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Val di Non: borghi, castelli e laghi da scoprire

Val di Non

Borghi alpini, castelli medievali, imponenti montagne, laghi cristallini e suggestivi canyon compongono il meraviglioso paesaggio della Val di Non, circondata dalle maestose Dolomiti di Brenta.

La Val di Non è famosa per i suoi vasti frutteti di meli, che si estendono a perdita d'occhio, creando una scenografia spettacolare soprattutto durante la fioritura.

È perciò considerata la “valle delle mele”. Ma la Val di Non è anche molto altro. Seguiteci alla scoperta di questo gioiello del Trentino tra natura, cultura e tradizione. 

Lago di Tovel

Lago di Tovel
Lago di Tovel

Il Lago di Tovel è un meraviglioso lago di origine glaciale che si trova all'interno del Parco Naturale Adamello Brenta.

È conosciuto per il suo colore rosso intenso, causato da un'alta concentrazione di alghe unicellulari chiamate "Cryptomonas rossii".

Tuttavia, negli ultimi anni il lago ha perso il suo caratteristico colore rosso, in seguito ad alcuni interventi di gestione dell'ecosistema che hanno limitato la crescita delle alghe.

Circondato dai boschi e dalle maestose Dolomiti, il lago di Tovel offre uno scenario spettacolare, frequentato da escursionisti, amanti della natura e fotografi.

Per chi ama camminare, ci sono diversi sentieri intorno al lago che offrono viste panoramiche e consentono di esplorare l'area circostante.

Inoltre, il Lago di Tovel è anche un'importante riserva naturale, che ospita diverse specie di flora e fauna. È possibile avvistare animali come cervi, camosci, marmotte e diversi uccelli. La zona intorno al lago è protetta per preservare l'ambiente naturale e la sua biodiversità.

Se vi piacciono i laghi potreste vedere anche quello di Tret, chiamato anche Lago di Santa Maria o Felix Weiher.

Si trova nei pressi del paese di Tret, al confine tra la provincia di Trento e quella di Bolzano ed è un lago artificiale. 

Un piccolo specchio d’acqua circondato dal bosco, dove fare rilassanti camminare oppure tuffarsi nelle sue acque cristalline. Il Lago di Tret è balneabile. 

Un altro lago, sempre artificiale, è il lago Smeraldo, a Fondo.

Si trova a 1000 metri e lo si raggiunge attraverso un sentiero molto affascinante: la passeggiata del Burrone, che collega il centro di Fondo al lago e passa attraverso un canyon spettacolare scavato dal Rio Sass.

Santuario di San Romedio

San Romedio
San Romedio

Il Santuario di San Romedio affascina per la sua architettura quanto per le leggende che gli gravitano intorno.

La più famosa racconta che nel IV-V secolo il ricco austriaco Romedio lasciò il suo castello e le sue miniere di sale, si ritirò da queste parti con due discepoli in una grotta e vi passò tutta la vita liberando donne indemoniate e guarendo malati.

Prima di morire, però, il santo decise di scendere a Trento a salutare l’amico vescovo Vigilio, il grande evangelizzatore del Trentino.

Quando andò a prendere il cavallo, trovò un orso che stava finendo di divorarlo. Senza scomporsi, si mise in groppa all’orso e percorse tutta la Val di Non facendo un ingresso trionfale a Trento.

La leggenda ha reso popolare il santo eremita e patrono della Val di Non che fondò questo affascinante santuario della Val di Non. Si trova arroccato su una rupe calcarea alta oltre 70 metri ed è composto da cinque chiese sovrapposte, costruite in periodi diversi.

La chiesa inferiore, la più antica, risale al X secolo, mentre le altre chiese sono state aggiunte nel corso dei secoli successivi. Il santuario, oggi gestito da due frati dell’ordine di San Francesco d’Assisi, è dunque il più interessante esempio di arte cristiana medievale del Trentino e un luogo di culto importante che ogni anno richiama  200.000 pellegrini.

Il 15 gennaio è il giorno in cui si festeggia il santo, nel santuario viene celebrata una messa e preparato il tipico piatto del pellegrino.

Oggi a San Romedio si arriva anche con la carrozzabile, ma è più suggestivo percorrere a piedi uno dei quattro sentieri che lo raggiungono: il più noto sale da Sanzeno in 45 minuti seguendo un antico canale di irrigazione nella stretta gola rocciosa del rio San Romedio. 

Infine vi aspetta una ripida scalinata di 131 gradini. Alla base del santuario vedrete inoltre un'area faunistica in cui vive un esemplare di orso bruno.

