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Pasqua 2024 in Montagna, sport e natura per una vacanza ad alta quota

Valtournenche: itinerari, borghi e luoghi da non perdere nella valle del Cervino

Sciare sulle vette imbiancate delle Dolomiti, scoprire affascinanti borghi di montagna o mettersi in cammino tra boschi e laghi alpini. Sono alcune idee per chi vuole festeggiare Pasqua 2024 in montagna per godersi l’ultima neve e l’aria d’alta quota.

Ecco 10 mete ideali per una Pasqua in montagna in Italia

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Cervinia, Valle d’Aosta 

Cervinia è il regno dello sport d’alta quota tutto l’anno. L’ideale per sciatori ritardatari o per chi vuole concedersi ancora qualche giorno sulla neve a Pasqua.

Sul Cervino infatti gli impianti sciistici sono aperti da ottobre a maggio. Chi non ama sciare invece può dedicarsi a camminate, ciaspolate, trekking o godersi i panorami mozzafiato come per esempio dal Plateau Rosa.

Dalla terrazza d’arrivo della funivia è possibile ammirare da vicino i grandi quattromila, dal Cervino al Monte Bianco, dal Gran Paradiso al Monte Rosa a tutte le cime svizzere del Vallese, per poi ritornare con lo sguardo a volo d’aquila in Italia e ammirare l’inconfondibile sagoma a punta del Monviso, in Piemonte. Da qui è possibile raggiungere anche a piedi, meglio se accompagnati da una guida alpina per motivi di sicurezza, la Grotta di Ghiaccio, una delle meraviglie delle Alpi dove si possono ammirare fantastiche sculture. 

Il Plateau Rosa invece permette agli sciatori di arrivare a Zermatt, in Svizzera, dove si scia anche d’estate. Inoltre chi ama camminare nella natura non dovrà perdere il lago Bleu, un meraviglioso lago alpino situato sotto il paese di Cervinia in cui si specchia il monte Cervino. Breuil-Cervinia, una delle più famose località valdostane appartenente al comune di Valtournenche, quindi è un’ottima meta di montagna che vale la pena scoprire a Pasqua.

Breuil è il nome originale in francese e probabilmente deriva dalla voce arpitana braoulè che indica i piani paludosi di montagna, mentre Cervinia è il nome italiano risalente all’epoca fascista. Il suggestivo paesino di Cervinia, a quota 2012, si trova poi vicino ad altre rinomate località come Chatillon, Saint Vincent e Aosta (50 km). 

Val Gardena, Trentino-Alto Adige 

Val Gardena

È una valle alpina delle Dolomiti, situata in Alto Adige, considerata parte integrante della Ladinia. La Val Gardena è dominata dai gruppi montuosi di Rasciesa, delle Odle e del Puez, dove le imponenti cime spiccano come delle vere e proprie sculture di rocce. 

La valle conta tre comuni: Ortisei, conosciuta per l’arte dell’intaglio del legno e considerato il paesino più bello delle Dolomiti, Santa Cristina, il paese baciato dal sole ai piedi del Sassolungo, e Selva di Val Gardena, il paese più alto della Val Gardena che si trova sotto il massiccio del Sella.

Vicino Ortisei, non perdete la chiesa di San Giacomo, la più antica della valle, e i numerosi castelli come il Castel Gardena, i ruderi del Castello di Wolkenstein e del Castello medievale di Stetteneck, testimoni dei primi insediamenti della zona. Numerosi sono i suoi laghi, in maggior parte sopra i 2000 metri, come il lech dl Dragon sulla cengia del Sella, il lago Crespëina nel Puez, i laghi lech Sant, lech sa Iman, lech da Rijeda ed il lech dla Scaies sull'alpe Mastlè. La Val Gardena però è soprattutto rinomata come paradiso degli sport invernali.

