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Passeggiate lungo i fiumi d’Italia

Passeggiate lungo i fiumi d’Italia: i percorsi più belli

Allontanarsi da borghi e città, camminando lungo i fiumi, per scoprire altri mondi. Seguendo le vie d’acqua ci si inoltra in paesaggi incontaminati dalle vegetazione lussureggiante.

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Si scoprono oasi rigogliose e imponenti cascate, ma anche antichi mulini, ponti tibetani e resti di templi. Camminare tra rocce e fresche acque, all’ombra di monti, falesie e borghi, è anche il modo per trovare refrigerio d’estate.

Ecco alcune delle più belle passeggiate lungo i fiumi d’Italia.

Lungo il torrente Travignolo in Trentino

Travignolo
Torrente Travignolo

Seguendo il torrente Travignolo si possono scoprire le bellezze della Val Venegia, che occupa la parte settentrionale del Parco Paneveggio Pale di San Martino, in Trentino.

È una valle di origine glaciale di straordinario valore ambientale. La valle è, inoltre, un giardino botanico, dove gli studiosi vi hanno censito oltre 500 diverse specie di piante.

Camminando lungo il torrente Travignolo e il Rio Vallazza si possono, dunque, ammirare i meravigliosi panorami dominati dalle Pale di San Martino.

Il percorso, privo di salite e discese impegnative, è adatto a tutti. Le escursioni si concludono poi alle malghe Venegia e Venegiota, facilmente accessibili, dove rilassarsi e assaggiare le specialità locali.

Lungo l’Arno in Toscana

Arno
Arno

Uscite da Firenze seguendo l’Arno per scoprire i suoi bellissimi paesaggi nei dintorni.

Un percorso di grande interesse ambientale è quello che si snoda lungo la riva sinistra e destra dell’Arno tra il ponte S. Niccolò, piazza Ferrucci e Girone, una piccola frazione del comune di Fiesole.

Questo tratto del lungarno, un tempo fuori dalle mura, era la piana fertile e fiorita di Firenze dove il fiume si divideva in diversi rami (i bisarni) e formava isole di sabbia e ghiaia (i renai) e stagni paludosi (le lame) come attestano i toponimi: via delle Lame, via del Bisarno, via del Padule.

Allontanandosi da Firenze, ci si immerge sempre più nella natura. Si potranno vedere mulini e gualchiere dove nel passato si lavorava la lana, la pescaia lungo il torrente Mensola e il parco dell’Albereta-Anconella. Si ritorna sulla riva opposta a quella dell’andata.

Lungo il Po in Emilia-Romagna

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Il Po corre per 650 km attraverso la Pianura Padana fino al mar Adriatico, dove sfocia a delta creando così quella che è una delle più ampie zone umide d’Europa e del Mediterraneo.

È un esempio di delta attivo, in quanto la sua superficie è in continua evoluzione e ogni anno guadagna terreno.

Il Delta del Po inoltre è un’area, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco, dove natura, storia, tradizione e arte si incontrano.

Perciò scendendo lungo il corso del Po incontrerete un’incredibile diversità di bellissimi paesaggi: la campagna con gli antichi alvei, le dune fossili, gli argini, le golene, le pinete, le oasi, le valli da pesca, le lagune e gli scanni, isole o penisole che proteggono le lagune dalla potenza del mare.

Sospesi tra terra e acqua scoprirete centinaia di specie vegetali e di uccelli che popolano il Delta del Po, un paradiso per gli amanti del birdwatching.

Lungo il Treja nel Lazio

Cascata di Monte Gelato
Cascata di Monte Gelato

Nel Lazio si può seguire il corso del fiume Treja, un affluente del Tevere, nel parco naturale regionale Valle del Treja. Si può partire dalle cascate di Monte Gelato e arrivare a Calcata, sempre seguendo il fiume.

Il percorso, segnalato con il numero 001, si inoltra in campi coltivati, pascoli, boschi e raggiunge il centro di Mazzano Romano, dove vedere un vecchio lavatoio.

Attraverso una serie di saliscendi si passa poi per un ponte tibetano e i resti del tempio falisco di Monte Li Santi.

Prendendo poi il sentiero 014 ci si ritrova sotto la rupe di Calcata, che è possibile raggiungere costeggiando le vecchie grotte del paese.

Lungo il Tagliamento in Friuli-Venezia Giulia

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Il Tagliamento è il fiume più importante del Friuli-Venezia Giulia. Può essere percorso interamente lungo i suoi 170 km, dal Passo della Mauria, dove nasce, al Golfo di Venezia, dove sfocia.

Seguendo il Tagliamento percorrerete le antiche vie di pellegrinaggio immerse tra i boschi. Se invece volete percorrerne solo un tratto potreste partire dal Passo della Mauria e procedere in direzione Forni di Sotto, situato a 19 km di distanza.

Da qui volendo continuare si può raggiungere il Passo della Morte e il Monte Corno, in direzione Villa Santina.

