
Lasciarsi la città alle spalle e camminare, fino a tuffarsi in acqua.
Il Sentiero dei Celti e dei Liguri è il primo cammino che parte da Milano e arriva al mare.
Inaugurato ufficialmente il 21 maggio 2023, il sentiero attraversa tre regioni del Nord Italia, Lombardia, Emilia-Romagna e Liguria, lungo 220 km e 10 tappe.
Parte da Milano e arriva a Sestri Levante attraversando pianure, colline e montagne dell’Appennino fino al mar ligure.
Sentiero dei Celti e dei Liguri: Storia del cammino

“Hai mai pensato di uscire di casa zaino in spalla? E camminare fino ad arrivare nella natura selvaggia. Fino a quando l’ombra diventa lunga nella luce del tramonto. Fino a quando, oltre i monti, ecco il mare”.
Le parole di Emanuele Mazzadi, ideatore del cammino, ben spiegano com’è nato il Sentiero dei Celti e dei Liguri.
Insieme a un gruppo di amici, Mazzadi, architetto e guida escursionistica e ambientale, ha dato vita a questo cammino per il desiderio di lasciare la città e intraprendere un’avventura nella natura.
Il suo sogno era anche quello di riscoprire le origini pre-romane dell’Italia settentrionale e di guardare con uno sguardo nuovo territori noti. Alcune fonti, infatti, attribuiscono la fondazione di Milano ai Celti Insubri, che avrebbero disegnato un cerchio magico a nord della zona del Duomo.
Da qui parte la storia e il viaggio di Emanuele Mazzadi e i suoi amici. Proseguendo in direzione sud, si attraversa la pianura e il grande fiume Po.
Si affronta poi un percorso di ascesa e ascesi verso il Monte Penna, cima dedicata dalle tribù Liguri al dio Pen.
Da questa antica divinità sembra derivare il nome stesso dell’Appennino. Il Sentiero dei Celti e dei Liguri vi lascerà immergere nel mistero delle origini.
Il percorso
Tappa 1: Milano-Pavia

Il Sentiero dei Celti e dei Liguri parte dal cuore di Milano, il Duomo, prosegue per la darsena, l’antico porto dei navigli milanesi, e così raggiunge il Naviglio Pavese, con le chiuse progettate da Leonardo da Vinci.
La via d’acqua, affiancata dalla pista ciclabile, conduce alla Certosa e quindi al centro storico di Pavia. Pavia è una splendida città d’arte, già capitale del regno Longobardo in Italia.
Qui il cammino incontra due delle maggiori direttrici di pellegrinaggio del Nord Italia: la Via Francigena e la Via degli Abati, che a Pavia ha la sua tappa di partenza.
Tappa 2: da Pavia all’Oltrepo

Usciti da Pavia, il Sentiero dei Celti e dei Liguri costeggia il fiume Ticino attraversandone il parco, fino a raggiungere la confluenza con il Po.
Si attraversa il grande fiume per raggiungere l’Oltrepo Pavese, con il suo tipico paesaggio rurale di pianura: argini, chiaviche, cascinale e pioppeti.
Tappa 3: dall’Oltrepo alla Val Tidone

Questa tappa collega Colombarone e Nibbiano, attraversando il cuore dell’Oltrepo, terra di sapori e saperi antichi. Sullo sfondo il saliscendi di colline coperte di vigneti e punteggiate da piccoli borghi.
Qui il cammino regala un concentrato di storia e natura, percorsa dalla Via degli Abati e dal Cammino di San Colombano, testimone della millenaria cultura della vite.
Tappa 4: dalla Val Tidone alla Val Trebbia

La tappa collega Nibbiano e Bobbio. Il percorso entra nel territorio piacentino della Val Tidone, per poi risalire verso il crinale spartiacque tra Val Trebbia e Oltrepo Pavese.
Qui si affrontano le prime vere salite, che fanno presagire i monti dell’Appennino.
In lontananza inizia a comparire l’inconfondibile sagoma del Monte Penna. Si attraversa il borgo storico di Caminata, crocevia di cammini, i crinali di Pietra Corva e Sassi Neri, per poi scendere fino ad uno dei borghi più belli d’Italia, Bobbio.
Tappa 5: dalla Val Trebbia alla Val Nure

La tappa collega Bobbio e Mareto. Seguendo il corso del torrente Nure, ci inoltreremo nella valle che a lui deve il nome.
Si tratta di uno dei territori più belli della provincia di Piacenza, amata da tutti gli escursionisti a piedi e in bici.
La Val Nure unisce paesaggi meravigliosi a piccoli borghi: da qui in poi, le montagne si faranno più aspre e la presenza umana più rara.
Tappa 6: dalla Val Nure alla Val d’Aveto

