Veneto

Cosa vedere a Murano in un giorno

Murano
09-09-2021

Uno dei più famosi isolotti che fanno parte della laguna di Venezia, meglio conosciuta come l’isola del vetro: è Murano, un piccolo gioiello di arte e colori che è capace di raccontare il suo fascino in ogni scorcio e viuzza.

Murano è oggi una delle mete turistiche più gettonate per chi visita Venezia e, in parte, è come se replicasse in scala la pianta del capoluogo veneto. Anche questo borgo infatti, come Venezia, è costituito a sua volta dall’unione di cinque piccoli isolotti ed è attraversato da canali. Il canale centrale viene detto, anche qui, canal Grande.

Il vetro è il grande protagonista dell’isola e in ogni si trovano botteghe e laboratori artigianali. Ma Murano non è solo questo e, per le sue vie, c’è tanto da vedere. Ecco allora cosa fare e cosa visitare a Murano.

Cosa vedere a Murano 

  • Museo del Vetro
  • Basilica dei Santi Maria e Donato 
  • Cattedrale di Santa Chiara
  • Palazzo Da Mula
  • Faro di Murano 
  • Ponte Longo 
  • Vetrerie
  • Colonna Romana

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Un po’ di storia

La fortuna di questo piccolo isolotto inizia nel 1291 con un decreto che obbligò il trasferimento a Murano di tutte le vetrerie presenti a Venezia. Lo spostamento completo  di laboratori e botteghe avvenne tra il 1291 e il 1295. Quello che – dal 453, dopo l’attacco degli Unni – era diventato un piccolo borgo abitato da marinai e pescatori, si trasformò quindi, dopo quasi un millennio, in un centro artigianale che conserva ancora oggi il suo prestigio e la sua unicità.

La decisione di trasferire la lavorazione del vetro fuori dal centro, aveva due fondamentali ragioni. Innanzitutto le botteghe dei vetrai erano soprattutto costruite in legno e all’interno si lavorava con il fuoco.

Non era raro, quindi, che i laboratori si incendiassero. Allontanare dal centro della città queste attività serviva a diminuire il rischio di provocare danni ai monumenti e ai cittadini della Repubblica di Venezia. Ma non solo: i veneziani cercarono di isolare l’arte dei maestri vetrai anche per evitare che le loro tecniche si diffondessero e che altri, fuori dal territorio della Repubblica, imparassero a lavorare così bene il vetro. Tutti gli artigiani erano infatti costretti non solo a lavorare ma anche a vivere sull’isola e potevano lasciare Venezia solo con un permesso speciale.

Il faro di Murano

Murano, oltre a essere la patria del vetro, ospita diverse opere architettoniche che meritano di essere conosciute e visitate. Una di queste è il celebre faro. Costruito in marmo d’Ischia e lavorato con una tecnica speciale e un gioco di specchi che lo hanno fatto diventare un punto di riferimento per chiunque visiti Venezia. La sua luce infatti arriva fino al lido e questo lo ha reso particolarmente importante per il traffico marittimo della laguna.

L’architettura religiosa

Le opere più importanti però sono quelle di carattere religioso. Prima del passaggio di Napoleone Bonaparte le Chiese presenti sull’isola erano ben 18, ora ne sono rimaste solo 3. La più importante è la Basilica dei Santi Maria e Donato il cui pavimento è stato ornato con la stessa trama di mosaico della Basilica di San Marco a Venezia. Inizialmente questa chiesa era dedicata solo a Maria Vergine, in un secondo momento, quando iniziò a ospitare le spoglie di San Donato, l’intitolazione coinvolse anche il Santo. Le altre due chiese da visitare sono Santa Maria degli angeli e San Pietro martire. La prima, costruita sul canal Grande, venne eretta nel 1188 ma ebbe un’esistenza trvagliata: una parte di essa per un lungo periodo venne destinata a una struttura ospedaliera e poi a un lazzaretto.

Venne riconsacrata nel 1529, ad oggi è visitabile solo su prenotazione. La chiesa di San Pietro Martire, invece, ospita oggi gran parte delle opere e dei dipinti che si trovavano nelle 18 Chiese dell’isola che oggi non sono più visitabili perché distrutte e saccheggiate.

La Cattedrale di Santa Chiara

Pur essendo nata come Chiesa cattolica, la Cattedrale di Santa Chiara è ormai sconsacrata da diversi secoli. È stata l’abitazione nel corso della sua storia, di monaci agostiniani e suore benedettine ma oggi è conosciuta come la cattedrale del vetro. Essa infatti ospita la più antica fornace vetraia dell’isola e di tanto in tanto è utilizzata come location per balli e feste private. La struttura è costruita su due piani: al piano terra si trovano il laboratorio in cui assistere alla lavorazione del vetro e alla particolare tecnica del vetro soffiato, lo spazio commerciale in cui acquistare souvenir e anche un angolo bar. Al piano superiore è invece allestita una mostra permanente di oggetti in vetro di Murano non destinati alla vendita.

Il museo del vetro

Dulcis in fundo: Murano è soprattutto conosciuta per il museo del vetro. Allestito nell’antico palazzo dei vescovi di Torcello, costruito in stile gotico, il museo è una delle principali attrattive dell’isolotto. Fu fondato nel 1861 dall’abate Vincenzo Zanetti e l’ano successivo venne addirittura legato a una scuola che si occupava di far studiare ai maestri vetrai i disegni e i modelli contenuti nel museo. Oggi la struttura fa parte dei musei civici di Venezia e le sale espositive sono divise a seconda del periodo storico a cui risalgono le opere dei maestri vetrai. Si va dalle origini che risalgono a civiltà come quella egizia, mesopotamica e romana fino alle opere realizzate negli anni 70 del 900.

Uno spazio particolare è dedicato alla collezione delle murrine. Il museo è visitabile dal giovedì alla domenica tra le 11:00 e le 17:00. A causa delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria è preferibile prenotare la propria visita, l’ultimo ingresso è consentito a partire dalle ore 16:00.

Mappa e cartina

Autore: Paola Toia

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