Martedì 10/05/2016
Eccomi di nuovo in viaggio, ma questa volta con altri due improvvisati viaggiatori.
Destinazione: Riga e Vilnius, con alcuni paesini fuori mano nel mentre. Comunque, l’aeroplano raggiunge Riga in orario. Mentre recupero i bagagli mi accorgo che c'è un espositore con le cartine della capitale e di Jurmala (una città di mare, mia meta nei prossimi giorni) per cui m’impossesso del materiale gratuito, prendo i bagagli e poi io e i miei compagni di viaggio andiamo al ristorante dell'aeroporto. Già qui ci accorgiamo della differenza di prezzo delle cibarie rispetto all'Italia: un'acqua costa 0,45€, un risotto di verdure 3€ e un dolce al bar 50 cent.
Concluso il pranzo, è ora di dirigerci in città: per raggiungerla possiamo prendere il bus a circa 2€. Ma noi usiamo il taxi in quanto l'albergo è lontano dalla stazione degli autobus (quindi avremmo comunque dovuto prenderlo) e l’intero tragitto ci costerà solo 11€ (in tre fra pullman e taxi avremmo speso più o meno la stessa cifra), cosicchè in quindici minuti siamo a destinazione. Lasciamo subito i bagagli e andiamo a fare un giro in città anche se ormai sono le quattro inoltrate. Dall'albergo fino alla parte nord est del centro ci mettiamo una mezz'oretta ma intanto iniziamo a goderci la città.
LEGGI ANCHE: COSA VEDERE A RIGA
Notiamo subito che c'è poco traffico, le strade straripano di verde ma le case sono abbandonate a loro stesse (siamo nella classica periferia di città, quindi ci sta). Camminando raggiungiamo un piccolo parco dove si trova Latvijas Nacionalais Makslas Muzejs (il Museo Nazionale) ma soprattutto la Kristus Piedzimsanas Pareizticigo Katedrale (la Cattedrale ortodossa), la quale ci stupisce subito per la sua bellezza, sia esternamente che internamente.
L’entrata è gratuita.
Proseguiamo poi a sud ovest dove troviamo il Brivibas Piemineklis (Monumento alla Libertà): è circondato da un enorme parco con un fiumiciattolo che lo attraversa e monumenti sparsi qua e là. Dato che il sole è ancora alto, decidiamo di spingerci a nord ovest fino a Rigas Pils (il castello di Riga). Ho trovato però più interessante la chiesa azzurra che c'è lì accanto; fateci un salto all'interno perché è piccola ma squisita.
Poi andiamo verso il fiume e da lì scorgiamo sia la Biblioteca nazionale (esteticamente bruttina: stona proprio con l'ambiente d’altri tempi della città vecchia) e una statua di Big Christopher chiusa dentro una teca di vetro sulla riva del fiume.
Mercoledí 11/05/2016
Giornata completamente dedicata alla scoperta della città. Innanzitutto per andare verso il centro passiamo accanto alla Old Gertrude Church. Essendo in zona sud,andiamo direttamente al Rigas Centraltirgus (il mercato centrale), collocato per lo più dentro a degli hangar dove venivano fabbricati i dirigibili Zeppelin (anche se esteticamente non dicono nulla: sono semplici capannoni e il mercato è uno tipico di periferia).
Dato che siamo vicini alla stazione (poco più a nord est del mercato) ci facciamo un salto. La si riconosce subito perché sopra c'è un centro commerciale enorme (Origo) e sotto c'è la stazione dei treni. Essendoci più ingressi noi prendiamo quello a destra, di fronte all’uscita del sottopassaggio.
Appena entrati svoltiamo a destra e ci troviamo un infopoint dove si possono acquistare anche i biglietti del treno. Compriamo già quelli per Sigulda e per Jurmala.
Ne approfittiamo anche per andare alla stazione dei bus (che si trova accanto agli hangar del mercato) per acquistare i biglietti per Vilnius.
Ci sono due compagnie che offrono questo servizio: Lux Express ed Ecolines. Noi prendiamo la seconda (per il semplice motivo che è la prima che ho trovato: comunque avevo già visto su internet che i prezzi delle due si differenziavano di poco). Il bus parte alle 7:30, 11:00, 14:15, 18:00 e 22:25. C’impiega quattro ore per arrivare a destinazione e costa 17.50€ solo andata (ma noi per qualche misteriosa ragione lo paghiamo 12€). Per acquistare i biglietti ci chiedono nome e cognome e poi ci stampano un foglio con il parcheggio (platform) da cui parte il mezzo.