La tappa più lunga del sentiero collega Mareto e la Val d’Aveto, procedendo sul crinale che la divide dalla Val Nure.
Poi giunge il momento di addentrarsi nel tratto più selvaggio e aspro, la gola dell’Aveto, attraversando la cosiddetta “Valle Tribolata”. Meta della sesta tappa è il borgo di Santo Stefano d’Aveto, primo pernottamento in Liguria.
Tappa 7: dalla Val d’Aveto al Monte Penna

La tappa più breve del sentiero collega Santo Stefano d’Aveto con il rifugio Casermette del Monte Penna.
Partendo dal caratteristico borgo ligure, si risale attraverso antichi terrazzamenti, mantenendo un’ottima vista sulle cime circostanti come il Groppo Rosso e il Maggiorasca.
Infine, si arriva a scorgere la maestosa cima sacra al dio Pen dei Celti e dei Liguri, il Monte Penna.
Tappa 8: dal Monte Penna al Passo del Bocco

Ecco il cuore del cammino, la mitica vetta del Monte Penna. Il suo nome sembra derivare dal dio Pen, adorato dagli antichi Celti Liguri e al quale si dovrebbe anche la denominazione dell’intera catena montuosa degli Appennini.
I Celti Liguri non erano soliti dedicare edifici di culto alle proprie divinità, perché sentivano la loro presenza nella natura stessa.
Così, l’intero Monte Penna, la vetta più alta della zona, veniva considerata come consacrata al dio Pen: un grande altare naturale, proteso a cercare l’eterno contatto fra la terra e il cielo.
Anche per i viandanti di oggi, il Monte Penna è un luogo di profonda spiritualità e bellezza. A livello naturalistico, è il fulcro di un’area di grandissima importanza: dal Parco regionale dell’Aveto, alle sorgenti dei fiumi gemelli Taro e Ceno.
Tappa 9: dal Passo del Bocco alla Val Graveglia

Questa tappa si apre con l’ultima impegnativa salita prima di iniziare la discesa verso il mare. Si attraversa la faggeta monumentale del Monte Zatta e una volta in vetta si può ammirare il panorama mozzafiato.
Per la prima volta, dopo giorni di cammino, si vede la meta finale: le acque del Golfo del Tigullio.
Ma la strada è ancora lunga e prima di arrivare al mare ci si inoltra nelle meraviglie della terra.
La Val Graveglia è infatti ricca di tesori geologici nascosti: aree carsiche, graniti, cave di diaspri e miniere di manganese.
Tappa 10: dalla Val Graveglia a Sestri Levante

Dopo aver trascorso la notte in un piccolo borgo, si riparte per l’ultimo giorno di cammino.
La vegetazione dell’Appennino lascia sempre più il passo alla macchia mediterranea: anche se non si vede, si sente che il mare è ormai vicino.
Il Sentiero dei Celti e dei Liguri evita le zone più trafficate e le strade asfaltate, per arrivare direttamente sul lungomare di Sestri Levante.
Ad accogliervi è uno dei borghi più suggestivi della costa ligure, con le due baie del Silenzio e delle Favole. Le spiagge sabbiose invogliano ad un tuffo ristoratore e a un meritato riposo.
Informazioni utili
Come il Cammino di Santiago ha la sua freccia gialla e la conchiglia, così il Sentiero dei Celti e dei Liguri è identificato da una freccia azzurra e dal simbolo dell’elmo di Pùlica.
L’elmo era comune ai guerrieri celti e liguri. Un esemplare, appartenuto a un antico ligure, è stato ritrovato a Pùlica ed è ora conservato a Pontremoli.
Un altro elmo simile, ma appartenuto a un guerriero celtico, è stato ritrovato a Casaselvatica di Berceto ed è ora conservato a Parma. Perciò è diventato simbolo e logo del cammino che porta sulle tracce di queste tribù pre-romane.
Il percorso si integra con la rete sentieristica preesitente ed è tracciato in modo uniforme in tutta la sua lunghezza, con i colori bianco e rosso tipici della segnaletica CAI.
Riconoscerete il sentiero dagli adesivi e placchette azzurre. Online poi è disponibile la descrizione di tutte le tappe: in ciascuna troverete la traccia del sentiero.
Come negli altri cammini la credenziale è un elemento fondamentale, in quanto è un documento di viaggio, sul quale il pellegrino esploratore colleziona i timbri delle diverse località attraversate.
La credenziale del Sentiero dei Celti e dei Liguri è acquistabile al costo di 5€ (più costi di spedizione).
La si può richiedere per mail oppure acquistarla direttamente a Milano e lungo il percorso. Troverete tutti i dettagli e ulteriori informazioni sul sito ufficiale.