Toscana

Cascate di Candalla, il paradiso segreto delle Alpi Apuane

Cascate di Candalla

Nascosto tra le Alpi Apuane, nella provincia di Lucca, c'è un luogo fantastico che devi scoprire questa estate. Se non preferisci le spiagge, ma ami camminare nella natura incontaminata, puoi raggiungere con un sentiero nel bosco che profuma di felci, le Cascate di Candalla, uno dei torrenti balneabili più belli della Toscana

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Tra Camaiore e Casoli, le cascate di Candalla sono un paradiso della natura, un segreto custodito della valle del Rio Lombricese dove refrigerarsi dal caldo dell'estate. Ecco come arrivare. 

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Cascate di Candalla

Visitare le cascate di Candalla è come entrare in un sogno, ti addentrerai in un fitto bosco, costeggerai un torrente e vedrai edifici in rovina che un tempo furono frantoi, opifici e mulini. Fino a raggiungere le piscine naturali dove fare il bagno. 

Lungo la valle di Candalla ci sono infatti numerosi ruderi e rovine di opifici, mulini, frantoi, pastifici, polverifici sorti in prossimità del torrente Lombricese per sfruttarne l'energia. I più antichi risalgono addiruttura al XV secolo. 

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Tra gli edifici che meritano una visita ci sono il Mulino di Taccome e il mulino di Candalla. 

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Sentiero per le cascate di Candalla

Il sentiero che costeggia il torrente, vi condurrà in questo angolo segreto della Versilia. È l'anello 7 Candalla - Casoli - Metato - Candalla. Il percorso parte da Ponte di Candalla. 

Attraversato il ponticello si sale lungo un breve tratto cementato che giunge ad una sorgente e deposito dell’acqua da dove inizia la mulattiera per Casoli. Il tracciato su mulattiera termina nei pressi del Bar La Frana, da qui si attraversa il paese vecchio. Si prosegue fino al cimitero dove si raggiunge il Ponte della Penna.

Attraversato il ponticello della Penna, sotto al quale scorre il rio lombricese,  si trova sulla sinistra la deviazione del sentiero che conduce ai ruderi dei polverifici di Grotta Orbaia e ad alcune pozze e cascatelle di acqua chiara.

Si prosegue sulla mulattiera di Metato che con discreta salita ci porta sulla deviazione della Cava seicentesca dello Schizzolino e della Grotta del Tambugione. Si ritorna quindi sul sentiero che conduce fino al Passo della e alle Grotte preistoriche della Penna.

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Si svolta a destra seguendo lo stretto sentiero che con diversi saliscendi ci porta sulla strada cementata che collega Metato con il Monte Prana (CAI 104). Da qui si arriva al paese di Metato e si continua a scendere lungo la mulattiera, in parte cementata, che ci conduce fino al Bivio del castello di Montecastrese. 

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Punti di interesse

  • Pastificio Bertagna

È forse l'edificio più bello che troverete lungo il percorso. Quel che resta del pastificio, si sviluppava su 3 piani e comprendeva una grande stanza coperta a palco sorretto da pilastri con archi dove si trovavano cinque macchine di ferro. Nei pressi delle rovine ci sono delle vasche bellissime per fare il bagno.  

  • Mulino taccone

Si trova in prossimità della prima pozza formata dal torrente Lombricese, nella parte centrale della valle di Candalla, dove finisce la strada percorribile in auto. Questo complesso costituisce l'ingresso vero e proprio alla valle. Si tratta di un edificio a tre piani. Al piano terra vi sono tre stanze con tre ingressi indipendenti, due lato nord e uno lato ovest; in una di queste stanze sono collocate due macine.  

  • Ferriera Barsi

Si trova all'inizio della valle. È costituita da un pianterreno dove si trovano due stanze sterrate e una a tetto a uso di ferriera con tre fucine.

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Come arrivare

Se vuoi arrivare alla cascata senza fare il sentiero, ti conviene seguire le indicazioni per Viareggio/Camaiore, da qui dirigiti verso Lombrici, Vado/Casoli per poi seguire le indicazioni per Candalla. Dall' Osteria Candalla inizia il sentiero che porta alla cascata. 

Mappa e cartina

Sul sito ufficiale del Comune di Camaiore trovate la traccia gps e la mappa del sentiero. 

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