Poi proseguiamo la nostra esplorazione della città andando fino alla Sveta Petera Baznica (Chiesa di San Pietro). L’ingresso costa 3€ mentre con 9€ si visita anche la cima del campanile. Noi paghiamo il completo: lo spettacolo dall'alto è notevole (peccato per le sbarre e per il vento glaciale che spira). Ma anche la chiesa in sè è bella, specialmente l'altare in legno e l'esposizione di opere insolite tutt’intorno.
Accanto a questa c’è un’altra chiesa. L'ingresso è a offerta: 1€ o 2€. Poi andiamo appena più ad ovest a vedere i Melngalvju Nams (palazzi delle teste nere): molto molto belle. Per la cronaca, anche qui si trova un infopoint.
Proseguiamo verso nord fino a raggiungere Doma Laukums (la piazza Doms). Qui c'è Doma Baznica (la Cattedrale): l’entrata costa €3 ma se fanno qualche concerto all’interno il prezzo sale a 15/20€.
Dentro è imponente ma, a parte le vetrate carine, ho trovato più bella la Kristus Piedzimsanas Pareizticigo Katedrale. Si può anche visitare, compreso nel prezzo, un piccolo giardino interno ma anche questo è sotto restauro.
C’incamminiamo poi verso nord fino a giungere alle Tris Brali (i tre fratelli), ovvero tre case realizzate in stili diversi (nulla di chè), e da lì ci spostiamo in via Meistaru Iela n.
10: alziamo la testa e vediamo sul tetto i famosi gatti, simbolo della città. Alla destra di questo palazzo c'è una piazza adorabile: Liuu Laukums.
Avendo ancora tempo andiamo ad est, appena fuori dal centro, dove si trova il quartiere Berga Bazars (è nominata dalla cartina ma in realtà è solo un quartiere di negozi).
Proseguiamo adesso verso nord fino a raggiungere via AlbertaIiela dove si trovano dei palazzi molto belli e particolari di Art Nouveau.
Giovedì 12/05/2016
Primo viaggio fuori Riga: destinazione Sigulda. Il biglietto costa solo 3.71€ A/R e l’acquisto all'infopoint della stazione dei treni.
Il nostro mezzo parte alle 10:38 (ma ce ne sono altri alle 6:20, 7:54, 10:38 e 12:55) e arriva alle 11:51. Occhio perchè dovete prendere quello che va a Cesis (ma si fermerà prima a Sigulda).
La tratta non è lunga ma fa una decina di fermate ed il mezzo è lento. Il tempo passa ed infine arriviamo a destinazione: ci si presenta davanti una stazione molto carina. Al suo interno si trova un infopoint dove trovo addirittura una cartina del paese in italiano!
La ragazza addetta mi chiarisce alcune perplessità scaturite dai diari di viaggio di altri internauti. Innanzitutto ci sono due paesi distinti da visitare qui: Sigulda e Turaida. A Sigulda si trova il Sigulda pils komplekss (un complesso al cui interno c’è il castello vecchio e quello nuovo) e il parco dei bastoni. Da qui si prende una funicolare che attraversa una valle e conduce a Turaida dove si trovano alcuni palazzi, la Gutmana ala (la grotta Gutmana) e per ultimo il Turaida Muzejrezervats (il Museo della riserva di Turaida). Da questo museo/castello si può tornare a Sigulda (e quindi alla stazione dei treni) in due modi: o prendendo il pullman oppure rifacendo il tragitto al contrario (ma ciò implica farsi altri 5 km di sfacchinata in mezzo ai boschi).
Torniamo a noi: la prima tappa, come vi dicevo, è il castello nuovo e vecchio di Sigulda.
In una mezz’oretta li si raggiunge. Percorriamo via Raina Iela (che è più o meno di fronte alla stazione) fino a che non giungiamo in un punto dove a sinistra c’è un parco (il famoso parco dei bastoni) e a destra una chiesa bianca. La costeggiamo e oltre questa, a circa trecento passi, c’è l’ingresso gratuito al complesso.
Oltre c’è il giardino che dà sul castello nuovo e dietro a questo le rovine di quello vecchio. L’ingresso a quest’ultimo costa 2€ ma a parte la torre da cui si può godere il panorama della valle non c’è nulla di significativo.
Da qui la prossima meta è il palazzo di Turaida. Per raggiungerlo bisogna innanzitutto prendere la funicolare che troverete tornando al parco dei bastoni e seguendo l’indicazione ‘Liza Todd Chelsea’. In fondo alla strada (Jana Poruka) c'è un parcheggio ed oltre la biglietteria. Il prezzo è 7€ solo andata (12€ A/R)e parte ogni mezz'ora. La prendiamo e dopo aver attraversato la valle raggiungiamo il paeseTuraida.
