
Trekking, Mare e Lazio sono tre semplici parole apparentemente distanti tra loro che se ben combinate possono bastare a suggerirci idee di viaggio, immagini di vallate verdi e mare azzurro e dolci fantasie di fuga dal grigiore delle grandi città.
Il Lazio è una regione che offre numerose possibilità per gli escursionisti e gli amanti dei cammini immersi nella natura, su tutto il suo vasto e variegato territorio si diramano itinerari e percorsi che permettono di conoscere e valorizzare alcuni tra i paesaggi più suggestivi d’Italia.
Una fitta rete di antichi sentieri e vie di antichi pellegrinaggi attraversano campagne, montagne e riserve naturali in armonia con il paesaggio circostante. Grazie al suo enorme patrimonio ambientale il Lazio permette agli escursionisti di scegliere tra alcuni tragitti molto affascinanti dall’elevato valore naturalistico, storico e culturale.
Riserve naturali, boschi secolari e percorsi panoramici sono tra le caratteristiche più frequenti che si ritrovano nei cammini nel Lazio che inoltre è in grado di aggiungere un ulteriore e prezioso ingrediente, sentieri di trekking vista mare.
I Trekking sul mare più belli del Lazio
Il litorale laziale presenta diverse opportunità per cimentarsi in camminate nella natura godendo dello splendido sfondo del Mar Tirreno e respirando la sua brezza. Quali sono allora i migliori percorsi di trekking da esplorare sul mare del Lazio? Prima di partire assicuratevi di avere tutto il necessario, a questo link trovate la guida alle migliori scarpe da trekking.
La risposta può essere facilmente riassunta con una lista di indicazioni geografiche ideali per mettere insieme questi elementi:
- Foresta del Circeo
- Riviera di Ulisse
- Parco Nazionale del Circeo
- Isole Pontine
La parte di costa sud del Lazio conosciuta come Riviera di Ulisse, che vanta note località e incantevoli borghi di mare come San Felice Circeo, Sperlonga e Gaeta, all’ombra del Promontorio del Circeo è quella più indicata per spedizioni nella natura vista mare.
Il Parco Nazionale del Circeo rappresenta una delle migliori opzioni per sessioni di trekking sul mare nel Lazio grazie al suo ambiente intatto e selvaggio ideale per chi ama passeggiare godendosi un panorama marino di rara bellezza. Una ragnatela di sentieri attraversa il parco in ogni suo angolo fino alla sua cima più alta quella del Picco di Circe che regala una vista mozzafiato su tutta la costa.
L’impressionante e quasi impenetrabile foresta verde scuro che ricopre la zona crea un contrasto paesaggistico e cromatico con i laghi della riserva, le sue dune sabbiose e ovviamente con la distesa di mare che si estende a perdita d’occhio fino alle Isole Pontine, regalando una combinazione di grande suggestione e respiro mentre ci si avventura a piedi nel cuore della tipica macchia mediterranea della zona.
Molti dei sentieri che si addentrano nella riserva presentano un percorso divertente e variegato in gran parte adatto a tutti ma con alcune parti più ripide e impegnative.
Tra i percorsi di trekking vista mare più spettacolari che si possono intraprendere nell’intera regione Lazio ci sono quelli che si arrampicano sui 541 metri di altitudine del Picco di Circe, che domina tutto il Golfo di Gaeta, la spiaggia di Torre Paola a Sabaudia e i laghi costieri.
Si tratta di alsentieri esposti e da percorrere con attenzione e adeguata preparazione, in grado però di regalare sensazioni forti a chi li percorre.
I sentieri più rilevanti per arrivare al Picco di Circeo sono di diverse difficoltà, quello più panoramico e accessibile inizia dal belvedere delle Crocette per salire fino alla vetta del Monte Circeo seguendo il percorso più lungo ma meno duro e regalando panorami vertiginosi lungo il cammino.
Di difficoltà intermedia è invece il percorso con partenza dal mare in prossimità di Torre Paola e si arrampica sulla cresta della montagna fino in cima seguendo la via più breve per arrivare sulla vetta.
Più impegnativo e diretto c’è il più difficile e veloce sentiero della Direttissima che come preannuncia il nome parte dritto e ripido dal bosco fino al picco del Monte Circeo. Si tratta di un percorso non segnato e molto impervio a causa della natura sconnessa del terreno quindi sconsigliabile da intraprendere senza il consulto e l’assistenza di una preparata guida locale.
