E se vai all'Hotel Supramonte e guardi il cielo tu vedrai...
sole, acqua e vento battere una terra remota di roccia nel cuore montuoso della Sardegna centro orientale.
Un mondo a sé stante dove anche la presenza umana è diradata e la natura estrema si lascia scoprire solo percorrendo tortuosi sentieri escursionistici.
Supramonte, dove si trova?
Sopra l’incantevole Golfo di Orosei la cosiddetta zona "sopra la montagna" del Supramonte è un’area incontaminata di grotte inesplorate e boschi di querce da sughero.
La cima più alta di questo massiccio gigante Punta Corrasi a 1 463 m di altezza svetta sopra un vasto territorio selvaggio di difficile accesso a cui si arriva percorrendo sentieri che toccano siti archeologici di nuraghi, gole a strapiombo sul mare, l’arroccato e arcaico villaggio di Tiscali e le profondità della gola di Su Gorroppu, il canyon più profondo d'Europa.
La catena montuosa del Supramonte formato da roccia calcarea è la seconda più alta della Sardegna lungo i suoi 35 mila ettari di estensione sono compresi i territori dei cinque comuni di Orgosolo, Oliena, Urzulei, Dorgali e Baunei.
Il Supramonte è diviso in due parti: il Supramonte Montano e il Supramonte Marino, ognuno con le proprie caratteristiche distintive e una vasta varietà paesaggistica.
I sentieri del Supramonte
La vasta area montuosa è selvaggia e priva di strade, gli esperti escursionisti locali sono indispensabili guide per avvicinarsi prudentemente alle affascinanti mete nascoste da foreste, rupi e canyon dove gli antichi sentieri venivano percorsi dai pastori in cerca di pascoli e legname.
Seguendo questi antichi percorsi dei carbonai e dei pastori, fino al cuore del Supramonte si può ammirare l'imponente dolina naturale di Su Sielhone, al confine col salto di Oliena, originata dallo sprofondamento del tetto di una immane grotta del diametro di 500 metri e dalle pareti alte fino a 200 metri.
Qui ci sono due brevi vie di salita: da Oliena si segue una strada forestale fino a Scala 'e Pradu da dove si può raggiungere Monte Corrasi, Punta Carabidda, Punta Ortu Camminu e Punta sos Nidos.
L'altro inizia a nord nei pressi della cappella di Nostra Signora di Monserrata e segue un ampio canale ghiaioso Scala di Sovena per poi raggiungere Punta sos Nidos, Punta Cusidore e Bruncu Nieddu.
Attraverso le fitte foreste di lecci, ginepri e corbezzoli i percorsi che tagliano il Supramonte incontrano numerosi monumenti naturali tra cui la dolina Su Sercone e Monte Novo San Giovanni e punti panoramici come Monte Corrasi e Punta Cusidore.
Il territorio di Orgosolo invece è quello preferito dagli escursionisti per belle passeggiate campestri in un'area molto vasta di grande interesse sia naturalistico che storico/archeologico.
I sentieri naturalistici si snodano attraverso vallate, distese di macchia mediterranea, boschi di lecci millenari costellati da laghetti cristallini, panorami mozzafiato con rupi a picco sul mare azzurro di Sardegna.
Dal paese si raggiunge foresta Montes, uno dei boschi più belli di macchia mediterranea, si percorre una strada sterrata che passa sotto un fittissimo bosco di lecci e ginepri secolari, popolata di animali allo stato brado fino ad arrivare a Monte Novo S. Giovanni dai cui 1316m d’altezza si dominano tutte le montagne dal Supramonte di Urzulei a quello di Baunei, da quello di Dorgali a quello di Oliena, fino alle vette più alte del Gennargentu.
Proseguendo si arriva a Su Vadu ‘e S’Enis, suggestiva località dove è ancora possibile visitare i famosi “pinnettos”, le tipiche capanne fatte di pietra e ricoperte con tronchi e frasche di ginepro.
Famoso come il Supramonte di Orgosolo è il Supramonte di Baunei, attraversato dal celeberrimo itinerario del Selvaggio Blu, un percorso escursionistico di 45km riservato solamente agli escursionisti esperti noto per essere uno dei più difficili della Sardegna e dell’Italia, ma che permetterà di ammirare dei paesaggi mozzafiato lungo un percorso dove non mancano anche tratti di arrampicata su roccia e discesa in corda doppia.
Un altro noto percorso è quello che conduce al villaggio nuragico di Tiscali, nascosto in una dolina in un paesaggio caratterizzato da antichi ovili in pietra, grotte e nuraghi.