Da qui andiamo subito a sinistra e troviamo Krimulda Muiza (palazzo di Krimulda). Torniamo sui nostri passi e a destra della funicolare c’è Serpentina Cels (la strada delle serpentine) con un ponte di legno e le rovine di un castello (per la cronaca , due pietre messe in croce). Costeggiamo il sentiero fino a giungere ad una lunga scala ripida. Scendiamo ed in fondo c'è l’indicazione per la Gutmana ala (la grotta Gutmana). Dalla funicolare in una cinquantina di minuti si raggiunge una piccola grotta ma non è la nostra meta: andando più avanti c’è quella di Gutmana, ‘tappezzata’ d’incisioni.
Da qui raggiungiamo la strada asfaltata che si vede dalla grotta e la percorriamo andando a sinistra.
Dobbiamo fare una ventina di minuti su questa strada per raggiungere un grande parcheggio. Di fronte a questo c’è l'ingresso del castello di Turaida. 5€ per entrare (aperto dalle 10:00 alle 17:00 da nov. ad apr. e dalle 10:00 alle 18:00 da mag. a ott.).
Oltrepassando l’ingresso ci troviamo non solo il castello ma anche case antiche con tanto di ragazze vestite con abiti dei tempi che furono e un parco con delle sculture.
Una visita è d’obbligo ma mettete in conto alcune ore per esplorare tutto. Concluso il nostro giro andiamo nel parcheggio (quello che abbiamo visto all’arrivo): qui si trova la fermata dell'autobus. Noi prendiamo quello delle 17:22. Il biglietto si prende a bordo e costa 50 cent.
Il tragitto è breve (fa giusto una fermata prima della nostra meta) e raggiungiamo la stazione in tempo per prendere il treno delle 17:32 (ma c'era anche alle 15:54 e alle 18:58) e tornare a Riga.
Apro una parentesi: quello che abbiamo fatto è stato il percorso ‘classico’, quello che fanno di solito i turisti che hanno una giornata di tempo. In realtà ne esistono altri interessanti ed immersi nella natura ma ci vorrebbero almeno un paio di giorni per percorrerli tutti.
Venerdì 13/05/2016
Torniamo all'infopoint della stazione per acquistare il biglietto del treno per Jurmala. L’addetto mi consiglia (ma già lo sapevo) di fermarmi alla stazione di St. Major dove si trova il maggior concentrato di monumenti e case degne di nota.
Il biglietto costa 2,73€ A/R e c'è alle 8:30, 9:02, 9:20, 9:55, 10:23. Prendiamo quello delle 9:55 (per arrivare a destinazione alle 10:26) al binario 3, direzione Sloka (o in altri orari Dubulti).
Ci sono circa una decina di fermate in rapida successione ma infine giungiamo alla stazione prefissata. Da qui andiamo subito a destra in quanto a poche centinaia di metri intravediamo un infopoint (se non l'avete recuperata a quello di Riga, prendete qua la cartina perchè ci sono tante cose da vedere e senza questa ve le perdereste).
Fin dalla stazione si capisce che è un paesino molto bello e tranquillo con case di legno dall’architettura d’altri tempi, ristrutturate e verniciate con colori vivi e variopinti.
Partiamo subito a visitare: percorriamo a sinistra la Jomas Iela in modo da vedere sulla strada la casa di Aspazijas per poi raggiungere la stazione di Dubulti (con una piccola esposizione d’arte all’interno) e poco più avanti la chiesa luterana di Dubultu.
Torniamo poi sui nostri passi spostandoci sulla strada parallela (Juras Iela) solo per poter raggiungere il mare. Qui troviamo la scultura Brunurupucis (una tartaruga gigante). Dietro di essa si trova la casa Juras paviljons e sul lungo mare la struttura di E. Racene.
Ci spostiamo poi di nuovo su Juras Iela percorrendola fino in fondo per vedere l’hotel Pegasa Pils e la sala concerti Dzintari.
Da qui abbiamo percorso la strada parallela (Jomas Jela) disseminata di ristoranti e negozi ma anche di strutture famose: l’albergo Villa Joma, il museo Jurmala City, il giardino Horn, la galleria d’arte Inner Light, l’hotel Majori e la piazza di fronte alla stazione con statua e fontana annessa.
(TalyaPhoto / Shutterstock)
Da qui ripercorriamo la via al contrario per cercare un ristorante dove pranzare. Dopo aver nutrito il corpo riprendiamo il giro e andiamo a vedere, in via Turaidas Iela, la scultura Turaida Roze.
A questo punto ci vuole un pò di meritato riposo al parco Dzintaru Mezaparks.
