Come visitare Sarajevo in un weekend
Introduzione
Sarajevo è una delle porte che dal mondo occidentale conducono gradualmente verso quell'antico Impero che fu prima Bizantino poi Ottomano, una città di poco più di 200000 abitanti nella quel si respira un'Europa che ha lasciato segni indelebili nella storia della città sulla via che porta verso Istanbul, una rotta conosciuta benissimo dai crociati.Pianificare una visita a Sarajevo è l'occasione importante per rivivere e respirare la storia, non per nulla proprio la Prima Guerra Mondiale iniziò con un pretesto, un accadimento che accadde proprio nella città capitale della Bosnia Erzegovina, l'attentato all'arciduca austriaco Francesco Ferdinando.In un viaggio 'on the road' nella ex-Jugoslavia, terre affascinanti e ricche di opportunità architettoniche e naturalistiche, Sarajevo merita almeno un weekend ed in questa guida vogliamo offrirvi l'opportunità di pianificare come visitare la città nei sui punti d'interesse maggiori.
Biblioteca nazionale
Poco lontano dal Ponte Latino, sulla riva destra del fiume Miliatcha, la Biblioteca nazionale della Bosnia Erzegovina ha sede in Sarajevo, nella zona in cui la storia e l'architettura della città offrono diversi spunti d'interesse.Riaperta da pochi anni al pubblico (la guerra tra Serbia e Bosnia Erzegovina causò ingenti danni al patrimonio librario, si calcola che ne distrusse il 90%), la Biblioteca nonostante le perdite del recente passato offre ancora importanti testi di studio che rappresentano pienamente la peculiarità di una città votata alla cultura.
Ponte Latino
Sul fiume che divide in due la città, nella classica configurazione urbana di tante città europee, il Ponte Latino è il punto di attraversamento più praticato sulla Miliatcha, ma non è solamente la bellezza architettonica del ponte ad attirare migliaia di turisti ma l'occasione di vivere la storia che proprio qui mutò le sorti di milioni di persone dando inizio alla Grande Guerra del 1914-18.Fu proprio sul Ponte Latino che l'assassinio dell'arciduca austriaco Francesco Ferdinando il giorno 28 giugno 1914, catalizzò le coalizioni tra stati che diedero il via definitivo alla Prima Guerra Mondiale e la targa commemorativa si trova esattamente nel punto che lo statista perse la vita per mano dell'insurrezionista Gavrilo Princip, membro del movimento per la libertà della Bosnia dall'Impero d'Austria.
Bašcaršija
Con il nome originario in madre-lingua slava s'intende la Città vecchia, la piazza centrale chiamata anche 'Piazza dei piccioni'.Questo è il luogo di ritrovo per eccellenza, crocevia ideale per iniziare ad esplorare il cuore antico della città e scoprire ogni angolo di una storia in cui le diverse influenze culturali ed architettoniche concedono ancora oggi di ammirare palazzi ed istituti religiosi d'origine ottomana, neoclassica e gotica in un mix meraviglioso che ha eletto Sarajevo tra i centri storici più belli della Vecchia Europa.
Museo del tunnel
Ovviamente la Grande Guerra appartiene alla storia della città e proprio su questo avvenimento di carattere mondiale anche l'attività museale non poteva esimersi di offrire un museo dedicato.Museo del tunnel perché?Perché proprio nel sottosuolo, un po' come avvenne in Vietnam, la città riponeva le aspettative di sopravvivenza costruendo un tunnel lunghissimo (nel museo potrete vederne una parte originale) che consentiva agli arditi cittadini di uscire dalla mura assediate per rifornire i concittadini durante il lungo assedio che durò ben tre anni.Nel museo la storia della Prima Guerra Mondiale rivive tra immagini e documenti originali, un'occasione per non dimenticare gli orrori di un conflitto.
