Le vette più alte del Sud America
Introduzione
La nostra guida si impronterà su aspetti di carattere puramente geografico, in quanto ci occuperemo di vette. Nel dettaglio andremo fino al Sud America, per scoprire le sue vette più alte. In questa breve introduzione, possiamo già riferirci a un'unica catena montuosa che le raccoglie tutte: la famosissima cordigliera delle Ande. Grazie alla sua immensa lunghezza, essa è la catena montuosa più lunga del mondo, che percorre tutto il continente sudamericano da nord a sud, nel versante ovest. Ora immergiamoci una ad una nelle sue vette più alta, partendo dalla quinta e arrivando, in ultima analisi, alla vetta più alta.
Chimborazo, Ecuador
Il Chimborazo ha una vetta di 6310 metri sopra il livello del mare. Questa vetta è piuttosto famosa e si trova nella zona occidentale della catena montuosa delle Ande, nello Stato dell'Ecuador. La capitale dell'Ecuador, ovvero Quito, si trova a una distanza di 180 chilometri da questa vetta. Un aspetto piuttosto importante è dato dal fatto che, proprio da questa vetta, nascono degli affluenti del famosissimo Rio delle Amazzoni, e dal fatto che il Chimborazo risulta essere un vero e proprio vulcano, ma sprovvisto di cratere. I primi a raggiungere la vetta furono due italiani Jean Antoine e Louis Carrel, accompagnati da un Edward Whymper, un'alpinista inglese.
Eccovi una curiosità: https://www.focus.it/scienza/spazio/il-chimborazo-la-montagna-piu-alta-della-terra.
Sajama, Bolivia
Dall'Ecuador, dobbiamo spostarci nella vicina Bolivia, per andare a valutare un altro vulcano della Cordigliera delle Ande: il Sajama. La sua vettà è posizionata a 6542 metri sopra il livello del mare. Un aspetto importante dal punto di vista geologico è dato dal fatto che l'ultima eruzione di questo vulcano si verificò più di diecimila anni fa. È dotato di tre versanti di scalata tutti situati nella sua parte ovest. La prima ascensione del Sajama si deve a due alpinisti austriaci che, nel lontano 1939 aprirono la strada all'impresa, salendo lungo il versante sud occidentale.
Yerupajá, Perù
Spostandoci in Perù arriviamo ad occuparci della vettà Yerupayà, sempre appartenente alla cordigliera delle Ande e, più specificatamente, a quella Huayhuash. Essa non è la vettà più alta del Perù, di cui ci occuperemo successivamente, ma la seconda, con i suoi 6617 metri sopra il livello del mare. Nel gergo peruviano, è conosciuta come "il macellaio" e la sua ascensione è piuttosto complessa. Furono due americani, Jim Maxwell e Dave Harrah a raggiungere per primi la sua vetta nel 1950.
Llullaillaco, Cile e Argentina
Siamo arrivati ad occuparci del monte Llullaillaco, un vulcano andino che si sviluppa nel territorio compreso tra l'Argentina ed il Cile. La sua vetta arriva a 6723 metri sopra il livello del mare. La storia ha lasciato un segno, che risale agli Inca, che sacrificarono tre bambini, portandoli nella prossimità della cima di questo vulcano. Il ritrovamento avvenne solo nel 1999, quando il dottor Reinhard fece il ritrovamento. Eccovi qualche riferimento utile sui sacrifici Inca: http://www.nationalgeographic.it/popoli-culture/2013/07/31/foto/mummie_inca-1761412/1/.
Tres Cruces, Cile e Argentina
Restiamo al confine tra l'Argentina ed il Cile, per occuparci del massiccio vulcanico delle Tres Cruces. La sua vetta principale tocca i 6749 metri sopra il livello del mare. Ho parlato di vetta principale perché, come si comprende facilmente anche dalla denominazione di questo vulcano, essa non è l'unica. Infatti, sono ben tre le cime, e le due minori toccano rispettivamente i 6008 ed i 6629 metri sopra il livello del mare.
Cerro Bonete, Cile e Argentina
Dal confine tra Argentina e Cile, possiamo spostarci totalmente all'interno del territorio argentino, per andare a valutare la vetta del Cerro Bonete, detto anche Cerro Chico. La sua vetta è situata a 6759 sopra il livello del mare. Questa vetta è la quarta più alta del sudamerica. Il tedesco Penck pare averlo scalato nel 1913, anche se non c'è nessuna traccia del suo passaggio in cima e, proprio per questo motivo, si pensa che abbia scalato un'anticima.
Huascarán, Perù
Riferendoci alla vetta dello Huascaràn torniamo nuovamente nelle Ande peruviane. La sua cima tocca quota 6768 sopra il livello del mare. Questa vetta ha una storia piuttosto interessante, perché le esperienze a livello alpinistico sono state diverse. In quest'insieme d'imprese, c'è anche quella di un italiano: Renato Cesarotto. Egli arrivò alla vetta dello Hascaràn nel 1977, percorrendo tramite la parete nord.
Monte Pissis, Argentina
Il Monte Pissis si trova in Argentina, ed è la terza vetta più alta del Sud America. La sua vetta tocca 6793 metri sopra il livello del mare, e come gran parte delle vette che abbiamo analizzato fino a questo momento, anche esso è un vulcano, inattivo. La prima ascensione del Monte Pissis si deve a due polacchi, Szczepanski e Osiecki, che raggiunsero la vetta nel 1937.
Ojos del Salado, Cile e Argentina
Come già successo in due occasioni, torniamo al confine tra l'Argentina ed il Cile, per analizzare il vulcano più alto del mondo: l'Ojos del Salado. La sua vetta tocca i 6891 metri sopra il livello del mare. Solo l'Aconcagua riesce a superarlo nella famosa classifica. La prima ascesa, ancora una volta, si deve a due polacchi, Szczepanski accompagnato in quell'occasione da Wojsznis, nel lontano 1937.
Aconcagua, Argentina
Siamo arrivati alla vetta più alta del Sud America: l'Aconcagua. Essa è una montagna situata in Argentina, con una vetta record di 6962 metri sopra il livello del mare. Paradossalmente, seppur l'Aconcagua sia una vetta record, raggiungerla risulta essere relativamente più semplice rispetto ad altre vette di minor impatto. Per chi ha una preparazione adeguata l'impresa risulta essere fattibile. Nel lontanissimo 1897, fu l'apinista svizzero Matthias Zurbriggen a raggiungere questa vetta super.