Il parco è di per sè bello ma ancor più degno di nota è la torre, ubicata più o meno al suo centro dove, gratuitamente, si può raggiungere la cima per ammirare il paesaggio naturale che la circonda.
Riposato, torno alla galleria d’arte Inner Light perchè prima l’avevo vista solo dall’interno ma ora voglio entrarci in quanto c’è un’esposizione veramente singolare con quadri fluorescenti. 3€ è il prezzo del biglietto e il tutto si limita ad una stanza sola ma non illudetevi: basta e avanza. Ci sono decine di quadri appese alle pareti ed un sistema di luci che lentamente si attenuano fino a spegnersi per poi riaccendersi con la stessa dinamica. Questo dà modo al visitatore di vedere come cambia il quadro a seconda dell’illuminazione. Alcuni quadri sono discutibili ma altri lasciano a bocca aperta. Direi che una visita è d’obbligo!
Mi ricongiungo poi ai miei compagni di viaggio e decidiamo di tornare a Riga. In realtà ci sarebbero tante altre cose da vedere (ad ovest c’è la chiesa ortodossa di Dubulti e la sala espositiva della scuola d’arte di Jurmala mentre ad est il giardino botanico e il cottage estivo di Morbergs e ancora più ad est, ad una distanza improponibile a piedi, il museo all’aperto, il parco naturale e la spiaggia Bianca) ma la stanchezza si fa sentire e per alcuni luoghi (vedi la spiaggia bianca e il museo all’aperto) bisognerebbe prendere i mezzi ma non abbiamo ne voglia ne tempo di stare a cercarli e prenderli. Secondo me ci vorrebbero un paio di giorni per vedere tutto ciò che il paese ha da offrire.
Comunque, prendiamo il treno di ritorno delle 17:24 (ma c’era anche alle 15:43, 16:20, 16:52) e in una quarantina di minuti siamo di nuovo a Riga.
Sabato 14/05/2016
Il pullman per Vilnius è puntuale: partenza alle 11:00 e arrivo alle 15:00. Scopriamo che fa una tirata di quattro ore senza mai fermarsi: in compenso però sul pullman c’è una hostess che offre cibo e bevande a prezzi abbordabili.
Percorriamo il tragitto immersi nella natura, tra boschi immensi, prati in fiore e case e paesini sperduti: un vero toccasana per lo spirito! Il pullman infine giunge alla stazione di Vilnius, la quale scopriamo essere proprio accanto a quella dei treni.
Appena sceso vado a recuperare al centro informazioni della stazione una cartina della città. Poi c’incamminiamo verso l’albergo, poco distante da lì.
Il primo impatto con la città,lo ammetto, è negativo in quanto siamo circondati da case un po' decadenti e malmesse (in linea comunque con quelle di Riga).
Eppure una volta che raggiungiamo il centro la storia cambia: ci troviamo infatti in un dedalo di case, palazzi, monumenti e chiese perfettamente ristrutturate con colori vivaci.
N.d.A. Da qui in avanti vi riporto i nomi come li ho trovati sulle cartine fornitemi dall’infopoint.
Per raggiungere il cuore della città siamo passati da sud, dall’Ausros varty (la ‘porta dell’alba’ o ‘porta dell’aurora’), che dà su un viale e in cui è collocata l’effige della Vergina Maria, raggiungibile attraverso la chiesa lì accanto.
Da qui, pochi metri e siamo in una piazza dove si trova la Town Hall (il palazzo del municipio). All’interno si trova l’infopoint: salto dentro per chiedere sia altre cartine più dettagliate della città sia per capire come raggiungere un paio di luoghi che voglio visitare nei prossimi giorni (Trakai, di cui trovo qui anche la cartina e da prendere assolutamente, e Siauliai).
La piazza è molto bella, tranquilla e piena di locali e ristoranti (infatti ceneremo per lo più qui, dati i prezzi abbordabili e l’ottima cucina).
Continuiamo la nostra perlustrazione andando verso nord, attraversando via Didzioji fino a via Pilies (entrambe piene di negozi e locali) fino a giungere alla Cathedral Square (la Cattedrale) con attiguo campanile e Palazzo dei Granduchi (adibito a museo e visitabile per 2€). Entriamo nella Cattedrale a dare una sbirciatina, poi ci spostiamo verso il campanile: per salire in cima bisogna sborsare 4.50€ ma considerato che la torre di Gediminas (che si scorge già dalla Cattedrale) sovrasta meglio l’intera città, lo lascio perdere.
Essendo ancora presto decidiamo di prendere la Gedimino pr., una lunga strada che conduce fino al Parliament (Parlamento), situato proprio accanto al fiume.
