È una città sacra e un centro di pellegrinaggio maya fondato dagli Itza, i cosiddetti stregoni dell'acqua, nel V secolo d.C.
È la testimonianza di una delle culture più affascinanti ed enigmatiche che i Maya hanno sviluppato nel cuore delle fitte giungle di Chiapas, Guatemala, Yucatán, Honduras e Belize.
Ecco cinque curiosità che rendono Chichen Itza una meta imperdibile per qualsiasi viaggiatore.
La piramide di Kukulkan: un calendario di pietra
La struttura più iconica di Chichen Itza è la Piramide di Kukulkàn, conosciuta anche come El Castillo. Questa piramide a gradoni non è solo un capolavoro architettonico, ma anche un preciso calendario.
Ogni lato della piramide ha 91 gradini, che sommati alla piattaforma superiore fanno un totale di 365, come i giorni dell'anno.
Durante gli equinozi di primavera e autunno, il sole proietta un'ombra lungo la scalinata nord ricreando l'immagine di un serpente piumato che sembra scendere lungo la piramide. Il fenomeno delle luci e delle ombre è una testimonianza dello straordinario progresso dei Maya nell'architettura e nell'astronomia.
La leggenda del serpente piumato
La figura del serpente piumato, Kukulkàn, è una delle divinità più importanti nella mitologia maya. La piramide di Kukulkàn a Chichen Itza è dedicata a questa divinità, e in occasione dell'equinozio di primavera e d’autunno il dio, identificato nel serpente piumato, scende sulla terra.
Secondo la leggenda, Kukulkàn torna alla fine di ogni ciclo calendariale per guidare il popolo Maya. Questo mito rafforza l'importanza spirituale e culturale di Chichen Itza per i Maya.
Il grande cenote sacro: un pozzo di sacrifici
Chichen Itza ospita il famoso Cenote Sacro, un enorme pozzo naturale che era usato dai Maya per scopi religiosi.
Gli archeologi hanno trovato numerosi resti umani e oggetti preziosi come oro, giada e ceramiche sul fondo del cenote, suggerendo che fosse utilizzato per offerte agli dei, in particolare al dio della pioggia, Chaac, e per sacrifici umani.
Le vittime erano guerrieri, bambini e fanciulle gettate in fondo al cenote. Su un lato della sponda sud del pozzo furono costruite delle piattaforme su due livelli, che forse servivano come sedili per coloro che assistevano alle cerimonie.
Accanto si possono vedere le rovine di un edificio che è stato adattato a un bagno di vapore o temazcal, dove si suppone che le vittime venissero purificate. Posizionata contro questo edificio, un'altra piattaforma pende oltre il bordo del cenote, da cui sarebbero state fatte le offerte.
Il Tempio dei Guerrieri e la statua di Chaac Mool
Il Tempio dei Guerrieri è una struttura alta 12 metri e larga 40. Il tempio centrale mostra rilievi di guerrieri, aquile e giaguari che divorano cuori umani, nonché rappresentazioni del dio Tlalchitonatiuh.
È una delle strutture più imponenti e importanti di Chichen Itza e potrebbe essere l'unico edificio Maya tardo classico conosciuto sufficientemente grande per riunioni davvero grandi. Il tempio è costituito da quattro piattaforme, fiancheggiate sui lati sud e ovest da 200 colonne rotonde e quadrate. Tutte le colonne quadrate sono scolpite in bassorilievo, con guerrieri toltechi.
La cosa curiosa è che nel seminterrato del Tempio dei Guerrieri è conservata una statua del dio Chaac Mool, il quale indossa un elmo e una cintura da cui pendono teste umane.
Il Caracol: l’osservatorio astronomico
Il Caracol, o "chiocciola" in spagnolo, è una struttura circolare che fungeva da osservatorio astronomico. I Maya erano abili astronomi e usavano il Caracol per osservare i movimenti delle stelle e dei pianeti.
Le finestre dell'osservatorio sono allineate con i punti cardinali e i principali eventi astronomici, come i solstizi e gli equinozi, dimostrando la profonda conoscenza maya dell'astronomia.