Italia

Luoghi misteriosi da visitare nelle Marche

Posti Misteriosi Marche
Posti stregati, ricchi di fascino e mistero: un tour del brivido dedicato a chi vuole scoprire le Marche attraverso le sue tradizioni e antiche storie

Quali sono i luoghi misteriosi da visitare nelle Marche?

Ci sono posti in grado di ispirare sensazioni profonde, legati a un’atmosfera particolare che a volte è legata alla storia delle loro vicende.

Come se la storia di chi ha vissuto in un certo luogo possa restare nell’aria e fra le pareti, tanto più se si tratta di costruzioni disabitate ma ancora esistenti.

Fra gli intonaci mezzi crollati e boschi leggendari si nasconde la memoria di persone talvolta rimaste nel folklore popolare.

Nelle notti di veglia di un secolo fa, quando la sera si passava al camino e i bambini erano ansiosi di sentir raccontare storie dai vecchi, molti erano i racconti su streghe, fantasmi e apparizioni: storie per far paura ai più piccoli e al tempo stesso per imparare il coraggio; leggende di riti antichi capaci di intrecciarsi a figure mitologiche, quale la Sibilla Appenninica.

Erano fiabe che vivevano al crepuscolo trasformandosi in materia viva alla luce di una candela ed è così che, ancora oggi, ce le suggeriscono certi luoghi antichi dal fascino un po’ misterioso.

Ecco alcuni luoghi misteriosi nelle Marche per andare a caccia di storie… e brividi.

Monte Sibilla

Monte Sibilla
Monte Sibilla

Fata e strega, veggente, regina: la Sibilla Appenninica nel segreto della montagna tesse la sua preziosa tela.

Sul monte Sibilla si trova una grotta, oggi inagibile, con una fessura che sarebbe il passaggio in grado di portare al suo palazzo sotterraneo dove lei vivrebbe insieme a una corte di fate.

Intorno al Quattrocento sono stati in molti, esploratori e geografi, a cercare questo palazzo sotterraneo.

A causa di esplosivi utilizzati nel corso del Novecento in modo da forzare l’ingresso, la grotta è diventata inaccessibile eppure la strumentazione di nuova generazione avrebbe evidenziato la presenza di cavità nel sottosuolo. Ancora una volta la montagna ci lascia immaginare la leggenda e mantiene intatti i suoi antichi segreti.

SCOPRI: LUOGHI MISTERIOSI ITALIA

Palazzo Benincasa di Ancona

Il suono di un pianoforte nel piano che ora è occupato dalla biblioteca: sembra che il quattrocentesco Palazzo Benincasa nel cuore di Ancona, in via della Loggia, sia infestato dallo spettro gentile di una ragazza vissuta circa 150 anni fa, come testimonia lo strumento musicale che certi notti, inspiegabilmente, diffonde le sue note senza che alcuno lo tocchi.

Castello di Gradara

Castello di Gradara
Castello di Gradara

Nel celebre canto V dell’Inferno Dante incontra le anime di due amanti che restano scolpite nell’immaginario: Paolo e Francesca.

Costretta a sposare il podestà di Pesaro Giovanni Malatesta, Francesca da Polenta, o da Rimini, nacque intorno al 1260, figlia del signore di Ravenna Guido da Polenta.

Quando Giovanni Malatesta fu convocato a conoscere la sposa mandò al suo posto il fratello, Paolo: fra lui e Francesca fu amore a prima vista.

La storia del matrimonio di Francesca e della sua triste fine sarebbe avvenuta qui, al castello di Gradara, anche se non tutti concordano. A qualche mese dalle nozze, avvertito dai servitori, Giovanni Malatesta pensò di cogliere in flagrante la coppia.

Finse di partire ma fece ritorno all’improvviso e fu così che Francesca rimase uccisa facendo da scudo all’amante, mentre Paolo venne gettato, vivo, in uno dei pozzi della tenuta.

Si dice che in certe notti di luna al castello di Gradara si possa ancora intravedere il profilo di una donna che guarda l’orizzonte o percepire all’improvviso una folata di vento freddo, la corsa muta e disperata di chi da questi corridoi non poté più uscire liberamente e forse per questo, intrappolati per sempre, restano il ricordo e la suggestione.

Ma non si tratta dell’unica storia “pulp” a essere ambientata in questo luogo. Il castello di Gradara, la cui costruzione era iniziata con Pietro e Ridolfo De Grifo, che avevano usurpato le terre al comune di Pesaro, dopo i Malatesta fu abitato dagli Sforza.

