Cosa vedere in Molise? Nell’arco di pochi chilometri stretti tra l’Abruzzo, il Lazio, la Campania e la Puglia si concentrano cime montuose, fitti boschi, laghi turchesi e spiagge dorate di una regione ancora poco conosciuta.
Il Molise è un susseguirsi di antichissime aree archeologiche, incantevoli borghi sulle colline, affascinanti chiese e riserve naturali da scoprire lentamente in viaggio in una terra dalle antiche tradizioni e la lunga storia.
Dal mare ai monti, dai castelli ai tratturi, ecco cosa vedere in Molise.
Campobasso
Situato a 700 metri d’altitudine, Campobasso è il capoluogo del Molise e il terzo capoluogo di regione più alto d’Italia.
La città si compone di una parte antica, adagiata sul pendio di un colle, ed una parte moderna, che si espande in pianura.
Nella città vecchia, che risale al Medioevo, visitate il Castello Monforte che domina dalla cima del colle l’intera città.
Nelle giornate più limpide, dal castello riuscirete a distinguere il territorio del Matese, fino alla Maiella e alla Puglia.
Vicino al castello poi sorge la chiesa di San Giorgio, del X secolo, con affreschi del Trecento. Così proseguite per la Chiesa di San Bartolomeo, in stile romanico. Da non perdere la cattedrale della Santissima Trinità che risale all’inizio del Cinquecento, ma sono interessanti anche la chiesa di Sant’Antonio Abate, situata nei pressi dell’omonima porta, Santa Maria della Croce, sede dell’antica confraternita dei Crociati, e quella romanica di San Leonardo, che riconoscerete dal bel portale con arco a sesto acuto.
Tra i musei più interessanti da visitare, poi, ci sono il Museo provinciale sannitico, situato nel nobiliare Palazzo Mazzarotta, Palazzo Pistilli e il Museo del Presepe che conserva una raccolta di presepi antichi, tra cui alcuni del XVIII secolo.
Andate a zonzo tra le vie dell’antica città che ancora conserva tracce delle più importanti porte della cinta muraria che nel Medioevo proteggeva Campobasso. E non tralasciate i grandi portali delle case signorili che raccontano la storia delle più importanti famiglie della città.
Il momento più suggestivo per visitare Campobasso è probabilmente quando si tiene la Sagra dei Misteri.
In occasione del Corpus Domini, tra le strade della città, prendono vita dei quadri viventi che rappresentano scene bibliche e agiografiche. Così in una particolare processione sfileranno delle statue e sculture in legno o cartapesta, lentamente trasportate a spalla dagli uomini più forti della città. Una tradizione che va avanti dal XV secolo.
Ferrazzano, l’antico borgo nei dintorni di Campobasso
A soli 10 minuti di auto da Campobasso sorge l’incantevole borgo di Ferrazzano. Passeggiate tra vicoli tortuosi e stradine in salita dell’antico paesino arroccato su un’altura da cui ammirare una bellissima vista della Maiella e le catene montuose del Matese e delle Mainarde.
Visitate la chiesa di Santa Maria Assunta, dal portale romanico e il castello baronale Carafa, tra i castelli più importanti del Molise.
Ferrazzano, inoltre, vanta figli illustri come Robert De Niro: pare che i suoi bisnonni paterni, nel XIX secolo, partirono proprio dal paesino molisano in cerca di fortuna oltreoceano.
Isernia
Isernia fu l’antica capitale dei popoli di origini sannitiche e oggi il secondo capoluogo provinciale molisano.
Saccheggiata dai Saraceni, distrutta dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, Isernia per fortuna ha conservato, nella parte bassa della città, il suo antico aspetto.
Passeggiate tra i suoi stretti vicoli dove scorgerete la Fontana Fraterna, realizzata tra il Duecento e il Trecento in onore a uno dei suoi cittadini più illustri, Papa Celestino V. Visitate poi la cattedrale che custodisce una bella icona in stile bizantino, conosciuta come La Madonna della luce.
La provincia di Isernia: borghi, castelli e una riserva naturale
Anche la provincia di Isernia merita una visita. A metà strada tra Isernia e Campobasso sorge un altro gioiello del Molise, il borgo di Frosolone. Immerso nel paesaggio collinare della provincia di Isernia, circondato da prati e pascoli, Frosolone è un antico paesino dall’alto valore storico, culturale e ambientale.
È un dedalo di stretti vicoli che custodiscono ancora le botteghe artigiane dove si lavorano il ferro e l’acciaio e dove viene realizzato l’artigianato locale celebrato dal Museo dei Ferri Taglienti. Al centro di questi vicoli si nasconde la chiesa di Santa Maria Assunta.
Un altro borgo da visitare è Venafro dove si trova il Castello di Pandone, che oggi ospita il Museo Nazionale del Molise. Infine, non perdete la riserva di Collemeluccio-Montedimezzo. Non perdete una visita al Santuario di Castelpetroso che sembra uscire da una fiaba.
