L’area archeologica di Segesta è uno dei luoghi storici più interessanti della Sicilia. Si trova a Calatafimi Segesta, a circa 40 chilometri da Trapani, a metà strada tra questa città e Palermo, nella zona occidentale dell’isola.
Comprende il Tempio e il Teatro di Segesta. Citato nel passato già da Tucidide, che parlava della sua fondazione da parte di profughi troiani, e da Virgilio, che invece l’attribuiva ad Enea, il Tempio di Segesta merita certamente una visita.
Segesta
Segesta fu una delle principali città degli Elimi, un popolo di origine italico, arrivato in Sicilia dopo la guerra contro gli Enotri. Segesta ha subito avuto un ruolo importante nel Mediterraneo, anche a causa della sua ostilità con Selinunte, distrutta nel 408 a.C. grazie all’aiuto dei cartaginesi.
Il periodo più importante di Segesta fu quello che precede il 307 a.C., anno in cui venne conquistata e distrutta da Agatocle di Siracusa. Per diverso tempo si è pensato che Segesta fosse stata abbandonata dopo le invasioni dei Vandali, ma delle ricerche hanno rilevato tracce di un ampio villaggio di età musulmana, seguito poi da un insediamento normanno-svevo, come testimonia il castello sulla cima del Monte Barbaro.
Segesta, il Tempio Grande
Il Tempio di Segesta, nominato Tempio Grande, è stato costruito nel V secolo a.C. durante l’alleanza con Atene, e si trova su una collinetta ai piedi del Monte Barbaro, a 400 metri di altezza: “la posizione del tempio è sorprendente: al sommo d’una vallata larga e lunga, in vetta a un colle isolato e tuttavia circondato da dirupi, esso domina una vasta prospettiva di terre”, scriveva Goethe nel suo testo Viaggio in Italia.
È un importante, nonché il più longevo, esempio di struttura dorica: si pensa che qui si celebrassero dei culti all’aperto e, secondo gli storici, non è mai stato completato.
Mancano infatti sia il tetto di copertura che la cella. Le motivazioni non sono del tutto chiare. Forse l’incompiutezza deriva dai cambi di governo nella città, o ancora, secondo altre tesi, la parte superiore potrebbe non essere esistita volutamente, o, di nuovo, tetto e cella potrebbero essere stati originariamente in legno e possono essere andati perduti.
Il tempio è un periptero esastilo, ovvero conta sei colonne sul suo lato più corto, non scanalate. Nel lato lungo invece ne troviamo quattordici, per un totale di 36 colonne, alte 10 metri e bianche, che contrastano con il verde del paesaggio naturale che circonda il tempio. Gli elementi che compongono il tempio fanno di certo riferimento all’epoca classica dell’architettura greca, ma gli storici hanno pareri differenti su alcuni aspetti. Nell’aprile 2020 è stata annunciata la scoperta di un’epigrafe dedicata ad Afrodite Urania che va a rendere ancor più certa l’origine greca del tempio di Segesta. Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale.
Visite prezzi e orari
Il biglietto di ingresso, il cui costo è di 6 euro per gli adulti, di 3 per i giovani dai 18 ai 25 anni, e gratuito per i minorenni,comprende sia il Tempio che il Teatro di Segesta, sulla cima del Monte Barbaro, raggiungibile a piedi oppure con un servizio bus navetta privato a pagamento.
- dal 1 gennaio al 28 febbraio
09.00 17.00
- dal 1 marzo al 30 marzo
09.00 18.30dal 31 marzo al 30 settembre
09.00 19.30
- dal 1 al 26 ottobre
09.00 18.30
- dal 27 ottobre al 31 dicembre
09.00 17.00
Mappa e cartina
Autore: Paola Toia