Trovare una buona offerta low cost per Praga non è mai semplice, ma una mia amica, con una buona dose di fortuna, è riuscita a trovare un viaggio a/r per 90€ a persona, e mi ha regalato per il mio compleanno il viaggio. Siamo andati noi due, completamente inesperti di Europa dell'Est, con nessuno dei due che sapesse parlare tedesco e solo io che me la cavo molto bene con l'inglese. Scoprimmo poi che in realtà la lingua non è assolutamente un problema a Praga.
A dire la verità qualcuno sa anche parlare italiano, ma in ogni caso l'inglese è utilizzato da tutti. Forse noi due siamo un po' schizzinosi, in ogni caso non siamo stati decisamente "zingari". Un ostello non ci pareva l'ideale per quattro giorni che volevamo dedicare al turismo ed al risposo. Dall'Italia abbiamo quindi prenotato una stanza all'hotel Grand, al confine tra Praga 2 e 3. Praga è divisa in zone numerate: se la città vecchia è la numero 1, man mano che ci si allontana i numeri aumentano. Un po' come gli arrondissement di Parigi.
Essendo giugno era un po' difficile riuscire a trovare una sistemazione economica ma decente nella città vecchia, così ci siamo spostati un po'. E' stata una scelta felice: eravamo in una zona residenziale e tranquilla, molto vicini sia ai posti turistici sia alle zone di locali notturni. L'hotel Grand ci offriva un'ampia doppia con tanto di anticamera relax con divano e grande bagno. Colazione inclusa il tutto per qualcosa fra le 30 e le 35 euro a notte.
Per raggiungere il centro due possibilità: o tram fino in centro oppure bus fino alla stazione della metro, da lì metropolitana per due o tre fermate fino alla città vecchia. Qualunque sia la scelta che prenderete per muovervi a Praga, andrà bene: i tram sono efficienti e puntuali, i bus non sono molto moderni ma passano sempre, discorso a parte per la metro: è stupenda.
Non tanto la linea vecchia, quanto quella nuova. Se siete degli appassionati di mezzi di trasporto come me, andateci e fatevi un giro col treno: ogni stazione ha un colore metallizzato diverso: molto ma molto bello, e straordinariamente pulito.
Per riuscire a vedere tutta la città avevamo deciso di dividerla in zone e prepararci l'itinerario che ci avrebbe permesso di perdere meno tempo possibile. In realtà che ci facesse anche stancare il meno possibile! Beh, il primo giorno abbiamo deciso di girarci la città vecchia, bellissima! Non preoccupatevi dei mezzi pubblici, si gira comodamente a piedi, anzi, a dire la verità altri mezzi di trasporto per i piccoli vicoli medievali proprio non ne ho visti.
Arrivati a Namesty Republiki col tram ci siamo subito diretti a vedere la Obecnì Dum, ovvero la Casa Civica. Questo edificio di inzio Novecento ospita una sala concerti, una caffetteria ed un ristorante francese. Devo dire che come primo soggetto visitato, rende subito l'idea di ricchezza ed eleganza della città. Attaccata all'Obecnì Dum la Prasnà Bràna, cioè più semplicemente la Torre delle polveri. Era uno dei tredici varchi della antica cinta muraria della città. Molto bella, si può anche salire in cima per vedere parte della città dall'alto, ma il prezzo non è che inviti molto, quindi noi non l'abbiamo fatto.
Passando sotto la Prasnà Bràna si entra nella Celetnà, una via pedonale costellata di palazzi nobiliari e con negozi molto importanti. Case settecentesche ma anche di architettura cubista, come la casa Alla Madre Nera di Dio. La Celetnà sbocca direttamente sulla Starometskè Namestì, cioè la piazza centrale della città. E' in questa piazza che si trovano l'imponente monumento a Jan Hus, il municipio della città vecchia, l'orologio astronomico, la Chiesa di San Nicola, barocca ed infine il gotico Tempio di Tyn.