Vanta, infatti, 500 km di piste uniche, moderni impianti di risalita, 30 km di sentieri per escursioni e 115 km per lo sci di fondo. Grazie al collegamento con Dolomiti Superski, il più grande carosello sciistico al mondo, la Sellaronda e la vicina Alpe di Siusi, la Val Gardena è un eldorado per gli sport invernali. Ma può essere esplorata anche in primavera, quando la natura ricomincia a tingersi di mille colori e i laghi brillano di blu per l’acqua del disgelo. Non dimenticate di concedervi una pausa in una delle bellissime baite dove assaggiare la cucina locale. 

Dolomiti Ampezzane, Veneto 

Cortina d’Ampezzo: cosa fare e cosa vedere

Le Dolomiti Ampezzane sono una sezione delle Dolomiti appartenenti alla regione Veneto. Si estendono intorno al comune principale, Cortina d’Ampezzo, e sono delimitate dal passo Cimabanche a nord, dal Col Sant'Angelo a nord-est, dalla Forcella Grande a sud-est, dalla Forcella Forada a sud e dalla Forcella Bois ad ovest.

Le Dolomiti Ampezzane si possono dividere in sei gruppi, tra cui il gruppo delle Tofane, le montagne più maestose che sovrastano Cortina d'Ampezzo superando i 3000 metri di altitudine, e il gruppo del Sorapiss.

La bellezza di quest’ultimo gruppo montuoso ha ispirato la leggenda di Misurina, figlia del re Sorapiss, citata anche da Claudio Baglioni in una delle sue canzoni. Per la sua unicità una parte delle Dolomiti Ampezzane è protetta, inoltre, dal parco naturale delle Dolomiti d’Ampezzo.

La perla della zona, però, è chiaramente Cortina d'Ampezzo, una delle località sciistiche più rinomate delle Alpi e frequentata dal jet set italiano e internazionale. Il suo centro storico è una concentrazione di boutique di lusso ed eleganti alberghi. Per chi ci va d’inverno, le Dolomiti Ampezzane hanno quattro comprensori sciistici e 120 km di piste ben innevate, oltre a chalet di charme dove fermarsi per un pranzo al sole magari tra qualche vip. In primavera, oltre allo sci, si possono praticare tutte le attività all’aria aperta che si desiderano. 

Campiglio – Pinzolo, Trentino-Alto Adige

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La zona di Campiglio-Pinzolo, inserita nel parco naturale Adamello Brenta, è una rinomata località sciistica delle Dolomiti che attrae per le sue bellezze naturali e per la vita mondana.

La principale località è Madonna di Campiglio che ha scoperto la sua vocazione turistica fin dall’Ottocento, quando accolse illustri ospiti come la regina Sissi e l'imperatore Francesco Giuseppe, celebrati oggi con il Carnevale Asburgico. Madonna di Campiglio, "la perla delle Dolomiti di Brenta", oggi è rimasta la meta delle vacanze invernali per eccellenza, tra leggendarie piste da sci, personaggi dello sport e dello spettacolo, alberghi eleganti, boutique di lusso e una vivace vita notturna. Pinzolo, invece, è un’altra località frequentata sia d’estate che d’inverno, dove vale la pena vedere la chiesa di San Vigilio con la famosa Danza Macabra. 

La zona di Campiglio Pinzolo fa parte della skiarea Campiglio Val Rendena Val di Sole e dello Skirama Adamello Brenta, che conta 156 km di piste da sci tra cui la famosa Canalone Miramonti dove si gareggia la Coppa del Mondo di sci, la Schumacher Streif, la seconda discesa più ripida della skiarea, la pista nera Amazzonia e la DoloMitica, la pista più lunga e più ripida. La val Rendena durante la primavera offre numerose attività nella natura oltre ai due campi da golf, il Golf Club Rendena e il Golf Club Campo Carlo Magno.

Supramonte, Sardegna

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Il Supramonte è un vasto complesso montuoso calcareo-dolomitico, situato nella parte centro-orientale della Sardegna.

Si estende per 35mila ettari in un territorio caratterizzato da altopiani e doline, strapiombi e foreste, grotte e sorgenti, abitato sin dalla preistoria e punteggiato da siti prenuragici e nuragici. 

