Marocco

Città imperiali del Marocco, quali sono e cosa vedere

Città Imperiali del Marocco
Viaggio tra le città imperiali del Marocco con itinerario e cose da vedere assolutamente

Gemme incastonate tra il deserto del Sahara, le montagne dell’Alto Atlante e la costa atlantica, ciascuna con una storia affascinante che risale a secoli fa.

Sono quattro le città imperiali del Marocco che diverse dinastie di regnanti hanno scelto come residenza.

Fez, Marrakech, Rabat e Meknès vi faranno scoprire moschee monumentali, tombe reali e sontuosi palazzi immersi in atmosfere da Mille e una notte.

Sono veri e propri musei a cielo aperto che rappresentano il cuore pulsante della cultura, della storia e dell'architettura marocchina, dove ogni angolo racconta storie di sultani, artisti, commercianti e viaggiatori.

Tra souk, medine e palazzi scoprirete influenze berbere, arabe e andaluse che hanno dato vita a un patrimonio culturale unico, sopravvissuto al tempo.

Città imperiali del Marocco: itinerario

Rabat
Città Imperiali Marocco

Calcolate almeno sette giorni per fare il tour delle città imperiali. Atterrando in aereo a Marrakech, partite alla scoperta della "città rossa".

La tappa successiva è Rabat, la capitale del Marocco sulla costa atlantica, moderna ma più tranquilla e rilassata rispetto alle altre.

Quindi si può raggiungere Meknès, anche nota come la Versailles del Marocco o la città dei cento minareti. Infine Fez, la quarta città imperiale è il cuore culturale e spirituale del Marocco dove il fascino del glorioso passato convive con la modernità.

Se avete più tempo a disposizione e voglia di fare qualche deviazione, l'entroterra marocchino è pieno di tesori.

Intorno a Fez e Meknès si trovano le rovine dell'antica città romana di Volubilis, oppure si può visitare Ifrane, la "piccola Svizzera".

Non lontano da Rabat e Marrakech, si trova Casablanca, la capitale economica del Marocco, una città moderna, cosmopolita e frenetica.

Marrakech

Marrakech
Marrakech

Marrakech è una magia mediorientale che risveglia i sensi e riaccende la fantasia. Perdersi nella medina tra vicoli color ocra, souq e caffè, è un’esperienza da provare almeno una volta nella vita.

Lasciate perdere GPS e Google Maps, non vi saranno di grande aiuto, piuttosto lasciatevi trasportare dalla corrente, esplorate angoli nascosti e vicoli segreti della medina.

La famosa piazza Jemaa el-Fna vi incanterà con uno spettacolo di suoni, colori e profumi, tra incantatori di serpenti e venditori ambulanti di ogni sorta, da ammirare tuffandovi nella bolgia o dall’alto di una terrazza.

Il Palais de la Bahia vi darà un’idea del lusso in cui vivevano i sultani nel XIX secolo tra corti e saloni dove risplendono una profusione di zellij (mosaici di piastrelle) e zouak (soffitti in legno dipinto).

Le Tombe dei Saaditi, invece, sono un gioiello monumentale in marmo, l’ultimo sfarzoso omaggio alla dinastia saadita. Il minareto della rosata moschea Koutoubia osserva dall’alto l’intera città, ma se non siete musulmani potrete ammirarla solo dall’esterno e osservare i fedeli che accorrono alla preghiera, richiamati dal muezzin. Suggestiva la Medersa di Ali ben Youssef, la scuola coranica che risale al 1565, un capolavoro di architettura e arte decorativa.

Jardin Majorelle: foto più belle
Jardin Majorelle

Da non perdere per nessuna ragione il Jardin Majorelle, l’incantevole giardino creato dal pittore Jacques Majorelle e riportato in vita da Yves Saint Laurent. Accanto potreste visitare il recente e affascinante Musée Yves Saint Laurent.

La Palmeraie, infine, si offre come fresco rifugio nelle giornate afose, da esplorare a dorso di cammello o in quad.

Concedetevi un tè al lussuoso hotel La Mamounia, una cena in un suggestivo riad e un rilassante hammam. Marrakech oggi è diventata una città cosmopolita ma riesce comunque a preservare la sua anima autentica.

Rabat

Rabat
Rabat

Sulla costa altantica si trova Rabat, la capitale del Marocco, città moderna ma più tranquilla e rilassata rispetto alle altre. Oltre ad essere la sede del governo marocchino, Rabat è il centro principale della cucina tradizionale e dell’architettura della nazione.

Dopo Casablanca, Rabat è la città più grande del Paese, famosa per i monumenti storici, i tappeti di lusso e i ricami. La Medina di Rabat è piccola ma suggestiva, e in più offre una splendida vista sull’oceano Atlantico. Monumenti fenici, romani, della dinastia degli Almohadi e della dinastia berbera di Merinide raccontano la lunga storia di Rabat.

