Quali sono i torrenti più belli in Autunno? Sono caratterizzati da un paesaggio che muta costantemente: i corsi d’acqua a carattere torrentizio offrono paesaggi incredibili.
Durante l’autunno e in occasione delle piogge primaverili, invece, si trasformano grazie ai colori intensi e un’esplosione vegetale di grande ricchezza.
I torrenti da scoprire in autunno sono dietro l’angolo, basta cercarli: si tratta di luoghi di rara bellezza dove ritrovare il fascino di un incontro differente, d’altri tempi.
Tutt’intorno, scenari scavati nella pietra nel folto dei boschi, dove camminare in un silenzio che ha il sapore di una meditazione - non a caso, dall’altra parte del mondo, in Giappone c’è un termine per questo: Shinrin-Yoku, la pratica di immergersi nelle foreste con un vero e proprio “bagno di verde” dal grande potere curativo, in grado di restituirci il respiro della natura. Ecco alcuni dei torrenti da scoprire in autunno in Italia.
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Torrente di Domaso, Lombardia
Il borgo di Domaso, già esistente al tempo dell’antica Roma, si affaccia sul lago di Como. Un tempo fu un villaggio di pescatori, oggi resta celebre per i suoi “strecc”, gli stretti vicoli acciottolati dove passeggiare fra i colori vivaci dei palazzi di epoca rinascimentale.
Seguendo il corso del torrente Livio è possibile scovare un’oasi verde fra pozze e quelle che sono note come le cascate di Domaso.
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Rio Gorzente, Piemonte
Esplorare il Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo potrà trasformarsi nell’occasione per andare alla scoperta del lago Bruno e delle piscine naturali del Gorzente, circondati dallo scenario delle montagne.
Situata in provincia di Alessandria a pochi chilometri dalla Toscana, questa area naturale protetta si trova vicino al Mar Ligure.
Oltre ai numerosi corsi d’acqua, dal Gorzente al torrente Piota o il Rio delle Acque Striate, qui è possibile visitare anche i laghi del Gorzente e i laghi della Lavagnina, due bacini artificiali utilizzati per la produzione di energia idroelettrica.
Torrente Fer in Valle d’Aosta
Le piscine naturali create dal torrente Fer fra i boschi di Cignana intorno al comune di Donnas oggi sono meta apprezzata per chi ama fare canyoning, ma si tratta di rifugi dalla calura noti da secoli, infatti sembra fossero uno dei luoghi preferiti del Camillo Benso Conte di Cavour, il quale veniva qui a leggere e nuotare.
Nel punto in cui il torrente incontra la Dora Baltea è presente uno spazio per il picnic per fare sosta e rilassarsi al sole.
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Tumpi di Bobbio Pellice, Piemonte
Si trovano a poca distanza da Torino e rappresentano la fuga dalla città per molti torinesi: i “tumpi”, ovvero le profonde pozze create dal torrente Guichard, sono situati nei pressi del comune di Bobbio Pellice, dove creano un rigenerante rifugio dalla modermità.
Torrente Arzino, Friuli-Venezia Giulia
Camminando tra i faggi e i noccioli attraverso la valle dall’abitato di Pozzis si raggiunge la mulattiera che conduce alle vasche lungo il corso del torrente Arzino, il quale nasce nelle vicinanze della Sella di Chiampon, piana di origine glaciale.
Scavando una via nell’aspra pietra, il torrente nel tempo ha creato quelle che oggi sono note come cascate dell’Arzino, che durante l’autunno offrono l’intenso spettacolo di un foliage dai colori accesi, fra sentieri che si perdono nella natura e rocce scoscese.
Torrente Bidente a Pietrapazza, Emilia Romagna
A pochi passi dal Parco Nazionale Foreste Casentinesi è possibile esplorare la natura incontaminata intorno al corso del torrente Bidente.
A Mulino di Culmolle (una ventina di chilometri da Bagno di Romagna) il torrente crea il salto di una bella cascata con un’ampia pozza e, più avanti, oltre il Ponte di Pietrapazza, una scenografia millenaria fatta di rocce scolpite dal vento e dall’acqua per una bellezza di rara magia.
Canaloni del Farma, Toscana
Un angolo di pace all’interno del Parco Nazionale delle Colline Metallifere: facile da raggiungere, è il posto dove immergersi per passeggiate d'autunno nella natura.
Una gita da queste parti potrebbe anche essere l’occasione per visitare la Miniera di Gavorrano, non lontano da qui, immaginando il lavoro dei minatori di un tempo.