Dalla piazza si può prendere una via che si chiama Zeleznà.
Vi si aprirà un quartiere medievale completamente restaurato, molto bello, tranquillo e pulito. Ogni tanto sulle piazzette che si incontrano vedrete dei mercatini di ogni genere, ma ciò che cattura di più l'attenzione è probabilmente il Karolinum cioè l'edificio storico dell'Università di Praga, fondata a fine '300.
Risalendo il fiume si giunge nei pressi del Ponte Carlo. Il panorama è spettacolare, la Morava (il fiume) è davvero molto grossa, non me l'aspettavo così. In prossimità del ponte forma delle piccole cateratte che non permettono alle barche di proseguire più a sud nella navigazione. Il fiume, il ponte ed il castello regalano agli occhi un'atmosfera magica. Il fatto poi che sulla sponda opposta del fiume la città lascia posto a parchi pubblici e boschi, aumenta questa sensazione fiabesca.
Devo dire che il Ponte Carlo, che insieme all'orologio astronomico è il monumento più famoso di Praga, non mi ha detto in realtà granchè. L'ho trovato lugubre, non originale, pesante e le statue per niente ricercate o raffinate. Insomma, trovo che Praga possa offrire decisamente di meglio.
A questo punto succede che uno possa anche essere preso dallo svenimento per la fame! Era già stato un bel giro ed in effetti una pausa era più che dovuta. Purtroppo ci trovavamo in una zona superturistica della città. Sapevamo che saremmo stati "fregati" in qualche modo: o sul prezzo o sulla qualità. Per questo motivo abbiamo deciso che se dovevamo essere fregati preferivamo esserlo almeno potendoci godere una vista stupenda.
Decidemmo perciò di ritornare a Starometskè Namestì e mangiare qualcosa in uno di quei risto-bar sulla piazza, così almeno potevamo goderci quella piazza meravigliosa. Abbiamo scelto lo A Vinárna U Císařů, quasi di fronte all'orologio astronomico.
Sorpresa delle sorprese: costava poco e si mangiava divinamente qualsiasi cosa, dalla carne di cervo alla pastasciutta al sushi. E' stata una fortuna spacciata e già dico che per tutti i giorni seguenti abbiamo deciso di mangiare in questo posto. Invece la sera provavamo ogni volta un posto diverso la maggior parte delle volte siamo rimasti delusi per un motivo o per un altro.
Dopo pranzo abbiamo deciso di inoltrarci nel tanto decantato quartiere ebraico, siamo ritornati sul lungo Morava e da lì ci siamo diretti verso nord. Incontrato l'Ottocentesco Rudolfinum, sala concerti enorme ma molto bella, ci siamo addentrati nuovamente nella città.
Il primo giorno si è concluso così, con questo giro decisamente stancante, ma che ci ha dato ben chiara l'idea che Praga sia stata una città decisamente ricca da punto di vista economico, artistico e culturale.
Il secondo giorno ci siamo organizzati per visitare bene l'altra sponda della Morava. La zona si divide fra il Castello e la parte piccola della città vecchia, chiamata Malà Strana. Proseguendo dritto dal Ponte Carlo si giunge in una trafficata piazza su cui si erge una bella chiesa barocca chiamata Sv.Mikulas.
E' da notare che tutte le chiese che ho visitato, oltre a svolgere le funzioni liturgiche, in determinati orari ospitano concerti di musica classica a pagamento, per cui, per chi è appassionato del genere, può sfruttare l'occasione. Poco più a nord di Sv Mikulas c'è Valdstejnskè Namestì, su cui si erge il Valdstejnsky Palàc, progettato da architetti italiani nel Seicento per un uomo d'armi a servizio degli Asburgo.
Il palazzo è molto bello ed è un mix di stili differenti che lo fanno apparire un po' eccentrico, ma il capolavoro è senz'altro il giardino del palazzo, aperto al pubblico gratuitamente, in cui si possono ammirare non solo fontane e statue di bronzo ma anche un grottino che sembra costruito in sabbia in cui si nascondono piccole figure mostruose oppure ancora una sorta di Belvedere completamente affrescato.
