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Salina dei Monaci: dove si trova e come arrivare

Salina dei Monaci

Tra i segreti ancora ben custoditi del Salento spicca un luogo carico di suggestioni e paesaggi da cartolina: la riserva naturale Saline dei Monaci di Torre Colimena, inserita anche nell’elenco ufficiale delle aree protette italiane.

Circondata da dune sabbiose e macchia mediterranea, lambita dal mar Ionio e abitata da una colonia di meravigliosi fenicotteri rosa, la salina è un luogo unico che sa regalare un colpo d’occhio straordinario e ha una storia da raccontare.

La Salina, detta dei Monaci perché in passato era sotto la gestione dei monaci benedettini di Aversa, si estende per circa 250.000 metri quadrati all’interno della Riserva Naturale Regionale Orientata del Litorale Tarantino.

Il suo piccolo lago salato è collegato al mare tramite un canale che in passato serviva per la raccolta del sale marino.

Dopo la bonifica nel secondo dopoguerra la salina era stata spezzata dalla costruzione della strada provinciale che la separava dalla spiaggia.

Solo da pochi anni con la rimozione della strada la vegetazione si è riappropriata del posto restituendolo a madre natura.

Come arrivare

Salina dei Monaci
Salina dei Monaci

Per arrivare alle saline si deve percorrere la Litoranea Salentina, tra Torre Colimena e Specchiarica nel territorio di Manduria in Provincia di Taranto, a poca distanza dalle importanti località turistiche della costa ionica come Punta Prosciutto, Torre Lapillo, Porto Cesareo e San Pietro in Bevagna.

La riserva naturale

Salina dei Monaci
Salina dei Monaci

L’area della salina è particolarmente interessante dal punto di vista naturalistico, sia botanico sia faunistico, la spiaggia, aperta ai bagnanti, è ricoperta dalla tipica macchia mediterranea costiera.

Un itinerario, ad anello permette di scoprire l’area incontaminata percorrendo una passerella che inizia dalla scogliera di Torre Colimena fino alla scogliera che delimita la spiaggia della Salina con quella di Specchiarica.

La passerella con le staccionate in legno separa il laghetto della Salina dei Monaci dalle dune sul mare ed è percorribile anche in bicicletta fino al mare.

Qui in primavera è possibile ammirare diversi uccelli migratori che scelgono la salina come area di sosta per trovare nutrimento, oltre ai fenicotteri rosa fanno sosta qui l’airone nano, il martin pescatore europeo, gabbianelle e molti atri volatili.

Non a caso la Salina con la sua popolazione di numerose specie di uccelli, è un luogo ideale per praticare birdwatching, specialmente durante i periodi di migrazione dei fenicotteri rosa che riempiono la riserva.

La spiaggia

Torre Colimena
Spiaggia di Torre Colimena

Dietro le dune sabbiose si apre la larga spiaggia della Salina lambita da un mare cristallino ideale per gli amanti delle immersioni e degli sport subacquei.

Aperta ai bagnanti ma poco affollata dai turisti la spiaggia è caratterizzata da una sabbia ambrata a grana grossa che ben si sposa a livello cromatico con i toni azzurri del mare.

Tutt’intorno alla spiaggia si snodano diversi sentieri panoramici che attraversano la riserva, ottimali per chi oltre all’abbronzatura ama passeggiare nella natura incontaminata.

Torre Colimena

Torre Colimena
Torre Colimena

Prossima alla spiaggia c’è la torre di avvistamento di Torre Colimena. Ottimamente conservata e ancora  integra la spettacolare Torre, circondata da vegetazione, è una delle migliori testimonianze dell’antico sistema difensivo di torri costiere che furono costruite durante la dominazione spagnola contro i pirati turchi.

All’interno della torre è possibile visitare anche un museo di antiche ceramiche tipiche utilizzate per la conservazione del vino.

La storia

La Salina prende il suo nome dai Monaci Benedettini, antichi gestori dell’estrazione del sale, grazie a un ingegnoso sistema in grado di sfruttare le mareggiate con un canale di scorrimento e regolazione dell’afflusso di acqua, edifici per la lavorazione ed il deposito del sale, una torre di guardia e una cappella affrescata dedicata alla Madonna del Carmelo.

A partire dagli anni ’60 del ‘900 la Salina fu oggetto di pesanti interventi di speculazione edilizia e sviluppo turistico incontrollato.

Diverse dannose modifiche apportarono seri danni all’ecosistema locale lasciato in preda a sfruttamento e incuria.

Solo grazie a una ritrovata sensibilità ambientale delle istituzioni locali, l’intera area venne riqualificata e tutelata con l’istituzione, nel 2000, dell’Area protetta delle saline di Torre Colimena e dal 2010 nell’elenco delle aree protette italiane.

Cosa visitare nei dintorni di Salina dei Monaci di Torre Colimena?

Nei dintorni della Salina dei Monaci si ha la possibilità di raggiungere facilmente alcune delle località più affascinanti del Salento. Una di queste è la rinomata spiaggia di Punta Prosciutto sul territorio del comune di Porto Cesareo circondata dal patrimonio naturalistico dell’Area Marina Protetta e del Parco regionale “Palude del Conte e Duna Costiera”.  

La spiaggia vanta un mare con colori cangianti dal verde al blu, una distesa di sabbia bianca e fina, dune alte e una cornice di rigogliosa macchia mediterranea che la rendono un luogo di grande impatto visivo. Inoltre gli amanti dello snorkeling qui possono ammirare i fondali rocciosi e ricchi di colori, fauna e flora marina.

Spostandoci in provincia di Taranto si arriva nel comune di Manduria, nel cuore del territorio considerato Magna Grecia e terra di vino Primitivo, vigneti, masserie, uliveti, muretti a secco e spiagge incantevoli.

Il suo centro storico è arricchito da palazzi antichi, dal ghetto ebraico, dal Castello Imperiale e dalla Chiesa Santissima Trinità, tra vicoli stretti e angoli nascosti che custodiscono un’atmosfera sospesa nel tempo.

Nelle sue cantine e in ogni ristorante del posto si può degustare lo squisito vino rosso del Primitivo di Manduria DOP, orgoglio locale, mentre chi vuole rilassarsi in spiaggia può facilmente raggiungere uno dei tratti di costa più belli e suggestivi della regione e bagnarsi nelle acque limpide e cristalline del Mar Ionio, in circa 20 km di litorale che vanno da San Pietro in Bevagna a Torre Colimena , tra incantevoli spiagge bianche alternate a ripide scogliere e dune ricoperte da una fitta vegetazione di macchia mediterranea che costituiscono paesaggi naturali da sogno.

Da non perdere c’è anche la Palude del Capitano all’interno del parco naturale regionale. Con una superficie di 1100 ettari, il parco è uno dei luoghi più suggestivi del Salento, con tipiche grotte carsiche, torri di avvistamento e sentieri naturalistici da esplorare.

Mappa e cartina

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