Mali: usi e costumi
Introduzione
La Repubblica del Mali si trova in Africa ed è una terra selvaggia ma ospitale, quasi incontaminata dall'occidente; infatti, era un ex colonia francese quindi all'epoca molto ricca, invece oggi con l'indipendenza è diventato un paese piuttosto povero. La posizione continentale, molte zone desertiche e la continua siccità, continuano a mantenere il paese in una situazione di arretramento dal punto di vista economico. A prescindere da ciò, ecco una guida su usi e costumi tipici della popolazione locale.
Le tribù festeggiano l'abbondante raccolto
Il Mali è comunque un luogo consigliato a chi vuole intraprendere un viaggio culturale di grande impatto, e stare a contatto con un mondo diverso da quello occidentale. Qui vivono molte etnie che convivono pacificamente tra loro, e sono unite da vincoli di parentela. Logicamente ogni tribù a delle proprie tradizioni che si tramandano da padre in figlio. Ad esempio la più numerosa è quella dei Bambara che amano festeggiare nel mese di settembre l'abbondante raccolto, vestendosi come i loro antenati e cantando e ballando per l'intera notte.
I matrimoni si celebrano con riti particolari
Inoltre molto famosi sono i cosiddetti uomini blu del deserto i Tuareg, ossia dei guerrieri nomadi che seguono uno stile di vita ancora molto tradizionale e tipico degli anni passati. Infatti, amano festeggiare i matrimoni che avvengono tra persone molti giovani con canti e balli, per augurare ai futuri sposi felicità, e soprattutto con dei particolari riti auspicare la nascita di tanti bambini. Nel Mali il villaggio è la forma d'insediamento maggiormente diffusa, ed è rappresentato da tante abitazioni distribuite per quartieri, a loro volta divise da stradine a forma serpeggiante. Inoltre le capanne hanno una forma circolare fatte di stuoia e pelli, mentre nella zona del Sahel si prediligono costruzioni in terra battuta, dalle forme quadrate e regolari.
I canti sono tramandati da padre in figlio
Oltre i suggestivi scenari dei piccoli centri, il Mali offre numerose città storiche. Tra le destinazioni suggerite vi è la mitica Timbuctu dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, e Djenné con la sua spettacolare moschea di fango. La musica del Mali è molto particolare; infatti, molto diffusi sono i canti dei griots ossia una sorta di bardi locali, dove la memoria musicale e le storie degli antichi imperi vengono tramandate da padre in figlio. Gli strumenti di tipo a corda, fiato e percussione sono realizzati solo artigianalmente, utilizzando materiali esclusivamente offerti da madre natura come foglie e rami.
Consigli
- I francesi descrivono il Mali con il termine "attachant", per raccontare con una sola parola gli effetti di questa terra. Caldamente consigliato come viaggio di conoscenza ed evoluzione spirituale.