Modica comune siciliano di antiche origini, viene definita “la città delle due città”: Modica Alta e Modica Bassa.
I due quartieri “Alto” e “Basso” sono collegati da una serie di scale che consentono ai visitatori di esplorare il cuore della città tra un dedalo di vie e vicoli caratteristici, con suggestivi percorsi ed itinerari.
Abitata sin dai tempi del neolitico, distrutta dal terremoto nel 1639 e ricostruita, il suo centro storico, ricco di monumenti, risente di chiara influenza tardo barocca. Grazie alle sue bellezze artistiche ed architettoniche, Modica (nel libero consorzio comunale di Ragusa) nel 2002 è stata inclusa nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Ecco 10 cose da fare e vedere in città.
Modica, 10 cose da fare e vedere
- La Cattedrale di San Pietro
- Museo Civico
- Casa natale di Salvatore Quasimodo
- Museo del Cioccolato
- Castello dei Conti
- Duomo di San Giorgio
- Pizzo Belvedere
- La Chiesa di Santa Maria del Gesù
- Chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore
- Museo degli Arnesi di una volta
La Cattedrale di San Pietro
Una scalinata con le statue dei 12 apostoli accoglie i visitatori rendendo ancora più maestoso l’ingresso di questo Duomo rinato dopo il terremoto del 1693.
L’interno è un vero scrigno di capolavori di arte barocca e affreschi di pregio, sulla volta del soffitto sono raffigurate scene del Vecchio e Nuovo testamento realizzati dal locale artista Gian Battista Ragazzi nel 1760 e terminati dal figlio nell’arco di venti anni. Vera opera d’arte è il monumentale organo dei fratelli Polizzi composto da 3200 canne, 32 registri e 2 tastiere.
Museo Civico
Se davvero si vuole conoscere la storia e la cultura di Modica, non si può non visitare il museo civico della città. All’interno vi sono esposti reperti paleontologici ritrovati nella Grotta Lazzaro, resti di materiali dell’età neolitica e dell’età del bronzo, corredi di tombe provenienti da Necropoli di fase classica ed ellenistica, ceramiche e monete che testimoniano la presenza sul territorio di villaggi abitati nel corso dei secoli.
Una sala del museo conserva il pezzo più importante: una statuetta alta 22 cm che raffigura l’Eracle di Cafeo ritrovata nel 1967 nel corso di lavori lungo il fiume Irminio datata da esperti come del III secolo A.C.
Casa natale di Salvatore Quasimodo
Situata nel quartiere Sbalzo, dove si possono ammirare le caratteristiche case scavate nella roccia, la casa natale del poeta è oggi un museo custodisce mobili, suppellettili, cimeli e oggetti vari appartenuti a Salvatore Quasimodo. All’interno si può visitare anche la ricostruzione del suo studio milanese e della camera da letto appartenuta al poeta.
Dal 2016 sono state aperte due nuove sale: una dedicata alla lettura e arredata con comode poltrone in cui fermarsi a leggere le opere del poeta e una multimediale in cui si possono vedere video riguardanti la vita del famoso cittadino di Modica.
Museo del Cioccolato
A Modica, riconosciuta come capitale europea del cioccolato, il museo nasce per tutelare la tradizione della secolare produzione di cioccolato unica al mondo. Nelle varie sale sono esposte una serie di attrezzi, fotografie, manoscritti in cui si descrive la lavorazione del cioccolato dall’era precolombiana in poi.
In due sale sono esposte 22 sculture di cioccolato e nel salone più grande un’Italia in miniatura interamente realizzata con il cioccolato. La miniatura è lunga circa 9 metri e i capoluoghi delle Regioni sono indicati da sculture.
Nel museo sono raccolti i vari premi, onorificenze e medaglie conquistate in tutto il mondo dalle fabbriche del famoso cioccolato di Modica. Vi è anche un laboratorio in cui si può assistere alla lavorazione del cioccolato e degustarlo.
Castello dei Conti
Costruito su di una rupe, il Castello rappresenta il simbolo della città. Nato come fortificazione rupestre, data la sua collocazione con due lati a strapiombo, era quasi impossibile attaccarlo.