E' tutto molto romantico e fiabesco.
Da Sv. Mikulas, per raggiungere il Castello, ci sono due opzioni: o una stradina stretta e piena di scale oppure proseguire per un'arteria cittadina, la Nerudova, su cui si affacciano dei bellissimi palazzi nobiliari. In uno di questi ha sede l'ambasciata italiana.
Il Castello, o Città Alta è davvero una città nella città. I palazzi conservati sono molti ed includono oltre alla Cattedrale di San Vito, la Galleria Nazionale, di cui consiglio la visita, considerato che conserva innumerevoli tesori, un belvedere sulla città con relativo patio e moltissimi palazzi nobiliari. Lo stile delle case nella città vecchia è molto differente da quello che si trova in città. Si spazia da uno stile molto eccentrico ad uno quasi tirolese.
Uscendo dal Castello si può decidere se tornare indietro oppure proseguire verso ovest. Noi abbiamo proseguito ed abbiamo potuto constatare molte cose interessanti. Innanzitutto non essendo più in una zona molto turistica della città, si vedono palazzi rovinati e zone non ancora diciamo "bonificate". OK, la Repubblica Ceca non è certo il terzo mondo, anzi, ormai è un paese più che benestante, ma guardando il centro di Praga sembra che gli anni del Comunismo non siano mai esistiti o che anzi abbiano portato alla città un benessere ed una ricchezza senza paragoni.
In realtà è avvenuto che probabilmente lo stato e l'amministrazione cittadina sono riusciti a mettere a posto e ripulire le zone più turistiche della città, mentre quelle un po' più nascoste, hanno ancora bisogno di essere raggiunte da opere di riordino.
A parte la vista della genuina Cechia post-comunista, in queste zone ci sono due interessantissimi edifici. La Loreta è una copia del Santuario di Loreto.
E' molto bello e ben curato, ma la parte più interessante e carina è quella prospicente la facciata, in cui una schiera di statue di angioletti in posizioni simpatiche fanno da "guardia" all'edificio. Più avanti si raggiunge il Monastero dei Premonstratensi che è da visitare all'interno. Molto bello anche il giardino, ma quello che colpisce di più è la vista panoramica che offre su tutta la città ed il corso della Moldava.
Stanchi morti abbiamo deciso che dovevamo assolutamente riposarci in un bel giardino. Avevo sentito dire che la collina di Petrin, che si raggiunge con la funivia, era molto bella. Essendo lì di fianco abbiamo deciso di arrivarci. Il tragitto in funicolare non è caro ed il giardino molto curato. All'interno, tra l'altro si trovano anche una torre-belvedere ad imitazione della Tour Eiffel ed una copia di un castello medievale che ospita all'interno una casa degli specchi deformanti. Il biglietto ha un prezzo decisamente irrisorio! Ah...ovviamente la vista sulla città è bellissima....
Ci siamo quindi diretti con la metropolitana alla tanto decantata Piazza Venceslao. In realtà c'eravamo già stati una sera tanto per dare un'occhiata....Forse perchè eravamo una ragazza ed un ragazzo, forse perchè non eravamo in cerca di ragazze, ma non ci è sembrata così pazzesca la vita notturna di Praga, o per lo meno non ci è sembrata così magnifica in questa zona della città: prostituzione, spaccio, discoteche con 400 ragazzi per lo più occidentali e tipo...10 ragazze?
Abbiamo trovato la zona della città vecchia molto più interessante, con un sacco di serate universitarie o Erasmus. In ogni caso di giorno Piazza Venceslao si presenta come un enorme centro commerciale all'aperto. La vista del Museo Nazionale sullo sfondo è molto bella, ma non è neanche così originale.
Se volete mangiare economicamente (anche se non bene) e girare un po' per i negozi, questa zona è la migliore per farlo.
