Piemonte

Borghi del Biellese, i 10 più belli da scoprire

Borghi Biellese
20-02-2024
Viaggio alla scoperta dei piccoli paesi da scoprire nella zona del Biellese, in Piemonte

Il Biellese, zona del Piemonte a cavallo tra Torino e Milano, è ricco di borghi incantevoli che conservano il fascino di epoche passate.

Di impianto medievale, con le caratteristiche strade acciottolate e le case in pietra, questi borghi sorgono attorno alla città principale, Biella, e molti di essi conservano, anche nel nome, la loro peculiarità di essere stati “ricetti”.

Diffusi nella campagna piemontese nel Medioevo, i ricetti erano zone del paese fortificate e difese da mura: originariamente utilizzati per proteggere i raccolti e le merci, sono un esempio straordinario di architettura difensiva.

L’itinerario che vi proponiamo gira attorno a Biella e vi consentirà di visitare 10 bellissimi borghi della zona, tra cui diversi ricetti.

Roppolo

Roppolo
Roppolo

Roppolo è stato protagonista della storia medievale della regione a causa della sua ambita posizione collinare e delle terre fertili circostanti, che ancora producono due vini d’eccellenza del territorio, Erbaluce e Canavese.

Assai ben conservato l’imponente castello che si sviluppa attorno ad una torre del X secolo; non si può dire lo stesso del ricetto, anticamente accluso alla fortificazione, seppur indipendente, e oggi quasi del tutto dissolto.

La posizione sopraelevata di Roppolo permette di godere di un colpo d’occhio fenomenale sul paesaggio circostante, e sul lago di Viverone.

Viverone

Viverone
Viverone

Sulle sponde del lago si adagia Viverone, ai piedi della collina morenica della Serra.

In posizione sopraelevata rispetto al borgo sorge il sito deputato anticamente al castrum militare, di cui parzialmente resta a noi l’impianto murario.

Nei primi del ‘400 al castello venne annesso il ricetto, di cui permangono poche tracce, ma è ancora interessante accedervi per dare un’occhiata ai preziosi affreschi dell'oratorio di S. Giovanni Battista nel Castello, che si trova all’interno del ricetto, e senz’altro per la vista panoramica che si gode da queste alture.

Ricetto di Magnano

Molto meglio conservato il ricetto di Magnano, in posizione collinare e dal perimetro piuttosto irregolare.

Vi si accede attraverso un arco sormontato da un’imponente torre e all’interno è possibile rendersi ancora ampiamente conto della sua struttura e delle tipiche abitazioni a due piani.

In paese, merita una visita il pregiatissimo organo di fine ‘700 nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, e la chiesa di San Secondo, un notevole esempio di architettura romanica in parte originale.

Ricetto di Candelo

Ricetto di Candelo
Ricetto di Candelo

Quello di Candelo è uno dei ricetti fortificati meglio conservati d’Italia, risalente al XIII secolo.

All’interno delle mura, attorniato da circa 200 cellule, gli edifici a due piani realizzati in pietra e ciottoli tipici di queste strutture difensive, che anticamente venivano adibiti alla produzione e conservazione di vino e grano, si distingue il Palazzo del Principe, fatto edificare alla fine del 400 da un signore del luogo.

Appena fuori dal ricetto, molto suggestiva l’antica chiesa di Santa Maria Maggiore, di impianto romanico ma varie volte rimaneggiata.

Dorzano

Anche Dorzano era dotato di un ricetto: le mura di cinta e la porta d’accesso, che anticamente era sormontata da una torre imponente, sono ancora visibili, seppure non in ottimo stato; le cellule interne, invece, vanno in parte immaginate.

A Dorzano vale la pena fermarsi anche per visitare i resti della Pieve di San Secondo, attestata come prima pieve del Biellese, edificata con ogni probabilità tra il 345 e il 371 d.C.

Mottalciata

Mottalciata
Mottalciata

Situato su un’area collinare in forte declivio, il Castello di Mottalciata è in stato di relativa conservazione, anche se alcuni documenti del 1770 mostrano edifici annessi che ormai non ci sono più.

Tra questi, certamente il ricetto che circondava il castello lungo tutto il perimetro, affinché potesse fungere, all’occorrenza, da protezione per le mura interne.

Restano alcune cellule, poche considerando che a Mottalciata il ricetto era abitato costantemente. Altrove, per esempio a Candelo, veniva utilizzato solo in caso di guerre, carestie, epidemie.

Masserano

Masserano
Masserano

Masserano è stato un borgo di grande importanza per la storia biellese, e questa sua antica centralità è oggi riscontrabile nel suo splendore architettonico.

Il Palazzo dei Principi, attuale sede del municipio, è un susseguirsi di decorazioni, dipinti, stucchi e affreschi. All’interno è custodito il notevole altare ligneo realizzato nel ‘600 per San Teonesto, chiesa romanica che si trova appena fuori paese.

La quattrocentesca Collegiata, la chiesa parrocchiale, ospita, tra le altre, un’opera molto preziosa risalente al XIV secolo, la Madonna Nera di Masserano o Salus Infirmorum, venerata per i suoi poteri taumaturgici. Infine, merita una visita la Chiesa di Santo Spirito, un gioiellino barocco.

Rosazza

Rosazza
Rosazza

Rosazza si trova in valle Cervo, ed è considerato il borgo più misterioso d’Italia.

Questa sua fama si deve in principal modo al Senatore Federico Rosazza, personaggio locale che nel corso dell’Ottocento si sbizzarrì a far costruire in paese strutture molto curiose, ricche di simboli ricorrenti e strane figure che hanno fatto pensare all’esoterismo, se non alla massoneria.

Per verificare voi stessi quanto l’occulto possa aver influito nelle scelte del Senatore, oltre a divertirvi a contare quante fontane disseminò nel paese, visitate il Castello, la Chiesa parrocchiale, col suo soffitto che simula un cielo stellato, il parco comunale e… il cimitero!

Santuario di Oropa

Oropa
Oropa

Non è propriamente un borgo, però è un peccato fare un giro in questa speciale zona d'Italia e non fare una capatina a Oropa.

Il Santuario, dedicato alla Madonna Nera, è una maestosa basilica situata a 1200 metri di altitudine, in uno scenario montano mozzafiato.

Borgo del Piazzo a Biella

Chiudiamo il nostro giro dei borghi nella città di Biella, concentrandoci sul Borgo del Piazzo, la parte alta della città, che può essere raggiunta con una funicolare.

Vi sorgono palazzi e case di notevole interesse storico, tra cui vi segnaliamo Casa Teccio, la più antica di Biella, e il palazzo Ferrero-Lamarmora, che conserva una torre databile nel XV secolo. Merita una visita anche la chiesa di San Giacomo, un edificio gotico del XIII secolo. 

Riproduzione riservata