Nel cuore della Valbelluna sorge un canyon scavato da millenni di erosioni causate dalle acque. Si tratta del Brent de l’art, che deve il suo nome a “Brenta” che indica un corso d’acqua che scorre in una valle, lungo un percorso stretto. E “Ardo”, che in dialetto bellunese arcaico vuol dire gola rocciosa, ma è anche il nome di uno degli affluenti del Piave. Il nome completo dovrebbe significare proprio: “Piana del torrente Ardo”.
Il Brent de l’Art è un tesoro veneto nascosto e spesso non valorizzato a dovere, ma, soprattutto negli ultimi anni, sta raccogliendo un numero sempre maggiore di visitatori. Andiamo a scoprirlo meglio.
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Brent de L'art
- Dove si trova
Nel territorio comunale di Borgo Valbelluna e in particolare nella frazione di Sant’Antonio di Tortal (provincia di Belluno). Il Canyon è raggiungibile in macchina dal centro del borgo di Sant’Antonio percorrendo pochi km. E, una volta lasciata l’automobile, ci sono circa 10 minuti di strada da percorrere a piedi fino ad arrivare all’entrata del Brent de l’Art, in località calchelora.
- Com’è fatto
Il Brent de l’Art segue un itinerario composto da strati e scaglioni di roccia. Si tratta in particolare di tre diverse varietà rocciose: la roccia bianca, quella verde che è legata in particolare agli stati argillosi del canyon e, soprattutto, la scaglia rossa.
È la roccia rossa cretacea la principale caratteristica di questo luogo e deve la sua colorazione all’ossido di ferro. La particolare tonalità scarlatta di questa tipologia di roccia è talmente tipica da prendere proprio il nome di rosso brent. La composizione della scaglia rossa deriva da fanghi carbonatici, fossili e gusci di animali marini.
È un composto stabile ma particolarmente erodibile, il che la rende la culla ideale per un corso d’acqua.
- Il percorso
Il rosso delle rocce rende la passeggiata attraverso il canyon particolarmente suggestiva e affascinante e, questa sua peculiarità, affiancata al rimbombare tipico che le grotte regalano allo scrosciare delle acque, fa del Brent de l’Art un luogo fiabesco che piace moltissimo ai bambini. Il tragitto si snoda su più livelli, in un cosiddetto percorso ad anello, adatto alle esigenze di grandi e piccini che possono affrontarlo senza estreme difficoltà.
I 5 km che compongono l’itinerario si percorrono infatti in circa 2 ore e in questo tempo si attraversano scalinate, ponti sospesi, discese ripide e sentieri dolci. Tutti intervallati, di tanto in tanto, da pannelli esplicativi che hanno soprattutto il compito di chiarire le caratteristiche fisiche e naturali di ciò che si incontra nel proprio cammino.
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Quando visitarlo
Il Brent de l’Art può essere visitato in tutte le stagioni. Si può optare per una visita “libera” in cui si sceglie di percorrere in autonomia l’itinerario prestabilito o prenotare delle visite guidate disponibili in tutti i periodi dell’anno (la Pro Loco di Trichiana consiglia questa opzione, perché suggerisce, nonostante la sicurezza del luogo, di non avventurarsi da soli).
La maggior parte dei visitatori preferiscono una gita fuori porta al Brent de l’Art durante il periodo estivo, sia per la maggiore fruibilità del percorso e sia perché – viste la maggioranza di ore di luce – i colori delle rocce e i riflessi sono esaltati dai raggi del sole che si inseriscono nelle rocce e le rendono più affascinanti e “instagrammabili”.
Molto particolare è anche però la visita nel periodo invernale, quando le acque del canyon sono ghiacciate e offrono uno spettacolo totalmente diverso ma parimenti suggestivo.
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