Sardegna

Cascata di Capo Nieddu: dove si trova e come arrivare

Capo Nieddu

Grazie alla posizione unica e alla particolarità di buttarsi direttamente in mare con un salto di ben 40 metri, la cascata di Capo Nieddu è uno degli spettacoli naturali più stupefacenti in Sardegna e in tutta Italia.

Quando si parla di questa magnifica isola vengono subito alla mente immagini di paradisi naturali incontaminati, spiagge bianche, acqua cristallina, vento forte e vegetazione selvaggia.

Tuttavia una regione-nazione come quella sarda non può essere racchiusa e conosciuta solo attraverso le immagini da cartolina che è capace di offrirci. Questa terra dura, ricca di contrasti e misteri è un mondo a parte che custodisce la sua vera identità tra i sassi dell’entroterra e il suo splendido mare, o in località difficilmente accessibili.

Cascata di Capo Nieddu

Capo Nieddu

Una dei luoghi più iconici e ancora poco conosciuti che la Sardegna custodisce gelosamente sono proprio le spettacolari cascate di Capo Nieddu, tra le poche in Europa a tuffarsi direttamente in mare.

La cascata rappresenta lo sbocco a mare del fiume Rio Salighes soprattutto durante il periodo più piovoso dell’anno, tra novembre e marzo quando dopo abbondanti piogge la portata d’acqua solitamente è abbondante rendendo la cascata maestosa e regalando uno spettacolo impressionante a chi guarda sia da mare che da terra.

Dove si trovano le cascate di Capu Nieddu?

Cascate Capo Nieddu

Nella parte nord occidentale dell’isola, sul territorio di Cuglieri in provincia di Oristano ai piedi del massiccio di origine vulcanica del Montiferro che domina un paesaggio fatto di natura selvaggia e più precisamente nel tratto di alta costa tra la celebre baia de s’Archittu e la marina di Tresnuraghes.

Come raggiungere le cascate di Capu Nieddu?

Per ammirare questo vero e proprio monumento naturale della Sardegna si può scegliere un punto di osservazione privilegiato navigando in barca con una piccola crociera da Santa Caterina di Pittinurri, oppure optare per scenografiche escursioni via terra.

I percorsi di trekking per giungere a destinazione si addentrano nel cuore della Sardegna più selvaggia. La cornice naturale in cui la Cascata di Capo Nieddu si staglia potrebbe risultare non accessibile ai camminatori meno esperti o di livello amatoriale, ed è quindi consigliabile rivolgersi ad una delle esperte guide locali.

Fondamentale è anche munirsi di  un’attrezzatura adeguata come scarpe da trekking, borracce di acqua o integratori, maglie e scarpe comode di ricambio e giacche a vento impermeabili.

Non ci sono grossi dislivelli, ma il percorso è abbastanza lungo: sono quasi 9 km, che raddoppiano ritornando al punto di partenza.

La camminata prevede circa 5 ore a/r tutta in piano, in un percorso che si snoda lungo una serie di torrenti provenienti dal vicino Montiferru, che si buttano da varie altezze direttamente in mare creando uno spettacolo affascinante.

Guadando il torrente si raggiunge in circa mezz’ora Capo Nieddu, dove si trova l’omonima torre spagnola e più giù la foce del Riu Mannu con lo splendido panorama di Punta Foghe.

Superato il piccolo centro di Santa Caterina di Pittinurri, si prosegue oltrepassando un ponte che sovrasta un piccolo torrente, superato un cancello si ha accesso al sentiero principale verso il mare e facendosi strada tra gli arbusti della macchia mediterranea dopo circa 20 minuti di cammino si raggiunge la cascata.

Per chi volesse ridurre il percorso è possibile partire da Santa Caterina o limitarsi all'ultimo tratto per vedere solo le cascate oppure passando per il sentiero che incontra prima la cascata di “S’iscala ‘e cherbos” per poi proseguire seguendo la costa verso nord e arrivare sino a capo nieddu. Questo è il sentiero principale e unico liberamente percorribile.

La fatica dell’itinerario viene però ricompensata al suo termine dalla vista mozzafiato della cascata, preannunciata dall’inconfondibile rumore delle sue acque che corrono verso il salto nel vuoto.

Qui è d’obbligo scattare più di una foto facendo però attenzione sporgersi troppo se non si è assicurati da qualche parte a causa del tipo di roccia, molto friabile, ma approfittando dei diversi punti di osservazione in tutta sicurezza.

Dai punti panoramici del Montiferru è possibile scorgere in lontananza la costa di capo Marargiu e il il promontorio di Capo Caccia a nord mentre verso sud sono visibili capo Mannu e l’isolotto di Mal di Ventre.

IL MONTIFERRU e dintorni

Paesaggio del Montiferru

Il territorio della Cascata di Capo Nieddu e del massiccio del Monte Ferru è il più esteso complesso vulcanico della Sardegna che presenta una serie di cime che sovrastano il golfo di Oristano come il Monte Urtigu, il monte Entu, il monte Pertusu, Punta Mandronisca e il monte Armiddosu.

Tutta questa area è caratterizzata da una fitta foresta mediterranea ricchissima di acqua di eccellenti qualità oligominerali e per la presenza di una flora e fauna selvatica ricca e variegata.

L’area vulcanica del Monte Ferru è riconoscibile per il suo paesaggio aspro e irregolare, ricoperto di boschi e solcato da torrenti impetuosi che scorrono tra i basalti e le valli dando origine a diverse cascate come quelle de S’Istrampu ‘e Massabari nella valle di Riu S’Abba Lughida, di S’Istrampu de Sos Molinos nella valle omonima e quella de S’Istrampu de Capo Nieddu.

Questo tratto di costa custodisce altri capolavori della natura come la piccola baia di Su Riu'e sa ide a nord di Santa Caterina di Pittinuri a circa 14 km da Oristano, dove la roccia del Montiferru crea un contrasto meraviglioso con le sfumature smeraldo del mare in un contesto di natura incontaminata e sbalorditiva.

In quest’area della regione si trovano anche alcuni fra i borghi più caratteristici e peculiari della Sardegna, come l’affascinante villaggio di Bosa in Provincia di Oristano.

Qui un gruppo di case colorate custodisce tradizioni, quartieri come quello storico di Sa Costa abbarbicato sulle pendici del colle di Serravalle proprio a ridosso del castello omonimo e un complesso di antiche concerie.

Oltre a perdersi tra i suoi vicoli, Bosa, da buona località sarda regala anche la possibilità di immergersi nel suo mare cristallino e rilassarsi sulle sue spiagge come quelle di s’Abba Druche, Portu Managu, Turas e Compoltitu.

Da non mancare c’è una anche una visita al parco biomarino di capo Marrargiu e la riserva naturale di Badde Aggiosu e Monte Mannu dove scoprire la natura locale con escursioni e osservazione di animali selvatici

Nei suoi dintorni è possibile fare tappa presso il paese di Tinnura, dove la gran parte degli edifici è decorata con murales ispirati alla vita rurale sarda. 

Mappa e cartina

Riproduzione riservata