I resti del villaggio nuragico in cima al monte Tiscali si svelano solo a chi arriva all’interno di una grotta, la cui volta sprofondò milioni di anni fa, dando vita ad un grande cratere che l’uomo ha utilizzato come rifugio, costruendo al suo interno un villaggio dove il microclima e i colori del calcare rendono l'atmosfera molto suggestiva.
Tiscali è accessibile solamente a piedi attraverso 2 sentieri: dal ponte Sa Barva con un percorso lungo 8 km che ha una durata di circa 4-5 ore andata e ritorno (compresa la visita a Tiscali) e dalla valle di Lanaittu, con un’escursione di circa 4 ore leggermente più difficile dell’altra. La Valle di Lanaittu aspra e impervia, è dominata dal Monte Corrasi, è un’area di oltre 700 ettari ricca di grotte naturali dai nomi suggestivi come Sa ‘Ohe (la Voce), Su Entu (Il Vento), dove sono state ritrovate tracce di insediamento umano fin dal Paleolitico.
Una delle escursioni più famose e affascinanti della Sardegna è quella alla gola di Gorropu, conosciuta per essere una delle gole più impressionanti in Italia e uno dei migliori posti nel Supramonte per fare delle escursioni.
Nella lingua sarda Gorropu significa dirupo o area scavata. Il canyon conta 500 metri in altezza e soli 4 metri in larghezza nei suoi punti più stretti, misure che gli valgono la classificazione di uno dei canyon più profondi e spettacolari d’Europa.
Nel corso dei secoli l’azione erosiva del fiume Rio Flumineddu ha dato forma a una zona caratterizzata da canaloni calcarei, gole, grotte, pareti rocciose e falesie circondate da una natura selvaggia fatta, da cascatelle, laghetti cristallini, da foreste di leccio avvolte dal silenzio e fauna selvatica.
Per esplorare questi luoghi impervi è bene munirsi dell’attrezzatura tecnica adatta e di una guida esperta con cui, oltre ai paesaggi mozzafiato, si potranno scoprire anche gli antichissimi resti di villaggi nuragici e le tombe dei Giganti, oppure come leggenda narra riuscire a vedere le stelle in pieno giorno.
Abitati sin dalla preistoria, i sentieri dei Supramontes sono punteggiati da numerose testimonianze archeologiche, e tappa fondamentale dei trekkers nelle escursioni sono molto spesso le caratteristiche abitazioni dei pastori sardi chiamate “sos Cuiles”, o ovili tradotto in italiano.
Abbandonate negli anni 70, sos Cuiles sono strutture abitative circolari, antica testimonianza di una vita di duri sacrifici che i pastori conducevano in solitudine a stretto contatto con la natura e gli animali.
Bisogna evidenziare che è raro imbattersi fortuitamente in queste costruzioni durante un trekking se non le si cerca appositamente; questo perché i pastori preferivano edificare gli ovili lontano da occhi indiscreti.
Non mancano le visite ad aree archeologiche ancora poco conosciute come il complesso nuragico di Sirilò che ospita numerose domus de janas; le tombe dei giganti, i monumenti funerari caratteristici della civiltà nuragica, tombe collettive che potevano contenere un gran numero di inumazioni; il nuraghe Mereu, splendido esemplare di nuraghe interamente costruito con blocchi di candido calcare, che conserva la tholos (falsa cupola)centrale perfettamente intatta.
Per qualcosa di più impegnativo, adatto a chi ha esperienza di un certo livello il Supramonte offre anche diverse possibilità di fare emozionanti arrampicate su roccia.
Verso la piana di Oliena c'è un grande altopiano delimitato da enormi dislivelli le cui pareti nord sono famose per le lunghe e difficili vie di arrampicata.
Punta Cusidore e Bruncu Nieddu attirano scalatori preparati per salite quasi verticali tra i 350 ei 500 m. Le pareti ovest sono troppo erose per essere scalate ma sotto di esse - sul Monte Maccione - c'è una delle più famose località di arrampicata, con più di 70 vie con difficoltà alta.
Più accessibili sono la facile salita sopra la spiaggia di Cala Fuili, la scogliera di S’atta Ruia a Dorgali e la salita sopra la baia di Cala Luna in un paesaggio lunare.
Cosa fare e vedere sul Supramonte
- Punta Corrasi
- Tiscali
- gola di Su Gorroppu
- dolina Su Sercone
- Monte Novo San Giovanni
- la piana di Oliena
- Punta Cusidore
- Bruncu Nieddu
- Orgosolo