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Cosa vedere a Panarea

Panarea

La più mondana, modaiola ed esclusiva dell’arcipelago delle isole Eolie, Panarea è la meta prediletta del jet set internazionale e dei turisti in cerca di vip. È la più piccola delle sette sorelle delle Eolie, un lembo di terra di appena 3 kmq. Eppure è sulle sue rive che si formò una delle prime civiltà che popolarono l’arcipelago, trasformandolo in un crocevia dei commerci nel Mediterraneo. 

Oltre il suo aspetto patinato, Panarea inoltre è un’isola da esplorare a piedi tra vegetazione lussureggiante, case bianche, fumarole e mare blu. Panarea è quell’isola in cui vorrete sempre tornare. 

Cosa vedere a Panarea

  • Villaggio Preistorico di Punta Milazzese 
  • San Pietro
  • Museo Archeologico 
  • Museo Diffuso 
  • Panarea a piedi 
  • Spiaggia della Calcara 
  • La contrada di San Pietro a Panarea
  • Drautti 
  • Cala Junco 
  • Cala Zimmari

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Villaggio Preistorico di Punta Milazzese 

A circa 30 minuti a piedi da San Pietro, il principale centro abitato di Panarea, si trova il Villaggio Preistorico di Punta Milazzese, adagiato su una piccola radura in cima all’omonimo promontorio, al quale si accede tramite uno stretto istmo. È un insediamento preistorico risalente alla media Età del Bronzo, costituito da 22 capanne a pianta circolare e da una rettangolare, probabilmente usata come luogo di culto o per funzioni collettive. È uno dei più bei insediamenti antichi delle isole Eolie, che risale al periodo tra il XIV e il XIII secolo a.C. Nel villaggio sono stati ritrovati centinaia di reperti, oggi esposti al Museo Archeologico Eoliano di Lipari e alla sua sede distaccata a Panarea, che hanno fatto luce sui traffici marittimi tra le Eolie e Micene già dal XV secolo a.C. L’insediamento poi fu abbandonato intorno al 1300 a.C., forse in seguito ad incendi, e l’isola rimase disabitata per secoli.

L’accesso al villaggio preistorico è gratuito. 

Museo Archeologico 

Nel centro di Panarea, accanto all’ottocentesca Chiesa di San Pietro, dove il 28 e 29 giugno si festeggia il patrono dell’isola, si trova una sezione del Museo Archeologico Eoliano. Qui si possono ammirare alcuni reperti risalenti al Neolitico e all’Età del Bronzo rinvenuti al Villaggio Preistorico di Punta Milazzese, nella zona della Calcara e in giacimenti sottomarini. 

Museo Diffuso 

È un’antica casa di pescatori trasformata dall’artista Adriana Pignatelli in fulcro di un interessante museo diffuso. Troverete pannelli e oggetti della tradizione che raccontano storia e tradizioni di Panarea. Nel giardino sono concentrate tutte le specie vegetali tipiche dell’isola. 

Panarea a piedi 

Panarea è molto piccola, quindi basta mezza giornata per fare facilmente il giro dell’isola a piedi. Un itinerario facile e adatto a tutti, lungo circa 8 km, è quello che corre tutto attorno all’isola. Si può partire dal porto per poi cominciare ad inoltrarvi nei vicoli di contrada San Pietro in direzione nord. Dopo una decina di minuti di saliscendi tra stradine e case imbiancate a calce si arriva alla contrada Ditella, dove si trovano le sorgenti termali e la spiaggia della Calcara. Da qui il percorso inizia a salire lungo alcuni tornanti, e arrampicandosi nella macchia mediterranea si arriva sulla cresta da cui godere di splendidi panorami sull’arcipelago. Una volta sulla cresta, si gira a sinistra e si prosegue in piano per raggiungere, dopo meno di 500 metri, Punta del Corvo, il punto più alto di Panarea, da cui si possono ammirare tutte le isole dell’arcipelago. Poi ricomincia la discesa e proseguendo verso est si torna a San Pietro. Se volete allungare il percorso seguite la stradina che fiancheggia Costa del Capraio all’interno della riserva naturale.

La pendenza può essere un po’ impegnativa in alcuni tratti ma il sentiero ritorna facile nella Piana Milazzese, un pianoro delimitato da muretti a secco. Superata una sbarra di legno, dopo circa 100 metri si arriva al bivio per Punta Milazzese. Fate un tuffo rinfrescante a Cala Junco o a Cala Zimmari prima di raggiungere contrada Drautto, quindi tornate al porto e al borgo. 

