Marocco: usi e costumi
Introduzione
Quella marocchina è una cultura ricca: profumi, colori, suoni che si mescolano e attraverso i quali si inizia un viaggio di emozioni e sensazioni. Essa, inoltre è arricchita da usi e costumi dei Berberi e risente dell'influenza della religione islamica, professata dalla maggioranza della popolazione. La tradizione e lo stile di vita della terra marocchina sembrano in contrasto per molti aspetti con quelli tipicamente occidentali. Anche se le differenze probabilmente sono proprio ciò che rende il Marocco una terra attraente per i turisti. Agli occhi di chi ha voglia di visitare luoghi con usi e costumi diversi da quelli a cui è abituato il Marocco è una meta ambita.
Usi e tradizioni culinarie
Conoscere gli usi e costumi tipici del Marocco significa confrontarsi con una ricca tradizione culinaria. I modi di stare a tavola sono diversi dai nostri. In Marocco si mangia su grandi divani, seduti o semi sdraiati. Gli usi impongono che alle forchette si sostituiscano le mani, in particolare solo le prime tre dita della mano destra. Prima di sedersi a tavola bisogna lavarsi 3 volte: mani, piedi e faccia. Questa norma igienica è diventata poi norma religiosa e abitudine condivisa. Si servono prelibatezze da gustare lentamente e chiacchierando con modi pacati, senza mai alzare la voce. La cucina risente sia dell'influenza araba che di quella mediterranea. Ciascuna regione ha piatti tipici, ma generalmente nella cucina marocchina sono ricorenti: cous cous, olio d'Argan, olive, verdure bollite o in agrodolce e pane casalingo, che viene consumato quotidianamente. Di certo poi gli amanti dei sapori forti e decisi non possono non provare la carne di cammello. Spezie ed erbe ricoprono un ruolo principale: menta, prezzemolo, cannella, cumino e zafferano sono tra le più utilizzate. Il vino non si usa molto sulle tavole arabe perché vietato dalla religione musulmana. La bevanda preferita è invece il tè verde alla menta, consumata in qualsiasi momento della giornata.
Cura del corpo
Chi volesse intraprendere un viaggio in Marocco può decidere di provare un' esperienza tipica del luogo, ossia: l'hammam. L'hammam è un bagno comune, tempio del relax e luogo di incontro e socializzazione. La pratica dell'hammam prevede un bagno di acqua calda in un ambiente molto umido, durante il quale si usa il sapone nero d'Aleppo, con un forte potere sgrassante. Con un guanto di crine si procede con un'esfoliazione profonda della cute; essa è utile a liberare i pori dalle cellule morte. Alla fine del trattamento per effettuare l'ultimo massaggio si scelgono prodotti a base di olio d'argan.
Lingua e dialetti
La lingua più diffusa è l'arabo, ma si parla anche in dialetto berbero, specialmente nelle zone centrali delle campagne. La seconda lingua parlata è il francese, diffuso in particolare a Marrakech. Di fatto è la lingua utilizzata nel commercio e nell'amministrazione. In alcune zone a Nord viene parlata anche la lingua spagnola. Affrontando il tema degli usi e costumi del mondo marocchino è interessante aggiungere alcune caratteristiche della lingua. Chi cerca di avvicinarsi al mondo marocchino ha la sensazione che la lingua parlata sia un insieme di suoni incomprensibile. Parole fondamentali sono: salam alekum e shukran. La prima è il saluto che gli arabi, a cui si risponde con alekum salam. La seconda, invece, significa grazie.
Abiti tradizionali
Il Marocco è un Paese ricco di usi e costumi che vedono come protagonisti anche gli abiti. Gli abiti tradizionali sono il caftano e il Djellaba, che presentano uno stile tipicamente orientale e caratteristico della zona. Si utilizzano poi tuniche, ampie e fresche; i tessuti più ricercati sono il lino e il cotone. Per proteggersi dal freddo invernale si indossano lunghi mantelli di lana cotta e cappelli appuntiti. Le scarpe tradizionali sono i sabot, bassi, a punta, decorati con legno, perline e ricami. Le donne indossano spesso il foulard; un velo che le incornicia i volti e di solito abbinato all'abito. In Marocco le donne sono libere di scegliere se portare o meno il foulard.