La Riserva della Biosfera Collemeluccio-Montedimezzo
È un’area naturale dichiarata patrimonio Unesco, situata nel comune di Pescolanciano. La riserva di Collemeluccio-Montedimezzo comprende due ampie foreste in un’area montuosa che può arrivare fino a 1200 metri di altitudine.
Tra fitti boschi, pianure e sorgenti d’acqua, si nascondono piccoli villaggi dediti all’agricoltura, all’allevamento e all’artigianato tradizionale. La riserva è caratterizzata da una ricca vegetazione tra cui faggi, querce e specie autoctone come l'acero di Lobelius, gli aceri montano, campestre e riccio, il carpino bianco, il frassino maggiore, il nocciolo, il sorbo degli uccellatori, il ciliegio, il pero ed il melo selvatici, il prugnolo e tante altre specie importanti per l'alimentazione della fauna selvatica che comprende cinghiali e uccelli come il falco pecchiaiolo.
Per chi ama immergersi nella natura, la riserva è attraversata da un’ampia rete di sentieri dove fare trekking o da percorrere in mountain bike e con visite guidate. Diverse escursioni dalla lunghezza e difficoltà variabile sono organizzate dai centri visitatori.
Se invece volete organizzare escursioni in autonomia bisogna comunicare la visita con preavviso di 20 giorni al reparto Carabinieri Biodiversità di Isernia. Sappiate, inoltre, che il sentiero Colle San Biagio, a Montedimezzo, è accessibile anche ai portatori di handicap. La riserva ospita inoltre diversi musei e aree archeologiche che vi faranno scoprire le antiche civiltà contadine.
Un picnic al lago Castel San Vincenzo
Uno specchio d’acqua turchese circondato dalle vette delle Mainarde, il lago Castel San Vincenzo è uno dei posti ancora sconosciuti del Molise.
Si tratta di un lago artificiale realizzato verso la fine degli anni '50 per scopi idroelettrici ma perfettamente incastonato nel paesaggio circostante. Il lago, che offre anche un'area attrezzata per il camping, è la meta ideale per un picnic nella natura.
Il lago inoltre è balneabile e ha sponde sabbiose attrezzate dove potrete noleggiare barche, pedalò e biciclette per le escursioni. Si può anche pescare, fare sport d'acqua ed equitazione. Non andate via senza aver visitato il minuscolo paese di Castel San Vincenzo, arroccato sulla roccia che domina il bellissimo lago. Il borgo vale la visita anche per l’antica Abbazia di San Vincenzo al Volturno, una delle più importanti d’Europa nel Medioevo. Da qui raggiungete il luogo da fiaba più incredibile della regione: le cascate del Volturno.
Sulle tracce degli antichi romani
Il Molise custodisce importanti aree archeologiche che testimoniano della presenza delle antiche province romane. Tra le più belle consigliamo Altilia Sepino, la città dissepolta, da alcuni definita la piccola Pompei, un’incredibile testimonianza ben conservata della città romana.
Numerosi sono poi gli anfiteatri, tra questi quello di Larino che risale al I secolo d.C e che poteva contenere circa 18.000 spettatori, e l’anfiteatro romano di Venafro, dove oggi vedrete sui resti delle fondamenta delle strutture abitative utilizzate in epoca recente dai contadini come rimessa per animali e deposito di strumenti agricoli.
Ma il più bello è probabilmente il Teatro Sannitico di Pietrabbondante, pietra miliare delle aree archeologiche molisane e tra le testimonianze meglio conservatesi della storia sannita. I resti delle fortificazioni sannitiche sulle pendici del monte Saraceno, oltre alle necropoli, sono una forte testimonianza della civiltà sannita, che a Pietrabbondante era presente già dal V secolo a.C.
I castelli del Molise
L’itinerario dei castelli in Molise è lungo e passa per i numerosi borghi medievali disseminati in tutta la regione.
Tra i più belli segnaliamo il Castel Monforte, icona della città di Campobasso, il Castello Svevo di Termoli, costruito nel XIII secolo per volere di Federico II di Svevia, il Castello di Civitacampomarano, angioino, ben conservato al centro del paese di Civita, e il Castello d'Evoli a Castropignano, costruito intorno alla metà del XIV secolo, un’importante roccaforte militare che controllava il tratturo Castel di Sangro-Lucera.
Ma sono interessanti anche il castello di Gambatesa, che custodisce il cinquecentesco ciclo di affreschi di Donato da Copertino, e i castelli del Matese come quello di Civita di Boiano, di Roccamandolfi e di Monteroduni.
I più bei borghi del Molise
È negli antichi borghi che vedrete il Molise più autentico, quindi vale la pena avventurarsi per stradine di montagna e vicoli tortuosi alla ricerca di storie interessanti e di paesini da visitare.
