Italia

A piedi o in bici lungo le ferrovie dismesse più belle in Italia

Trekking ferrovie abbandonate

In Italia si contano oltre 7.000 chilometri di binari abbandonati. Ma sono sempre di più le ferrovie dismesse che rinascono a nuova vita, trasformandosi in meravigliose piste ciclabili o panoramici percorsi per trekking

Stifone
Trekking e bici lungo le ferrovie dismesse

Le antiche strade ferrate che si snodano tra i paesaggi più belli d’Italia diventano così mete di un turismo green e di un viaggio lento da riscoprire.

Ecco i percorsi per trekking o bici lungo le ferrovie dismesse dal nord al sud d’Italia. 

Spoleto – Norcia

Spoleto Norcia
Spoleto Norcia

La pittoresca ferrovia che collegava Spoleto a Norcia, in Umbria, è stata chiusa nel 1968 e in parte convertita in percorso ciclopedonale.

Citato nell'Atlante di viaggio lungo le ferrovie dismesse di Ferrovie dello Stato, l’antico tragitto era considerato un piccolo gioiello di ingegneria ferroviaria.

Lungo il tracciato si incontrano 19 gallerie e 24 tra ponti e viadotti. Oggi amanti del trekking e del ciclismo possono godersi 51 km di natura selvaggia e paesaggi mozzafiato nel cuore dell’Umbria.

Il percorso che si snoda in mezzo ai boschi, tra gli Appennini e il fiume Nera, è adatto a tutti, anche a famiglie con bambini. Dal 2016, inoltre, una volta all'anno su questo circuito si organizza la Spoleto-Norcia in Mountain Bike, un evento aperto a qualsiasi amante delle due ruote.

Ci sono quattro percorsi di diversa difficoltà a scelta, tra cui il Family adatto anche ai ciclisti più piccoli insieme ai loro genitori.

Se volete fare qualche sosta, non perdete Spoleto, la città del Festival dei Due Mondi con la massiccia Rocca Albornoziana, il centro storico e il Duomo del 1067, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini o i tanti piccoli borghi della vallata, incastonati tra rocce a strapiombo sul fiume. 

Dobbiaco – Calalzo di Cadore 

Dobbiaco
Dobbiaco

Dal 1964 sulla vecchia ferrovia delle Dolomiti che collegava Dobbiaco, in provincia di Bolzano, a Cortina e Calalzo di Cadore, in provincia di Belluno, i treni non passano più.

Oggi l’antica strada ferrata è pista da sci di fondo d’inverno e ciclabile d’estate. Il percorso è lungo 60 km e percorribile in 3 o 4 ore in bici, attraversando paesaggi spettacolari immersi in uno dei siti del Patrimonio Unesco più amati, le Dolomiti.

Il percorso è adatto a tutti e può essere percorso in entrambi i sensi di marcia. E se volete proseguire il viaggio oltre la vecchia ferrovia, potrete seguire la pista ciclabile della Val Pusteria, una delle vallate più belle delle Dolomiti con Brunico e numerosi castelli, o la Dobbiaco – Lienz verso l’Austria.

Per gli amanti di Cortina d’Ampezzo sarà difficile non fare una sosta. 

Brennero – Bolzano 

Brennero
Brennero

Una delle piste ciclabili più conosciute dell’Alto Adige è quella ricavata dalla vecchia ferrovia che collegava il valico del Brennero al capoluogo di provincia, Bolzano.

È un percorso lungo quasi 100 km che si snoda nella valle Isarco lungo l’omonimo fiume. Tra i luoghi da non perdere per una breve sosta suggeriamo la poco conosciuta val di Fleres, Bressanone, una delle cittadine più belle dell’Alto Adige, e Chiusa, antica città doganale sormontata dal meraviglioso monastero di Sabiona. 

San Lorenzo a Mare – Sanremo 

Ciclabile Riviera dei Fiori
Ciclabile dei Fiori

In Liguria, la vecchia ferrovia che collegava San Lorenzo a Mare con Ospedaletti, due località della Riviera del Ponente, è stata dismessa e convertita in pista ciclabile dal 2014.

Il tragitto copre 24 dei 60 km dell’antica strada ferrata che costeggia il mare. Ma la pista è talmente vicina al mare che nelle giornate di mareggiate può essere difficile attraversarla.

La pista ciclabile dei Fiori, adatta a tutti gli amanti del trekking o della bici, regala meravigliosi scorci panoramici tra suggestive gallerie e viste sul mar Tirreno.

Lungo il percorso troverete diverse piazzole di sosta e luoghi di ristoro. Tra le 8 tappe della pista, infine, inutile consigliare di fermarsi a Sanremo, la città del festival e dei fiori merita una sosta.

Altrimenti scoprite Civezza, colorato paesino arroccato su un colle poco distante dalla costa, e Santo Stefano a Mare. 

Zogno – Piazza Brembana 

Cornello dei Tasso
Cornello dei Tasso

La vecchia ferrovia che collegava Zogno, in provincia di Bergamo, alla Val Brembana è oggi una delle piste ciclabili più suggestive della Lombardia, ideale per un’escursione in giornata.

Il percorso prevalentemente asfaltato è in leggera salita, ma comunque adatta a tutti. È un itinerario di 21 km consigliato a chi cerca un po’ di refrigerio in estate poiché è immerso nella natura e segue il corso del fiume Brembo, arrivando fino a quota 536 metri sul livello del mare. I

l percorso è ben segnalato e passa per interessanti tappe della val Brembana ricca di ricca di storia ed enogastronomia.