Lucrezia Borgia, figlia di papa Alessandro VI, arrivò fra queste mura quando aveva quattordici anni, lunghi capelli biondi e scintillanti occhi azzurri: quanti segreti potrebbero raccontare queste sale.

Montalto delle Marche

Montalto
Montalto

Situato nella provincia di Ascoli Piceno, Montalto è noto per la “Notte delle streghe e dei folletti”, ispirate alle streghe buone e alla fiaba.

Ogni anno, a metà del mese di agosto, il borgo si trasforma con allestimenti a tema, spettacoli di strada e il falò della strega, la sera del 14 a mezzanotte.

La casa di Donna Laura a Farneta nel comune di Acqualagna

Acqualagna
Acqualagna

Fra i prati di Farneta ancora oggi esiste una piccola casa di pietra che si dice fosse di donna Laura, strega processata dall’Inquisizione. Farneta è una piccola frazione nel territorio del comune di Acqualagna, sulle colline nella provincia di Pesaro Urbino.

Esistono testimonianze storiche del processo, al tribunale di Urbino, contro Donna Laura di Farneta, guaritrice accusata di stregoneria: era il 1587.

Il fiume Candigliano, che affluisce nel Metauro segnando il confine fra Umbria e Marche, incontra il torrente Biscubio e insieme attraversano la foresta demaniale, fra piccoli sentieri da percorrere a piedi e rovine di antiche abitazioni.

A Cerbara il corso d’acqua crea la Gola di Gorgo per poi raggiungere Acqualagna e la gola del Furlo: è facile immaginare come doveva essere la vita, spalancando le finestre di queste case di pietra affacciate su prati di fiori selvatici con cui le donne di un tempo confezionavano pomate e semplici rimedi.

Ora, dopo secoli, si ritrova l’eco del silenzio e di una serenità profonda, che forse diventa possibile solo quando il dolore delle vicende umane lentamente scompare, mentre la natura riprende forza come un’edera fra i tetti crollati.

LEGGI ANCHE: POSTI SEGRETI NELLE MARCHE

Rocca di Offagna

Offagna
Offagna

Oggetto di un sopralluogo da parte del team “Italian Paranormal Research”, i quali hanno rilevato la presenza di una donna, la rocca di Offagna è nota per il fantasma di Ofelia.

Inoltre, si narra la collina nasconda un labirinto dove sarebbe sepolto un tesoro, una chioccia d’oro insieme ai suoi pulcini.

Tuttavia, a proteggere il tesoro ci sarebbe il fantasma della Paora, avvistata più volte nel corso dei secoli: una vecchina che appare nei sotterranei del labirinto e dona consigli sbagliati su dove trovare il tesoro.

Lago di Pilato a Montemonaco

Lago di Pilato
Lago di Pilato

Aveva una fama sinistra quello che è noto come il lago di Pilato. Il lago di origine glaciale custodirebbe da secoli il corpo di Ponzio Pilato, giunto fin lì dove il caso avesse voluto, trainato da un carro come lui stesso aveva predisposto.

Secondo le leggende questo fu il luogo di ritrovo di negromanti, diavolacci e dediti all’arte magica in lunghe notti stregate.

Oggi è possibile raggiungere questo affascinante luogo con una vertiginosa camminata fra le rocce.

Grotte di Osimo

Un labirinto di cunicoli nascosti nel sottosuolo, che oggi è possibile visitare: sono le grotte di Osimo, passaggi segreti e camminamenti scavati nella roccia oltre duemila anni fa.

Luogo di riti massonici, le Grotte del Cantinone si snodano per 300 metri circa al di sotto del Mercato Coperto e del Santuario di San Giuseppe da Copertino.

Con tutta probabilità si trattava di un tempio ipogeo dove ci si ritrovava a pregare e meditare. Oltre a queste ci sono le grotte di piazza Dante e quelle note come Simonetti e Riccioni, da cui è possibile accedere dalle cantine di Palazzo Leopardi e dove sono presenti simboli templari.

Una passeggiata qui, nel profondo della terra, permetterà di respirare un’atmosfera decisamente particolare.

Rocca Ubaldinesca di Sassocorvaro

Sassocorvaro
Sassocorvaro

Una ragazza che piange il suo amore perduto e il fantasma di un giovane uomo col basco, che potrebbe addirittura essere il Valentino, Cesare, fratello di Lucrezia Borgia, il quale effettivamente trascorse un periodo in queste terre: sono i fantasmi che, dicono, ancora si aggirerebbero inquieti per la rocca Ubaldinesca di Sassocorvaro.