Merita una visita poi la Basilica dei Martiri nella vicina Sanzeno, considerata la “chiesa madre” di tutta la Val di Non.

Ha un campanile romanico a trifore che sorge proprio dove, secondo la tradizione, il 29 maggio 397 furono martirizzati i santi Sisinio, Martirio e Alessandro, arrivati dalla lontana Cappadocia a evangelizzare la valle e le cui reliquie sono conservate in una cappella, dentro un'urna di marmo rosso.

Castel Thun

Castel Thun
Castel Thun

Il Castel Thun è il più emblematico della Val di Non e tra i più sontuosi d’Italia.

Fu costruito nella metà del XIII secolo e fu la sede della potente famiglia dei Thun, già banchieri degli Asburgo, che lo hanno posseduto e abitato senza interruzioni dal XIII secolo sino al 1982.

Il castello è situato in cima ad una collina a 609 metri vicino al paese di Vigo di Ton in una bellissima posizione panoramica.

È una struttura civile-militare tipicamente gotica circondata da un complesso sistema di fortificazioni. Oltrepassata la porta del ponte levatoio e superato il primo cortile, a sua volta percorso sul lato settentrionale da un lungo colonnato, si incontra l'ingresso del palazzo comitale. Al piano terra si trovano le stanze pubbliche, mentre al primo piano si trovavano le stanze dei signori.

Fra le numerose sale, ancora riccamente arredate, la più interessante è la "stanza del vescovo", con lo spettacolare soffitto a cassettoni in legno di cirmolo, una porta monumentale e il letto a baldacchino in cui morì Pietro Vigilio Thun, ultimo principe vescovo di Trento.

Esplorate dunque le 150 stanze di questa enorme dimora signorile che custodisce gli arredi originali, magnifiche opere d’arte, una biblioteca di 7300 libri, una cappella affrescata e i grandi giardini.

Vale la pena poi vedere anche altri castelli della Val di Non, in totale una ventina, ma non tutti visitabili.

Per esempio potreste vedere il Castel Belasi, fondato nel XIII secolo come feudo tirolese, il Castel Coredo, austero palazzo settecentesco nel comune di Predaia, oppure il Castel Nanno, un tempo residenza di campagna della famiglia Madruzzo, segnato dal passaggio dei soldati austriaci, italiani e tedeschi durante il XX secolo.

Da non perdere il Castel Valer, abitato dal 1368 dai conti Spaur e perfettamente conservato, con la svettante torre ottagonale di 40 metri, la più alta del Trentino.

Tra le sue 88 sale che conservano gli arredi originali cercate il Salone Ulrico, con il fortepiano sul quale si dice abbia suonato Mozart.

Notevole, nei giardini, la cappella di San Valerio affrescata da Giovanni e Battista Baschenis, i “pittori vaganti” bergamaschi che tra il ’400 e il ’500 decorarono chiese e palazzi del Trentino occidentale.

Valle dei Canyon

Valle dei Canyon
Valle dei Canyon

La Valle dei Canyon è una suggestiva e affascinante area naturale caratterizzata dalla presenza di strette e profonde gole scavate dall'erosione dell'acqua nel corso dei secoli.

Tra i canyon più conosciuti ci sono il Canyon Rio Sass e il canyon nel Parco Fluviale Novella.

Il Canyon Rio Sass si trova vicino al paese di Fondo ed è accessibile tramite una passeggiata guidata che porta i visitatori attraverso stretti sentieri e ponti sospesi.

Durante il percorso, si possono ammirare le pareti rocciose alte e imponenti, le cascate e le piscine naturali che si formano lungo il fiume Sass.

Nel Parco Fluviale Novella invece si trova una profonda forra scavata nella roccia lungo il torrente Novella, che taglia in due la parte alta della Val di Non. È uno stretto e affascinante canyon che si può ammirare a piedi o da un’altra prospettiva. A bordo dei kayak si possono infatti esplorare in profondità le selvagge gole del torrente Novella.

I borghi della Val di Non

Cles
Cles

La Val di Non è costellata da numerosi borghi di montagna dove scoprire il volto autentico del Trentino.

Tra i più belli consigliamo Cles, il centro più grande della Val di Non e il capoluogo.

Situato nel cuore della valle, Cles è il punto di partenza ideale per raggiungere il Dos di Pez, dal quale ammirare una vista mozzafiato sul Castel Cles.

