Sardegna

Barbagia: cosa vedere in una Sardegna avventurosa e low cost

Testo alternativo

La Barbagia è una zona della Sardegna centrale di cui si parla poco, ma che ha davvero tanto da offrire al turismo. Selvaggia ed incontaminata è il cuore della regione

Barbagia

Nell’arco di pochi chilometri, in Barbagia, nell'entroterra sardo, è possibile visitare paesi dove la cultura tradizionale è rimasta intatta, siti archeologici di meraviglioso fascino e soprattutto rudi altipiani e parchi nazionali, ideali per gli amanti degli sport all’aria aperta e dell’escursionismo.  Per raggiungerla basta imbarcarsi da Civitavecchia verso Olbia o da Genova verso Porto Torres con i traghetti Tirrenia

Il territorio della Barbagia è molto vasto e vario. Comprende i rocciai di granito e i contrafforti del Gennargentu ogliastrino, la valle del Rio Pardu, le vallate del Cedrino e i pascoli di Ollolai, quelli montani di Seui, fino al mare meraviglioso di Baunei.
La regione barbaricina è costituita dall'areale del Gennargentu e dell'Ogliastra, dal Supramonte e dal nuorese fino a Bitti. Confina con la Gallura, la Baronia, l'Oristanese, la valle del Tirso e il Sarcidano e copre un'area di circa 1.300 km².
LEGGI ANCHE: AUTUNNO IN BARBAGIA

Cosa vedere in Barbagia

In questa guida abbiamo selezionato i posti da vedere assolutamente in un viaggio avventuroso e low cost, magari on the road o in camper, in Barbagia.

  • Romanzesu

A 13 km da Bitti, immerso in un bosco di bellissime querce da sughero, sorge un importante complesso monumentale di origine nuragica risalente al XVI sec. A.C.. Negli anni 80 sono stati riportati alla luce capanne, templi e altri edifici cerimoniali, tutti realizzati con imponenti rocce di granito locale. Un tour guidato di 2 ore vi illustrerà la storia arcaica di questa misteriosa civiltà scomparsa.

  • Mamoiada 

Famosa in tutto il mondo per il Carnevale barbaricino dei Mamuthones e Isoahdores, questo piccolo centro abitato è quanto di meglio potete chiedere se avete voglia di una completa full immersion nella cultura tradizionale sarda: dal cibo alle botteghe artigianali, dal museo delle maschere mediterranee a quello del lavoro. Il periodo ideale per visitare Mamoiada è a Novembre in occasione della manifestazione itinerante Autunno in Barbagia, oppure il 17 Gennaio per il Carnevale.

  • Parco Donnortei 

Un’oasi di incontaminata bellezza a 1200 s.l.m. che si estende dalle falde del Monte Spada fino alla gigantesca valle di Aratu.

Qui potrete vedere rare specie di animali ed inoltrarvi in un paesaggio roccioso e ricco di una straordinaria vegetazione, che regala profumi e colori unici al mondo. Imperdibile la foresta di bonsai secolari “Su Troccu”, dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.
Possibile alloggiare presso l’agriturismo Donnortei, a conduzione familiare, e gustare i prodotti biologici dell’azienda agricola. La struttura mette a vostra disposizione mountain bike, geep e guide esperte per escursioni di diversa lunghezza e difficoltà.

Le gole di Gorroppu sono considerate il canyon più spettacolare d'Europa. Si trovano nel Supramonte, in Barbagia, tra Orgosolo e Urzulei. La gola è stata lentamente scavata dall'acqua del Rio Flumineddu e le pareti del canyon arrivano a toccare i 500 metri di altezza ed ospitano animali che vivono solo qui.

Spiagge nei dintorni della Barbagia

Dove andare al mare partendo dalla Barbagia? Ecco le spiagge più belle da raggiungere. La maggior parte si trovano in Ogliastra e nella provincia di Nuoro.

  • Spiaggia di Santa Lucia
  • Cala Ginepro
  • Bèrchida
  • Cala Gonone
  • Cala Luna
  • Porto Frailis
  • Spiaggia di Cea
  • Baia di San Gemiliano
  • Lido di Orrì
  • Sa Curcurica

Mangiare in Barbagia

Per concludere al meglio la vostra esperienza sensoriale in Barbagia non può mancare il tipico pranzo del pastore: l’Agriturismo Supramunte offre ai propri ospiti i piatti della tradizione all’aperto e preparati al momento, il tutto servito su un tagliere in legno e rigorosamente senza posate. Alla fine del pranzo i pastori intoneranno il suggestivo canto a tenore.

Mappa e cartina

Riproduzione riservata