Oltre ai borghi di Frosolone e Ferrazzano sopra citati, visitate anche il borgo di Oratino, situato nella valle del Biferno, noto in passato per le sue creazioni artistiche ed artigianali.
SCOPRI: BORGHI DEL MOLISE IN AUTUNNO
Agnone, città d’arte per due volte insignita del titolo di “Regia Città”, era un’antica città sannita oggi nota a livello internazionale per la lavorazione artigianale di ori e rami, ma soprattutto per l’antica tradizione delle Campane.
È ad Agnone, inoltre, che si tiene ogni anno, l’8 e il 24 dicembre, la ‘Ndocciata, una festa tradizionale che risale ai sanniti, durante la quale sfilano enormi fiaccole lungo il corso del paese.
Oppure Fornelli, il borgo circondato da uliveti che vanta le mura medioevali meglio conservate del Molise. Sepino, invece, è l’antica città sannita e poi romana dove ammirare le sue meravigliose rovine. Castellino del Biferno, infine, è il paese che sorge su un pianoro di arenaria affacciato su una rupe e, per via delle continue frane, è soprannominato il paese che si muove.
Le più belle spiagge del Molise
Il Molise conta 35 km di costa sul mar Adriatico, meglio nota come Costa Verde, dove troverete belle spiagge dalla ricca vegetazione, molto vicine agli antichi borghi.
Termoli, l’antico borgo lunga la costa che custodisce il meraviglioso Castello Svevo, ha anche delle belle spiagge attrezzate. Premiata più volte con la Bandiera Blu d'Europa per la limpidezza del suo mare, Termoli offre due spiagge particolarmente belle, quella di Rio Vivo e quella di Sant’Antonio.
Da Termoli inoltre partono gli aliscafi per le isole Tremiti. Meritano anche le spiagge di Campomarino, grandi distese di sabbia dorata circondate dalla pineta, come quella di Vallona e di Ramitelli. Dopo il mare, visitate il paese di Campomarino, che fu un importante centro per le popolazioni longobarde e normanne, a soli 2 km dalla spiaggia.
Tra le spiagge più isolate e selvagge, invece, c’è Marina di Petaccio, un’oasi di pinete, dune e acqua cristallina a cui si accede con una bella passeggiata nel verde. Al confine con l’Abruzzo, invece, si trova la bella insenatura di Marina di Montenero di Bisaccia.
Sciare in Molise: Campitello Matese
Campitello Matese è un piccolo borgo nei dintorni di Campobasso, più conosciuto come località sciistica del Molise, situata nel cuore dell'Appennino molisano, alle pendici del Monte Miletto.
Le piste si trovano tra i 1450 e i 1900 metri di quota e si sviluppano per circa 40 chilometri, non sono molto lunghe ma comunque divertenti per una giornata di sci. In alternativa, fate una bella ciaspolata per immergervi nel silenzio della natura.
Cosa fare e Vedere in Molise almeno una volta
- Campobasso
- Ferrazzano
- Isernia
- Frosolone
- Venafro
- La Riserva della Biosfera Collemeluccio-Montedimezzo
- Lago di Castel San Vincenzo
- Teatro Sannitico di Pietrabbondante
- Altilia
- Larino
- Castelli del Molise
- Agnone
- Oratino
- Termoli
- Cascate del Volturno
- Campitello Matese
- Castelpetroso
I tratturi, un viaggio indietro nel tempo
Erano le antichissime vie d'erba battuta, costruite per la transumanza, ovvero lo spostamento stagionale di greggi dai pascoli estivi dei monti dell’Abruzzo a quelli invernali del Tavoliere delle Puglie.
Alcuni risalenti all'epoca pre-romana, altri ad un paio di secoli fa, i tratturi attraversano l’intero Molise e oggi offrono itinerari unici per comprendere una terra di antiche tradizioni come il Molise. Tra i tratturi più interessanti c’è quello che partiva da Pescasseroli in Abruzzo e arrivava a Candela in Puglia, coprendo una distanza superiore a duecento chilometri.
La prima località toccata in territorio molisano era Castelpetroso, nei Monti del Sannio. Qui il paesaggio montuoso cela, tra fitti boschi, interessanti siti archeologici, artistici e religiosi come il santuario neogotico della Vergine SS. Addolorata a Castelpetroso. Il tratturo passava poi in prossimità di Cantalupo nel Sannio, e successivamente attraversava la piana di Bojano, volgendo infine verso Sepino, nota per le sue rovine romane. Oggi ripercorrendo i tratturi potreste incrociare ancora qualche pastore con il proprio gregge che vi farà immediatamente tornare indietro nel tempo.
Posti poco conosciuti del Molise
- Riserva di Montedimezzo
- Ponte Tibetano di Roccamandolfi
- Pietrabbondante
- Parco dell'Olivo di Venafro
- Bagnoli del Trigno
- Trivento
- Pietracupa
Mappa e Cartina del Molise
Di seguito trovate la mappa con le migliori attrazioni del Molise.