Si può trascorrere una giornata fuori porta sui colli Euganei, girovagando tra percorsi nella natura, borghi, cantine e castelli.
Esplorare le antiche cittadine e borghi medievali che custodiscono preziose opere d’arte e ville nobiliari. Scoprire gli inaspettati canali di Treviso.
Tornare sulle tracce dello scrittore e poeta Francesco Petrarca che in queste zone trascorse gli ultimi anni della sua vita.
Infine concedersi un momento di meritato relax alle Terme Euganee. Ecco cosa fare nei dintorni di Padova.
I colli Euganei
Per una vacanza di relax in totale sintonia con la natura dirigetevi verso i tanti colli del Veneto. Tra i più conosciuti ci sono i colli Euganei, situati nei dintorni di Padova.
Sono rilievi conici di origine vulcanica che raggiungono i 601 metri col Monte Venda, tappezzati di ulivi e viti.
Se volete scoprire l’antica tradizione vitivinicola percorrete la Strada del Vino dei Colli Euganei che vi porterà in giro per le cantine dove si producono 11 tipologie di vino DOC.
Soggiornare sui colli Euganei vuol dire anche rilassarsi nella natura del parco regionale e godere della millenaria cultura delle terme.
In questa zona inoltre vale la pena visitare: il complesso termale di epoca romana di Montegrotto, la secentesca Villa Barbarigo a Valsanzibio, il Museo della Navigazione Fluviale di Battaglia, il borgo medievale Arquà Petrarca dove il celebre poeta trascorse gli ultimi anni della sua vita, l'orientaleggiante fortezza del Catajo, il Museo Geopaleontologico di Cava Bomba a Cinto Euganeo, l'Abbazia di Praglia dell'XI secolo, in cui i monaci restaurano antichi codici e si dedicano all'erboristeria, la Rocca di Monselice, il castello di Valbona di Lozzo Atestino, il castello di Este e le mura di Montagnana.
I colli Euganei, infine, sono costellati di paesini, ville e pievi da esplorare in una vacanza all’insegna del relax, del benessere e della natura.
Terme Euganee
Con il termine Terme Euganee si indica la zona a sud di Padova rappresentata dai cinque comuni termali di Abano Terme, Montegrotto Terme, Galzignano Terme, Battaglia Terme e Teolo, che assieme costituiscono il più grande polo termale d’Europa: il Bacino Termale Euganeo.
Il comprensorio si estende su un’area di 36 kmq ai piedi dei Colli Euganei. Le acque termali qui sgorgano da oltre tremila anni e la sorgente è stata individuata a nord-ovest dei Colli Euganei, principalmente nel territorio prealpino sedimentario delle Piccole Dolomiti.
Le acque termali iniziano il loro lento cammino di discesa tra sistemi di fratture delle permeabili rocce calcaree, raggiungendo circa 3.000 metri di profondità, fino ad affiorare in superficie a una temperatura media di 75°C.
Queste acque, inoltre, sono definite "ipertermali" poiché possono raggiungere punte massime di circa 86 C°. Non resta che godersi i benefici delle Terme Euganee in uno dei 130 stabilimenti o dei 100 hotel termali della zona.
Le Terme Euganee sono, dunque, la meta ideale per chi vuole unire il benessere delle terme a una vacanza a contatto con la natura.
Bassano del Grappa
A circa un'ora da Padova si trova Bassano del Grappa, una graziosa cittadina medievale sul fiume circondata da colline.
Il suo centro storico è uno scrigno di opere d’arte di artisti come Palladio, Canova, Jacopo da Ponte, Marinali e Dall’Acqua.
A Bassano, inoltre, si trova il Museo Civico più antico nel Veneto, ma merita una visita anche la suggestiva Loggia dei Potestà.
Il monumento simbolo della città è il Ponte Vecchio, costruito sul progetto del Palladio e legato all'epopea degli alpini della Grande Guerra. Nei secoli, a causa di improvvise piene, è stato ricostruito diverse volte ma sempre nel rispetto dell'originario disegno palladiano.
Vicino al ponte si trova il piccolo ma affascinante Museo degli Alpini che conserva documenti storici e cimeli d'epoca. Testimonianza dell’epoca medievale è, invece, la fortezza, eretta a difesa della città e della quale rimangono le torri e la cinta murarie.
La Torre Civica poi permette di godere dall'alto di un panorama esclusivo sulle vicine montagne e il Duomo.
Bassano del Grappa è rinomata, inoltre, per l’antica tradizione della ceramica legata alla storia della famiglia Antonibon, che si può ammirare al Museo della ceramica a Palazzo Sturm.