Parco fluviale dell'Elsa o SentierElsa, Toscana
Nel Seicento fu il granduca di Toscana Ferdinando I de’ Medici a volere il restauro dell’opera idraulica che fin dal Medioevo sfruttava le acque dell’Elsa per le “gore”, canali artificiali costruiti nel Duecento a Colle di Val d’Elsa per la realizzazione dei molti mulini, opifici, cartiere e fabbriche che nel tempo disegnarono la geografia di questa zona.
Oggi nell’area è possibile camminare lungo l’itinerario di un trekking facile, rinfrescarsi e, poco lontano da qui, raggiungere le Caldane, terme naturali etrusche ricche di calcio, situate nella frazione di Gracciano.
Stretti di Giaredo, Toscana
Esiste un’area della Lunigiana fra Zeri e Pontremoli dove la rocce antichissime sono state scavate dal corso del torrente Gordana, il quale in località Giaredo ha formato un suggestivo complesso di gole e canyon.
L’area è parte della Riserva MAB UNESCO Appennino Tosco-Emiliano e oggi è visitabile anche con trekking fluviali organizzati, che permettono di esplorare il luogo in condizioni di sicurezza fornendo mute termiche per un tuffo a prova di acqua ghiacciata.
Piscine dell’Auro, Marche
Non lontano da Borgo Pace, nella provincia di Pesaro e Urbino, si trova il punto in cui si incontrano i torrenti Meta e Auro, un luogo dove scoprire cascatelle, osservare i molti pesci che popolano queste acque e avvistare gli uccelli di passaggio, quale l’airone cinerino.
Le piscine naturali dell’Auro sono il posto giusto per l’autunno: si trasformano nell’occasione per una passeggiata in luoghi dove per lungo tempo la natura ha dominato incontrastata.
Gole del Farfa, Lazio
A 50 chilometri circa da Roma, ecco un luogo verde dove trovare refrigerio fra l’acqua freddissima del torrente Farfa e l’ombra verde degli alberi: le Gole del Farfa rappresentano la fuga per un pomeriggio al fiume con libro e picnic.
Camminando nella zona si potranno avvistare i resti di un vecchio mulino e del ponte che un tempo costituiva il collegamento fra i paesi di Castelnuovo di Farfa e Mompeo.
Rio Bussentino, Campania
Il Rio Bussentino, noto anche con il nome di Rio Casaletto, è un affluente del Bussento, uno dei principali fiumi del Parco Nazionale del Cilento.
Qui è possibile fare trekking e andare alla scoperta di luoghi come le grotte di Morigerati, oasi del WWF, ammirando le rocce calcaree e i passi scoscesi del Vallone dell’Inferno.
Uno dei motivi per cui è celebre il Rio Bussentino riguarda le cascate Capelli di Venere, nel comune di Casaletto Spartano, non lontano dalla luminosa bellezza del Golfo di Policastro.
Torrente Freddo, Puglia
Ci troviamo a Castelluccio Valmaggiore, in provincia di Foggia: fra i monti del Dauno nasce il fiume Celone e il Torrente Freddo è uno dei suoi affluenti.
Fra antichi borghi e le pinete è possibile andare sulle tracce della Via Francigena e scoprire piccole spiagge di fiume, senza contare la cascata naturale, una delle più belle della regione.
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Piscine naturali di Bau Mela, Sardegna
Il torrente rio Baccu Silacaccero scorre sul granito delle rocce millenarie situate fra Villagrande Strisaili e Talana: in località Bau Mela, provincia di Nuoro, si eleva una mistica foresta primaria composta da ginepri e querce, alberi secolari fra le pozze cristalline e la geografia dei canyon come Bau Vigo.
Nella zona sono presenti anche una diga e la centrale idroelettrica, senza contare i resti archeologici di s’Arcu e is Forros, Genna Troculu e l’area archeologica di Sa Carcaredda, con il villaggio nuragico, gli antichi pozzi sacri e i templi che raccontano di un tempo mitico di cui la natura del luogo conserva lo spirito ancestrale.
Torrente San Basilio, Sicilia
Le acque del torrente San Basilio alimentano la cascata del Catafurco, con un fragoroso tuffo di 30 metri dalla parete rocciosa della Serra dei Ladri.
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Ai suoi piedi c’è la grotta nota come Marmitta dei Giganti, dove immergersi nell’acqua gelida. La cascata del Catafurco, che può essere raggiunta con un trekking di tre ore circa da San Basilio, sarà l’ispirazione per esplorare il Parco dei Nebrodi e una Sicilia meno nota, disegnata dai rilievi montuosi e dal verde respiro dei boschi.