Tra i punti di maggior interesse si distingue la gola Gorroppu, il canyon più spettacolare d’Europa, modellato dalla forza dell’acqua e profondo 500 metri.

Poi la dolina di su Suercone, impressionante voragine dalla particolare forma a imbuto, è l’attrazione naturalistica più nota del Supramonte di Orgosolo. Con trekking ed escursioni si può esplorare la foresta di sas Baddes, unica lecceta primaria d’Europa, o salire fino al monte Corrasi, la cima più alta (1463 metri) del Supramonte.

O ancora si può esplorare una delle più grandi cavità d’Europa, sa Oche e su Bentu: trenta chilometri di viscere sotterranee percorse da un fiume che risale sino alla sorgente, tra stalattiti, stalagmiti e laghi sotterranei. Vale la pena poi visitare il villaggio di Tiscali, roccaforte delle popolazioni nuragiche all’interno di Lanaittu.

Come base si può soggiornare in uno dei cinque paesi del Supramonte: Dorgali, Oliena, Orgosolo nelle Barbagie, Baunei o Urzulei nell’Ogliastra. Il Supramonte è, dunque, la meta ideale per una Pasqua in montagna in Sardegna.

Dolomiti Lucane, Basilicata

Cosa vedere sulle Dolomiti Lucane

Un viaggio indietro di migliaia di anni tra paesaggi selvaggi, natura ancestrale, sconfinate foreste e misteriosi complessi megalitici.

La Basilicata mostra la Terra come doveva essere prima dell’intervento dell’uomo. Le Dolomiti Lucane, nel cuore di questa regione senza tempo, sono il belvedere naturale da cui osservarla. Le alte guglie rocciose dalle sagome curiose che rievocano quelle dell’aquila reale o della civetta, si innalzano verso il cielo, proteggendo gli incantevoli borghi-presepe arroccati sulle maestose cime come Pietrapertosa e Castelmezzano

Si può soggiornare in questi tranquilli paesini delle Dolomiti Lucane oppure a Matera che dista meno di un’ora di auto. Il Volo dell’Angelo permette di volare su boschi e valli verdi tra le Dolomiti Lucane ma è aperto da maggio a novembre.

A Pasqua quindi ci si può dedicare a escursioni, trekking e vie ferrate nel Parco di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane. Il Percorso delle Sette Pietre racconta poi di questa terra di luce e di boschi, di streghe e briganti, di conti e nobildonne. La Lucania vista dalle Dolomiti Lucane è un ritorno a un mondo genuino, autentico e sincero.

Parco Nazionale del Pollino, tra Calabria e Basilicata

Il Parco Nazionale del Pollino, esteso tra la Calabria e la Basilicata, è uno dei più grandi d'Europa e forse una delle ultime aree wilderness del continente, cioè quelle zone rimaste selvagge dal punto di vista morfologico e paesaggistico nonostante i millenni di civilizzazione e sviluppo che hanno caratterizzato il nostro pianeta. Provate a camminare in una delle riserve della parte calabra dominate dal pino loricato: la valle del fiume Lao, le gole del Raganello, la valle del fiume Argentino e quella del Rubbio. Vale davvero la pena fare un’esperienza di trekking per esempio sulla Serra di Crispo, su quella delle Ciavole o sulla Serra Dolcedorme. Il canyon del Raganello poi è davvero scenografico. 

La conformazione del Pollino ha portato inoltre allo sviluppo di numerosi sport legati all'acqua: per esempio nelle gole del fiume Lao si pratica rafting, in quelle del Raganello banchismo e torrentismo. 

Per una Pasqua sul Pollino potreste soggiornare a Francavilla in Sinni, San Costantino Albanese, Senise, Terranova di Pollino o Viggianello.

