
Nel cuore della Città Vecchia di Praga, l’Orologio Astronomico è una delle principali attrazioni della città. Realizzato nel medioevo e ancora perfettamente funzionante è una delle cose da non perdere assolutamente in città.
Quello che forse non conoscete è la curiosa leggenda che aleggia intorno alla sua costruzione. La leggenda dell’orologio astronomico di Praga, sembra uscire per davvero da un libro dei Fratelli Grimm.
La storia oscura risale al XV secolo, quando questa meraviglia venne creata dal grande orologiaio Mikuláš di Kadaň.
La bellezza di questo orologio era così entusiasmante che in città iniziarono a preoccuparsi che Hanuš potesse creare copie dello stesso in altre capitali europee. Per questo motivo l’uomo fu reso cieco in modo da non poter più lavorare e quindi di riprodurre questa spettacolare opera in nessun altro luogo.
L’orologiaio, impazzito, si vendicò maledicendo per sempre l’orologio e chiunque, da quel momento in poi, lo avesse guardato. Dopodiché si gettò dall’alto della sua incredibile creazione mettendo fine alla sua vita.
Orologio Astronomico di Praga
Anche se questa è solo una leggenda, è sicuramente una testimonianza di quanto l’Orologio Astronomico sia straordinario. L’orologio è stato modificato, distrutto e riparato molte volte dalla sua creazione che risale al 1380. È forse il più noto orologio astronomico del mondo, di sicuro il più antico ancora in funzione.
Ma come funziona? Il suo meccanismo è composto da tre elementi principali: il quadrante astronomico, sul quale, oltre all’ora, sono rappresentate le posizioni in cielo del Sole e della Luna, insieme ad altre informazioni astronomiche; il “Corteo degli Apostoli”, un meccanismo che, allo scoccare di ogni ora, mette in movimento delle figure rappresentanti i 12 Apostoli; e un quadrante inferiore composto da 12 medaglioni raffiguranti i mesi dell’anno. Lo spettacolo dura 45 secondi.
Allo scoccare di ogni ora dalle finestrelle dell’orologio appaiono 12 apostoli, introdotti dalla figura della Morte (un macabro scheletro). Ci sono altre figure che si muovono: il gallo che canta, il Turco che scuote la testa, la Vanità che si guarda allo specchio e la Cupidigia, stereotipo medievale dell’usuraio. Lo spettacolo termina con il canto di un gallo d’oro e con un potente suono di campana dall’alto della torre.
Si dice anche che al primo canto del gallo i fantasmi e i demoni fuggano da Praga.