Come visitare Cava De' Tirreni

Tramite: O2O 18/10/2018
Difficoltà:media
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Introduzione

Cava de' Tirreni (in dialetto 'A Cava) è un comune di oltre 50.000 abitanti nella provincia di Salerno, Campania, distante 5 km dalla Costiera Amalfitana. Città dalle antiche origini, vanta un ricco e prezioso patrimonio artistico culturale e fu meta di visitatori illustri come Goethe e John Ruskin. Oltre a passeggiare sotto i caratteristici portici del centro medievale, si possono visitare numerosi edifici storici e artistici. Se volete passare un fine settimana in questo suggestivo borgo e non sapete cosa visitare, di seguito troverete dei suggerimenti su cosa vedere.

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Occorrente

  • Non è richiesto nulla di particolare per visitare Cave
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Borgo Scacciaventi

I primi insediamenti sono riconducibili ai Tirreni - una tribù nomade etrusca - i cui reperti sono custoditi nell'Antiquarium civico e nel Museo della Badia Benedettina. La zona fu poi abitata anche dai Romani, secondo la tradizione appartenenti alla Gens Mitilia, anche se non ci sono abbastanza evidenze a sostegno di questa tesi. In seguito la regione venne occupata dai Longobardi, che hanno lasciato diverse tracce della loro presenza, come le Torri, edificate per il Gioco dei Colombi.
Il nucleo medievale della città è chiamato Borgo Scacciaventi, dal nome di una delle prime famiglie che vi si insediò. Questo centro abitativo si formò quando sempre più persone si staccarono dall'Abbazia della Santissima Trinità, stancatisi della dipendenza dai religiosi. Scesero così a valle spostando il centro amministrativo e costruendo sempre più botteghe, protette dagli archi che oggi sono uno dei tratti distintivi del centro storico di Cave.

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Abbazia della Santissima Trinità

Il fondatore dell'Abbazia della Santissima Trinità è S. Alferio Pappacarbone, nobile di origine longobarda, che nel 1011 si ritirò nella grotta Arsicia per dedicarsi ad una vita da eremita. Tuttavia, la fama della sua santità attirò via via sempre più discepoli, tanto da indurlo ad edificare un monastero. I primi quattro abati furono nominati santi della Chiesa e altri otto dichiarati beati. Tra questi si distinse in modo particolare Pietro I, fondatore della congregazione monastica Ordo Cavensis che organizzò un potente reticolato Nel Sud Italia di chiese e conventi. Come molti altri edifici religiosi, anche questa Abbazia venne modificata ed ampliata (nel corso dei secoli XVI-XVIII) ma rimangono comunque diversi elementi medievali. Di grande pregio è l'Archivio, risalente al 1025 e successivamente rinnovato nel 1779.

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Santuario di San Francesco e Sant'Antonio

Il santuario di San Francesco e Sant'Antonio venne edificato per decisione del Municipio nel 1450 e le prime pietre vennero poste nel 1492. La chiesa e il convento annesso, affidati a frati francescani, vennero ingranditi e modificati nel corso del tempo, arrivando al loro massimo splendore nel XVII secolo. Nei secoli seguenti, diversi sismi rovinarono parti della chiesa e del campanile. Nel 1943 gli anglo-americani danneggiarono gran parte della struttura, compresi organo, affreschi e soffitto a cassettoni. Negli anni '60 si concluse il lungo restauro ma il grande terremoto dell'Irpinia distrusse quasi interamente il complesso. Nel 1996 cominciano così i lavori dell'ultima grande opera di restauro che si concluse nel 2009.
Il complesso si sviluppa per tre livelli: chiesa superiore, cripta e chiesa inferiore. A destra della facciata si staglia il campanile, edificato nel 1584 in sei ordini. Al centro della navata centrale della chiesa inferiore si trova un pozzo, costruito sopra una sorgente trovata durante i lavori di scavo.

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San Pietro ad Sepim

Le origini del complesso di San Pietro ad Sepim risalgono al XII secolo, per concessione dell'Arcivescovo di Salerno. Nonostante le sue origini e i vari ampliamenti e arricchimenti susseguitesi nei secoli, prevalgono gli stili barocco e rococò. Gli spazi dell'edificio (lungo 42 metri e largo 27) sono molto ampi e slanciati, intervallati da elementi architettonici regolari, mentre il soffitto realizzato nel '700 è riccamente decorato a cassettoni. È una delle chiese più importanti e meglio conservate, e negli edifici adiacenti ospita ambienti museali con pregevoli opere artistiche di carattere sacro.

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Santa Maria dell'Olmo

Nel luogo in cui sorge la chiesa di Santa Maria dell'Olmo era presente già nell'XI secolo un culto mariano. L'origine di questo culto si deve, secondo la tradizione, al ritrovamento di un'icona bizantina della Madonna ad opera di alcuni pastori. Trasportata all'interno della Chiesa della SS: Trinità, l'icona sarebbe miracolosamente tornata nel luogo originario. La costruzione dell'attuale santuario cominciò nel XV secolo ad opera di San Francesco di Paola. La chiesa presenta una unica navata con delle piccole cappelle laterali e il soffitto è decorato con scene della vita di San Francesco di Paola, risalenti al XVII secolo. Di notevole interesse è il trono dedicato al santo posto sull'altare maggiore.

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Monte Castello

Il castello che si erge sul monte dominante Cava de Tirreni ha origini incerte, comunque anteriori al Mille, essendo già menzionato in documenti ufficiali della prima metà dell'XI secolo. La posizione del colle ha sempre avuto una grande importanza strategica e garantiva la sicurezza della strada principale che collegava la città a Salerno. Nel 1943, ormai al termine della seconda guerra mondiale, venne pesantemente danneggiato dai bombardamenti anglo-americani perché ritenuto roccaforte dell'esercito tedesco; nel 1970 venne restaurato.
Ogni anno, il giovedì dell'ottava del Corpus Domini di tengono i festeggiamenti del Santissimo Sacramento, per commemorare il Miracolo Eucaristico che, nel 1656, salvò la città dalla peste, portata da soldati spagnoli.

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Come arrivare

Per raggiungere Cava de Tirreni si possono usare sia l'automobile che il treno. Se si decide di prendere la macchina, bisogna percorrere l'autostrada Napoli-Salerno A3 e prendere l'uscita Cava de Tirreni. Se invece si sceglie il treno, arrivando da nord bisogna scendere a Napoli (stazione di Piazza Garibaldi) e prendere un treno metropolitano. Se si arriva da sud bisogna invece cambiare alla stazione di Salerno.
Il Consorzio Salernitano Trasporti Pubblici (CSTP) gestisce i trasporti urbani e suburbani, collegando Cava de Tirreni alle città più vicine a alle frazioni circostanti.

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Consigli

Non dimenticare mai:
  • Le visite pomeridiane all'Abbazia della Santissima Trinità sono su prenotazione. Per informazioni: +39 347 194 6957; visiteguidate@badiadicava.it
Alcuni link che potrebbero esserti utili:

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