Venezia

Cosa fare al Lido di Venezia

Cosa fare al Lido di Venezia

Il Lido di Venezia è una delle lingue di terra che dividono la Laguna Veneta dal mar Adriatico. È una sottile isola, stretta e lunga, abitata fin dai tempi antichi, amata da artisti e intellettuali, tra cui Thomas Mann e Lord Byron. 

Il Lido era anche il ritrovo del bel mondo degli anni Venti, di cui oggi rimangono le raffinate ville liberty, i grand hotel dall’antica eleganza, uno fra tutti l’Excelsior, e gli storici stabilimenti balneari che rievocano le immagini del film Morte a Venezia. Oggi conosciuto per la Mostra del Cinema che si tiene a inizio settembre, il Lido è per il resto dell’anno l’isola di Venezia sconosciuta alle folle di turisti, dove godersi la tranquillità passeggiando tra Murazzi, borghi e spiagge. 

Ecco cosa fare al Lido di Venezia

Cosa fare al Lido di Venezia

  • Andare alla Mostra del Cinema di Venezia 
  • Scoprire Malamocco 
  • Visitare la chiesa di San Nicolò
  • Rilassarsi sulle spiagge dei grand hotel 
  • Esplorare l’Oasi Wwf Dune degli Alberoni 
  • Passeggiare ai Murazzi del Lido 
  • Esplorare la laguna 
  • Dedicarsi allo sport tra storia e tradizione 

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Andare alla Mostra del Cinema di Venezia 

Nei primi dieci giorni di settembre si tiene ogni anno al Lido la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, organizzata dalla Biennale di Venezia. La Mostra si propone di favorire la conoscenza e la diffusione del cinema internazionale in tutte le sue forme di arte, spettacolo e industria, in uno spirito di libertà e di dialogo. 

Tra barche, flash, saluti e sorrisi, quindi, sbarcano al Lido star e dive del cinema per il primo red carpet davanti a folle di fan e curiosi. Una lunga serie di opere in concorso e fuori concorso poi vengono presentate al pubblico e agli accreditati in una fitta programmazione che corre fino alla cerimonia di premiazione.

Per amanti e professionisti del cinema, settembre è chiaramente il miglior momento per andare a Venezia.

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Scoprire Malamocco 

Isola nell’isola, Malamocco è separata dal Lido da uno stretto canale. Fu il primo nucleo storico di Venezia e le sue origini risalgono all’epoca romana quando veniva chiamata Metamaucum. Poi fu capitale del Ducato di Venezia fino al IX secolo, quando iniziò il suo declino causato in gran parte dall’erosione del mare. Perciò si decise di spostare il governo della città nella più protetta Rialto. In quello che fu il primo palazzo del Podestà troverete un’esposizione permanente di reperti archeologici che vi faranno immaginare l’antica Venezia. Vedrete poi la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, del XII secolo, rimaneggiata nei secoli XIV e XVI, e infine il forte austriaco. 

Camminando per le vie del borgo poi notate il Relais Alberti (Cà Alberti e Cà del Borgo), dove un tempo si trovavano le residenze nobiliari della famiglia Alberti, di origine fiorentina e banchieri della Serenissima. Per una pausa pranzo andate alla trattoria Da Scarso, amata dal disegnatore Hugo Pratt, il papà di Corto Maltese, che venne a vivere a Malamocco negli anni ’70. 

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(Foto: ©Marcoss / Shutterstock)

Visitare la chiesa di San Nicolò

Nella parte settentrionale del Lido di Venezia si trova la chiesa e abbazia di San Nicolò, edificata nel 1044 per volere del doge Domenico Contarini. Ai tempi della Repubblica di Venezia, qui veniva celebrata la solenne messa di ringraziamento al termine della cerimonia dello sposalizio del mare, durante la Festa della Sensa. 

In questa chiesa inoltre sono conservate alcune reliquie di San Nicola, noto come San Nicola da Myra o san Nicola Magno, un’altra parte di queste reliquie si trovano invece nella basilica di San Nicola a Bari.

L’attuale chiesa fu costruita nel 1627 accanto a un preesistente monastero benedettino, convertito in epoca napoleonica in caserma militare. Oltre al coro con rilievi seicenteschi, raffiguranti scene della vita di San Nicolò, notate due importanti dipinti: una Madonna con il putto di Palma il Vecchio e un San Giovannino di Palma il Giovane.

Rilassarsi sulle spiagge dei grand hotel 

Il Lido di Venezia ha ben 10 chilometri di spiagge spesso premiate con la Bandiera Blu, dove spiccano gli eleganti stabilimenti balneari dei grand hotel come l’Excelsior o il Grand Hotel des Bains, ambientazione del racconto La morte a Venezia di Thomas Mann e dell’omonimo film di Luchino Visconti. 