Peccato che sia sotto ristrutturazione e non si scorga nulla. Al tempo stesso il fiume non è nulla di chè ma in compenso la strada per raggiungerlo è disseminata di bei palazzi, munumenti e statue (tra cui il teatro nazionale con un’originale scultura all’ingresso). Su questa strada si trova anche il museo del genocidio ma decidiamo di visitarlo il giorno seguente.
Ceniamo in zona centro e poi via a dormire. Pur essendo già sera il cielo è ancora chiaro e si respira un’atmosfera serena.
Domenica 15/05/2016
Giornata dedicata esclusivamente a Vilnius. Torniamo al palazzo del municipio e, tenendolo alle nostre spalle, troviamo alla sinistra l’ingresso del quartiere ebraico (c’è anche una targhetta commemorativa all’entrata della via). Pensavo di trovare un ambiente più caratteristico invece è un quartiere come un altro.
Andiamo poi a visitare il KGB Museum (Museo delle vittime del genocidio), distante una ventina di minuti dalla Cattedrale. 4€ e si entra in questo palazzo di tre piani con prigioni e cortile annesso. Al di là delle varie stanze dove ci sono testimonianze fotografiche, oggetti e descrizioni del periodo di dominazione russa, ciò che colpisce di più sono le prigioni dov’erano torturati I prigionieri (sono state lasciate com’erano ai tempi per rendere appieno la drammaticità del contesto). Visita decisamente interessante.
Torniamo poi di nuovo alla Cattedrale e da lì saliamo sulla collina per andare a visitare il Gedminas Castle (il castello superiore e la torre di Gediminas). Per raggiungerlo basta prendere la stradina alla destra del Palazzo dei Granduchi e proseguire in salita per qualche minuto (volendo c’è anche la funicolare: costa 2€ e si trova dalla parte opposta della collina rispetto alla Cattedrale).
Raggiungiamo la torre.
4€ e vi entro: bel panorama. Si scorge tutta la città dall’alto, immersa nel verde. Decisamente un paesaggio rilassante.
Si scorge anche la Hill of Three Crosses con appunto tre croci su una collina che fanno bella mostra di sè. Da qui poi scendiamo e andiamo a visitare il Bernardinai Garden (il giardino dei bernardini): un piccolo parco con giardino annesso.
Ci dirigiamo poi poco più a sud-est fino a giungere alla St Ann’es Church (Chiesa di Sant’Anna con accanto la Chiesa dei Bernardini). Esternamente è molto bella ma gli interni lasciano a desiderare (anche se alcune opere originali le fanno guadagnare qualche punto).
Da qui ci spostiamo all’Uzupis Republic (Repubblica di Uzupis), che viene fatta passata come una repubblica indipendente fondata dagli artisti della città. In realtà, a parte la famosa parete con la bizzarra costituzione scritta in una decina di lingue, non c’è nulla degno di nota ma fateci comunque un salto perchè la costituzione affissa merita una foto.
Dopodichè ci siamo spostati in Sv. Mykolo (vicino al quartiere universitario di Vilnius) dove si trova il Museo dell’ambra: l’entrata è gratuita ma non ho trovato nulla d’interessante.
Lunedì 16/05/2016
Prima trasferta lituana: destinazione Trakai (dove c’è il famoso castello, mia meta prediletta della vacanza). Raggiungiamo la stazione dei bus per fare i biglietti: 1.7€ a testa, solo andata.
I pullman sono alle: 8:55, 9:15, 9:30, 945, 10:40, 10:55 e 12:10.
In quaranta minuti arriviamo alla fermata di Trakai. Da qui costeggiamo il lago, tenendocelo alla nostra sinistra, immergendoci in case colorate e tanto verde. Decisamente un paesino adorabile.
Seguendo la strada principale raggiungiamo la punta, dove s’intravede il castello spuntare in mezzo al lago.
Si attraversa prima un piccolo isolotto per poi giungere all’ingresso vero e proprio.
L’entrata costa 6€ e il castello è aperto dalle 10 alle 19. Visitiamo sia l’esterno che l’interno e le foto fioccano a iosa. Le sale sono state occupate da ciò che ci si aspetta di trovare in un castello: oggetti, quadri, armi, reperti vari, descrizioni sulla costruzione e ricostruzione dei due castelli (‘fusi’ in un’unica struttura all’ultimo restauro). Per visitare tutto ci vogliono almeno un paio di ore.
Che dire? Il castello ha soddisfatto pienamente le mie aspettative: veramente bello e fiabesco, anche grazie alla natura e al lago che lo circondano.
