Portogallo

Isole Azzorre: quando andare e come organizzare un viaggio

Azzorre
Isole Azzorre, quando andare, cosa vedere e come organizzare il viaggio nelle isole portoghesi nell’oceano Atlantico

Isole Azzorre

Azzorre

Nel mezzo dell’oceano Atlantico sorgono nove isole vulcaniche che compongono l’arcipelago delle Azzorre: São Miguel, Terceira, São Jorge, Pico, Faial, Flores, Graciosa, Corvo e Santa Maria.

Lussureggianti, selvagge e incontaminate, le isole Azzorre affascinano per le aspre vette, tra cui il Monte Pico che con i suoi 2351 metri è la cima più alta del Portogallo, i maestosi vulcani e una serie di laghi, fiumi e cascate, circondati da una vegetazione rigogliosa, meravigliose ortensie e vigneti.

Le Azzorre sono paradisi naturali di grande bellezza conosciute dal turismo solo negli ultimi anni. Ecco cosa vedere alle isole Azzorre, quando andare e come organizzare il viaggio.

Quando andare alle Azzorre

Le isole Azzorre hanno un clima subtropicale oceanico, con un ridotto divario di temperature tra estate e inverno, se si considera che la media diurna in inverno è di 15/17 °C contro i 24/26 °C dei mesi più caldi.

I trenta gradi si raggiungono molto raramente, ma in compenso le temperature notturne non scendono mai al di sotto di 7/8 °C.

Il periodo consigliato quindi per visitare le Azzorre è l’estate, se si vuole fare il bagno, prendere il sole in spiaggia ed esplorare l’isola con temperature piacevoli.

Come arrivare alle isole Azzorre

Purtroppo non esistono voli diretti dall’Italia, per raggiungere le isole Azzorre bisogna quindi fare uno scalo in Portogallo.

Dall’Italia si può prenotare un volo della compagnia di bandiera portoghese TAP o un volo low cost, che prevede uno scalo a Lisbona o Porto, per atterrare poi sulle isole di São Miguel o Terceira.

Come muoversi tra le isole Azzorre

Il modo più rapido e semplice per spostarsi tra le isole Azzorre è in aereo, grazie ai voli quotidiani offerti dalla SATA.

Ogni isola ha il suo piccolo aeroporto ma consigliamo di prenotare in anticipo. In alternativa, in base al periodo dell’anno e alle condizioni del mare, è possibile spostarsi con i traghetti della AtlanticoLine.

Questa però è una soluzione comoda solo per muoversi tra le isole centrali (Faial – Pico – Sao Jorge), in quanto le tratte sono brevi e frequenti. D’inverno la maggior parte delle tratte più lunghe viene sospesa o fortemente ridotta.

Come spostarsi sulle isole Azzorre

Una volta arrivati sulle isole Azzorre il modo migliore di spostarsi è in auto. Quindi noleggiatene una appena arrivate per poter esplorare le isole in autonomia.

I trasporti pubblici, quando esistono, non portano nei posti più belli dai vedere.

A Sao Miguel e a Terceira per esempio troverete diverse linee di autobus, anche se poco capillari e poco frequenti, ma nelle altre isole invece non esistono proprio. O ancora ci si può spostare in taxi e concordare con l’autista le varie tappe in programma.

Quali e quante isole visitare

Di solito in un paio di settimane si riescono a vedere 4 o 5 isole, a meno che non abbiate un mese di tempo per fare il giro di tutto l’arcipelago.

Chi visita le Azzorre per la prima volta generalmente sceglie le due isole principali, Sao Miguel e Terceira, e 2 o 3 delle isole centrali, come Pico, Sao Jorge e Faial.

La scelta è dovuta alla vicinanza e alla facilità di spostamento, perché le altre isole sono altrettanto belle. Flores e Corvo sono le isole più lontane e i collegamenti sono meno frequenti.

São Miguel

São Miguel è l’isola più grande delle Azzorre e, insieme a quella di Santa Maria, che dista 81 km, forma il cosiddetto gruppo orientale. I primi insediamenti, che risalgono al 1444, si stabilirono a Povoação e poi a Vila Franca do Campo, la prima capitale dell’isola, più tardi trasferita a Ponta Delgada, che attualmente è anche sede del governo regionale delle Azzorre.

