Marche

I 10 castelli più belli delle Marche

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Costruiti sulle colline o in posizione panoramica sulla costa, i castelli delle Marche sono veri gioielli da scoprire, i luoghi perfetti per gite fuori porta della domenica. 

Alcuni in stato di abbandono, altri ancora intatti come un tempo, raccontano la storia della regione dal Medioevo fino al Rinascimento. Durante quest'ultimo periodo i castelli persero la loro funzione prettamente difensiva e si trasformarono in residenze nobiliari con splendidi giardini e tutte le comodità disponibili all'epoca. Quali sono i castelli più belli delle Marche? Ecco i 10 da non perdere.

10 castelli delle Marche

  • Rocca di Mondavio
  • Rocca Ubaldinesca
  • Rocca di Fossombrone
  • Castello di Gradara
  • Castello di Lanciano
  • Rocca Priora 
  • Rocca di Arquata del Tronto
  • Castello della Rancia a Tolentino
  • Castello Pallotta di Caldarola
  • Fortezza di Acquaviva Picena

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I Castelli più belli delle Marche

  • Rocca di Mondavio

La Rocca di Mondavio, costruita sul finire del '400, si trova in provincia di Pesaro-Urbino, nella regione storica del Montefeltro. Famosa per le lunghe mura ancora intatte, è visitabile anche all'interno con visita al Torrione e alla Rocca Roveresca, dove potete ammirare la ricostruzione storica degli ambienti di un tempo. Da visitare anche il fossato con le armi d'epoca e il museo delle prigioni della rocca.

  • Rocca Ubaldinesca

Ad Auditore (provincia di Pesaro-Urbino) e precisamente a Sassocorvaro potete visitare la Rocca Ubaldinesca, su uno sperone roccioso al centro del paese in posizione panoramica sulla valle dal fiume Foglia. Anche qui ci troviamo nella zona di dolci colline del Montefeltro. La forma della rocca ricorda quella di una tartaruga con il cortile tondo al centro e le mura e i torrioni a formare le zampe del rettile. La Rocca di Sassocorvaro è chiamata anche l'arca dell'arte, perché qui, durante la seconda guerra mondiale furono nascosti importanti capolavori dell'arte per proteggerli dalla distruzione e dalle trafugazioni ad opera dei nazisti.

  • Rocca di Fossombrone

Sempre nel Montefeltro, in provincia di Pesaro-Urbino, c'è la Rocca di Fossombrone. Risalente al XIII secolo, la sua forma attuale deriva dagli interventi fatti dai Malatesta nel XIV secolo.

Deliziosa la visita alla chiesetta di San Aldebrando interna alla rocca. Eretta sulla cima del colle di Sant'Aldebrando, la Rocca rappresentava uno dei capisaldi del sistema difensivo del ducato del Montefeltro. La rocca centrale del regno collocata sulla cima del Mons Feretri, la Rocca di San Leo, si trova invece oggi in provincia di Rimini, in territorio romagnolo. 

  • Castello di Gradara

Il Castello di Gradara è una grande fortezza medievale, costruita nel XIII secolo. Tra i castelli delle Marche è uno dei più conosciuti, perché sede della tragica vicenda amorosa di Poalo e Francesca narrata da Dante nella Divina Commedia. I due amanti furono assassinati da Gianciotto Malatesta, fratello di Paolo e marito di Francesca che li sorprese insieme. All'interno della rocca si può visitare la camera di Francesca con la botola da cui tentò la fuga Paolo. Visitate anche la rete di cunicoli e grotte nei sotterranei del Museo Storico.

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  • Castello di Lanciano

Il Castello di Lanciano è stato fatto costruire nel Trecento nella forma di un bel maniero, circondato dal verde delle colline marchigiane, con proporzioni armoniche e torri eleganti che lasciavano già presagiri i futuri canoni architettonici rinascimentali. Fu rimaneggiato poi più volte. La cosa curiosa è che l'esterno del castello non fu mai adattato a giardino, ma è tuttora un bellissimo parco con alberi monumentali. Purtroppo l'ultimo terremoto lo ha danneggiato causando lesioni alla struttura che non ne permettono la visita. Il parco del castello

  • Rocca Priora 

In provincia di Ancona, a Falconara Marittima, c'è uno dei castelli più belli vicino a Ancona: la Rocca Priora o Rocca di Fiumesino, con pianta ellittica e mura merlate. La Rocca è visitabile anche all’interno, con inclusi nella visita i giardini e la corte. Costruita a partire dal XII secolo fu trasformata in dimora signorile nel '700.

  • Rocca di Arquata del Tronto

La Rocca di Arquata è stata costruita in posizione strategica con vista dominante sulla via Consolare Salaria. Pesantemente colpita dal terremoto di Amatrice, ha resistito ed è stata posta in sicurezza.

La rocca è conosciuta anche con il nome di Rocca della Regina Giovanna. Secondo la leggenda infatti una regina angiona che la abitò e che fu parte del restauro della fortezza usava invitare i pastori locali in camera da letto per la notte. Sempre secondo la leggenda, se insoddisfatta li faceva appendere ai torrioni del castello. Il fantasma di Giovanna si aggirerebbe ancora nelle sale e nella torre della rocca. 

  • Castello della Rancia a Tolentino

Il castello della Rancia si trova in provincia di Macerata. Costruito sui resti di un’abbazia cistercense, si chiama così perché serviva da deposito del grano, chiamato grancia. Imponente struttura merlata, secondo la leggenda sarebbe dotato di una galleria segreta che lo collega alla chiesa di San Nicola.

  • Castello Pallotta di Caldarola

In provincia di Macerata si trova il Castello Pallotta di Caldarola, un castello a lungo conteso tra papato e impero e alla fine donato alla chiesa da Matilde di Canossa. All'interno si possono visitare numerosi spazi tutti arredati con mobilio oggetti e tendaggi del '500 o del '600. Tra questi la sala delle carrozze, la sala delle armi con armature, spade, alabarde e fucili, la cucina che conserva ancora gli oggetti in rame, terracotta e ceramica dell'epoca, una camera da letto, la sala da pranzo decorata da ceramiche marchigiane realizzate nel XVIII secolo, la biblioteca, il salotto e la cappellina interna. 

  • Fortezza di Acquaviva Picena

La Fortezza di Acquaviva Picena ospita il Museo Archeologico La Fortezza nel Tempo. Secondo la leggenda qui vagherebbe senza pace il fantasma del Capitano della Rocca, violentemente ucciso insieme alla famiglia, alle guarnigioni e agli abitanti del castello. Secondo la leggenda si sarebbe lasciato corrompere, permettendo l'ingresso al nemico dietro la promessa della salvezza. Promessa che non fu mantenuta e il Capitano morì cercando di salvare la sua famiglia. 

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