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Luoghi di Calvino: itinerario e tappe per celebrare il centenario

Sanremo

"Mi chiamo Italo Calvino. Sono nato a Sanremo. Sono tanto nato a Sanremo che sono nato in America”.

È una delle frasi più celebri dello scrittore Italo Calvino, nato in realtà a Cuba, che racconta il suo legame con la cittadina ligure in cui ha studiato e vissuto dai 2 ai 25 anni.

Perciò il Comune di Sanremo, per celebrare il centenario della nascita di uno dei più grandi scrittori italiani (1923- 2023), ha deciso di dedicare a Italo Calvino un itinerario letterario che ripercorre i luoghi a lui più cari.

Luoghi di Calvino

Sanremo
Sanremo

L’itinerario calviniano è stato inaugurato mercoledì 1 marzo a Sanremo dal sindaco Alberto Biancheri e dall’assessore alla Cultura Silvana Ormea.

Il percorso curato dalla giornalista e scrittrice, Laura Guglielmi, e Veronica Pesce, docente dell’Università di Genova, ripercorre i luoghi calviniani segnalati da 38 pannelli illustrativi. 

L’itinerario, diviso in due parti, una in città e una in campagna, è stato realizzato grazie alla collaborazione tra i tre licei della provincia di Imperia (l’Aprosio di Ventimiglia, il Cassini di Sanremo e il Vieusseux di Imperia), l’Università degli Studi di Genova e l’Accademia di Belle Arti di Sanremo.

L’aspetto grafico dei 38 pannelli, invece, è stato curato dall’Accademia di Belle Arti di Sanremo, con il coordinamento della professoressa Francesca Sanpietro. Ai pannelli, dotati di QRcode, fa corredo una guida turistico-letteraria disponibile in libreria: un volume illustrato dal titolo “Italo Calvino, Sanremo e dintorni: un itinerario letterario (1923-2023)”, a cura di Veronica Pesce, con prefazione di Laura Guglielmi (Il Palindromo).

Sanremo continua a saltar fuori nei miei libri, nei più vari scorci e prospettive”, dichiarò Italo Calvino in una celebre intervista.

Pur senza dargli i natali, la città dei fiori, dunque, fu fondamentale per lo scrittore. Oggi percorrendo l’itinerario calviniano potrete ritrovare il sentiero dei nidi di ragno, l’albero del barone rampante e le impalpabili città invisibili.

La tappe dell’itinerario dei luoghi di Calvino

Sanremo
Sanremo
  • 1. Villa Magnolie
  • 2. Villa Ormond. “Il giardino incantato”
  • 3. Ciclo-pedonale. Corso Orazio Raimondo, all’altezza di palazzo San Giusto
  • 4. Zampillo. “Le Città invisibili”
  • 5. Arenella. “Un bastimento carico di granchi”
  • 6. Piazza Sardi. “Dollari e vecchie mondane”
  • 7. Il molo di Ponente, in fondo all’altezza della cooperativa Il Gabbiano
  • 8. Santa Tecla
  • 9. Lungomare Calvino, nei pressi della stazione
  • 10. Corso Imperatrice
  • 11. Casinò
  • 12. Corso Matteotti, all’altezza di via Corradi
  • 13. Biblioteca di via Carli
  • 14. Cinema Centrale
  • 15. Corso Matteotti, angolo piazza Borea
  • 16. Ex teatro Principe Amedeo in piazza Borea
  • 17. Piazza Nota, museo civico. 18. Piazza Muccioli, davanti all’Istituto Colombo
  • 19. Piazza dei Dolori
  • 20. Via Palma, punto panoramico con vista sul campanile di San Siro
  • 21. Giardini Regina Elena (Barone Rampante)
  • 22. Piazza Castello, panoramica su Villa Meridiana
  • 23. Madonna della Costa
  • 24. Mulattiera San Romolo, villa Terralba
  • 25. Mulattiera di San Romolo (Formica argentina)
  • 26. Via Porte Candelieri (Gli avanguardisti di Mentone)
  • 27. Via Moreno
  • 28. Via Roglio (Sentiero dei nidi di ragno)
  • 29. Villa Meridiana
  • 30. Scuole di via Volta
  • 31. Piazza Colombo
  • 32. Retro Villa Meridiana
  • 33. Palais d’Agra e Ospizio Marsaglia
  • 34. Ponte Baragallo in via Dante Alighieri
  • 35. Strada Tasciaire
  • 36 Casa di Libereso Guglielmi
  • 37. Orto di San Giovanni (Campagna di San Cosimo)

Il percorso inizia in via Magnolie, all’angolo di Corso Cavallotti, a Sanremo.