Un’altra grande tradizione che ha reso famosa Bassano del Grappa è la tipografia, che l’illustre famiglia dei Remondini sviluppò tra il 1600 e il 1800.
Marostica
Marostica è una delle più belle cittadine murate del Veneto. La caratteristica cinta muraria parte dal Colle Pausolino e scende fino al centro storico, collegando il castello superiore a quello inferiore.
Si può percorrere il panoramico Sentiero dei Carmini lungo le mura che regala un panorama suggestivo, prima di visitare il Doglione, anticamente detto Rocca di Mezzo, risalente all'epoca medioevale.
L'edificio fu prima casello daziario per le merci in entrata ed in transito e poi sede della cancelleria dell'archivio dei protocolli e dell'armeria.
Lungo il cammino tra i due castelli inoltre potrete visitare la Chiesa dei Carmini, una chiesa seicentesca dall’elegante facciata bianca che si staglia contro il verde del colle su cui sorge il castello.
Ciò che però rende Marostica davvero unica è la tradizione della partita a scacchi con personaggi viventi, che viene messa in scena ogni due anni, nel secondo weekend di settembre, per commemorare una vera partita giocatasi nel Quattrocento.
Oggi come allora le pedine sono persone in carne ed ossa che si muovono seguendo i comandi di due cavalieri innamorati della stessa fanciulla.
La scacchiera è il meraviglioso pavimento della piazza degli Scacchi per l’appunto. Costruita nel Trecento dagli Scaligeri come luogo di scambi commerciali, la piazza è di forma rettangolare ed è delimitata da splendidi palazzi storici d’epoca medievale e veneziani.
Sul lato sud sorge il suggestivo complesso del Castello Inferiore, su quello nord il Palazzo del Doglione e sui lati est e ovest palazzi porticati. È qui che si svolge una delle rievocazioni storiche più spettacolari d’Italia, a cui partecipano centinaia di attori e figuranti nelle vesti di dame e cavalieri, cerimonieri, giullari, araldi e altri personaggi del Medioevo.
Treviso
Treviso sorprende con i suoi inaspettati canali, che sono nati dalla divisione in rami, detti cagnani, del fiume Botteniga. Il fiume quindi entra nella città veneta passando sotto il Ponte de Pria in corrispondenza del quale vi sono delle chiuse, ideate e fatte costruire da Fra’ Giocondo.
Altri due rami del Botteniga costeggiano le mura cittadine per immettersi poi nel fiume Sile che lambisce il lato sud del centro storico.
Il Cagnan Medio, o canale dei Buranelli, è uno dei più pittoreschi. Il nome deriva da uno dei ponti che attraversa il corso d'acqua, detto appunto ponte dei Buranelli, nei pressi del quale si trova tuttora un palazzo cinquecentesco, un tempo dimora e magazzino di commercianti provenienti da Burano.
Un altro bel corso d’acqua è il Canale della Roggia, che percorre la parte occidentale del centro storico, passa nelle vicinanze di Piazza Duomo e poi di Piazza Borsa, per confluire infine nel Sile.
Il Canale delle Scorzerie, invece, prende il nome dalle vicine concerie di una volta. Esplorate i meravigliosi canali, attraversando gli storici ponti come quello dell’Università o Ponte Dante. Treviso vanta inoltre 33 magnifiche fontane, a ribadire lo stretto rapporto della città con l’acqua.
Immergetevi, dunque, in questa autentica città veneta, tra mura medievali, stradine acciottolate e chiese affrescate.
Arquà Petrarca
Arquà Petrarca è il centro dei Colli Euganei che, più di tutti gli altri, mantiene inalterato il fascino antico dei borghi medievali.
Il suo nome deriva forse da Arquata montium, che significa “chiostra dei monti”, ma deve la sua notorietà alla fama eterna del poeta e scrittore Francesco Petrarca, che vi trascorse gli ultimi anni della sua vita.
Potreste visitare la casa di Petrarca, donatagli dal signore di Padova, Francesco il Vecchio da Carrara. La casa era originaria del Duecento e fu lo stesso Petrarca, a partire dal 1369, a presiedere i lavori di restauro.
Attualmente sono ancora conservati, lo studiolo in cui morì il poeta, con sedia e libreria pare originarie.
Poi proseguite per la chiesa di S. Maria Assunta che ospitò il funerale di Petrarca, poi sepolto nelle sue vicinanze come da testamento. Non perdete l’Oratorio della SS. Trinità, con una pala di Palma il Giovane e la duecentesca Loggia dei Vicari.