Chiesetta di San Filippo de’ Plano di Osimo

Osimo
Osimo

Si tratta di una piccolo luogo di culto immerso nella pace, già citato in documenti del 1100. Nel pavimento di San Filippo è celata una cripta e a pochi metri dalla chiesetta una fonte, una delle tante sorgenti di cui è ricco il territorio di Osimo, utilizzate già all’epoca dell’antica Roma.

Oggi la chiesetta è su una proprietà privata perciò per eventuali visite è necessario contattare un numero, tuttavia possiamo accontentarci di respirare l'atmosfera intorno.

Questo luogo fu dei Templari fino al Trecento, quando furono costretti ad abbandonarlo dopo che l’ordine fu soppresso: c’è chi giura che sia davvero possibile percepire un’energia speciale sedendosi qui nel silenzio di questo posto un po’ fuori dal mondo.

Palazzo Ducale di Urbino

Palazzo Ducale di Urbino
Palazzo Ducale di Urbino

Secchio e straccio, ma a ben guardare la donna che pulisce, nel caso vi capitasse di incontrarla, ha qualche dettaglio fuori posto.

È da questi dettagli che potreste riconoscere lo spettro che si aggira per Palazzo Ducale a Urbino: un fantasma gentile, che ha dimenticato il trascorrere del tempo e ancora si aggira per queste sale a pulire e riordinare.

Chissà, sarebbe bello incontrare uno spettro così e ricordarci che in fondo la linea che ci divide è solo quella del tempo.

Camerano: la Giana e la fontanina

Camerano
Camerano

Forse se ci trovassimo in Giappone semplicemente diremmo che si tratta di un kami, uno spirito guardiano.

La Fontanina di Camerano è un luogo antico dove per secoli le donne si sono riunite a lavare i panni e chiacchierare.

A chi resta a  indugiare dopo l’ora del tramonto potrebbe capitare di incontrare la Giana, forse una donna uccisa dal marito per gelosia in una delle grotte vicine, di cui si sentirebbero talvolta le urla, o una fata o maga, chissà.

Monte Strega a Sassoferrato

Monte Strega
Monte Strega

Si dice che guardando queste cime al tramonto sia facile riconoscere il profilo di una strega che dona il nome al monte.

Qui si rimane senza fiato per il panorama intenso dell’Appennino umbro-marchigiano e se alle streghe dobbiamo pensare allora immaginiamoci le sagge donne di secoli fa, mentre camminavano instancabili con cesti pieni di erbe medicinali, sapere ancestrale che destava meraviglia e rispetto al punto da temerne l’autorità e trasformarlo con la paura.

Si racconta che proprio sul monte Strega abitasse una di queste donne, veggente e solitaria, tanti secoli fa che ne abbiamo perso memoria.

Chiesa di San Francesco a Fano

Fano
Fano

Affascinante, si tratta di una ex chiesa, risalente al Duecento e situata nel cuore del centro storico. Qui si trovano anche le tombe dei Malatesta.

Ma a rendere speciale questo luogo è un’altra caratteristica: il tetto non esiste più e percorrere in silenzio quelle che una volta erano le navate dà sempre un brivido di emozione perché ci fa pensare al Tempo e al suo scorrere inesorabile, un momento di contemplazione sull’esistenza.

Palazzo Vallemani a Serra San Quirico

Serra San Quirico
Serra San Quirico

Il Conte Vallemani l’aveva fatto costruire negli anni Trenta come dimora e buen retiro, ma il palazzo sulla collina nei pressi di Serra San Quirico ha una brutta storia da raccontare.

Una notte, al tempo della seconda mondiale, fecero irruzione nell’edificio un gruppo di soldati nazisti: si dice che rimasero uccise venti persone, compreso il padrone di casa, il quale maledì i soldati e giurò di proteggere per sempre la sua casa dagli estranei. La villa rimase disabitata, come è ancora, tuttavia continua a far parlare a causa di avvistamenti e storie spettrali narrate da chi si è avventurato nei suoi dintorni.

E c’è chi dice che in realtà il sito sia ben più antico e dal Precipizio del Diavolo, il burrone dietro la collina, ci siano tunnel sotterranei che arriverebbero fino alla vicina  Serra San Quirico.

Riproduzione riservata