Da qui io consiglio di prendere la strada che si preferisce ma di dirigersi verso la Resslova, una via che porta al fiume, perchè in questa zona si possono vedere numerosi bei palazzi. Dalla Resslova si può andare verso sud, in direzione del colle di Vysehrad e qui si incontrerà il Monastero agli slavi. E una bella costruzione, rimaneggiata più volte. A parte il chiostro interno, è bella l'entrata della chiesa. Si erge più alta del livello della strada, che in questo punto è in discesa, così, per recuperare il dislivello, è stata costruita un'elegante scalinata.
Procedendo verso il colle di Vysehrad si incontrano differenti case di stile cubista, lo stile praghese più famoso del Novecento. Bisogna cercarle, perchè sono sparse, ma vederne una da' già una sufficiente idea dello stile razionalista. Sono molto curiose.
Il Colle di Vyserhad offre un panorama sulla città unico. A parte questo è famoso per il cimitero, che può essere un po' il Père Lachèse praghese. Sono infatti qui sepolti numerosi personaggi importanti. Interessante la moderna chiesa qui costruita. Decisamente eccentrica, soprattutto nei colori.
Scesi da Vyserhad abbiamo deciso di farci una passeggiata lungo la Moldava. E' qui che abbiamo incontrato la Casa Danzante di Gehry, uno dei suoi lavori più importanti ed uno dei lavori più famosi di tutta l'arte contemporanea. Questa è stata l'ultima nostra sorpresa a Praga. Il giorno dopo, come detto, l'abbiamo potuto dedicare per bene allo shopping ed al ripasso delle zone che ci erano piaciute di più con tutta tranquillità. L'abbiamo lasciata così, con un edificio simbolo della proiezione della città verso il futuro.
Una particolarità che sono contento di poter aver visto è stata la Chiesa di Santa Croce.
Questa si trova in posizione decentrata rispetto ai maggiori flussi turistici della città, vicino al fiume ma a sud rispetto al Ponte Carlo. Si trova esattamente in Karoliniy Svetlè ed è ad angolo fra due vie. E' una piccolissima chiesetta romanica del XII secolo. Doveva essere anticamente una pieve che poi la crescita della città ha fatto in modo di inglobarla nel tessuto urbano. E' davvero molto carina e non c'entra niente col resto dell'architettura della città.
Devo dire che il quartiere ebraico mi ha lasciato un po' stranito: Gli edifici sono tutti estremamente belli, sembra di essere nei quartieri più "in" di Parigi. Detto questo le sinagoghe invece hanno un aspetto di casette di legno che sembra stiano per cadere ma per entrarci il biglietto è sempre ed inesorabilmente altissimo. Il biglietto cumulativo di tutto il quartiere di certo non aiuta. La sinagoga Vecchionuova, che sarebbe l'edificio di culto storicamente più importante, non è inclusa e il suo ingresso costa tanto quanto il biglietto per visitare tutto il resto del quartiere: 15€...In totale se uno volesse visitare tutto: 30€. E devo dire che non c'è niente che lasci a bocca aperta in realtà. Quindi il mio consiglio è: non spendete nulla e girate per le vie, è più che sufficiente.
La zona la si deve girare per forza a piedi essendo chiusa al traffico automobilistico. Per vedere l'interno della Cattedrale di San Vito è richiesto il pagamento di un biglietto che è cumulativo anche di alcuni altri palazzi posti all'interno della città alta. Sinceramente a noi il prezzo di 11€ sembrava un tantino eccessivo e ci siamo limitati a girare tutta la zona solo dall'esterno. Siamo comunque rimasti soddisfatti. Per di più la cattedrale era in restauro, per cui non riuscivamo a capacitarci per cosa mai avessimo dovuto pagare 11€ se una parte era sicuramente non visitabile...Mah!
Il progetto del nostro giro a Praga aveva lasciato libero l'ultimo giorno per lo shopping o altro...Quindi il terzo giorno era il nostro ultimo disponibile per visitare quello che rimaneva di interessante (per noi) nella città.