Toscana

Le spiagge segrete della Toscana

Spiagge segrete in Toscana

Lontano dalle spiagge più note e affollate della Toscana si nascondono intime calette e spiagge segrete tra le scogliere dell’Argentario e nelle baie meno frequentate della Maremma

Sono scrigni paradisiaci spesso raggiungibili attraverso sentieri immersi nella macchia mediterranea o via mare. Sono spiagge consigliate a chi è disposto a rinunciare a un po’ di comodità per guadagnare la libertà di nuotare tra cielo e terra nelle acque più blu. Ecco le spiagge segrete della Toscana.

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7 Spiagge segrete della Toscana

  • Cala Martina
  • Carbonifera
  • Cala di Forno 
  • Buca delle Fate
  • Cala del Bove
  • La Cacciarella
  • Mar Morto

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Cala Martina 

Cala Martina è considerata la sorella minore di Cala Violina, ma non è meno affascinante. La spiaggia è composta da piccoli ciottoli lisci e il mare è trasparente. La natura regna sovrana in questo angolo della Maremma dove non si trovano chioschi né strutture turistiche. A Cala Martina vedrete, inoltre, un monumento nella macchia mediterranea che ricorda l’eroe dei due mondi. Garibaldi, infatti, partì proprio da questa spiaggia nel 1849 per sfuggire ai soldati dello Stato Pontificio e così continuare il suo viaggio per l’unificazione d’Italia. 

Situata tra Follonica e Punta Ala, all’interno della Riserva Naturale delle bandite di Scarlino, a circa 2 km da Cala Violina, Cala Martina è raggiungibile solo a piedi o in bicicletta, attraverso un bel sentiero panoramico immerso nella natura incontaminata. 

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Carbonifera

A km 5 circa da Follonica si trova la spiaggia di Carbonifera che deve il suo nome all’antico casello idraulico, costruito nel 1870 per la bonifica della zona. Una torretta ottocentesca e il pontile sul mare vi faranno riconoscere questa incantevole spiaggia, che un tempo segnava il punto finale della ferrovia che percorreva le colline metallifere grossetane e portava il carbone delle miniere al mare. 

È una grande spiaggia di sabbia bianca incastonata nel lungo litorale che da Follonica sale fino a Piombino.

Il fondale basso del mare la rende adatta anche ai bambini. La pineta alle spalle poi offre un piacevole sollievo nelle giornate più calde. Ma la cosa che più vi sorprenderà sarà la vista dell’isola d’Elba e dell’isola di Montecristo. La spiaggia è comodamente accessibile in auto e dispone di una parte libera e una attrezzata.

Cala di Forno 

Cala di Forno è una spiaggia di sabbia fine, situata nel Parco naturale della Maremma. Da alcuni anni l’accesso è consentito al pubblico ma è consigliato contattare il parco per ricevere tutte le informazioni. La spiaggia è accessibile tutto l’anno, ma con una differenza importante tra l’estate e l’inverno. Da settembre a giugno è possibile effettuare il percorso autonomamente e senza l’obbligo di prenotare prima, basta acquistare il biglietto presso il centro visite al costo di 10 euro. Da giugno a settembre l’escursione è possibile soltanto il sabato, con obbligo di prenotazione e con la presenza di una guida. 

Per raggiungere la spiaggia, un bus collega il centro visite alla località Pinottolai, da lì bisogna camminare (18 km tra andata e ritorno, circa 3 ore e mezza per l’andata e 3 ore per il ritorno) lungo un affascinante percorso nella macchia mediterranea. Cala di Forno, dunque, è la spiaggia ideale per gli amanti della natura. Potrebbe capitarvi di veder passare volpi o daini lungo la riva, mentre se alzate lo sguardo avvisterete il falco pellegrino. Qui non troverete stabilimenti balneari o aree di ristorazione, quindi portatevi tutto l’occorrente. Questa spiaggia selvaggia è stata, inoltre, il set di una delle scene finali del film Non ci resta che piangere. Per maggiori informazioni sull’accesso alla spiaggia contattare centrovisite@parco-maremma.it

Buca delle Fate 

È un’altra meravigliosa spiaggia per amanti della natura situata nel golfo di Piombino e affacciata sull’arcipelago toscano. Raggiungerla via terra non è facile, ma chi ha voglia di camminare può percorrere il sentiero all’interno del percorso del Reciso. 

Più facilmente accessibile via mare, la spiaggia è riconoscibile dall’alta scogliera a picco sull’acqua.

Il nome Buca delle Fate è spiegato da una leggenda, ma più verosimilmente deriva dalla presenza di tombe etrusche disseminate nella roccia. È una particolare caletta di ciottoli sulla Costa degli Etruschi, lambita da acque cristalline e circondata da ulivi, lecci, corbezzoli e mirti, dove rifugiarsi, lontano dal turismo di massa.

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Cala del Bove 

Cala del Bove si trova sul versante occidentale del promontorio del Monte Argentario, qualche centinaio di metri più a sud di Cala del Gesso. Si tratta, in realtà, di una scogliera priva di arenile, bagnata da un incantevole mare cristallino, ideale per gli amanti dello snorkeling. 

Cala del Bove non è adatta certamente a chi ama la comodità del lettino, ma ci si può comunque sdraiare sugli scogli levigati per godersi la pace di questa spiaggetta, una delle meno conosciute e affollate dell’Argentario. È facilmente raggiungibile via mare ma anche via terra, attraverso un sentiero di circa 700 metri. 

La Cacciarella 

In località Porto Santo Stefano si trova La Cacciarella, una piccola spiaggia rocciosa posizionata tra due scogliere. È raggiungibile a piedi percorrendo un ripido sentiero di circa 500 metri. La spiaggia è sovrastata da una torre che porta il nome di Scaciadiavoli, il soprannome con cui era conosciuto Aydin Rais delle Smirne, il pirata più noto di questo tratto di costa. Lungo la scogliera, sul lato est, vedrete inoltre la Grotta del Turco. 

L’accesso è seminascosto, ma l’interno della grotta è molto ampio. Inoltre, gli amanti delle immersioni non dovrebbero perdere la statua del Cristo Redentore del peso di 250 kg e ad altezza naturale, che si trova ad una profondità di 15 metri sul fondale tra la Cacciarella e Cala Grande. La statua è segnalata da una targa affissa sugli scogli in superficie.

La Cacciarella, dunque, è uno scrigno paradisiaco immerso nella natura e nel silenzio. 

Mar Morto 

Il Mar Morto è una delle calette più selvagge dell’Argentario raggiungibili via terra. Il nome deriva dalla caratteristica barriera di scogli che forma delle piscine naturali. Sul fondale vedrete grossi massi e pietre popolati da un’incredibile varietà di pesci. 

Non dimenticavi quindi la maschera per poter ammirare la bellezza dei fondali del Mar Morto, anche perché non troverete zone d’ombra qui. A metà della baia si trova, inoltre, la sorgente del Mar Morto: l’acqua che sgorga dalla roccia sarebbe ricca di ferro e minerali, molti addirittura la bevono. Per raggiungere la spiaggia, da Porto Santo Stefano prendete la strada del campone, superate il bivio per l’Hotel Torre di Cala Piccola, andate sempre avanti fino al termine di una discesa dove troverete un bivio: percorrete il sentiero a sinistra per circa 4 km e sulla destra della strada troverete un sentiero che porta al mare.

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