Combinando parti di questi sentieri è possibile disegnare dei circuiti ad anello che partono e ritornano nello stesso punto. Uno di questi è detto Anello di San Felice un percorso accessibile di circa due ore che offre un panorama notevole sul mare e la base di partenza e arrivo nella suggestiva cornice di San Felice Circeo.
Gli altri sentieri panoramici da tenere in considerazione per fare trekking sul Promontorio del Circeo sono:
- Il sentiero Matteo 2 che conduce fino a Punta Rossa lungo un percorso boschivo e accidentato ma panoramico.
- Il sentiero della Pietraia che conduce al Faro sotto al Picco di Circe con un percorso assolato, facile e molto panoramico.
Oltre ai percorsi di trekking più avventurosi tra i boschi vista mare del promontorio, all’interno del Parco Nazionale del Circeo esiste anche la possibilità di intraprendere camminate semplici e panoramiche alla portata di tutti. Si tratta di passeggiate in pianura da percorrere a piedi o in bicicletta che offrono lo spunto per una giornata all’aria aperta immersi in paesaggi naturalistici e panoramici.
Alcuni di questi partono dal Centro Visitatori Parco Nazionale del Circeo per la Riserva Naturale della Biosfera e presentano circuiti pianeggianti tra i boschi del Parco con sentieri segnati facili anche per chi ha bambini al seguito.
Mulattiere, ponticelli, piste sterrate e ciclabili, conducono attraverso ambienti naturali suggestivi immersi nella macchia mediterranea, baie, dune sabbiose e laghi a ridosso del mare raggiungibili con una camminata di circa un’ora come il Lago di Paola a Sabaudia o il Lago di Caprolace, a cui si arriva attraverso un bellissimo sterrato tra i boschi che tocca anche il Lago dei Monaci e la piccola chiesa di Sant’Andrea.
Il percorso di Lestra Cucuzza invece attraversa il bosco passando per il vecchio istituto, oggi adibito a Museo, che si occupava di istruire e curare i pastori locali.
Il sentiero di Ceraselle si può percorrere in bici spingendosi fino all’omonima riserva naturale che ospita comunità animali protette e alla zona delle Piscine della Verdesca.
Trekking sulle Isole Pontine
Oltre al suo scenografico litorale il Lazio sa offrire agli appassionati di trekking anche destinazioni più remote e di incredibile bellezza come l’arcipelago delle Isole Pontine, un vero paradiso naturalistico dove camminare tra natura incontaminata, ruderi storici e costoni a picco sul mare circondati dall’azzurro del Mar Tirreno.
Ognuna delle isole che compongono l’arcipelago è da esplorare attraverso sentieri che si arrampicano sulle sue sommità regalando panorami a perdita d’occhio sul mare, vediamo quali sono i più interessanti:
Il primo suggerimento riguarda Ponza, la sorella maggiore delle isole pontine, qui si può salire verso la sommità dell’isola sulla cima del Monte della Guardia con un percorso accessibile di circa 5 km. Il tragitto parte dal vecchio centro abitato di Ponza e tocca luoghi come il Grottone di Pescarella e il Faro della Guardia.
Si sale lungo una vecchia mulattiera sulla scogliera che costeggia piccoli vigneti, orti e muretti a secco da un lato e il mare dall’altro fino a giungere in cima a quota 280 metri sul livello del mare da dove bearsi di un magnifico panorama che arriva fino all’isola di Palmarola.
L’altro percorso panoramico da non perdere a Ponza è quello che porta verso Punta Incenso, il punto più a nord dell’isola di Ponza che regala un affaccio spettacolare su cala Caparra, l’isola di Gavi e l’isola di Zannone. Un trekking facile con una breve salita e una passeggiata in pianura tra falesie, case di pescatori e terrazzamenti sul mare
- Zannone
Sulla piccola Zannone si marcia per raggiungere la cima più alta dell’isola, il Monte Pellegrino, con un percorso ricco di emozionanti scorci panoramici a picco sul mare che tocca anche le suggestive rovine di un antico monastero benedettino.
- Palmarola
Palmarola è un vero paradiso naturalistico disabitato con un unico approdo, la spiaggia della Cala del Porto. Da qui si può risalire lungo un sentiero che porta tra le abitazioni arcaiche scavate nella roccia costeggiando il Monte di Tramontana a strapiombo sul mare. Si arriva in cima circondati dalla peculiare flora mediterranea di palme nane che contrastano con lo sfondo degli scuri e lucidi di ossidiana con un percorso di neanche 3 km dentro un contesto paesaggistico diverso da ogni altro e con un panorama indimenticabile.