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I più esperti potranno seguire il sentiero del Club Alpino Italiano che dal centro di San Pietro conduce alla cima dell’isola (un vulcano che l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ritiene quiescente). 

Le spiagge di Panarea 

Panarea ha poche spiagge e molto affollate a luglio e agosto. Quindi conviene prenotare un ombrellone o arrivare presto per trovare un posto nei tratti liberi. Da non perdere, inoltre, un giro in barca per vedere le insenature più belle dell’isola e gli isolotti intorno a Panarea: Dattilo, Lisca Bianca, Basiluzzo, Lisca Nera e Bottaro, sui cui fondali giace il relitto di una nave mercantile inglese affondata nell’Ottocento. Chiedete al porto per un’escursione in barca o rivolgetevi a Nautilus, un’agenzia che noleggia gommoni e motoscafi nella baia di Drautto. 

  • Spiaggia della Calcara 

È una bella spiaggia di sassi a nord di San Pietro, accessibile tramite un ripido sentiero nella macchia mediterranea. Alle spalle fuoriescono gas solforosi da alcune fumarole che testimoniano la presenza di un antico cratere. 

  • Cala Zimmari 

È l’unica spiaggia di sabbia di Panarea, dalla forma di una piccola mezzaluna incastonata tra le alte rocce. L’arenile è pietroso, ma l’acqua cristallina e i fondali bassi invitano a bagni refrigeranti e ad esplorazioni della vita sottomarina.

  • Cala Junco 

È la spiaggia più bella di Panarea e si trova ai piedi del Villaggio Preistorico di Punta Milazzese. Sarà più scomodo camminare su grandi sassi tondeggianti, ma il mare è di un turchese intenso.

Fate snorkeling per esplorare i suoi fondali e dal largo ammirate le alte scogliere che si tuffano in mare. 

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Cosa mangiare a Panarea 

Le isole Eolie rielaborano la cucina della tradizione siciliana con sapori e profumi dell’arcipelago. Ecco alcuni piatti tipici da assaggiare a Panarea:  zuppa di scorfano all’eoliana (scorfano cucinato in brodo insieme al pomodoro, basilico e fettuccine), involtini di pesce spada, coniglio in agrodolce, polpette di pesce, pane cunzato (pane inzuppato di olio extra vergine d’oliva, condito con pomodori datterini, formaggio primo sale, basilico, capperi, olive, acciughe sott’olio e origano), melanzane ripiene (con formaggio, mollica di pane, mortadella, albume), insalata di arance, limoni e pesce spada affumicato al profumo di capperi, spaghetti al tonno fresco, totani ripieni. Chiaramente non perdete la granita al caffè con brioche per colazione, arancini, focaccia alla messinese e la ricotta al forno magari per un aperitivo. Per finire dolcetti di mandorle e i Gigi (dolce tipico del Carnevale). Fatevi consigliare un buon vino siciliano e concludete con un bicchiere di Malvasia, il vino dolce di Salina. 

Per assaggiare queste specialità, i migliori ristoranti di Panarea sono Da Paolino e Da Francesco, entrambi con terrazza panoramica, o Da Pina per una cucina eoliana raffinata ed elegante. Per un pasto veloce, Le Delizie di Nonna Pasqualina offre pane cunzato, focacce e arancini. La gelateria è L’Elica. All’ora del tramonto e quindi dell’aperitivo si va sulla terrazza del Raya, il leggendario hotel di Panarea, dove si continua la serata ballando dopo cena. In alternativa per fare le ore piccole ci sono diversi locali al porto, tra cui il Bridge Sushi Bar.

Come arrivare e spostarsi a Panarea 

Si arriva a Panarea con un traghetto o aliscafo da Messina, Milazzo, Reggio Calabria, Napoli e Salerno. Una volta arrivati a Panarea, l’isola è talmente piccola che la si può girare tutta a piedi, ma volendo si possono noleggiare scooter, biciclette, quad e golf cart.

Per godersi il mare più bello dell’isola conviene prenotare un’escursione in barca, se non si ha la propria, e così visitare anche le altre isole dell’arcipelago. 

Quando andare a Panarea 

Le isole Eolie godono di un clima temperato, tipico delle zone del centro del Mediterraneo, con inverni miti e relativamente piovosi ed estati calde e soleggiate, ma temperate dalla brezza. Per una vacanza di mare chiaramente il periodo migliore è l’estate. Ma Panarea è un’isola affascinante anche fuori stagione. 

Mappa e cartina

Autore: Francesca Ferri

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