Finita la visita torniamo sulla riva dove ci sono una fila di negozi di souvenir ma soprattutto un piccolo ristorante. Vi consiglio di pranzare qui perchè ci sono i Kibinai, ovvero dei simil panzerotti ripieni (sia per vegetariani che per carnivori) a 1.5/2€. Molto buoni ed economici.
Finito il pranzo approfittiamo del tempo rimasto per visitare gli altri luoghi indicati sulla cartina: andiamo in primis a nord dei negozi di souvenir a vedere l’antica nave ‘Vitina’ (nulla di chè). Poi ci spostiamo verso sud, direzione stazione dei bus, e nel tragitto passiamo accanto ad altri monumenti e costruzioni: la Kenesa di Trakai (luogo di culto dei Caraimi) e il museo dei Caraimi, il castello sulla penisola, il vecchio ufficio postale, la cappella di San Giovanni Nepomuceno e la Chiesa Ortodossa.
Diciamo che nessuno di questi regge il confronto col castello ma, dato che comunque ci passerete davanti per prendere l’autobus, lanciateci un occhio.
Infine giungiamo alla stazione dei bus, paghiamo il nostro 1,7€ e alle 15 torniamo a Vilnius (gli altri pullman ci sarebbero stati alle 16:07, 16:57, 17:35, 18:40 e 19:15).
Dato che siamo giunti in città alle 15:35, decidiamo di fare un giretto e ne approfittiamo per visitare il quartiere dell’università e il palazzo presidenziale (li trovate alla sinistra della Cattedrale, prendendo via Sventaragio).
Martedì 17/05/2016
Penultimo giorno. Oggi si va a Siauliai per visitare la collina delle croci. È un viaggio impegnativo.
Sappiatelo. Vi spiego: bisogna prendere un treno (o un autobus) per Siauliai e poi da qui il pullman per Joniskis. Il problema è che ci sono pochi treni, autobus e coincidenze.
Infatti, treno per Siauliai: 6:47, 10:00 e 14:15 al prezzo di 9.20€ solo andata per 2.30 ore di viaggio. Pullman per Siauliai: 6:30, 7:50, 9:50, 11:00 e 12.00 a 13€ solo andata e ci mette 3.15 ore.
Pullman da Siauliai a Joniskis: 10:25, 13:10 e 15:40 (e ritorno alle 12:12, 15:02, 17:27) al prezzo di circa 1€ per una ventina di minuti di tragitto.
Quindi, facendo due conti, o si prende il treno delle 6:47 e poi l’autobus delle 10:25 o (come abbiamo fatto noi) il treno delle 10:00, con arrivo alle 12:34, per poi salire sul pullman delle 13:10.
Comunque, noi arriviamo decisamente in anticipo in stazione centrale a Vilnus. Ne approfittiamo per visitare l’interno: scopriamo così che esiste un Museo del treno visitabile al prezzo di 1.20€ (ma, da quello che ho intravisto, a meno che tu non sia appassionato di treni, non c’è nulla che meriti la visita e la spesa).
All’ora X prendiamo il treno e dopo cinque fermate arriviamo puntuali a Siauliai. All’interno della stazione, di fianco alle casse, troviamo un infopoint dove chiediamo una minicartina del paese. Anche perchè ci servirà per raggiungere la fermata degli autobus, in quanto si trova ad una decina di minuti dalla stazione.
Usciti, prendiamo la strada a sinistra (Dubijor G.). Percorrendola troviamo infine alla destra un piccolo centro commerciale e accanto la fermata degli autobus. Alle 13.10 parte il bus: in venti minuti e alla terza fermata (collocata in mezzo ai prati, con giusto una casa dalla parte opposta della strada) si raggiunge la meta.
Una decina di metri più indietro e troviamo una strada che si perde fra i campi.
La percorriamo e in venti minuti scorgiamo a destra un ristorante e a sinistra, poco più avanti, un parcheggio. Raggiungendolo si scorge a destra la collina.
Apro una parentesi: volevamo pranzare al ristorante ma questo era imballato di comitive mentre al parcheggio di autobus abbiamo trovano giusto alcuni negozi di souvenir e una macchinetta del caffè e di cibi confezionati. Ergo, vi consiglio di portarvi il cibo da Vilnius così ottimizzate i tempi e non rischiate di morire di fame. Chiusa parentesi.
Raggiungiamo le croci e le visitiamo. Onestamente, mi aspettavo qualcosa di meglio.
La collina è piccola e disseminata di croci. Peccato che queste siano messe alla rinfusa, senza un ordine preciso, ammassate le une alle altre o addirittura decine appese ad un’unica.
L’impressione che ho avuto è di essere da uno sfasciacarrozze! Certo, fanno una certa impressione quelle migliaia, milioni di croci di varie dimensioni, materiali e forme, ma, quando poi si guarda l’insieme, la magia scema. Peccato perchè se avessero realizzato un’esposizione più accurata e visivamente accattivamente avrebbe avuto un impatto migliore.