Tra queste, San Pellegrino Terme che ospita il Casinò Municipale e soprattutto il Grand Hotel, magnifiche opere liberty risalenti ai primi anni del Novecento.

Merita una sosta anche Cornello dei Tasso, uno dei borghi più belli d’Italia che si raggiunge con una piccola deviazione dal percorso.

Qui, grazie alla famiglia Tasso, nacque il sistema postale moderno. Non dimenticate di assaggiare i formaggi tipici della valle. 

Tarvisio – Resiutta 

Tarvisio
Tarvisio

La ferrovia dismessa che collegava Tarvisio a Resiutta in Friuli Venezia Giulia è parte dell'itinerario ciclabile della Ciclovia dell’Alpe Adria che conduce i ciclisti da Salisburgo a Grado attraverso 425 km.

Dopo il confine italo-austriaco, il percorso si snoda in parte sul tracciato della vecchia linea ferroviaria dismessa.

Questo suggestivo tratto percorre quella che fu la vecchia linea ferroviaria, aperta negli anni '70 del 1800, e conosciuta con il nome di Pontebbana, da Pontebba dove si trovava il confine tra Italia e l’Impero austro-ungarico.

L’itinerario di circa 45 km su fondo prevalentemente asfaltato è immerso in un suggestivo paesaggio montano costellato da tanti borghi.

Suggeriamo di fare una sosta a Tarvisio, città di confine tra Italia, Austria e Slovenia, Pontebba per la sua chiesa gotica e le antiche case, infine, la Riserva Naturale Val Alba. 

Fiuggi – Paliano 

Fiuggi
Fiuggi

Dismessa nel 1983, la ferrovia che collegava Fiuggi a Paliano, nel Lazio, è oggi una bella pista ciclabile che attraversa il cuore della Ciociaria.

La pista ciclabile ricalca un tratto del percorso della ferrovia Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone e fa parte del circuito EuroVelo, una rete di circa 70.000 km che consente di scoprire l'Europa pedalando su due ruote. Il percorso, lungo circa 25 km, si snoda in pendenza tra pareti di roccia calcarea e il verde della vegetazione.

Camminando o pedalando si scoprono meravigliosi paesaggi, dai monti Prestini alla campagna ricoperta di uliveti e vigneti, a solo un’ora di distanza da Roma.

Vale la pena fare una deviazione a Fiuggi, cittadina famosa per le sue acque termali e Paliano con la fortezza, la Collegiata di Sant’Andrea e il palazzo Colonna. 

Castelvetrano – Ribera 

Castelvetrano
Castelvetrano

In Sicilia, dal 1986 i treni non viaggiano più lungo la ferrovia a scartamento ridotto che passava per Menfi, in provincia di Agrigento.

Così una parte della vecchia strada ferrata è stata trasformata in pista ciclabile, attraversata anche a piedi da chi non ama andare in bici.

Sono due i percorsi possibili che partono da Menfi: uno che va verso est, fino al fiume Carboj, e l’altro diretto a ovest e a Porto Palo, per una lunghezza complessiva di circa 17 km.

Entrambi i percorsi offrono una rilassante escursione tra profumi e colori della campagna e del mare siciliani. Se volete esplorare i dintorni dirigetevi verso Mazara del Vallo, per scoprire il centro storico dalle influenze magrebine entro le mura normanne, e Sciacca, interessante città marinara e termale. 

Peschiera del Garda – Mantova 

Ciclabile del Mincio
Ciclabile del Mincio

Probabilmente non tutti sanno che la pista ciclabile del Mincio, che da Peschiera del Garda scende fino a Mantova, era una vecchia ferrovia attiva fino al 1967.

L’antica strada ferrata che si snodava tra le valli del Mincio oggi è una bellissima pista ciclabile lunga 45 km, immersa del verde della Pianura Padana, tra le acque del fiume Mincio, il suo parco naturale e i borghi medievali.

L’itinerario è facile, ben segnalato e ideale da percorrere in bici in circa 4 ore. Il percorso costeggia il lago di Mezzo e successivamente quello Superiore, ideali per gli amanti del birdwatching, la Riserva Naturale Bosco Fontana, Borghetto, uno dei borghi più belli d’Italia, in provincia di Verona.

Chiaramente merita una sosta la città rinascimentale di Mantova e Castellaro Lagusello, un antico sito palafitticolo protetto dall’Unesco, adagiato su un laghetto a forma di cuore. 

Airasca – Villafranca Piemonte

Saluzzo
Saluzzo

Sulla vecchia ferrovia dove un tempo viaggiavano i treni che collegavano Airasca a Saluzzo, oggi sfrecciano i ciclisti che vogliono esplorare il Piemonte sud-occidentale.

Questa ciclovia è nata su un tratto dell’ex strada ferrata che attraversa campi coltivati e piccoli pioppeti sovrastati dalla maestosa cima del Monviso.

L’itinerario lungo 16 km su fondo sterrato è ideale per un’escursione in giornata anche con i bambini. Tra i luoghi da non perdere consigliamo Arasca, in provincia di Torino, Villafranca Piemonte con il castello di Marchierù e Moretta con il castello e il santuario della Madonna del Pilone. 

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