Dopo più di 365 giorni obbligati in casa – o quasi – il desiderio per le prossime vacanze e per i prossimi weekend fuori porta è solo uno: stare il più possibile all’aria aperta.
Dedicarsi a viaggi green, all’insegna del contatto con la natura, della scoperta di nuovi luoghi e della sostenibilità. E cosa c’è di meglio da fare che coniugare questi nuovi bisogni anche a un po’ di attività fisica?
Lo slow tourism, i cammini dolci e le passeggiate in mezzo alla natura sono diventati il modello di vacanza ideale da trascorrere in famiglia o con gli amici. Esistono percorsi di ogni genere e difficoltà che possono essere la soluzione perfetta per una vacanza rilassante e anche a “distanza di sicurezza” dagli accompagnatori.
In Italia i percorsi più affascinanti, variegati e interessanti sono offerti dalla catena montuosa delle Dolomiti. Ecco quindi 4 idee per le vostre vacanze in mezzo alla natura e per scoprire i trekking più belli da fare sulle Dolomiti.
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I trekking più belli da fare sulle Dolomiti
- Da Pinzolo al rifugio dei fratelli Garbari ai XII apostoli
Si tratta di un percorso non particolarmente semplice che è, quindi, consigliato solitamente ai viaggiatori più esperti e sportivi. L’itinerario che conduce al rifugio dei fratelli Garbari si trova nella sub regione del Brenta e attraversa i comuni di Giustino, Stenico e Comano Terme. È lungo più di 12 km e, nel complesso, presenta ghiaioni, vie rocciose e scoscese in cui si è sostenuti da fili di acciaio come appoggi. È caratterizzato dalla cosiddetta “scala santa”, il tratto più impegnativo e famoso di tutto il percorso, che ripaga però la fatica con una vista impareggiabile sulla Presanella.
Nel complesso l’escursione ha una durata di circa 5 ore e, nel suo punto più alto, la scalata raggiunge i 2447 metri.
- Tre cime di Lavaredo
Uno dei percorsi più affascinanti e belli nel complesso montuoso delle Dolomiti si affronta con partenza dal Lago di Misurina (BL) ed è quello che permette di vedere le cime di Lavaredo da tutte le loro angolazioni. Il percorso completo misura circa 9 km e si affronta in circa 3 ore. In questo caso si tratta di un sentiero piuttosto dolce ed è quindi adatto anche ai camminanti meno esperti. Con la partenza dal lago è possibile intravedere il versante meridionale delle cime. Percorrendo il sentiero 101 verso il rifugio Lavaredo si riesce invece ad ammirare le pareti settentrionali delle tre montagne famosissime, simbolo delle Dolomiti. Continuando il tour verso il rifugio Locatelli e attraversando il sentiero alle pendici del monte Paterno si passa proprio attorno alle cime. Si attraversa in fine il sentiero 105 in direzione della “Malga Lunga / Lange Alm” per raggiungere i laghetti caratteristici e concludere il percorso tornando al punto di partenza.
- Altipiano delle Pale di San Martino
Sembra che l’Altipiano delle Pale di San Martino abbia ispirato, con il suo aspetto lunare e desertico, lo scrittore Dino Buzzati per comporre la sua opera forse più conosciuta: Il deserto dei Tartari. E come lasciarsi sfuggire l’opportunità di attraversare la letteratura con una passeggiata tra i sentieri di questo gruppo montuoso? Vista la natura rocciosa del complesso montuoso, caratterizzato da guglie e spigoli, si tratta di un percorso per nulla semplice. Si parte dal rifugio Pedrotti alla Rosetta e, percorrendo i sentieri 709 e 708 si arriva al Passo di Fradusta prima e al Foch de Sora poi. Imboccato in seguito il sentiero 707 si arriva invece nell’Alta Val Canali e si attraversa il percorso ai piedi delle Cime dell’Alberghet e delle rocce della Cima di Sant’Anna.
L’itinerario nel suo complesso si affronta in circa 5 ore. Vista la particolare altitudine delle cime è consigliabile affrontare il percorso solo in piena estate e con temperature a valle particolarmente alte, pena imbattersi nella neve che, in questi luoghi, si fa vedere anche fuori stagione.
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- Sentiero dei Geologi
Così chiamato per la presenza di 10 pannelli illustrativi lungo il percorso che spiegano la natura geologica delle rocce circostanti. La particolarità di questo sentiero naturalistico è quella di attraversare i luoghi della sorgente sulfurea dei Bagni di Razzes, che sgorga a 5,8 gradi. È un percorso di 10 km, adatto anche alle famiglie e ai soggetti meno sportivi, che si affronta in circa 3 ore e mezza. Partendo proprio dalla sorgente dei Bagni di Razzes si attraversa il sentiero numero 1 verso la Gola della Sciliar e poi verso la Malga Prossliner che offre una vista mozzafiato su monti e valli e un affaccio sul borgo di Siusi. Proseguendo verso sud si raggiunge invece la Valle del Rio Freddo dove la strada si dirama. Qui si prosegue lungo il cosiddetto sentiero dei Turisti che, attraversando un bosco, conduce fino al rifugio Piani dello Sciliar.
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