere osservate qualcosa come 125 specie differenti di farfalle: un’incredibile ricchezza che riguarda anche gli anfibi e i mammiferi.
In questa area è possibile visitare Jezerski hram, il Museo del Lago di Cerknica, esplorare il canyon di Rakov Škocjan, una dolina carsica dove si snoda un sentiero didattico naturalistico che ti accompagnerà verso la vertiginosa bellezza dei ponti naturali Veliki e Mali most, dai quali abbracciare con lo sguardo la valle del fiume Rak.
La particolarità del lago di Cerknica è che si tratta di un lago intermittente: il suo paesaggio a seconda delle stagioni varia enormemente.
Il livello dell’acqua aumenta grazie alle forti piogge autunnali e alla neve che in primavera si scioglie, ma anche grazie al sottosuolo, con l’acqua che arriva dalle colline Javorniki.
In primavera si va sul lago in barca, la tradizionale “drevak”; durante l’estate il lago si prosciuga e là dove si facevano gite in barca si passeggia. In inverno in paesaggio cambia ancora quando l’acqua si ghiaccia.
Tradizionalmente il lago di Cerknica d’inverno veniva utilizzato dagli abitanti come una naturale pista per il pattinaggio.
Laghi intermittenti di Pivka
Nelle vicinanze della zona di Cerknica si trova la Grotta Križna jama, dove un ruscello sotterraneo collega ventidue piccoli laghi formando un sistema di grotte già percorso nel Neolitico dagli esseri umani e dagli orsi delle caverne, oggi estinti, di cui sono state ritrovate le antiche ossa nei tunnel.
I 17 laghi intermittenti di Pivka si trovano nel paesaggio tipico carsico lungo il corso del fiume Pivka, che prosegue fino a Postojna, Postumia.
L’area del parco è zona protetta: per andare alla scoperta della fauna e della flora del posto consigliata una visita all’Eco Museo.
Lago di Jasna
In realtà si tratta di due laghi artificiali interconnessi situati nelle vicinanze di Kranjska Gora.
Nel cuore delle Alpi Giulie il lago di Jasna è balneabile: un tuffo fra le sue acque sarà decisamente rinfrescante a causa della sua temperatura!
Durante il periodo questo è il posto perfetto dove prendere il sole, nuotare e fare picnic, andare in canoa e passeggiare lungo i sentieri presenti. Invece, in inverno si pattina sul ghiaccio e si cammina sulle ciaspole immersi in un paesaggio fatato dipinto nel candido bianco della neve.
Lago di Velenje
Nel museo sotterraneo di Velenje portrai scoprire la storia dell’estrazione del carbone. Il lago di Velenje è stato creato proprio in seguito ai lavori di estrazione: oggi è la destinazione dove fermarsi per una nuotata, andare in barca e praticare sport acquatici, come il water polo.
Prima di ripartire non dimenticare una sosta nelle vicine sorgenti termali di Topolšica, consigliate per un bagno rigenerante.