Affacciata su una baia naturale, la città di Ponta Delgada possiede una ricca storia e un importante patrimonio architettonico.

Le Portas da Cidade sono il punto di partenza ideale per andare alla scoperta della città, dove vedere la Chiesa Madre di São Sebastião, del XVº secolo, la Chiesa di São José e quella di São Pedro, il Convento e la Cappella di Nossa Senhora da Esperança, l’antico Collegio dei Gesuiti, il Palácio de Sant’Ana (dove è installata la Presidenza del Governo Regionale), il Museo Carlos Machado, il Forte di São Brás, i Paços do Concelho (Palazzo Comunale), e inoltre il rinnovato Coliseu Micaelense e il ben conservato Teatro Micaelense.

Passeggiando sul lungomare fino alla Marina si arriva alle “Portas do Mar” dove osservare il viavai delle navi da crociera e dove si trova la piscina oceanica. Ma São Miguel vanta anche foreste lussureggianti subtropicali, che le hanno fatto guadagnare l’appellativo di “isola verde”, oltre a laghi di origine vulcanica, Lagoa das Sete Cidades e Lagoa do Fogo, e sorgenti termali nella valle di Furnas.

È inoltre un’isola montuosa, composta da due vulcani, il cui punto più alto è il Pico da Vara a 1.105 m, situato nel massiccio orientale.

Santa Maria

Santa Maria, la terza isola più piccola, la più meridionale e la più orientale delle Azzorre, è un’isola tranquilla ricca di baie protette, spiagge di sabbia lambite da acque calde e un meraviglioso paesaggio collinare.

Conosciuta anche come “isola del sole” per il suo clima caldo e secco, Santa Maria ha una graziosa capitale, Vila do Porto, che conserva la Chiesa Madre di Nossa Senhora da Assunção, una delle più antiche dell’arcipelago.

Meritano poi alcuni pittoreschi villaggi come Santa Bárbara, Santo Espírito, São Pedro e Almagreira. In giro per l’isola notate le case tradizionali, ispirate all’architettura del’Alentejo e dell’Algarve, da cui provenivano i primi abitanti di Santa Maria.

Il massiccio Pico Alto è il punto più elevato dell’isola (590 metri d’altezza), da cui ammirare un bel panorama. Prima isola a essere scoperta dai navigatori portoghesi e prima a essere popolata, Santa Maria è stata anche la prima isola delle Azzorre a formarsi.

Le rocce vulcaniche conservano traccia del suo passato geologico, come si può osservare nella Pedreira do Campo e al Centro d’Interpretazione Ambientale Dalberto Pombo. Sull’isola colpiscono anche i cosiddetti “barreiros”, terreni dal colore rossastro, aridi e argillosi, il più famoso dei quali è il Barreiro da Faneca, conosciuto come deserto rosso.

Santa Maria è inoltre caratterizzata dalla costa frastagliata, con alte rocce e baie dalle acque calde e cristalline. Santa Maria vanta infatti le spiagge più belle delle Azzorre, tra cui Sao Lourenco, a forma di anfiteatro e circondata da vigneti, le spiagge di sabbia bianca e piscine naturali vicino ad Anjos a Vila do Porto, Praia Formosa e Maia. Praia Formosa in particolare è conosciuta per il surf.

Terceira

Terceira è la terza isola per dimensione dell’arcipelago ed è una delle principali porte d’accesso delle Azzorre. Insieme alle isole di Graciosa, São Jorge, Pico e Faial compone il gruppo centrale dell’arcipelago. Terceira ospita la capitale storica delle Azzorre, Angra do Heroísmo, risalente al 1534, oggi inserita nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

La particolarità della capitale è che la pianta è stata realizzata in base ai venti. Qui visitate la Sé Catedral del XVI secolo, la chiesa più grande delle Azzorre, il Palácio Bettencourt, il Museo di Angra situato nell’antico convento di S. Francisco e il Jardim Duque da Terceira, un parco con varie specie floreali.

Da non perdere le fortificazioni di San Sebastiano e San João Baptista, databili al 1600, esempi unici di architettura militare. Scoprite poi la bellezza naturale di quest’isola vulcanica, esplorando la costa meridionale, la più dolce, dove si trovano diversi villaggi e poi l’entroterra disabitato e selvaggio.

