
Quest’anno avete deciso di andare in vacanza in montagna? Una meta ideale può essere l’Alto Adige: natura incontaminata, storia e divertimento si intrecciano in modo naturale, creando i presupposti per un viaggio indimenticabile, sia per i grandi che per i piccoli.
Qualche consiglio su cosa vedere in Alto Adige? Di seguito trovate i nostri suggerimenti.
Cosa vedere in Alto Adige
Tra gli amanti della montagna, viene definito la “perla tra i laghi alpini”. Per i più social è sicuramente una delle mete più instagrammabili di sempre. Il lago di Braies è il più grande del versante dolomitico e dista quasi 100 km dal capoluogo Bolzano. Conosciuto dai più, in quanto scelto come location di sfondo della fiction “Un passo dal cielo” con Terence Hill, le sue origini affondano le radici nella leggenda, la quale racconta che dei selvaggi giunsero fino alla Valle di Braies, in cerca di oro e pietre preziose. Avendole trovate e non volendo farsele derubare dai pastori, scavarono delle fontane sotterranee, dove nascondere il bottino. Fu così che nacque il lago di Braies. Raggiungerlo è semplice: basta dirigersi verso Brunico lungo la SS49 e poi prendere lo svincolo verso Braies.
- I giardini di Castel Trauttmansdorff a Merano
Alle porte della cittadina di Merano, grazioso borgo che da solo val bene una visita, questi giardini, estesi su una superficie di 12 ettari, ricreano oltre 80 ambienti botanici, presentati sotto forma di anfiteatro naturale terrazzato, con un panorama mozzafiato sulle Alpi circostanti. Nell’Ottocento Merano era una meta gettonatissima per i turisti di tutta Europa, compresa la Principessa Sissi d’Austria, la quale aveva eletto Castel Trauttmansdorff come sua residenza invernale. Situati a est della città, i giardini sono facilmente raggiungibili in auto, prendendo l’uscita dell’autostrada di Merano Sud.
- Tre cime di Lavaredo
Le tre cime di Lavaredo sono un simbolo per l’Alto Adige, tanto da essere state dichiarate nel 2009 Patrimonio dell’Unesco. Si chiamano tre cime, proprio perché sono tre imponenti obelischi di roccia: la cima Grande al centro, poi la Piccola e la Ovest.
Le si può raggiungere, passando per la Val di Rienza, oppure dal versante veneto, partendo dal rifugio Auronzo. Per chi ama camminare, da non perdere il percorso che le circumnaviga con scorci davvero imperdibili. Qui trovate tutte le informazioni per vacanze sulle Dolomiti dell’Alto Adige.
- Ötzi la mummia, presso il Museo Archeologico dell’Alto Adige
A Bolzano, presso il Museo Archeologico dell’Alto Adige, potrete avere il piacere di vedere da vicino Ötzi, una delle mummie più antiche del mondo, con i suoi circa 5000 anni. Gli studiosi ne hanno ricostruito la storia: era un pastore, che colto improvvisamente dalla morte, è rimasto conservato nel ghiaccio, vestito e con i suoi attrezzi, fino al ritrovamento nel 1991 da parte di alcuni escursionisti nei pressi del Giogo di Tisa. Una storia che di solito piace molto ai bambini e che potrete usare come esca per attirarli dentro al museo e completare il tour, visitando anche gli altri numerosi padiglioni.
- Trenino del Renon
Un mezzo di trasporto, certo, ma anche un pezzo di Storia, che ancora oggi collega due cittadine del Sud Tirolo: il trenino del Renon è un tipico treno di montagna, a scartamento ridotto, inaugurato nel 1907, quando si volle aprire l’accesso alle montagne ai turisti benestanti. Esso collegava il centro di Bolzano all’altopiano del Renon. Sostituito nel corso del tempo con la Funivia, oggi il trenino è ancora in funzionamento, ma collega solo Maria Assunta a Collalbo. Vale la pena però salirvi e fare un piccolo viaggio, per rivivere l’atmosfera della Bella Epoque (i vagoni infatti sono d’epoca!) e per godere durante il tragitto di una vista mozzafiato sulle Dolomiti. A Natale è ancora più bello, sembra di essere in una fiaba.
- Piramidi di terra di Perca
Le piramidi di terra di Perca sono una vera attrazione in Val Pusteria: non sono altro che delle formazioni d’argilla, stratificatasi nel tempo, somiglianti a delle stalattiti che fuoriescono dalla roccia. Per raggiungerle, basta partire dalla località di Perca e proseguire lungo la strada fino a Vila di Sopra.
Poi prendere direzione Plata, parcheggiare e da lì imboccare uno dei due percorsi che portano a piedi alle piramidi.
- Larici millenari in Val d’Ultimo
Questi larici sono tre giganti della natura, vecchi di un paio di millenni. Tra le conifere più antiche d’Europa, ne hanno vista di acqua passare sotto i ponti, sopravvivendo a ogni intemperia. Si trovano nei pressi dell’abitato di Santa Gertrude, nella Val d’Ultimo, raggiungibili con una piacevole passeggiata in mezzo alla natura.
Sono circa 150 i chilometri che compongono la Strada del Vino dell’Alto Adige, che corre parallela alla valle dell’Adige che inizia a Nalles, passa per Bolzano, si snoda lungo l’Oltradige e la Bassa Atesina e giunge fino a Cortina sulla Strada del Vino, nei pressi di Salorno. Avrete modo di assaggiare i migliori vini della regione come il Lagrein,il Gewürztraminer, il Vernatsch, il Pinot, il Sauvignon e il MüllerThurgau.
In Val Venosta c’è un borgo sommerso sotto il lago. Un campanile infatti si erge solitario dalle acque del lago di Resia. Si tratta del campanile della chiesa dell’antico villaggio di Curon, che oggi non esiste più. Nel corso degli anni ’50 la costruzione di una grande diga per la produzione di energia elettrica, unificò due dei tre laghi sommergendo completamente le 163 case e i terreni del centro abitato di Curon Venosta.
Borghi più belli dell’Alto Adige
Quali sono i piccoli paesi più affascinanti dell’Alto Adige? Ecco una selezione
- Merano
- Vipiteno
- Bressanone
- Chiusa
- Castelrotto
- Glorenza
Cosa fare in Alto Adige in inverno
L’inverno è una delle migliori stagioni per visitare l’Alto Adige. Le montagne innevate rendono l’atmosfera fiabesca e potrete scegliere tra diverse soluzioni per sport e sci sulle Dolomiti.
Ma non è tutto, i più bei paesi della zona vi attendono con i caratteristici Mercatini di Natale, tra i più belli d’Europa dove potrete vivere atmosfere da fiabe che incanteranno grandi e piccini.
Mappa e cartina
Autore: Paola Toia