Dell’ampio complesso di cui facevano parte la maestosa casa del governatore, orti e alloggi vari, restano la Torre poligonale e le carceri con una serie di celle scavate nella roccia. Vicino alle mura del castello si trova anche la Torre dell'Orologio, costruita sui resti di una torre di avvistamento distrutta dal terremoto del 1693.
Duomo di San Giorgio
È la Chiesa Madre della città, inserita nella lista mondiale dei Beni dell’Umanità dell’Unesco. L’imponente Cattedrale si erge su una scenografica scalinata di 164 gradini che la rende ancora più maestosa dei suoi 63 metri di altezza. Il tempio ha 5 portali che conducono ad altrettante navate interne. Probabilmente il primitivo edificio esisteva già nel medioevo e fu poi rimaneggiato, rimodulato ed ampliato in epoche successive anche a causa dei danni subiti a seguito dei vari terremoti che colpirono la Sicilia nei secoli.
L’interno del Duomo custodisce spettacolari e preziosi dipinti come gli Eventi del Vangelo e della vita di San Giorgio di Girolamo Alibrandi, l’Assunta dipinta da Filippo Paladini della scuola toscana e la Natività di Carlo Cane.
All’interno si trovano anche la statua marmorea della Madonna delle nevi della bottega di Mancini e Bettarano del 1511 e le 10 tavole del polittico ritenute per molto tempo opera di Girolamo Alibrandi ma secondo recenti studi da attribuire al modicano Bernardino Nigro e risalenti al 1573. La facciata è arricchita da un giardino pensile che si estende su più livelli: il cosiddetto Orto del Piombo.
Pizzo Belvedere
Percorrendo una qualsiasi scalinata che fiancheggia il Duomo di San Giorgio, si arriva a Pizzo Belvedere: una terrazza panoramica affacciata sui tetti di Modica Alta, ma da cui si scorge anche Modica Bassa. È questa una delle panoramiche, la più conosciuta e rinomata, che regala una vista mozzafiato della città.
Di notte diventa luogo da fiaba: Modica illuminata appare in tutto il suo splendore mostrando un paesaggio da cartolina. Suggestivo arrivarci con il tour serale del trenino barocco.
La Chiesa di Santa Maria del Gesù
Il Complesso monumentale che comprende la Chiesa e il Convento, ubicato nella Modica Alta, è fortunatamente rimasto quasi illeso dopo i molti terremoti che hanno flagellato la Val di Noto e resta oggi una delle più importanti testimonianze dello stile tardo-gotico che si diffuse in Sicilia alla fine del XV e inizio del XVI secolo.
Di particolare bellezza il chiostro, di ispirazione arabo normanna, con le sue colonnine decorate in maniera diversa una dall’altra che assieme alla facciata esterna rappresentano oggi le uniche parti originali dl complesso.
Chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore
Questa Chiesetta è situata nel cuore della città, in una grotta. È stata scoperta per caso dal modicano Duccio Belgiorno nel 1987 che se ne serviva come locale di sgombero.
Da studi effettuati, è considerata la più antica chiesa di Modica.
È composta da un unico locale di circa 50 metri e custodisce una serie di affreschi bizantini, tra cui troneggia sull’abside quello del Cristo Pantocreatore racchiuso in una mandorla tra due coppie di angeli. Da lavori di scavo, a livello del pavimento, sono state rinvenute una serie di tombe terragne i non ancora riportate alla luce. Accanto all’altare vi è una fonte battesimale scavata nella roccia.
Museo degli Arnesi di una volta
Per il visitatore che vi entra, più che un museo è un vero e proprio viaggio nel tempo abilmente illustrato da un’esperta guida. Situato all’interno dell’ex Convento dei Carmelitani, attraverso gli oggetti e gli arnesi esposti, si può conoscere la storia rurale della Sicilia, la sua cultura, le tradizioni e il modo di vivere dei suoi abitanti attraverso un percorso che illustra e fa conoscere alle nuove generazioni un mondo ormai scomparso.
Mappa e cartina
Autore: Paola Toia