
Il Palazzo Ducale di Urbino è uno dei simboli della città marchigiana e una delle testimonianze più interessanti e conosciute del Rinascimento italiano.
La prestigiosa struttura è sede della Galleria nazionale delle Marche e del Museo Archeologico e al suo interno si svolgono numerosi eventi culturali, musicali e artistici.
La storia del Palazzo Ducale di Urbino

Il Palazzo Ducale fu costruito su nella seconda metà del 1400 in diverse fasi e completato sotto il dominio di Federico da Montefeltro, duca di Urbino.
Il nucleo più antico del palazzo, denominato “Palazzetto della Jole”, fu edificato per volontà del conte Guidantonio, padre di Federico che poi diede il via alla costruzione vera e propria del Palazzo Ducale nel 1454, inglobando alcune costruzioni medievali già esistenti.
La struttura aveva già raggiunto dimensioni notevoli quando, nel 1464, con la direzione dei lavori affidata all’architetto dalmata Luciano Laurana, formatosi alla scuola prestigiosa di Leon Battista Alberti.

È proprio a Laurana che si devono la celebre facciata dei Torricini, il Cortile d’onore, lo Scalone monumentale e la Biblioteca che si trovano al piano terreno e il Salone del trono, il Salone degli Angeli e la Sala delle Udienze che si trovano al primo piano.
La direzione dei lavori passò poi all’architetto senese Francesco di Giorgio Martini che portò a termine ulteriori importanti lavori, decorazioni interne, il Giardino Pensile e tutto il complesso impianto idraulico dei sotterranei, che resero molto famoso il Palazzo Ducale di Urbino in tutto il Paese.
Nella prima metà del 1500 vennero eseguiti ulteriori lavori, completando il secondo piano ed eliminando la merlatura di gusto medievale presente nella parte superiore del palazzo.
Furono costruite anche alcune sale sopra le terrazze a mezzogiorno, per mano dell'architetto Filippo Terzi e decorate con soffitti dai fastosi stucchi dello scultore Federico Brandani.
Dal 2013, infine, il Palazzo Ducale di Urbino ha ricevuto una serie di interventi di consolidamento e di restauro.
La visita al Palazzo Ducale di Urbino e la Galleria nazionale delle Marche

Il cuore del Palazzo Ducale è certamente il Cortile d’Onore, circondato da un suggestivo portico ad archi dedicato al duca Federico.
Dal cortile, poi si può accedere agli altri ambienti del Palazzo come la Biblioteca del Duca, la Sala dei Banchetti, le due cappelline private del Duca (Cappella del Perdono, Tempietto delle Muse), gli Appartamenti dei gentiluomini d’arme (che fanno da cornice al Museo archeologico) e i sotterranei del Palazzo Ducale.

Per accedere al primo piano – diviso in cinque diverse zone - si passa quindi dallo Scalone d’Onore, zona d’ingresso dell’Appartamento della Jole.
Da qui poi si visitano l’Appartamento dei Melaranci, l’Appartamento degli Ospiti, l’Appartamento del Duca e quello della Duchessa.
Dall’Appartamento del Duca si entra nelle sale più prestigiose e importanti del Palazzo Ducale di Urbino, quelle di Rappresentanza: la Sala degli Angeli, la Sala del Trono, la Sala delle Veglie.
Il Palazzo Ducale, come detto, ospita anche la Galleria nazionale delle Marche, un’esposizione museale tra le più importanti d’Italia con numerosi capolavori artistici di un periodo storico che va dal ‘300 al ‘600.
Tra le opere più importanti che si possono ammirare all’interno della Galleria nazionale delle Marche ci sono due capolavori di Piero della Francesca che si trovano nella sala chiamata Studiolo del Duca: la Flagellazione di Cristo e la Madonna di Senigallia.

Nella Camera da Letto è esposto il Ritratto di Federico e del figlio Guidubaldo realizzato da Pedro Berruguete.
La Sala degli Angeli, tra le più importanti della Galleria, custodisce alcuni capolavori del Rinascimento come la Città Ideale di Leon Battista Alberti e Luciano Laurana, la Comunione degli Apostoli di Giusto di Gand e la Profanazione dell’Ostia di Paolo Uccello.
Nel Salone del Trono è possibile ammirare una raccolta di arazzi seicenteschi realizzati su cartoni di Raffaello mentre nell’Appartamento della Duchessa sono esposte diverse opere del Cinquecento molto importanti come il Ritratto di Gentildonna (la Muta) di Raffaello, la Resurrezione e l’Ultima Cena di Tiziano.
Il secondo piano del palazzo, infine, è dedicato alle opere pittoriche dalla fine del 1500 alla seconda metà del 1600 con artisti del calibro di Barocci, Gentileschi, Guerrieri), disegni, cartoni e un’importante collezione di ceramiche.
Orari di apertura e biglietti
- da martedì a domenica: dalle 8:30 alle 19:15 con chiusura biglietteria alle ore 18:15
- lunedì Feriali: chiuso
- lunedì Festivi: in base alle disposizioni ministeriali
- giorni di chiusura: 25 dicembre, 1 gennaio
Biglietto d'ingresso
- € 10,00 Intero
- € 2,00 Ridotto
- € 1,00 Prenotazione
Gratuito la prima domenica del mese. Per info e prenotazioni qui.