Era una chiesa romanica molto cara a Petrarca, che qui era solito recarsi a pregare. Nei dintorni poi si può visitare Villa Emo a Fanzolo di Vedelago, una delle più belle ville venete progettate dall’architetto Andrea Palladio nel periodo della maturità: è l’unione perfetta tra funzione agricola e funzione celebrativa.
Se la corte antistante l’ingresso era dedicata alle faccende agricole basta addentrarsi per scoprire meravigliosi affreschi del Cinquecento veneto. Infine esplorate il parco regionale dei Colli Euganei in cui si trova questo suggestivo borgo, tra ulivi e flora mediterranea, ai piedi del Monte Piccolo e del Monte Ventolone.
Este
Ai piedi dei Colli Euganei sorge Este, il principale insediamento degli antichi veneti che la abitarono già nell'età del ferro. Importante colonia romana fondata da Augusto intorno alla metà dell'XI secolo, Este divenne il centro della famiglia degli Estensi, una delle più longeve dinastie europee.
Oggi dell'imponente fortezza medievale edificata dagli Estensi ed ampliata dai Carraresi rimane la cinta muraria lunga oltre un chilometro e due torri maistre che circondano uno splendido giardino pubblico.
I circa quattro secoli di dominio veneziano invece hanno lasciato i bei palazzi della centralissima Piazza Maggiore, tra cui il Palazzo del Municipio, e le belle ville.
Tra queste, villa Kunkler, che ospitò Byron e Shelley, villa Cornaro-Benvenuti, villa Contarini degli Scrigni (detta 'Vigna Contarena') e villa Zenobio-Albrizzi. Nel centro storico inoltre si può visitare la Cattedrale di Santa Tecla, un'imponente chiesa romanica che risale all'XI secolo, che conserva il corpo incorrotto della beata Beatrice d'Este e la grandiosa pala del Tiepolo raffigurante Santa Tecla che intercede per liberare la città dalla peste.
Meritano una visita anche la basilica di Santa Maria delle Grazie, costruita per ospitare un'icona di scuola cretese-bizantina considerata miracolosa e la chiesa della Beata Vergine della Salute, scrigno di capolavori di Antonio Zanchi.
Palazzo Mocenigo poi ospita il Museo Nazionale Atestino, che custodisce reperti protostorici, dell'età del ferro e di epoca romana provenienti dagli scavi condotti a partire dalla seconda metà del XIX secolo a Este, Lozzo e Arquà, oltre che dalle campagne della Bassa Padovana.
Este inoltre è rinomata per la produzione di ceramica artistica, perciò vedrete molte botteghe e laboratori.
Monselice
A poca distanza da Padova si trova anche Monselice, un antico borgo medievale incorniciato dai colli Euganei.
Passeggiando nel centro noterete subito l’antica torre civica, costruita nel 1244 per ordine di Federico II. Il monumento più illustre è il castello Cini, risalente all'alto Medioevo, ristrutturato da Ezzelino da Romano e ampliato dai Carraresi.
È un maestoso complesso di edifici articolati in quattro nuclei, edificati in un arco temporale compreso tra l'XI e il XVI secolo.
Lungo la via del Santuario, che porta sul colle della rocca, vedrete poi altri pregevoli monumenti come il Palazzo del Monte di Pietà con l'elegante Loggetta e la chiesa di San Paolo con la cripta di San Francesco, ora Museo della Città.
Sulle pendici del colle della rocca si trova anche la pieve di Santa Giustina, intitolata alla protomartire padovana, anche chiamata Duomo vecchio, che fu sede del canonicato di Francesco Petrarca. In stile tardo romanico e abbellita da elementi decorativi gotici, la pieve conserva un pregevole polittico di Paolo Veneziano e offre una vista meravigliosa sul borgo e i Colli Euganei.
Continuando lungo via del Santuario si arriva alla Porta Romana dove inizia il suggestivo percorso del Santuario Giubilare delle Sette Chiese, un breve pellegrinaggio che termina all'Oratorio di San Giorgio inserito nel complesso monumentale di Villa Duodo.
Sulla cima del colle vedrete i resti del Mastio Federiciano, voluto dall'imperatore Federico II di Svevia. Se avete tempo, nei dintorni di Monselice sorgono poi interessanti dimore patrizie come Villa Pisani, Villa Contarini e Villa Emo.
Il periodo più vivace dell’anno a Monselice è settembre durante la Giostra della Rocca, una manifestazione storica che porta nove contrade a sfidarsi in diverse competizioni e che si conclude con una spettacolare sfilata di oltre mille figuranti in costume d'epoca.