Diciamo che la visita in sè ci può anche stare… Se il luogo fosse stato vicino a Vilnius. Ma ricordatevi che, al di là dei 22€ complessivi di spesa, dovete fare cinque ore complessive di viaggio in treno, quaranta minuti in bus e altri quaranta a piedi, per poi avere giusto una mezz’oretta di tempo per visitarla (non che ne serva di più, d’altro canto). O, se volete prendervela comoda, sappiate che dovrete restarci almeno un paio d’ore (in quanto non ci sono pullman prima).
Comunque, visita veloce e poi alle 15:02 si torna alla fermata dell’autobus (che è dall’altra parte della strada) in modo da riuscire a prendere il treno delle 17:26 con arrivo a Vilnius alle 20:04.
Per la cronaca, se avessimo perso l’autobus avremmo dovuto prendere il successivo, alle 17:26 in modo da salire sul treno delle 18:15 (con arrivo alle 20:23).
Mercoledì 18/05/2016
Fine del viaggio.
Raggiungiamo la fermata degli autobus di Vilnius dove c’è una navetta che ogni 20/40 minuti porta inaeroporto (trovate il parcheggio contrassegnato da un enorme cartello con scritto ‘to airport’ e una locandina con gli orari precisi delle corse).
Costa 1€ (contro i circa 12€ del taxi) e in una ventina di minuti conduce a destinazione. Si attende il nostro volo e poi si torna a casa.
Per la cronaca: si può andare in aeroporto anche in treno. Costa sempre circa 1€ e di mezzo ce n’è uno all’ora. Vedete voi…
Considerazioni su entrambe le nazioni:
-Non abbiamo mai avuto l’impressione di essere in pericolo. A parte qualche ubriaco o mendicante (comunque inoffensivi) a sera tarda, per il resto ho visto solo facce oneste e tranquille.
-Abbiamo sempre trovato pizzerie, persino a Sigulda: accettabili anche se tendono all’insipido. Ho comunque mangiato pizze ben peggiori in giro per il mondo. Mentre per quanto riguarda il caffè: se chiedete l’espresso ai baristi di Riga vi verrà dato un caffè lungo. Invece a Vilnius è il nostro espresso.
Mah, paese che vai usanza che trovi…
-Di traffico ce n’è veramente poco, specialmente a Vilnius. Idem per quanto riguarda le persone: anche di sabato e domenica, pur essendo in centro città ne abbiamo trovate poche in giro, quindi si passeggiava serenamente senza resse, spintoni, ecc ecc.
-I biglietti del treno non si obliterano. Ci sarà il controlloresul treno che timbra (o strappa) il biglietto. Abbiamo constatato come i treni siano sempre puntuali (se non spaccano il minuto poco ci manca) e puliti.
Per quanto riguarda i pullman vale lo stesso discorso. Qui però si possono comprare direttamente sul mezzo. Il bello del viaggio con entrambi i mezzi è stato trovare fermate proprio in mezzo ai boschi.
Non si vede neppure una casa: solo una piccolo tettoia circondata da alberi. Fantastico!
-Occhio ai diari di viaggi che trovate su internet perchè sono vecchi e non aggiornati quindi troverete indicazioni sulle vecchie monete lettoni e lituane. Per fortuna da pochi anni in entrambi gli stati vige l’euro. Un problema in meno per noi!
-Ricordatevi di cambiare l’ora perchè sono entrambe un’ora avanti. Inaspettatamente abbiamo trovato belle giornate a Riga (faceva così caldo che andavamo in giro in maglietta) e brutto tempo a Vilnius (giravamo con felpa e giubbotto pesante) quando un mese prima (aprile) aveva pure nevicato! Quindi, se andate in questi mesi, portatevi dietro sia l’abbigliamento pesante che leggero.
-Tendenzialmente basterebbe un giorno completo per visitare ogni capitale. Certo, se si vuol visitare anche alcune attrazioni lontane dal centro (tipo quelle elencate da me su Vilnius) vi serviranno più giorni. Altrimenti uno basta per vedere i monumenti e i palazzi più importanti.
-Tirando le somme: che dire di queste città baltiche (ci metto anche Tallinn, capitale dell’Estonia, in quanto ci sono stato qualche anno fa e me la ricordo ancora bene)? Sono tre città che meritano di essere visitate ma per ragioni diverse. Personalmente ho adorato Tallinn perchè la città vecchia è su un colle e c’è quest’atmosfera medievaleggiante che permea tutto (locali compresi con cameriere in abito da damigella e camierieri vestiti alla Robin Hood). Non di meno mi è piaciuta Riga (per il fatto che si trovano palazzi di Art Nouveau che l’hanno resa la ‘Parigi del nord’) e Vilnius (in quanto la città vecchia è adorabile con quelle case colorate e quei monumenti raggiungibili senza mezzi).
