
Bormio è una splendida cittadina dell’Alta Valtellina di origini millenarie che si trova a pochi chilometri dal confine con la Svizzera.
Le prime testimonianza della città risalgono all’età preistorica e la descrivono come luogo di sosta nei mesi estivi di una piccola comunità dedita alla caccia in alta montagna.
Nel periodo romano, Cassiodoro e Plinio il Vecchio esaltavano il potere terapeutico delle sue acque termali e da sempre, data la sua posizione geografica, fu snodo commerciale tra il nord e il sud del’Europa.
Nel corso dei secoli furono tanti i casati e i popoli che si contesero il territorio della città: dai Visconti della Valtellina ai milanesi, fino ai Grigioni e all’annessione al Regno lombardo veneto prima e a quello d’Italia poi.
Il popolo di Bormio, dedito alla pastorizia e all’agricoltura, fece della città un luogo sempre prospero e ricco, fino ai primi decenni del 1900 quando iniziò la sua vocazione turistica grazie al nascere degli impianti sciistici e agli stabilimenti termali che hanno fatto della cittadina un dei centri più rinomati delle Alpi.
Bormio però non è solo località sciistica e, per chi non ama lo sport, la visita nel centro storico nasconde bellissime sorprese perché la città è luogo di arte e cultura. Ecco cosa c’è da vedere.
Il kuerc

In Piazza Cavour, si trova il kuerc in dialetto valtellinese “coperchio”.
Si tratta di una costruzione a forma di anfiteatro che risale al XIV secolo ed era il posto dove si tenevano le adunanze cittadine e si amministrava la giustizia.
Coperto da una tettoia sorretta da cinque pilastri, all’interno si trovano delle panche – antiche sedute – e sulla sinistra c’è ancora il basamento della berlina dove venivano incatenati i condannati.
La costruzione fu parzialmente distrutta da un incendio nel 1855 che fece andare perduta l’originaria copertura realizzata con travi a tortiglione in cembro.
Sono però stati recuperati i doccioni a forma di drago che sporgono dalla gronda. Questo monumento è uno dei simboli della città.
La Bajona

Sulla piazza principale della cittadina, alle spalle del Kuerc, svetta la torre dell’orologio, detta Bajona. Il nome si deve alla campana che ne faceva parte e che serviva a richiamare l’ora dei raduni popolari o la convocazione del Consiglio del contado.
Il suono della campana avvertiva anche i cittadini in caso di pericolo e nei raduni delle feste popolari. La torre che non è visitabile all’interno, è assieme al Kuerc il simbolo della città.
Museo Civico
Il museo civico di Bormio non è particolarmente grande ed è ospitato nell’antico palazzo De Simoni. La struttura è stata donata al comune di Bormio nel 1962 dall’ultima erede del casato.
Sono ventiquattro le stanze ancora ammobiliate con pezzi di epoca che hanno gli interni finemente decorati con affreschi e stucchi.
Il complesso è composto da una torre, le cantine, un giardino e una bellissima chiesetta. All’intervo sono conservati suppellettili, quadri, statue lignee, altari provenienti da chiese e palazzi nobiliari che narrano la storia della città.
Le Terme

La più grande attrazione di Bormio è certamente costituita dai famosi Bagni, le terme, divisi in Bagni Vecchi e Bagni Nuovi.
I Bagni Vecchi sono di origine romana e costituiscono una vera oasi tra grotte e verde e possono contare su una grande piscina panoramica all’aperto.
I Bagni Nuovi risalgono invece all’800, hanno diversi percorsi e una sauna rivestita in cirmiolo.
Le acque termali sono caldissime e offrono relax e benessere al corpo ed alla mente. D’inverno bagnarsi nelle calde acque circondati dalla neve è davvero un’esperienza unica.
Le Chiese di Bormio

Bormio ha edifici religiosi di grande importanza e bellezza. La Chiesa Colleggiata dedicata San Gervasio e San Protasio è un vero capolavoro di arte medievale, con otto cappelle laterali, risalente alla prima metà dell’800.
Ma sono da vedere anche la chiesa del Sassello o della Pazienza che risale alla fine del 1300 e la Chiesa di Sant’Ignazio, del 1600, che custodisce bellissime e preziose decorazioni interne.
Merita una visita anche la Chiesa di San Vitale e Santa Valeria, genitori di San Gervasio e San Protasio, che fu edificata nel 196 d.C.
Bonus: le piste invernali

Per gli amanti dello sci nel corso della stagione invernale Bormio rappresenta davvero il meglio. La stazione sciistica del posto conta infatti 16 impianti con 20 piste tra cui la famosa Pista Stelvio.
Si tratta di una delle più spettacolari del mondo dove si svolge ogni anno a fine dicembre la discesa libera della Coppa del Mondo di sci alpino.
Le piste sono praticabili da tutti, sciatori provetti e principianti che possono usufruire dei servizi dei campi scuola. Sono servite anche da un impianto di neve artificiale.