Faial

Tra le isole delle Azzorre più amate, Faial è famosa per il suo meraviglioso vulcano, la Caldeira, circondato da bellissime ortensie blu e una vegetazione lussureggiante.

Nell’estremità occidentale dell’isola si egre il Capelinhos, un piccolo vulcano dal paesaggio lunare, testimonianza dell’ultima eruzione avvenuta alle Azzorre, tra il 1957 e il 1958. La parte orientale dell’isola, invece, offre un paesaggio incantevole caratterizzato da dolci pendii.

Da Capelinhos in direzione sud, si può ammirare uno dei più bei panorami di Faial, il Varadouro, una bella baia sovrastata dalla collina di Castelo Branco tra rocce vulcaniche, vigne e fiori. La rinomata baia di Port Pim poi è l’ideale per fare un bagno e prendere il sole.

Qui inoltre potrete vedere la riproduzione in scala di una balena nella Stazione delle Balene di Porto Pim, ovvero l’ex fabbrica dove venivano lavorate le carni di questi grandi cetacei. Merita una visita Horta, piccola ma vivace capitale che è stata per secoli un importante porto per il commercio tra l’Europa e l’America.

Nei pressi di Horta, le località di Lajinha e Ponta Furada meritano un’attenzione speciale per le varie grotte e i singolari archi di lava.

Pico

L’isola di Pico è rinomata per il monte il più alto del Portogallo, il Vulcano Pico (2351 metri), il terzo più grande vulcano dell’Atlantico, da dove godere di una vista unica sul gruppo centrale dell’arcipelago. Sul Pico si trova inoltre uno dei più grandi condotti lavici visitabili al mondo, la Gruta das Torres, che si estende per cinque chilometri dove osservare vari tipi di stalattiti e stalagmiti laviche.

La seconda isola per estensione delle Azzorre vanta una vegetazione rigogliosa, coltivazioni di fichi e vigneti tra cui prevale il vitigno verdelho, che nel tempo, esportato in Europa e in America, ha guadagnato fama internazionale ed è arrivato addirittura sulla tavola degli zar russi.

I grandi campi di origine vulcanica che contraddistinguono il paesaggio dell’isola, e che la gente del luogo chiama “lajidos” o “terras de biscoito” formano il Paesaggio della Coltivazione della Vigna dell’isola di Pico, riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco nel 2004.

Gli appassionati di geoturismo possono visitare le Furnas (grotte) di Frei Matias, di Silveira e di Montanheiros, e i Mistérios di Santa Luzia, Prainha e S. João, ossia i fiumi di lava solidificata provocati da eruzioni vulcaniche, e poi gli Arcos do Cachorro, formazioni rocciose di origine vulcanica perforate da grotte e cunicoli dove entra l’acqua del mare.

Notevoli anche i laghi, Lagoa do Capitão, Lagoa do Caiado e Lagoa do Paul, e poi il Miradouro da Terra Alta, il belvedere da cui ammirare São Jorge e Pico. La città di Lajes, la vecchia Sao Luis fondata nel 1460, si trova all’interno di una bella baia protetta.

Terra di grandi tradizioni baleniere, l’isola di Pico vanta vari prodotti artigianali in osso e dente di balena. Pare che proprio ai balenieri dell’isola di Pico, Herman Melville avesse dedicato il romanzo Moby Dick. Da non perdere quindi le escursioni per fare whale watching.

São Jorge

São Jorge è l’isola più solitaria e incontaminata dell’arcipelago delle Azzorre ed è raggiungibile in 3 ore di traghetto da Pico.

È un’isola caratterizzata da scogli, falesie, fajãs, ovvero piccole pianure originate dallo smottamento di terre, nell'isola ne esistono più di 40.

Nel paesaggio spicca poi il contrasto fra la cordigliera centrale che attraversa l’isola lungo quasi tutta la sua lunghezza, e la costa scoscesa e frastagliata, costellata dalle caratteristiche fajãs che si allungano verso il mare.

Quasi tutti i villaggi dell’isola si trovano ai piedi di alte scogliere nelle piccole pianure costiere. São Jorge è una delle isole più verdi dell’arcipelago delle Azzorre e la meta ideale per una vacanze a contatto con la natura e il mare.