Notevoli la Muraglia degli Andalusi che protegge la zona meridionale della Medina, costruita nel 1600 in argilla, la torre di Hassan che faceva parte di una grande moschea distrutta dal terremoto del 1755, e il Mausoleo di Mohammed V, finemente decorato con pietra lavorata e piastrelle di ceramica.

Il Museo Archeologico di Rabat è uno dei più importanti del Marocco dove si custodiscono preziosi reperti che risalgono al Paleolitico e al Neolitico. Alla periferia di Rabat si trovano i resti della necropoli di Chellah, ultima dimora dei sovrani della dinastia dei Merinidi dove si trovano anche le rovine dell’antica città romana di Sala.

La Ville Nouvelle, invece, ospita gli alberghi moderni e ottimi ristoranti e locali. Da non perdere, nei dintorni di Rabat, i Jardins Exotiques, tra i più bei giardini del Marocco.

Meknès

Meknes
Meknes

La città imperiale di Meknès si trova nella pianura del Saiss, tra le montagne del Medio Atlante e del Rif, nella parte settentrionale del Marocco. 

Iscritta dall’Unesco tra i monumenti Patrimonio dell’Umanità, Meknès è anche nota come la Versailles del Marocco o la città dei cento minareti. Fondata nel 1061 come roccaforte militare, Meknès diventa capitale sotto il regno di Moulay Ismaïl, fondatore della dinastia alawita che ne fece una meravigliosa città dallo stile ispano-moresco cinta da alte mura, lunghe 40 chilometri, intarsiate da 9 monumentali porte come quella di Bab Mansour.

Oltre alla Medina e alla Kasbah, Meknès conta 10 bagni turchi e numerosi palazzi. Da non perdere poi il Mausoleo di Moulay Ismail di Meknes, l’ultima dimora di uno dei sultani più famosi del Marocco e uno dei tre santuari marocchini, insieme alla tomba di Mohammed V di Rabat e la Medersa Bou Inania in Fez, visitabili anche dai non musulmani.

La Madrasa Bou Inania poi è una meraviglia dell’architettura islamica e il miglior monumento del regno dei Merinidi giunto fino a noi. Poco distante dalla porta Bab Mansour si trova l’enorme complesso dagli alti soffitti a volta di Heri es Souani, noto anche come Dar el Ma, un insieme di magazzini, stalle, granai, depositi e fienili utilizzati dal sultano Moulay Ismail per conservare viveri in caso di siccità o di assedio. Da non perdere, poco fuori Meknès, il più vasto sito archeologico romano del Marocco, Volubilis.

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Fez

Cosa vedere a Fez
Fez

In una fertile valle incastonata tra le colline del Maghreb, nella parte settentrionale del Marocco, si trova Fez. La quarta città imperiale è il cuore culturale e spirituale del Marocco dove il fascino del glorioso passato convive con la modernità.

Fez ha una medina che risale al IX secolo ed è tra le fortificazioni medievali più estese e meglio conservate al mondo, tanto da essere stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. La maestosa porta della città, Bab Boujloud, decorata con bellissime piastrelle di ceramica smaltata, vi farà accedere a un labirinto di vicoli tortuosi, scuole coraniche, bellissimi palazzi, souq, caffè e l’università più antica del mondo.

Nella medina si trova poi l’antica moschea al-Karaouine, incorporata all’antica Università al-Karaouine, una delle più antiche del mondo musulmano occidentale risalente all’859. Vicino al Palazzo Reale, si trova poi l’antico quartiere ebraico, il Mellah.

Tra i quartieri più suggestivi di Fez c’è Chouara, il quartiere delle concerie dove vedrete enormi vasche di pietra piene di colori come il giallo curcuma, il blu indaco, il verde menta o il classico rosso e le pelli stese ad asciugare una dietro l’altra dall’odore particolarmente intenso. Da non perdere, inoltre, la Madrasa Bou Inania, uno dei pochi edifici religiosi islamici aperto ai non musulmani, che ha una costruzione gemella a Meknès.

Il complesso del 1300, riccamente decorato con legno di cedro intarsiato, piastrelle zellige e un cortile d’ingresso in marmo, comprende una residenza per studenti, una moschea e una scuola islamica.

Il museo di Dar Batha, situato in un antico palazzo in stile ispano-moresco, espone una ricca collezione di artigianato marocchino, mentre all’interno di una fortezza del 1582 che domina la città vecchia si trova il museo Borj Nord, dedicato alla storia militare marocchina. La Ville Nouvelle, a sud di Fès el-Jedid, è la zona moderna della città.

Su una collina che domina la città imperiale, infine, vedrete l’affascinante area archeologica delle Tombe Merenidi, dove un tempo doveva esserci anche un magnifico complesso di palazzi. Dalla collina la vista su Fez è meravigliosa.

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