Riga l’ho trovata più metropoli (sempre a misura d’uomo, intendiamoci, ma c’è più urbanizzazione, con palazzi e grattacieli sullo sfondo a rovinare l’atmosfera generale) mentre Vilnius e Tallinn presentano più verde e natura.
Come accoglienza Riga mi ha deluso per la freddezza dei suoi abitanti (ma magari ho beccato le persone sbagliate, boh).
Quindi dovendo scegliere… Vi consiglierei di andarle a visitare tutte! Ognuna ha le sue caratteristiche e non vi deluderà.
-Per quanto riguarda invece le escursioni che ho fatto, al top metto decisamente Trakai e il suo castello in mezzo al lago: veramente un luogo da favola. Segue a ruota Sigulda con il suo castello di Turaidas. Jurmala invece è un buon compromesso tra l’andare a fare una gita al mare e il godersi un paesino marittimo tranquillo ma con tante case caratteristiche e monumenti in ogni dove.
Lascio per ultima Siauliai: non tanto perchè non sia un posto interessante, ma solo perchè il rapporto qualità/tempo-investito- per-raggiungerlo non regge. Troppo per arrivarci e poco da vedere. Non che sia pentito di esserci andato, ma certamente non ci tornerei.
Considerazioni su Riga
-A parte quelli della reception e delle attrazioni turistiche (quali musei e castelli) per il resto ho trovato i lettoni molto freddi, distaccati se non maleducati e strafottente. Specialmente i negozianti che ci hanno serviti lo facevano come se li stessimo disturbando (con tanto di sbuffi scocciati o togliendoci i prodotti dalle mani). Veramente inaspettato ed inconcepibile. Avevo letto in qualche diario di viaggio la stessa impressione ma credevo fosse più che altro legato a come si erano posti i visitatori. Ma mi sbagliavo.
-Ciò che mi ha colpito di più della città è ritrovarmi palazzi di Art Nouveau sempre diversi in ogni dove.
È piacevole perdersi nelle strade del centro ad ammirare questi palazzo dall’architettura originale ed inaspettata. Peccato che in lontananza si intravedano dei grattacieli moderni a rovinare l'atmosfera surreale del centro.
-Su internet, oltre ai posti che ho visitato fuori Riga, consigliano anche Bauska, Kuldiga e Dudaga: dateci un occhio. Chissà che non vi possano interessare!
-Ho bevuto due bevande tipiche della nazione: il Kwass (una bevanda leggera alcolica russa) e il Black Balsam (un liquore decisamente forte). Particolari.
Considerazioni su Vilnius
-Prezzi similari a Riga, ovvero più bassi rispetto all’Italia, specialmente per quanto riguarda il cibo. In un ristorante del centro, nella piazza del municipio, un primo, un caffè e una birra 10€ mentre un gelato costa 1.20€. Tanto per fare un esempio.
-Ho trovato gli abitanti della capitale (ma anche dei paesini) più caldi, educati e gentili rispetto a quelli di Riga. Certi episodi inaspettati di quest’ultima città (vedi lo sbuffare dei lettoni quando chiedevo gentilmente informazioni) non si sono presentati qui. Anzi, si sono adoperati più volte per aiutarci anche quando non era richiesto.
-Ci sono luoghi d’interesse anche fuori da Vulnius. Non li abbiamo visitati più che altro perchè erano lontani dal centro. Ma se avete voglia e tempo, potete andare a: la torre della televisione, il parco d’Europa, la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, il parco d’intrattenimento di Belmontas, il giardino botanico dell’università di Vilnius, il parco acquatico Vichy e la collina delle tre croci.
-Qualcuno consigliava, oltre a Trakai e Siauliai, di visitare anche Kaunas e Grutas. Dateci un occhio: non sono tanto distanti dalla capitale.
-Su internet consigliavano di provare alcuni piatti e bevande tipiche: le zuppe di barbabietola (io ho assaggiato quella fredda, di color rosa confetto: non era un granchè.
Forse calda sarebbe stata meglio), la birra Sider kiss (una birra al gusto di cedro: non male), la vodka 999 (fatta con l’aggiunta di 22 erbe: troppo forte per i miei gusti) e i Kibinai (provati a Trakai ma trovati anche nella capitale: come dicevo simil panzerotti molto buoni).
Autore: Andrea Pistoia