Le 10 salite più dure del Giro d'Italia
Introduzione
Il giro d'Italia è forse la gara ciclistica più famosa e attesa a livello nazionale. Si svolge annualmente e comprende diverse tappe, quasi tutte italiane ma talvolta anche fuori dai confini del paese; la città di partenza è variabile mentre, salvo casi rari, l'arrivo è sempre a Milano. Una delle caratteristiche più peculiari del Giro d'Italia è la presenza di salite veramente dure da affrontare, che mettono a dura prova gli atleti e tengono col fiato sospeso i loro sostenitori. In questa lista ti farò vedere quali sono le 10 salite più dure del Giro d'Italia.
Passo dello Stelvio
Bestia nera del Giro d'Italia, questo tratto è senza dubbio uno dei più temuti dai ciclisti. Si trova nella provincia di Sondrio, al confine con la Svizzera, e può raggiungere una pendenza massima del 14%; è un tratto dove le capacità atletiche dei ciclisti fanno veramente la differenza e dove serve resistenza e allenamento.
Passo Pordoi
Questo valico alpino sulle Dolomiti rappresenta sempre un ostacolo per i ciclisti impegnati nel giro; non è una tappa fissa del giro d'Italia però più volte ne ha fatto parte, diventando anche in più occasioni il passaggio più alto di tutta la competizione.
Passo del Gavia
Questo valico alpino che mette in evidenza le Alpi Retiche Meridionali, è caratterizzato da un fortissimo dislivello che lo rende veramente duro da affrontare. Pur non essendo una tappa principale del Giro, vale la pena menzionarlo essendo comunque molto ambito.
Passo del Mortirolo
Una delle salite più difficili, che presenta una pendenza massima del 18% e un dislivello di circa 1300 metri d'altezza, precede spesso la salita del Gavia anche se presenta una difficoltà su per giù identica e richiede quindi il massimo della concentrazione.
Blockhaus
Questo tratto del Giro si trova in Abruzzo, e presenta una pendenza massima del 9,4%; pur se questo dato non è particolarmente alto, occorre sottolineare che si tratta di un valico molto arduo, con un dislivello di oltre 2.000 metri. Ha poi la caratteristica di essere una salita cieca, con un solo versante.
Zoncolan
Oltre il paesino di Liariis, in Friuli Venezia Giulia, inizia questo tratto conosciuto come uno dei più terribili di tutto il Giro, che presenta lunghi rettilinei e pochi tornanti e una pendenza massima del 22%, che però si abbassa notevolmente all'altezza del nono chilometro.
Colle dell'Agnello
Si trova in Piemonte ed è un tratto che è entrato da poco a far parte del Giro d'Italia, che è temuto per una sua caratteristica: gli ultimi km sono caratterizzati da una pendenza costante di circa il 10%, rendendo veramente difficile la pedalata soprattutto per chi tiene le prime posizioni.
Colle delle Finestre
Anche questo in Piemonte, è situato nel Parco naturale dell'Orsiera ed è un tratto molto giovane: fino a pochi anni fa era infatti impossibile passare di qua per l'impraticabilità del terreno. Oggi è uno dei tratti più duri del Giro, con gli ultimi 8 km tutti a percorso sterrato.
Plan de Corones
Tratto situato in Alto Adige, ha la caratteristica di essere una ex pista da sci. Oltre a questo, presenta una pendenza massima addirittura del 24%: è facile quindi intuire quanto questa salita possa essere temuta tra i corridori. Unica nota positiva: i km non sono molti.
Abetone
Nel cuore della Toscana, la salita dell'Abetone rappresenta un tratto abbastanza ostico con un'altezza massima di circa 1388 metri. Ci si arriva generalmente nelle fasi iniziali del giro, ma questo non fa venire meno la difficoltà. I tornanti sono molti, è richiesto quindi un'ottimo controllo del mezzo.