Tra raffinati capanni e antiche cabine dei lussuosi stabilimenti, vi sembrerà di tornare indietro nel tempo. Ma lungo il litorale troverete anche grandi spazi liberi e selvaggi come quelli di fronte alla pineta degli Alberoni, ultimo lembo di terra del Lido che guarda verso Pellestrina. Qui consigliamo una sosta al baretto Macondo. 

Esplorare l’Oasi Wwf Dune degli Alberoni 

L’Oasi del WWF Dune Degli Alberoni è una riserva naturale di grande bellezza che delimita ad est il bacino della Laguna di Venezia, dove il litorale adriatico è lungo circa 2 km e si allarga a ventaglio dai Murazzi verso l’estremità sud del Lido. I litorali dell’alto Adriatico sono ambienti di grande interesse naturalistico sulla rotta migratoria che dall’Africa conduce al nord-est europeo. 

Il nucleo dell’Oasi degli Alberoni, composto da pineta e da un sistema di dune, non esisteva fino al 1800, in quanto il mare lambiva il Forte Alberoni del 1600, oggi situato all’interno del campo di golf che si trova a circa 800 metri dalla spiaggia. L’oasi si formò a seguito della costruzione della diga nord della bocca di Malamocco nel 1872 e così a ridosso della zona la corrente marina ha accumulato enormi quantità di sabbia, che formano l’attuale spiaggia.

Qui vedrete dunque un vasto sistema di dune, tra quelli meglio conservati dell’alto Adriatico.

Passeggiare ai Murazzi del Lido 

I Murazzi sono una diga in pietra d’Istria bianca, costruita dalla Repubblica di Venezia per arginare il mare. Sono divisi in tre sezioni: quella del Lido (circa 5 km tra Ca’ Bianca ed Alberoni), quella di Pellestrina (10 km tra Santa Maria del Mare e Ca’ Roman) e la sezione di Sottomarina (1255 metri tra il Forte San Felice e Sottomarina. I Murazzi vennero ideati e realizzati nel XVIII secolo. Vennero danneggiati dalle mareggiate soprattutto da quella del 4 novembre 1966, quando il loro cedimento fu una delle cause dell’acqua alta che sommerse Venezia. Oggi lungo i Murazzi si può passeggiare o andare in bicicletta per un giro rilassante davanti alla laguna. 

Esplorare la laguna 

La Laguna Veneta conta oltre 118 isolotti, entrati a far parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco. Venezia quindi offre un’incredibile varietà di microcosmi e storie da scoprire. Il Lido è il punto di partenza ideale per visitare le isole del nord, tra cui le più conosciute come Torcello, Murano e Burano. Chi cerca un luogo più intimo invece può andare a San Francesco del Deserto, una piccola isola che ospita un convento di frati minori, che si ritiene fondato da San Francesco d’Assisi, oggi aperto alle visite o a chi vuole meditare. Sant’Erasmo è invece dal Cinquecento l’isola orto che rifornisce Venezia di frutta e ortaggi, dove pedalare piacevolmente tra vigne e frutteti. 

Dal Lido si raggiunge facilmente anche Pellestrina, un’altra lingua di terra che protegge la laguna, dove scoprire un antico borgo di pescatori con le caratteristiche case colorate e i Murazzi lungo il mare.

Unita a Pellestrina dalla diga artificiale dei Murazzi, Cà Roman costituisce il lembo meridionale dei lidi che, da Cavallino a Chioggia, separano la laguna di Venezia dal mare. Cà Roman vanta uno degli ambienti dunali più integri di tutto l'alto Adriatico, dove si trova la Riserva naturale LIPU, il rifugio di numerose specie di uccelli che qui vengono a riposarsi lungo le rotte migratorie. 

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Dedicarsi allo sport tra storia e tradizione 

Al Lido si trova infine il circolo di golf di Venezia, uno dei più antichi d’Italia, che secondo una leggenda fu ideato dal magnate automobilistico Henry Ford sulle rovine di un forte austriaco. Fu frequentato da ospiti illustri e scelto da Hitler e Mussolini per il loro primo incontro in gran segreto. È un golf club che offre un percorso di 18 buche, PAR 72, sospeso tra mare e laguna. Chi non gioca può intrattenersi al ristorante o al bar. 

Se poi volete scoprire un’altra tradizione della laguna riservate alcune lezioni di voga alla veneta o un giro al tramonto con Bepi Fongher, soprannominato il “re del remo”, che ha vinto ben 14 regate storiche. Oggi, insieme alla famiglia, tramanda la difficile arte di remare in piedi con un solo remo su imbarcazioni speciali, tra cui la gondola. 

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