Introduzione
Cari amici, mi accingo a raccontarvi un'esperienza davvero indimenticabile. Scoprirete come visitare i giardini di Versailles. Pensate che in origine questi curatissimi giardini erano occupati da foreste e stagni putridi finché Luigi XIV, il famoso Re Sole, ha deciso di trasformare interamente Versailles, rendendola lo specchio della sua potenza. La prima cosa da fare è naturalmente quella di raggiungere Versailles. Partendo da Parigi, dovrete quindi prendere il primo treno della SNCF che, attraversando il dipartimento di Yvelines, includa uno stop presso la vostra meta. Più precisamente, da Paris Montparnasse si scende a Versailles Chantiers, mentre da Paris Saint Lazare la vostra fermata sarà Versailles Rive Droite. Qui vi aspetta una lunga camminata, se possibile accompagnati da un solerte francese: ciò vi eviterà di perdervi, senza sprecare del tempo prezioso. Per questo, dovrete purtroppo rifiutare il caffè! L'alternativa per chi non è motorizzato è la linea C5 della RER, fino al capolinea, cioè la stazione Versailles Rive Gauche. In molti la consigliano per la maggiore comodità e per il fatto che giunge più vicina alla vostra destinazione finale.
Occorrente
- smartphone
- biglietto di ingresso
- piantina del parco
Vi troverete finalmente di fronte alla reggia, decisamente bella da mozzare il fiato. Quanti film, quante illustrazioni viste sui libri vi verranno subito in mente... Vi sembrerà un luogo familiare. Chissà, magari in un'altra vita qui eravate un abitué. C'è però qualcosa di molto meno bello, anzi davvero sgradevole. Non importa quanto possiate essere arrivati presto: dovete sapere che migliaia di persone non vedono l'ora di aggirarsi nei giardini della reggia, pregustando già di tornare indietro nel tempo con la fantasia, al cospetto del Re Sole o di Maria Antonietta. Proprio come voi! Troverete infatti decine di pullman vuoti, e questo non è ancora nulla rispetto alle preoccupanti orde di turisti che stazionano fuori, nello spiazzo enorme davanti ai cancelli, aspettando pazientemente il loro turno.
La brutta notizia è proprio quella delle code. Qui sono addirittura due: come se già non bastasse quella noiosissima per la biglietteria, ce n'è una ulteriore, ancor più lunga, relativa ai controlli di sicurezza. La buona notizia è che se siete motorizzati il parcheggio in auto invece non rappresenta grandi problemi, come ho potuto osservare attraversando la tranquilla e linda cittadina per recarmi di nuovo alla stazione, affrontando soddisfatta il viaggio di ritorno nel tardo pomeriggio.
In estate l'apertura dei giardini dura fino alle 20.30. Mi raccomando però: non mettetevi in viaggio di lunedì, nel giorno di Natale, il primo dell'anno o il primo maggio, insomma durante alcune tra le festività più sacre (non intendo solo in ambito religioso, come potete vedere): trovereste chiuso l'accesso ai giardini dei vostri sogni.
Vi do alcune anticipazioni su ciò che vedrete, e che non dovete assolutamente perdervi. Qui la mitologia si intreccia con le favole. Intanto dovete sapere che i più importanti scultori di quel periodo lavorano alle sculture del giardino (circa 300) Bernini incluso. Charles Perrault invece ebbe la brillante idea di 32 fontane corrispondenti alle favole di Esopo. André le Notre delineò un percorso nella natura, diviso in due assi principali. La partenza è proprio di fronte al Salone degli Specchi. Qui ammirerete la fontana di Apollo alla guida del carro solare, un'evidente allegoria di Luigi XIV. Poi proseguite in tutta tranquillità costeggiando le rinfrescanti e smisurate vasche del Grand Canal. Rimirate i giochi d'acqua delle fontane in tutta la loro originalità, assorbendone la bellezza tramite i vostri occhi. E non dimenticatevi del boschetto di conchiglie e del giardino di pietra.
Ma passiamo alla parte pratica: dove si comprano i biglietti? Nelle biglietterie in loco oppure online, direttamente sul sito ufficiale della reggia, disponibile in più lingue. Con questa soluzione per lo meno salterete la coda della biglietteria. Per esempio, grazie al biglietto Passport potrete vedere un sacco di cose oltre ai giardini, ossia la reggia, il parco, il Trianon, le mostre e chi più ne ha più ne metta! Il Paris Museum Pass, ossia il Pass per i musei parigini, include naturalmente anche Versailles, ma non vi evita la coda dei controlli né vi permette l'accesso quando si verificano concerti o eventi.
Per chi odia le code con tutto il cuore, c'è una soluzione, ovviamente pagando di più. Esistono svariate agenzie (un esempio sono i pacchetti di Getyourguide) che offrono un tour guidato, con tanto di guida italiana o di audio-guida, ed il bello è che è incluso il servizio di schivare entrambe le code. Allora, buon divertimento nel lusso e nell'eleganza, prerogative dei reali di Francia.
Consigli
- Si sconsiglia caldamente di scegliere come giorni di visita il sabato e la domenica
- dedicate almeno un'intera giornata a Versailles, riservando ai giardini la mattina o il pomeriggio
- Informatevi prima se in calendario sono previsti concerti o eventi particolari: in quel caso gli orari di apertura saranno soggetti a mutazioni