Parco Nazionale del Gran Sasso, Abruzzo

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Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è uno dei più estesi d'Italia con una biodiversità tra le più ricche d'Europa. Il Gran Sasso, situato in Abruzzo, è il massiccio montuoso più alto degli Appennini e domina il paesaggio, stagliandosi sui monti, i colli, i pascoli e le valli coltivate. Il signore degli Appennini (2912 mt) si erge verticalmente ad est, con il maestoso "Paretone" e a meridione sui pascoli sterminati di Campo Imperatore. 

Le alte quote sono il regno delle nevi perenni e custodiscono il ghiacciaio più meridionale del continente, il Calderone. Verso nord, ai confini settentrionali, tra Abruzzo, Lazio e Marche, si osservano i profili più dolci della catena dei Monti della Laga, con la loro vegetazione di faggio, abete bianco, cerro e castagno. La luce brilla nei corsi d'acqua che precipitano nelle valli con cascate fragorose. Il parco, inoltre, è attraversato da una fitta rete di sentieri escursionistici e dall’Ippovia del Gran Sasso, percorribile anche in mountain bike. Il parco comprende poi 44 comuni in cui poter soggiornare, tra cui Amatrice, la città degli spaghetti all’amatriciana, Calascio, dove si trova la famosa Rocca, il castello più alto degli Appennini, o Castel del Monte, uno dei borghi più belli d’Italia. Nei suggestivi paesaggi del Gran Sasso, quindi, si nascondono tesori d'arte, borghi medievali, incantevoli castelli, eremi e abbazie da scoprire con escursioni e camminate ella natura che rinasce in primavera

GUARDA ANCHE: CAMMINI DI PASQUA 2024

Valtellina, Lombardia

Valtellina

La Valtellina è l’ampia valle nel nord della Lombardia, situata nel cuore delle Alpi al confine con la Svizzera, circondata dalla catena retica da un lato e da quella orobica dall’altro. Lunga 120 km, è una terra ospitale di antiche tradizioni.

È conosciuta per le sue rinomate località sciistiche, tra cui Bormio, Livigno e Santa Caterina, che offrono oltre 400 km di piste dedicate allo sci alpino e più di 200 km allo sci nordico.

Le tre località alpine inoltre sono l’ideale per una fuga in montagna a solo tre ore di auto da Milano. In primavera e in estate la Valtellina vanta bellissimi scenari per dedicarsi all’alpinismo, all’arrampicata, al nordic walking e numerosi torrenti dove poter praticare il canyoning e il rafting. La valle è perfetta da esplorare a piedi o in mountain bike lungo i numerosi itinerari storici e naturalistici.

La Valtellina, inoltre, ha un grande patrimonio artistico e culturale che testimonia del suo glorioso passato di crocevia d’Europa. Vale la pena andare alla ricerca di chiese, palazzi, torri e castelli. La Valtellina, infine, è famosa anche per le sue specialità enogastronomiche come i pizzoccheri, la bresaola e il Bitto (formaggio d’alpeggio DOP), oltre ai suoi vini e alle sue mele. 

Val di Funes, Trentino-Alto Adige

Val di Funes

La Val di Funes è una piccola ma affascinante valle dell’Alto Adige. Si estende per soli 24 km, nasce dalle maestose cime del gruppo delle Odle e si spinge fino ai vigneti della Valle d’Isarco. È una delle ultime valli rimaste incontaminate che attrae i viaggiatori per lo scenario mozzafiato che offre questa valle incorniciata dalle Dolomiti. 

È un vero paradiso per escursionisti e amanti della natura in ogni stagione dell’anno. I meno sportivi invece possono visitare le incantevoli località tra cui San Pietro, il capoluogo della valle, Santa Maddalena, con la sua bella chiesa, Tiso, San Valentino, Colle e San Giacomo, oltre al borgo di Funes che dà il nome alla valle. Funes infine è una “Perla delle Alpi”, il marchio di qualità della mobilità dolce per le vacanze sulle Alpi. La valle si impegna infatti ad offrire ai turisti una vacanza sostenibile, all’insegna della tutela dell’ambiente. 

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