Da Cles tra l’altro parte uno dei più bei itinerari per e-bike del Trentino-Alto Adige, che attraversa magici scenari della Val di Non fino ad arrivare alle acque azzurrissime del lago di Tovel.

Sfruz è invece un tipico villaggio alpino, uno dei comuni più alti e antichi di tutta la Val di Non posto a più di 1000 metri di altitudine sull'altopiano della Predaia.

Merita una visita anche Senale, che fa parte dei comuni dell'Alta Val di Non in cui viene parlata prevalentemente la lingua tedesca. Si trova ai piedi del Monte Luco ed è uno dei luoghi di riferimento per visitare il vicino Passo delle Palade.

I sentieri conducono in alto ai pascoli alpini e al noto Lago di Santa Maria, meglio conosciuto come Lago di Tret, e in basso verso il Canyon del Rio Novella e alla Cascata di San Felice.

Monte Peller

Monte Peller
Monte Peller

Il Monte Peller è una maestosa montagna alta 2.502 metri che offre una vista panoramica spettacolare sulla valle circostante e sulle imponenti cime delle Dolomiti di Brenta.

È una meta popolare per gli amanti dell'escursionismo e dell'alpinismo, poiché offre numerosi sentieri ben segnalati che conducono alla sua vetta.

Durante le escursioni d’estate ammirate la bellezza della flora e della fauna alpina, tra boschi rigogliosi, pascoli verdi e fiori selvatici che colorano il paesaggio.

D’inverno, invece, il Monte Peller è il luogo ideale per lo sci alpinismo e le escursioni con le ciaspole.

Strada della Mela e dei Sapori della Val di Non e della Val di Sole

La "Strada della Mela e dei Sapori della Val di Non e della Val di Sole" è un percorso turistico e gastronomico che si estende attraverso la Val di Non e la Val di Sole, due valli nella provincia di Trento.

La strada mette in evidenza la produzione di mele, che è una delle principali attività agricole della zona, e offre ai visitatori l'opportunità di scoprire i sapori locali e le tradizioni culinarie.

La strada è caratterizzata da numerosi frutteti di meli, che si estendono per chilometri, creando un paesaggio pittoresco e rigoglioso. Durante i mesi di fioritura, i frutteti si trasformano in un mare di fiori bianchi e rosa, offrendo uno spettacolo mozzafiato.

Lungo la Strada della Mela e dei Sapori, ci sono diverse aziende agricole, fattorie, cantine e aziende di trasformazione che aprono le loro porte ai visitatori. Qui è possibile conoscere il processo di coltivazione delle mele, visitare i frutteti e assaggiare una varietà di prodotti a base di mela, come succhi, sidro, marmellate e torte.

Ma scoprirete anche caseifici, birrifici e aziende agricole che producono formaggi, salumi, miele e altri prodotti locali. Fermatevi in uno dei tanti ristoranti e agriturismi lungo il percorso per gustare i sapori locali.

Cosa mangiare in Val di Non

La tradizione gastronomica della Val di Non propone i piatti tradizionale del Trentino-Alto Adige: canederli, strangolapreti alla trentina (di solito con burro, formaggio e speck), spätzle o gnocchetti tirolesi, tortei di patate (piccole frittelle di patate da accompagnare a salumi, formaggi, insalata), polenta e capus (cavolo cappuccio), minestra di orzo.

Infine la regina della gastronomia locale è la mela della Val di Non, utilizzata per preparare il famoso strudel e svariate torte alla frutta.

Accompagnate la cena con uno dei pregiati vini del Trentino, tra cui Merlot, Cabernet, Pinot, Chardonnay o gli ottimi spumanti della zona.

Come muoversi in Val di Non

Si può raggiungere la Val di Non in auto per poter essere liberi di esplorarla in lungo e largo.

Altrimenti ci si può spostare facilmente con i trasporti pubblici.

Basta arrivare a Trento, da lì ogni ora partono treni che in 60 minuti portano in Val di Non e poi proseguono per la Val di Sole. Dalle stazioni di Dermulo e Cles poi partono i bus che collegano le diverse località della valle.

Quando andare in Val di Non

L’inverno è chiaramente la stagione ideale per gli amanti degli sport invernali, anche se in alcune località, come la Marmolada, lo Stelvio e il Tonale, è possibile sciare anche nei mesi estivi.

Chi invece preferisce trekking, passeggiate nella natura e visite dei borghi della Val di Non dovrebbe andare nei mesi estivi, tra giugno e settembre, quando le temperature sono miti e le giornate più lunghe.

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