Un percorso alternativo, sempre tra i sentieri immersi nei boschi circostanti, è quello che da Venzone porta a Pinzano al Tagliamento, Valvasone e San Vito, oppure l’ultimo tratto del fiume fino alla foce nel Golfo di Venezia, tra Lignano Sabbiadoro e Bibione.

Non dimenticate di fare qualche sosta nei paesini che attraversate.

Lungo il Nera in Umbria

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Il Parco Fluviale del Nera, in Umbria, comprende un paesaggio di grande bellezza, modellato dal fiume che si incunea tra pareti scoscese e gole verdi, dominato dai rilievi dei monti Solenne, Aspra e Coscerno e costellato da numerosi borghi medievali.

Diversi sono i sentieri che permettono di scoprire il parco seguendo i fiumi Velino e Nera.

Uno dei più belli è il Green Way del Nera, che comprende una serie di sentieri ciclopedonali che seguono il corso del fiume Nera, fino a Preci, ai confini con le Marche per poi tornare a Terni attraverso le montagne interne. È un percorso ad anello di 24 km che parte dalla Cascata delle Marmore.

Lungo il Sammaro in Campania

Sammaro
Gole del Sammaro

Nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni si possono fare bellissime passeggiate lungo il fiume Sammaro e la sua gola profonda, immersi nella vegetazione lussureggiante.

Qui si trovano le “Dolomiti del Sud”, un territorio di conformazione carsica, ricco di torrioni, doline, grotte, fiumi, laghi, ruscelli e cascate. È un paesaggio dalla maestosa bellezza da scoprire camminando lungo il fiume.

Vedrete le sorgenti del Sammaro, situate nella parte terminale di una gola impressionante di roccia calcarea lunga circa 1600 metri, sovrastata dal ponte di Sacco, uno dei ponti ad arcata unica più alti d’Europa, che regala una magnifica vista panoramica sugli Alburni.

Si avanza così tra boschi di faggi e castagni, resti di mulini in pietra, acque azzurre e verdi tra le rocce.

L’escursione alle sorgenti del Sammaro infine è facile e sicura, quindi non è un problema avventurarsi sul sentiero in autonomia. In alternativa, è possibile contattare le guide ufficiali del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.

Lungo il Neto in Calabria

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In Calabria, nel Parco della Sila, si può camminare lungo il fiume Neto, il secondo per lunghezza della Calabria, e i suoi affluenti. Si può partire dalla foce del Neto, che rappresenta uno dei luoghi di sosta per l’avifauna migratoria più importanti della regione.

Fate una sosta alla piccola spiaggia prima di proseguire lungo il fiume in un paesaggio emozionante di grande bellezza.

Si attraversano foreste di faggi, abeti, pini larici e una vegetazione rigogliosa lungo la via d’acqua. Ma questa è una passeggiata piuttosto impegnativa, quindi è meglio attrezzarsi adeguatamente e conoscere bene la zona, oppure esplorarla con una guida locale.

Lungo il San Basilio in Sicilia

catafurco

In Sicilia seguendo il torrente San Basilio si può fare una bellissima passeggiata fluviale che porta alla cascata del Catafurco. Partendo dalla frazione di San Basilio, nel comune di Galati, si prosegue a piedi attraverso la valle, seguendo le acque dei ruscelli, fino ad arrivare alla cascata, la più bella del Parco dei Nebrodi. 

In uno scenario lussureggiante tra boschi e monti vi ritroverete davanti a uno spettacolo mozzafiato: una cascata naturale che si forma in corrispondenza di un dislivello di circa 30 metri lungo il corso del torrente San Basilio.

Alla base della cascata le acque si raccolgono in una cavità naturale, scavata nella roccia, chiamata Marmitta dei Giganti, dove, d’estate si può fare il bagno.

Lungo il rio Lequarci in Sardegna

Cascate Lequarci
Cascate Lequarci

In Sardegna è il rio Lequarci a condurre alle cascate più imponenti della regione, le cascate di Lequarci per l’appunto.

Nel comune di Ulassai, nella subregione dell’Ogliastra scoprirete un territorio meraviglioso, dominato dalle alte vette calcaree dei cosiddetti Tacchi, che prendono il nome dalla forma appuntita simile a tacchi di scarpa. Da una di queste falesie ad anfiteatro cadono le acque del rio Lequarci, compiendo un salto di circa 50 metri per una larghezza di circa 70 metri, dopodiché scorrono impetuosamente prima di riversarsi in piccoli laghi.

Quindi risalendo il rio Lequarci si può raggiungere il culmine della cascata immerso in una vegetazione rigogliosa. Lungo il percorso vedrete un canyon verde lungo decine di chilometri, accompagnato dallo scorrere dell’acqua.

Nei dintorni si trovano inoltre numerose grotte, tra cui la famosa su Marmuri e quelle di Is Lianas, testimonianze preistoriche come il villaggio megalitico di Seddorrulu (III millennio a.C.) e tanti nuraghi, tra cui Trucculu, Ibbe de su Accili e Pranu (II-I millennio a.C.).

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