Torre Avaz
Sarajevo è una città genuina, legata al suo passato e, nonostante la guerra degli anni '90 con la Serbia abbia distrutto gran parte della città, la ricostruzione è stata voluta mantenendo l'assetto urbano originario, quindi con assenza totale di skyline ossessive e palazzi di svariati piani come è successo per altre città dopo i conflitti di un certo peso.Unica concessione è proprio la Torre Avaz, un riferimento aereo che potrete ammirare ovunque vi troviate.La Torre è alta 160 m. E dalla terrazzata panoramica potrete godere del migliore view point cittadino con una visibilità de landscape di 360°.
Gli scacchi
Proprio nella piazzetta antistante la meravigliosa Cattedrale Ortodossa, la municipalità di Sarajevo ha fornito ai pensionati locali una scacchiera fissa di grandi dimensioni con pedine altrettanto grandi.Ogni giorno gli anziani giocatori si ritrovano in questo luogo divenuto rinomato nel tempo, per giocare e rilassarsi tra arrocchi e scacchi matti.Se siete audaci potrete anche provare a sfidare questi campioni del gioco, oppure godervi le loro mosse in disparte.Ovviamente è d'obbligo una visita alla Cattedrale.
Cattedrale del Sacro Cuore
Cuore delle religiosità cristiano-ortodossa, la Cattedrale del Sacro Cuore è un meraviglioso esempio di architettura religiosa voluta dall'architetto slavo Josif vancas il quale ha voluto creare un affascinante mix di stili neogotico e romanico.Con il neogotico la silhouette della grande Chiesa eleva al cielo i suoi due campanili a guglia piramidale, mentre l'edificio ecclesiastico centrale si compone di elementi romanici che ne decretano il senso di umiltà nei confronti del Signore.Gli interni sono luminosi, dorati come vuole il culto ortodosso, con grandi navate suddivise da archi larghi.Le ristrutturazioni post-belliche ne hanno riportato all'originario splendore le peculiari bellezze esterne ed interne.
Caffè Tito
Dedicato al Grande Maresciallo che unificò alla fine della Seconda Guerra Mondiale la Jugoslavia, e di cui fu per anni il comandante e guida, il Caffè Tito è un luogo di riferimento per la Sarajevo fashion che sa dedicare al piacere della vita, il buon caffè, un locale trendy per un passaggio quasi obbligato durante un week-end in città.Un proverbio dice che 'il tè sta all'Inghilterra come il caffè sta alla Bosnia', e nella verità della frase potrete degustare un caffè davvero intenso negli aromi, derivato da torrefazioni che miscelano con antico sapere le varietà Robusta ed Arabica in una formula che tutt'oggi rimane segreta.
Museo storico della Bosnia Erzegovina
Ancora una volta Sarajevo è l'occasione per approfondire le conoscenze sulla storia d'Europa che diviene anche la storia locale.Nel museo nazionale sia la storia della città, il suo lungo assedio durato ben tre anni, dal 5 aprile 1992 sino al 29 febbraio 1996, è solo una testimonianza tangibile di quanto fu snervante e dolorosa la guerra tra la Bosnia e la Serbia, un avvenimento che toccò nel cuore profondo l'Europa alla fine del XX secolo, una ferita ancora aperta che nelle immagini e documentazioni museali rivive per non dimenticare.
Sarajevo Film Festival
Ogni anno a Sarajevo, nei giorni che vanno dal 12 al 20 agosto, la città diviene capitale della cultura cinematografica, in quel circuito per cinefilo che in Venezia, Cannes, Berlino, trovano città in cui esaltare non solo il cinema ma la vita culturale stessa della città.Il fermento cittadino durante il Sarajevo Film Festival, anima la città con diverse opportunità d'incontro, proiezioni d'essai nelle sale cittadine, cene culturali e eventi dedicati al cinema del passato e alle nuove tendenze.Ricordate che il grande cineasta bosniaco Emir Kusturica ha natali in Sarajevo, città che ha amato contraccambiato nell'ispirazione di diverse pellicole e attività di rinascita nel dopo-guerra, una città che anche quando fu in ginocchio si è sempre rialzata sotto l'egida della cultura e del gusto della condivisione del tempo tra persone.