Flores

Profonde valli e alte vette caratterizzano la lussureggiante isola di Flores, la più occidentale delle Azzorre, compresa nella rete mondiale di Riserve della Biosfera dell’Unesco.

Scoperta verso il 1452 dal navigatore Diogo de Teive e sebbene all’inizio sia stata chiamata isola di São Tomás o di Santa Iria, in breve il nome venne cambiato in Flores, per via degli abbondanti fiori gialli, i Solidago sempervirens, che coprivano tutto il territorio.

L’isola è caratterizzata da una costa frastagliata e scoscesa e affascina per le cascate, i laghi e i torrenti che formano incredibili spettacoli della natura. Iniziate il giro dell’isola dai villaggi di Santa Cruz e di Lajes, per poi fare una gita in barca e vedere le formazioni rocciose, come l’Arco di Santa Cruz das Flores, l’isolotto di Maria Vaz e le grotte scavate dal mare, la Gruta dos Enxaréus e la Gruta do Galo.

Corvo

Corvo è l’isola più piccola dell’arcipelago delle Azzorre, un verdeggiante cono vulcanico che emerge dalle acque dell’oceano Atlantico.

Scoperta dal navigatore portoghese Diogo de Teive insieme all’isola di Flores, quindi intorno al 1452, oggi Corvo è stata dichiarata Riserva Mondiale della Biosfera dall’Unesco.

L’unico centro abitato dell’isola, Vila Nova do Corvo, sorge su un terreno di origine vulcanica che costituisce la principale superficie pianeggiante dell’isola.

È una cittadina pittoresca caratterizzata da palazzi di pietra scura e serrature in legno fabbricate dagli artigiani di Corvo, una delle tradizioni dell’isola.

Remota e tranquilla, l’isola conta diversi mulini a vento che abbelliscono il lungomare.

Graciosa

Conosciuta anche come l’Isola Bianca, Graciosa è la più settentrionale del gruppo centrale dell’arcipelago. È la seconda isola più piccola delle Azzorre e gode del clima migliore.

La Caldeira è l’emblema di Graciosa, un cratere spento di notevoli dimensioni e bellezza classificato come Monumento Naturale Regionale, che al suo interno custodisce un’enorme grotta, il Furna do Enxofre, e un lago vulcanico sotterraneo.

L’isola ha quattro comuni: Vila de Santa Cruz, ovvero la capitale con le case tradizioni imbiancate a calce, Vila da Praia, Guadalupe e Luz, da esplorare tra viuzze lastricate, pittoresche piazze e antiche chiese. Ampie valli, dolci pendii terrazzati e pittoreschi mulini a vento caratterizzano il paesaggio dell’isola.

Cosa mangiare alle Azzorre

Le isole Azzorre sono un vero paradiso per gli amanti del pesce che nell’arcipelago viene servito alla griglia, in umido o nelle zuppe. Non dimenticate di assaggiare il tonno, che qui è di colore rosa, dal sapore delicato e leggermente salato, o il polpo, cucinato in umido nel vinho de cheiro (vino fragolino).

Nelle Azzorre si trovano speciali frutti di mare, come lapas (patelle), cracas (balani) o il cavaco, una specie di aragosta tenera e saporita.

Fra i piatti di carne bisogna provare il cozido das Furnas, un bollito unico perché viene cucinato sotto terra, sfruttando il calore del suolo nell’isola di S. Miguel. Nell’isola Terceira si mangia l’alcatra, carne di manzo, del quarto posteriore, bollita con molte spezie, e nelle altre isole si mangiano diverse varianti della ricetta di inhames com linguiça (salsiccia con igname).

Il bolo lêvedo, un dolce tipico di Furnas ma lo si trova ovunque, lo si può mangiare da solo o spalmato con burro e marmellata o con il miele delle Azzorre.

Accompagnate pranzi e cene con il vino locale prodotto principalmente sull’isola di Pico, ma anche a Terceira e Graciosa.

Troverete anche birre artigianali e vari tipi di liquori, oltre a un ottimo tè locale: le isole Azzorre sono l’unico luogo in Europa dove cresce e si coltiva il tè.

Riproduzione riservata