Per la tappa numero zero è stata scelta proprio la citazione “Sono nato a Sanremo, sono tanto nato a Sanremo che sono nato in America”, affiancata da una caricatura di Calvino.

L’itinerario poi prosegue tra ville e giardini che lo scrittore conosceva anche grazie agli studi botanici dei genitori: Mario ed Eva Mameli erano agronomi, naturisti e dirigevano la Stazione Sperimentale di floricultura in una palazzina ancora esistente sul Corso degli Inglesi.

La prima tappa dell’itinerario calviniano è infatti Villa Magnolie, dove si trovava l’asilo infantile che frequentò Calvino.

Villa Ormond
Villa Ormond

La seconda tappa è Villa Ormond, forse ispirazione per il racconto Il giardino incantato. Si incontra poi corso Trento e Trieste, parallelo al tracciato della vecchia ferrovia, oggi una pista ciclabile sul lungomare e si arriva allo Zampillo, evocato nella città di Zora del romanzo Le città invisibili.

Lo Zampillo è ormai un simbolo di Sanremo, immortalato nelle foto delle maggiori manifestazioni della città, dal Festival della Canzone Italiana alla corsa ciclistica Milano-Sanremo.

Quindi il percorso prosegue per la Fortezza di Santa Tecla, poi arriva alla “panchina delle discussioni filosofiche” in corso Imperatrice: la passeggiata dedicata all’Imperatrice di Russia Maria Alexandrovna, dove su una panchina il giovane Italo e il futuro fondatore di Repubblica, Eugenio Scalfari, compagni di scuola, guardavano il mare e discutevano di Voltaire.

Quindi si arriva al casinò e la scomparsa pasticceria Daetwyler in corso Matteotti. Poi il percorso passa per il cimitero della Foce dove sono sepolti i genitori Mario ed Eva, per le Scuole Valdesi dove lo scrittore frequentò le elementari e per la Biblioteca dove è custodito il fondo Eva Mameli e Mario Calvino, fino a via Mameli, nei pressi del Teatro Ariston.

Attraverso scalinate e stradine in pendenza, seguendo antiche mulattiere, si arriva poi alle spalle della città, da cui si gode di una vista meravigliosa sul mare e la Corsica.

Sono i luoghi di numerosi racconti, ma soprattutto del Sentiero dei nidi di ragno, romanzo giovanile con cui Calvino offre un omaggio al quartiere della Pigna, cuore della città vecchia.

Sanremo
Sanremo

Quindi si raggiunge la bellissima chiesa della Madonna della Costa, i Giardini Regina Elena e Villa Terralba, dove abitavano i nonni. Poi con una mulattiera si può tornare in città.

Tra la Pigna e l’aperta campagna sorge Villa Meridiana, dove Mario Calvino, il padre, aveva realizzato una stazione sperimentale di floricoltura e dove lo scrittore visse fino ai 22 anni.

Villa Meridiana e il suo parco hanno subìto nel corso dei decenni notevoli trasformazioni, però oggi si possono affittare alcuni degli appartamenti ricavati dal complesso originario, godendo di quell'atmosfera che ispirò a Calvino il suo celebre Barone Rampante.

Da qui il percorso si inoltra nella campagna, seguendo la “strada di San Giovanni” narrata nell’omonimo racconto autobiografico e che ancora oggi si può ripercorrere seguendo le parole di Calvino. Era inoltre la stessa via che il padre imboccava la mattina presto per raggiungere il podere in località San Giovanni.

Poi salendo verso Baragallo e Via Tasciaire si raggiunge la prima casa di “Adamo”, ovvero Libereso Guglielmi, l’amico di gioventù, poi diventato un grande botanico e tra i personaggi più amati di Sanremo.

Così passeggiando nella campagna intorno a Sanremo vi torneranno in mente le parole di Calvino per descrivere quegli amati paesaggi: i “torrenti irti di canne dal frusciare cartaceo”, il “feroce azzurro del cielo incombente” o “l’opaco rovescio del mondo”.

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